♥️ 8. Promesso ♥️


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Il mattino dopo Taehyung si svegliò non trovando nel letto Hoseok ma solo il piccolo Ji-Woo, si guardò attorno però poi sentendo il rumore dell'acqua provenire dal bagno e quello gli fece capire che era sotto la doccia, sospirò mettendosi seduto osservando Ji-Woo... Tra poco gli avrebbero dovuto dire addio e non immaginava minimamente come poteva sentirsi il suo amico, si lui era affezionato al ragazzino anche se pensava non fosse figlio di Hoseok, ma l'amore che provava l'amico per Ji-Woo era così forte che si sarebbe sacrificato per lui....

Sospirò alzandosi dal letto uscendo dalla camera, si guardò a destra e sinistra per poi guardare quella porta nera chiedendosi se i due fossero già svegli, rimase fermò alcuni secondi per poi scuotere il capo.

"Che siano svegli o no a me non deve importare..."

Seguì il corridoio scendendo le scale sentendo un leggero profumino di dolci, per la precisione pancake... Sentì il suo stomaco brontolare quindi si decise di seguire quel profumino che sicuramente l'avrebbe portato nella cucina... Una volta arrivato si fermò a osservare la persona che stava a i fornelli, non pensava che l'avrebbe visto in quelle vesti.

"Vuoi continuare a guardarmi oppure ti siedi?"

Taehyung sussultò non credendo che lo aveva visto, fece come detto sedendosi sullo sgabello tenendo sempre lo sguardo su Yoongi, osservò come in quel momento si muovesse tranquillamente tra i fornelli e non sembrava un ragazzo della mafia.

"Come hai fatto a sapere che ero io?"

"Diciamo che nel mio campo ho ascoltato i tuoi passi..."

Yoongi si girò portando con se la padella, prese un piatto e ci mise sopra il pancake spingendolo poi verso il biondo.

"Mangia... O Jimin mi uccide se non ti nutro."

"Non sono un animale..."

Taehyung sbuffò prendendo la forchetta piantandola nel pancake, Yoongi lo guardò ghignando, fece il giro del bancone mettendosi affianco al biondo, con le dita risalì la sua schiena fino ad arrivare alla nuca stringendo alcune ciocche tra i capelli tirandogli la testa indietro senza grazia.

"Forse non hai capito... Tu e il tuo amico siete i nostri animaletti..."

Lo lasciò sempre senza delicatezza tornando davanti i fornelli lasciando un biondo con lo sguardo sia triste che preoccupato delle sue parole, sapeva che accettare il patto con quei due ragazzi significava diventare le loro bamboline ma sperava, almeno una piccola parte di lui, che le cose non fossero realmente così... Iniziò a mangiare in completo silenzio tenendo lo sguardo basso almeno fino a quando non sentì qualcuno che gli scompigliava i capelli, alzò lo sguardo notando che era Jimin che gli sorrideva.

"Buongiorno biondino... Dormito bene?"

"Mmm... Sì..."

Jimin lo guardò notando il suo tono triste per poi portare lo sguardo verso Yoongi.

"Yoon cosa gli hai detto?"

"Non ho detto assolutamente niente se non solo la verità..."

Fece spallucce poggiando sul bancone un cappuccino e un altro pancake per Jimin che sorrise sedendosi affianco al biondo, più Taehyung aveva a che fare con loro e più notava le differenze tra i due... Uno era sempre imbronciato e non rideva mai mentre l'altro sembrava essere il sorriso in persona... Due opposti che stavano insieme incastrandosi perfettamente.

"Oggi tu e Hoseok venite con me..."

"Dove?"

"Se te lo dico dovrei ucciderti..."

Jimin ghignò guardando Taehyung negli occhi vedendolo che abbassò subito lo sguardo ingoiando, si mosse con il busto verso di lui sfiorando con le labbra l'orecchio.

"Però se mi accontenti con qualcosa... Potrei lasciarti vivere..."

Il biondo a quella vicinanza e sentire il suo respiro caldo arrossì mordendosi il labbro inferiore, non poteva negare che quel suo modo di fare l'aveva incuriosito già la prima volta che lo aveva visto, aveva quel modo di fare con il sorriso ma subito dopo sembrava cambiare e diventare un diavolo.

"Se si tratta di andare a letto non ci pensare proprio..."

"Come no? Alla fine è per questo che noi stiamo risparmiando te e il tuo amico..."

Jimin ghignò tornando al suo posto iniziando a mangiare mentre il biondo cercava un modo per ribattere alle sue parole ma non fece in tempo a farlo che l'ingresso di Ji-Woo e Hoseok attirò l'attenzione di tutti, il ragazzino prese e corse subito da Jimin che lo prese e lo fece sedere sulle sue gambe.

"Buongiorno Ji... Dormito bene?"

"Si zio Jimin... Cosa c'è per colazione?"

Taehyung e Hoseok osservarono quella scena non credendo minimamente che quello a parlare con Ji-Woo fosse proprio il ragazzo che li aveva rapiti e minacciati.

"Lo zio Yoon ha preparato i pancake... Yoon saluta..."

"Mmm giorno..."

Il moro si girò mettendo sul bancone altri pancake per poi prendere e uscire dalla stanza senza dire niente, Hoseok si andò a sedere affianco all'amico prendendo un pancake iniziando a mangiare senza dire niente.

"Ji... Il tuo papà ti ha detto cosa succederà oggi?"

"Si zio... Mi ha detto che devo andare a vivere con un'altra mamma e un altro papà..."

Il piccolo abbassò il viso un pò triste della cosa e Jimin poteva capirlo perfettamente, sapeva come ci si sentiva quando si doveva lasciare il proprio genitore per andare con altri... Lo aveva vissuto in prima persona...

Si perse ad accarezzare i suoi capelli.

"Piccolo Ji ti voglio fare una promessa, una volta che tutto si sistemerà, tu e il tuo papà potrete tornare a vivere insieme..."

Il piccolo si girò a guardare Jimin con un enorme sorriso, alzò la piccola manina chiudendola in pugno e lasciando solo il mignolo fuori.

"Promesso?"

Il castano fece lo stesso gesto con la mano prendendo il suo mignolo sorridendo.

"Promesso... Ora finisci di fare colazione con papà e Taehyung e poi andiamo..."

Lo mise sulla sedia lasciandogli un'altra carezza, diede uno sguardo a i due ragazzi che stavano mangiando senza alzare lo sguardo su di lui per poi uscire dalla stanza... Non appena soli i due si guardarono.

"Cosa pensi Hoby?"

"Non so più cosa pensare... Oltre il fatto che ci hanno chiesto gentilmente..."

Mimò con le dita le virgolette mentre diceva la parola gentilmente facendo ridacchiare il biondo.

"Non ridere Tae... Ora sembrano dolci e gentili ma poi..."

"Poi ci fregano... Lo so Hoby, ma cosa possiamo fare?"

Entrambi guardarono Ji-Woo per poi guardarsi.

"Almeno tuo figlio starà al sicuro... Noi forse se ci comportiamo bene..."

"Tae guardiamo in faccia la realtà... Loro ci vogliono usare per i loro comodi, non siamo niente per loro..."

Entrambi erano d'accordo su quel punto, e di certo non serviva dover passare del tempo con loro perché capissero che per i due mafiosi non erano altro che degli oggetti, oggetti che prima o poi avrebbero buttato via... Non dissero più niente finendo la colazione raggiungendo poi Jimin in sala che li aspettava seduto sul poggiolo della poltrona di Yoongi.

"Siamo pronti..."

"Bene, una volta lasciato lui andremo al porto..."

I ragazzi fecero solo cenno di sì con la testa e questo bastò a Jimin che si alzò andando verso l'ingresso, si stavano per muovere ma si fermarono non appena sentirono Yoongi parlare.

"Vi avviso create qualche casino e vi farò fuori..."

Il tono duro e freddo che usò fece rabbrividire i due ragazzi che non osarono dire nemmeno mezza parola ma scapparono subito, entrarono in ascensore mettendosi dietro Jimin che ridacchiava avendo sentito suo marito mentre li minacciava, arrivarono al piano terra e uscirono notando come subito il portiere si inchino a veder passare il castano.

"Sicuramente l'avrete minacciato per ricevere questo rispetto..."

"No... Lui ci rispetta perché siamo gentili con lui..."

Hoseok guardò l'uomo che dopo il loro passaggio si risedette prendendo però il telefono, era un gesto che lo colpì ma non ci diede peso tornando a guardare davanti, uscirono dall'edificio entrando in una piccola limousine partendo per la loro direzione...

Per tutto il tragitto Jimin fù silenzioso che guardava sempre e solo il telefono, Taehyung giocava e parlava con Ji-Woo mentre Hoseok teneva la testa poggiato al finestrino e guardava fuori muovendo la gamba nervosamente, il pensiero di lasciare suo figlio a qualcuno che non conosceva e per di più a causa della sua cara mogliettina non lo aggradava affatto, come non gli piaceva il fatto che a causa di sua moglie la sua vita e quella di Ji-Woo erano in pericolo... Ma per di più non accettava di essere in debito con quei due ragazzi che li avevano rapiti... Il tremore della sua gambe insieme a i suoi pensieri vennero fermati da un tocco gentile e quando si girò vide la mano di Jimin poggiata sulla sua gamba che gli sorrideva.

"So quali pensieri girano per la tua testa... Ma non devi preoccuparti lui starà bene..."

Hoseok tolse con poca grazia la mano del castano guardandolo dritto negli occhi, cercò di mettere su la sua miglior faccia seria anche se sapeva che con lui poteva valere poco.

"Voi vi preoccupate solo di voi stessi... Se ci state aiutando e perché così avrete altri giocattolini da usare..."

Jimin divenne serio prendendo il mento di Hoseok con forza stringendolo, avvicino le labbra al suo orecchio.

"Però stanotte mentre ci guardavi scopare... Desideravi essere il nostro giocattolino... Ho visto il tuo sguardo pieno di desiderio..."

Hoseok arrossì mentre sentiva la voce del castano che da dolce e melodiosa divenne bassa e roca e molto sensuale... Arrossì per le parole dette perché era vero, lui la notte mentre si era alzato per cercare la cucina perché aveva sete, aveva sentito dei rumori o per meglio dei gemiti provenire dalla camera dei due... La sua curiosità era così tanta che appena aveva visto la porta aperta entrò seguendo quei gemiti fermandosi proprio davanti la porta del bagno, ed era lì che li aveva visti mentre i loro corpi nudi si univano, le loro mani che si toccavano... E le loro labbra... Ed era vero... Lui voleva essere tra di loro in quel momento... Ma sicuramente non gliela voleva dare vinta, prese il suo polso liberandosi dalla presa.

"Smettila di dire stronzate... Non siete gli unici con il quale posso scopare..."

Forse in quel momento Hoseok avrebbe dovuto chiudere la bocca e non uscirsene con quelle parole, perché se c'era qualcosa a cui Jimin piaceva giocare era proprio al gatto e il topo...

"Si, hai pienamente ragione... Non siamo gli unici..."

Jimin tornò seduto composto riprendendo il telefono in mano ignorando di nuovo la loro presenza, però la piccola discussione dei due venne ascoltata perfettamente da Taehyung che guardava l'amico cercando di dirgli senza parlare di fare attenzione a come si muoveva...

Il resto del viaggio fu silenzioso, un silenzio carico di nervoso e tristezza, un silenzio coperto solo dalle risate del piccolo Ji-Woo che giocava con il telefonino... Un silenzio che finì non appena arrivarono a destinazione, Hoseok poté notare che il posto scelto era una piccola casa in campagna fuori città, e fuori il cancello vi era una coppia di due signori anziani che li stavano aspettando... Il saluto con il piccolo fu molto veloce anche perché meno tempo stavano insieme e meno probabilità avevano di trovare il bambino, Taehyung per tutto il tempo non aveva lasciato l'amico nemmeno un attimo tenendo la sua mano stretta, sapeva che per Hoseok era difficile quel momento e per questo non l'avrebbe mai lasciato da solo...

Jimin in tutto ciò li osservò poggiato alla macchina, era un mafioso sì ma loro non aveva mai amato uccidere i bambini, tanto meno uccidere persone buone perché sì quei due erano bravi ragazzi... Però la loro sfortuna fu proprio quella di incrociare sia lui che Yoongi e avere vicino anche una donna legata più a i soldi che tutto il resto... Dopo quei brevi saluti risalirono in macchina con direzione il porto lasciando alle loro spalle la casa e il piccolo Ji-Woo, che li guardava allontanarsi con le lacrime ma cercava di fare il forte pensando alla promessa fatta da Jimin.


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