♥️29. Cosa vuoi? ♥️


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Altri giorni passarono e Yoongi stava cominciando a perdere la pazienza, i suoi uomini compresi quelli del suocero non erano riusciti a cavare nemmeno una misera informazione su dove poteva essere quella dannata donna, sembrava come se fosse svanita nel nulla e questo lo mandava in bestia.

Era diventato il capo di tutto eppure sembrava che le cose non andassero nel verso giusto, aveva notato fin da subito che c'era qualcosa che non andava, c'erano dei conti che non coincidevano con quello che dovevano essere, per questo si era ritrovato a dover andare in giro per la città per capire e avere ciò che gli spettava.

Come quella mattina che si era alzato presto lasciando i due ragazzi a dormire ancora, si perché avevano cominciato a dormire insieme così per caso, era successo qualche sera prima quando lui in preda a gli incubi e i ragazzi erano entrati di corsa sentendolo urlare... Aveva preso e stretto i loro colli tanto forte che li stava quasi uccidendo, ma si riprese da tutto ciò quando sentì le loro mani sulla sua guancia, si staccò subito da loro chiedendo mille volte scusa ma si sorprese quando sentì le loro braccia attorno al suo collo e le loro carezze... Da quella sera li aveva lasciati stare vicino a lui godendosi il loro calore e notando che non aveva più avuto incubi.

Si era fermato nello spiazzo del porto uscendo dalla macchina e si era incamminato verso un capanno seguito da due dei suoi uomini, tirò fuori il pacchetto di sigaretta accendendosela osservando il perimetro, sentiva che c'era qualcosa che non andava, anche perché era strano ricevere una chiamata da parte di Gart... Era un uomo imprevedibile e solo Jimin riusciva ad averci a che fare, lui ci perdeva subito le staffe.

Entrò nel capanno osservando come al centro vi era un tavolo e due sedie, su una di queste vi era seduto proprio Gart che appena lo vide ghignò.

"Ciao Yoongi... Ho sentito che sei il capo ora..."

"Gart... Perché mi hai chiamato?"

"Come sempre vai subito al sodo..."

Yoongi avanzò mettendosi seduto accavallò la gamba sull'altra osservando l'uomo, non gli piaceva la situazione anche perché aveva notato il suo sguardo e che era teso.

"Si... Ecco il sodo..."

"Mi stai facendo perdere tempo... Dimmi cosa vuoi."

"Perdonami..."

Disse abbassando il capo mentre il capanno si riempì di uomini armati, Yoongi rimase fermo continuando a fumare, non si smosse nemmeno quando quegli uomini lasciarono passare una figura che lui conosceva bene.

"Yuuki... Finalmente esci allo scoperto."

"Vedo che non sei sorpreso di tutto ciò... Devo dedurre che qualcuno ti abbia detto che sono viva."

"Tsk... Dimmi cosa vuoi?"

Vide Gart alzarsi subito dalla sedia e lasciare posto alla donna con un inchino.

"Tsk, traditore..."

L'uomo guardò Yoongi con sguardo supplichevole andando via dopo un movimento della mano di Yuuki.

"Allora come stai Yoongi? Ti sono mancata?"

"Non sono fatti che ti interessano e no... Arriva al sodo Yuuki ho da fare."

"Cosa hai da fare? Giocare con i tuoi giocattolini? Quindi così passi il tempo per dimenticare tuo marito?"

Sapeva bene cosa stava facendo Yuuki, e lui era consapevole di dover tenere la calma ma gli era così difficile specialmente se nominava Jimin.

"Quello che faccio nel mio tempo libero non ti interessa, cosa succede ti manca tuo marito? Oppure tuo figlio? Ah aspetta... Forse ti manca mio padre?"

"Se ti dico di sì a una delle prime due domande me li farai vedere?"

"Così che tu possa ucciderli? Poi per cosa? Visto che loro sono solo delle vittime di tutto ciò... Come lo eri tu Yuuki Matwi..."

Ghignò nel vedere come da calma e tranquilla la donna iniziò a innervosirsi, la vide mentre stringeva i pugni iniziando a mordersi il labbro di continuo.

"Cosa c'è? Credevi che non sapevo chi eri? L'ho scoperto lo stesso giorno che tu hai convinto mio padre a far uccidere il tuo maritino e tuo figlio... Avevi poco più dodici anni quando degli uomini sono entrati in casa tua... Hanno legato tua madre e tuo padre lasciando te e tuo fratello a tremare vicino il divano, un uomo era entrato... Mio padre che ha abusato di tua madre davanti i tuoi occhi per poi ucciderla insieme a tuo padre e tuo fratello... Aveva sparato anche a te eppure i soccorsi sono riusciti a salvarti, da quel giorno tu hai giurato di vendicarti..."

Spense la sigaretta sul tavolo tirandone fuori un'altra mentre continuava a guardare Yuuki che abbassava lo sguardo non aspettandosi che Yoongi sapesse tutto ciò.

"Poi hai conosciuto Hoseok... Volevi solo divertirti con lui ma non avevi calcolato il fatto che potessi rimanere incinta... E quindi hai dovuto rinviare la tua vendetta, almeno fino a quando non hai rivisto mio padre qualche mese fa... Vuoi che continuo oppure mi fermo..."

"Tu... Maledetto come hai fatto ha scoprire tutto ciò?"

"Semplice, ho i miei informatori privati... Pensi di sapere tutto di me? Sbagliato..."

Si alzò dando le spalle alla donna iniziando a camminare verso l'uscita.

"Quando hai deciso di parlare seriamente chiama..."

"Non vuoi sapere di Jimin?"

A sentire quella domanda si fermò rimanendo sempre di spalle, la donna ghignò pensando che finalmente aveva in pugno il moro.

"Sai... Quel giorno il tuo caro maritino voleva salvare a tutti i costi i vostri giocattolini... Lo ha fatto ma..."

"Dove si trova?"

"C-cosa?"

"Non fare la finta tonta... So che ancora in vita e che c'è l'hai tu..."

Si girò a guardarla con sguardo freddo, si avvicinò di nuovo poggiando le mani sul tavolo vedendo sul volto della donna un piccolo ghigno.

"Si... È vivo..."

"Ridammi mio marito..."

"Solo a una condizione..."

"Quale?"

"Uccidi Hoseok e Taehyung... Fallo e avrai di nuovo Jimin."

Yoongi strinse i pugni mordendosi l'interno della guancia, uccidere i due ragazzi era come dargliela vinta e sinceramente non l'avrebbe mai fatto, nemmeno sotto tortura e poi aveva promesso a Jimin di prendersi cura di loro.

"Spiegami una cosa... Perché hai preso Jimin come ostaggio se ti interessava solo uccidere Hoseok? Chi altro c'è dietro tutto ciò?"

Aveva appena fatto bingo su un dubbio che aveva in testa ormai da molto, quella donna si era furba e aveva deciso di vendicarsi del padre... Ma non poteva arrivare a tutto ciò da sola, dietro di lei vi era qualcuno che sapeva come muoversi in quel mondo e che forse aveva un conto in sospeso con lui o con Jimin.

"Qualcuno? Non so di cosa parli..."

Yuuki si alzò dando lei stavolta le spalle a Yoongi camminando verso l'uscita opposta.

"Mi farò sentire presto... Spero che accetti il patto oppure il tuo maritino potrebbe tirare realmente le cuoia stavolta..."

Uscì ridendo seguita da gli uomini lasciando il moro lì da solo, portò le mani sotto al tavolo facendolo volare e così anche le sedie quando nella sua visuale apparve Gart, si avvicinò velocemente a lui prendendolo per il colletto e sbattendolo a una colonna.

"Yoongi aspetta..."

"Dimmi cosa sai? Oppure ti faccio saltare seduta stante il cervello."

"L-lei ha preso mia m-moglie... È incinta... Mi ha detto che se non organizzavo tutto ciò l'avrebbe uccisa..."

"Sai altro di lei?"

"Un mio uomo l'ha seguita... Ha scoperto dove vive..."

Lo lasciò tirando fuori una sigaretta accendendola, gli diede le spalle.

"Fammi sapere ogni cosa che sai di lei... Tutto."

Disse andando via da quel luogo volendo solo tornare a casa e rilassarsi, ma il suo sguardo andò verso dei container dove vide una figura nera che si nascose subito, fece finta di niente salendo in macchina e ordinando di partire.

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I ragazzi quella mattina si erano alzati tardi e non si sorpresero di non trovare il moro al loro fianco, per loro andava bene così anche perché già che li faceva stare al loro fianco durante la notte andava bene.

Si alzarono e fecero colazione venendo interrotti solo dal suono del campanello, si guardarono un attimo incerti se andare o no a vedere chi era.

"Cosa facciamo Hoby?"

"Non lo so... Andiamo può essere Jungkook che ci vuole allenare..."

I due anche se incerti andarono ad aprire notando con loro sollievo di vedere che era proprio Jungkook, anche se però questa cosa sembrava strana a Taehyung visto che Yoongi non voleva.

"Jungkook... Cosa ci fai qui?"

"Ciao Hoby, Tae... Ecco sono venuto per parlare con Yoon..."

"Ohh... Non è in casa, credo che sia uscito presto perché stamani non era nel letto con noi..."

Forse voleva sbagliare ma Taehyung per un attimo aveva come notato che quella frase detta da Hoseok gli avesse dato non poco fastidio, si ricordò solo in quel momento che una volta aveva sentito Jimin dire che il fratello aveva una cotta per Yoongi.

"Capisco... Allora che ne dite di venire con me? Devo fare delle compere mi andrebbe un pò di compagnia..."

"Non so... Yoongi ci ha proibito di uscire senza il suo permesso..."

"Dai Tae... Non lo saprà e tornerete prima che lui torni..."

I due si guardarono pensandoci un attimo sopra per poi accettare la proposta del ragazzo, si andarono a vestire e poi lo raggiunsero salendo in macchina con lui partendo.

Durante il tragitto Hoseok non aveva fatto altro che parlare con Jungkook mentre Taehyung teneva lo sguardo fuori cercando di capire dove stavano andando, la via percorsa non era quella che portava al centro commerciale o al centro città.

"Jungkook dove stiamo andando?"

"Ho trovato un negozio davvero stupendo, hanno anche un reparto per pranzare..."

"Ohh... Allora avviso Yoongi che ci raggiunge..."

Il biondo prese il telefono ma non appena iniziò a digitare il numero si trovò con la mano vuota, alzò lo sguardo vedendo che Jungkook gli aveva tolto il telefono e stava sorridendo.

"Non c'è bisogno che lo chiami... L'ho già avvisato io..."

"E quando?"

"Prima... Mentre voi vi vestivate e ha detto che andava bene..."

"Ahh... Va bene..."

Anche se non tanto convinto Taehyung si rimise comodo portando di nuovo lo sguardo fuori notando che stavano uscendo fuori città, prese la mano di Hoseok stringendola sentendo che qualcosa non andava.

"Tutto ok?"

Si girò verso il castano facendogli segno di no con la testa, questa cosa preoccupò anche Hoseok.

"Cosa succede ragazzi? Vi vedo preoccupati..."

"Ecco, io e Taehyung ci chiedevamo quanto mancava... Poi non so... Si trova fuori città questo negozio?"

Forse era meglio se quella mattina fossero rimasti in casa perché il loro sguardo andò sulla mano di Jungkook che tirò fuori da un cassetto una pistola, ci si grattò la tempia continuando a sorridere ai due.

"Fate troppe domande... Ora chiudete il becco e fate i bravi..."

"Cosa diavolo stai facendo? Yoongi appena lo saprà..."

Hoseok si bloccò quando sentì il rumore dello sparo e poi un bruciore alla guancia destra, si portò la mano sulla ferita notando che usciva del sangue.

"Ho detto state zitti... Non ho molta pazienza oggi."

Taehyung prese e si avvicinò al castano controllando che non fosse niente di grave, entrambi per il resto del viaggio rimasero in silenzio tenendo lo sguardo sul ragazzo davanti a loro che ghignava e giocava con la pistola. 


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