♥️ 6. Ji-Woo ♥️


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Dopo essere tornati a casa affidarono i due ragazzi a i loro uomini dicendogli di buttarli in una stanza degli ospiti e chiuderli lì dentro, si andarono a sedere entrambi nel salone a guardare come lentamente la notte iniziasse a prendere il posto del giorno.

"Che dici si sveglieranno per cena?"

"Mmmm penso di sì... Una volta svegli cosa vuoi farci Jimin?"

Jimin ci pensò su portando una mano tra i capelli portandoli indietro per poi girarsi e guardare Yoongi.

"Li farò abituare alla mia gentilezza..."

"E poi li butti nel buco nero del peccato..."

"Bingo... Ma tutto con i suoi tempi, arriveranno al punto che saranno loro a chiedere di avere qualcosa..."

Il castano si alzò andando davanti Yoongi mettendosi in ginocchio tra le sue gambe facendo scorrere lenta la mano destra lungo la sua gamba.

"Jimin ti ho mai detto che sei più subdolo di me?"

"Certo... E sono più bravo a torturare..."

Il loro discorso venne interrotto da uno dei loro uomini che si inchinò per poi guardare entrambi.

"Signore... Abbiamo il bambino cosa dobbiamo farne?"

"Portatelo qui..."

L'uomo prese e se ne andò dopo un altro inchino lasciando di nuovo i due da soli, Jimin si alzò andandosi a sedere sul divano contro le lamentele di Yoongi.

"Non fare i capricci, tra poco ci sarà un bambino e non si fanno certe cose davanti i bambini"

"Tsk... Che noia..."

Jimin ridacchiò alle parole del corvino per poi girare il viso verso l'ingresso sentendo dei rumori e delle urla di un ragazzino.

"Ti ho detto lasciami scimmione... Mio papà ti farà molto male appena saprà che mi hai preso... Lasciami"

L'uomo che era entrato prima arrivò tenendo per la maglia come se fosse una busta un bambino che aveva si e no sette anni che si continuava a muovere cercando di liberarsi che buttò sul divano, il bambino si mise in piedi sul divano mostrando i pugni e guardando male l'uomo questa cosa fece ridere Jimin e ghignare Yoongi attirando l'attenzione del bambino.

"Chi siete? Il mio papà vi farà il culo se mi toccate..."

Jimin si alzò andando vicino un mobile aprendo una scatoletta dove dentro aveva nascosto delle caramelle, prese un lecca lecca portandolo al bambino.

"Noi siamo amici di papà... Ci ha detto lui di portarti qui, ti chiedo scusa se i nostri uomini sono così cavernicoli... Ma qui sei al sicuro..."

Il bambino guardò Jimin e poi il lecca lecca rimase fermo un attimo per poi allungare la mano e prendere la caramella, lo scartò e lo mise in bocca guardando il castano.

"Dove si trova mio papà?"

"Il tuo papà si trova in una stanza che sta dormendo, un uomo brutto e cattivo lo ha preso alle spalle e lo ha fatto addormentare... Siamo arrivati in tempo per salvare lui e lo zio Taehyung..."

"Anche zio Tae si trova qui?"

Jimin fece cenno di sì e il bambino sembrò crederci quindi diede fiducia a quel ragazzo ma avendo dubbi su Yoongi che in tutto ciò era stato in silenzio, passarono il resto del pomeriggio insieme Jimin a occuparsi del bambino e Yoongi dileguarsi non appena trovò la possibilità.

Hoseok aprì gli occhi sentendosi stordito cercando di mettere a fuoco dove si trovava, si guardò attorno notando di essere in una camera da letto illuminata solo da una lampada da comodino con la luce tenue quindi non riuscendo a vedere molto, si girò di scatto sentendo un movimento affianco a lui riuscendo a riconoscere il suo amico.

"Tae... Tae sveglia..."

Iniziò a scuoterlo vedendo come il suo amico poco dopo aprì gli occhi mettendosi seduto di scatto portando le mani sul suo viso guardandolo.

"Hoby... Stai bene? Ti hanno fatto del male?"

"Sto bene Tae... Mi sono appena svegliato anche io... Ma dove siamo?"

Entrambi i ragazzi si guardarono attorno ma sobbalzarono quando videro un movimento in un angolo di una fiamma che si mosse illuminando il volto riconoscendo anche se con poca luce il ragazzo chiamato Yoongi.

"Cosa volete da noi? Perché siamo qui?"

Hoseok si alzò seguito da Taehyung che si mise davanti a lui come a difesa cosa che fece ridacchiare il corvino che alla fine accese la luce, i due ragazzi chiusero gli occhi per poi aprirli di nuovo.

"Sei idiota? Potevi avvisarci..."

"Io non avviso nessuno... Comunque seguitemi c'è qualcuno che vuole vedervi..."

Yoongi andò verso la porta uscendo dalla stanza e i due ragazzi si guardarono per un attimo titubanti per poi seguirlo guardandosi attorno, il corridoio che stavano percorrendo aveva poche porte ma tutte uguali di un colore nero lucido e della stessa forma solo una a i loro occhi era differente avendo dei disegni in oro ma non ci prestarono troppa attenzione visto che arrivarono all'inizio della scalinata dove Hoseok sentì una voce a lui familiare, guardò Taehyung con terrore correndo per le scale seguito dall'amico entrando nel grande salone dove vi erano Jimin e il figlio di Hoseok che stavano giocando alla play insieme.

"Ji-Woo..."

Il bambino a sentire la voce del padre si girò di scatto e sorrise correndo da lui venendo subito stretto dalle braccia del padre ricambiando.

"Papà... Lo zio Jimin mi aveva detto che stavi poco bene... Stai bene ora?"

"Si sto bene piccolo mio..."

Hoseok alzò lo sguardo verso Jimin vedendo che gli stava sorridendo, un sorriso che a parer suo poteva nascondere molte cose visto il modo in cui li avevano presi e portati lì.

"Cosa volete da noi?"

"Noi niente... Vi stiamo solo aiutando..."

Jimin si alzò andando al mobile prendendo la cartellina buttandola poi sul tavolino, si andò a sedere sul poggiolo della poltrona dove era seduto Yoongi, Taehyung prese la cartellina al posto di Hoseok aprendola e guardando il contenuto non capendo bene di cosa si trattava visto che vi erano foto di Hoseok e il figlio e altre dove vi era anche lui con l'amico, vi era un foglio dove descriveva dettagliatamente ogni spostamento dell'amico e del bambino.

"Cosa significa tutto ciò?"

"Forse è il caso che il bambino non senta..."

Rispose prontamente Jimin richiamando con uno schiocco di dita un uomo.

"Porta il bambino nella sala dei giochi... E vedi di fare il bravo"

L'uomo fece un inchino e Hoseok prese e anche se dubbioso lasciò andare il figlio con quell'uomo per poi rivolgere l'attenzione a quei due.
"Quindi cosa significa tutto ciò?"

Yoongi spense la sigaretta guardando i due prima uno e poi l'altro.

"Semplice la tua cara mogliettina si è messa con una persona potente che adesso vuole la morte del suo adorato maritino e di suo figlio..."

"Cosa? Stai dicendo un mucchio di cazzate... Lei non può fare ciò... Lui è suo figlio"

"A quanto pare a lei non frega un cazzo se lui è suo figlio oppure no così come non frega al suo nuovo compagno che presto sposerà..."

Hoseok guardò negli occhi Yoongi non riuscendo a capire come lui poteva sapere tutte quelle cose ma ora non gli interessava perché la sua priorità era mettere in salvo suo figlio e se riusciva anche se stesso.

"Ok ti pago il doppio di quello che ti ha dato quell'uomo per lasciare stare mio figlio... Di me puoi fare ciò che vuoi..."

"Hoby aspetta... E se loro stanno facendo tutto ciò apposta?"

"Non mi importa Tae, Ji-Woo è più importante..."

Taehyung guardò l'amico sapendo che per quel bambino avrebbe fatto di tutto anche superare la morte stessa.

"Allora metti anche me nella barca... Non ti lascio solo proprio adesso."

"Tae non devi..."

"Stai zitto ci siamo sempre aiutati a vicenda... E di certo non ti lascio adesso sopportare tutto ciò..."

Taehyung si girò a guardare i due.
"Quindi accettate?"

"Che dici Jimin? Accettiamo la loro proposta oppure svolgiamo il lavoro del capo?"

Jimin si alzò e camminò lentamente verso i due i girandoci attorno fermandosi proprio alle loro spalle facendo scorrere le mani lentamente lungo le loro schiene fino ad arrivare a una natica stringendole con forza facendo sussultare i due ragazzi.

"Potremmo accettare in cambio di uno scambio equo..."

"Il vostro scambio equo sarebbe diventare i vostri giocattolini?"

"Bravo il mio piccolo cantante... Sarete i nostri giocattolini in tutto e per tutto"

"Aspetta il tutto intendi anche..."

Jimin ridacchiò prendendo il lobo sinistro di Hoseok mordendolo leggero.

"Anche essere scopati da noi..."

Sussurrò allontanandosi tornando al suo posto vicino Yoongi che aveva guardato tutta la scena senza dire niente, forse qualcuno avrebbe detto che la cosa gli avrebbe dato fastidio eppure non era così... In realtà sapere di condividere con Jimin quei due bocconcini e sapere che avrebbe fatto tante cose belle lo eccitava e anche parecchio.

"Che dite siete d'accordo? Senno dovrò fare in modo che tu e tuo figlio sparite... Ma non vorrei mai arrivare a tanto..."

Hoseok e Taehyung si guardarono un pò titubanti, si quei due ragazzi effettivamente li attraevano fisicamente però avevano paura, paura che alla fine non avrebbero mantenuto la parola data e che li avrebbero uccisi, paura di entrare in quel mondo a loro sconosciuto ma sentito parlare sempre tramite i telegiornali non sapendo fino in fondo quando oscuro fosse.

"Noi... Noi..."

"Noi accettiamo..."

"Bene... Allora adesso dobbiamo pensare a tuo figlio... Jimin si occuperà di farlo stare da una famiglia lontano da qui in modo che il capo e la tua mogliettina non arrivino mai a lui..."

Yoongi si alzò avvicinandosi a i due con un piccolo ghigno, prese prima il mento di Hoseok muovendo il viso a destra e sinistra e facendo poi la stessa cosa con Taehyung.

"Ci divertiremo molto... Jimin mostragli le loro stanze e poi portalo dal bambino... Questa sarà l'ultima notte che passerete insieme."

"Aspetta datemi più tempo da passare con lui..."

Jimin si alzò andando verso le scale ignorando le parole di Hoseok facendogli segno di seguirlo e così i due ragazzi lo seguirono salendo le scale in silenzio fino a due porte che si trovavano davanti la porta nera con i segni dorati che prima li aveva attirati.

"Queste sono le vostre camere..."

"E quella?"
Disse Taehyung indicando la porta facendo ridacchiare Jimin.

"Quella e la camera mia e di Yoongi... Se vi serve qualcosa potete bussare..."

"Aspetta tu e lui state insieme?"

Hoseok lo guardò confuso in effetti al locale li aveva visti baciarsi e quella domanda ora sembrava stupida, Jimin ridacchiò.

"In realtà io e lui siamo sposati..."

E con quelle parole Jimin li lasciò lì con la bocca aperta che tenevano lo sguardo su di lui che andava verso le scale.

"Sposati..."

"Già... Vi aspetto giù per andare da Ji-Woo sbrigatevi..."

E come detto Jimin sparì scendendo le scale mentre i due ragazzi si diedero un ultimo sguardo entrando nelle rispettive stanze mettendosi forse il cuore in pace e sperare di essere liberi.


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