♥️ 28. Devo parlare ♥️


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Dopo che il suocero gli fece visita, Yoongi prese le sue cose e andò dove sapeva che Jungkook allenava i due giocattolini, si era reso conto che fino a quel momento, in realtà, non li considerava più così... Anzi poche volte si era trovato a chiamarli per nome e questo sembrava rendere felice gli altri due.

Parcheggiò davanti la palestra e prima di scendere osservò di nuovo la cartellina gialla, si chiedeva come era possibile che fosse caduto in quella trappola così stupida e come aveva fatto a non capirlo subito...

Conosceva molto bene suo marito eppure si era lasciato andare credendo a quella stupida bugia.

"Pagherà per ciò..."

Scese dall'auto mettendo le mani in tasca entrando nella palestra, si guardò attorno notando che un gruppo di ragazzi era fermo ad osservare qualcosa, si avvicinò e vide Jungkook che stava tenendo a terra i due ragazzi...

Quella scena gli fece salire un senso di rabbia che aveva provato solo poche volte, si fece largo tra i presenti e con una mossa prese dal colletto della maglia il corvino tirandolo via da sopra i due.

"Ma cosa? Yoongi?"

"Cosa cazzo credi di fare?"

"Li sto allenando... Ricordi?"

"E io sono la fata madrina... Ti ho detto allenarli, non usarli come sfogo per la tua rabbia..."

Il ragazzo sbuffò alzandosi e alzando semplicemente le spalle, Yoongi sapeva bene cosa provava lui nei confronti dei due ragazzi, li reputava la causa di tutto ciò e forse una minima parte anche lui li aveva considerati così... Ma alla fine aveva capito che non era così... Aveva capito che entrambi si erano ritrovati in una storia più grande di loro portandoli ad avere a che fare con la faccia brutta della vita.

"Voi due alzatevi e andiamo... Devo parlare con voi..."

Senza dire niente i due si alzarono e presero le loro cose, era raro che Yoongi gli rivolgesse la parola e gli volesse dire qualcosa, quindi salutarono i presenti e seguirono il moro fuori dalla palestra salendo nei posti dietro.

"Cosa succede? Abbiamo fatto qualcosa?"

Yoongi guardò i due dallo specchietto passandogli la cartellina gialla, venne presa e li osservò mentre loro leggevano, poteva notare dal loro sguardo la sorpresa.

"Come avrete letto, la tua cara Ex non è una santa..."

"Lo avevo sempre detto..."

Taehyung si ammutolì non appena vide lo sguardo di Yoongi.

"Dicevo... Non è una santa e pare che abbia orchestrato tutto da molto tempo, tu e Taehyung siete capitati per caso nel suo piano... Questo però non la fermata dal mettervi in mezzo, facendo finire in tutto ciò anche tuo figlio..."

"Ma cosa c'entra adesso lei? E morta nell'incendio..."

"Davvero? Guardate le foto..."

I due tirarono fuori le foto che si trovavano in un'altra busta gialla, i loro occhi si spalancarono così come la loro bocca nel vedere proprio quella donna in giro per la città, ma la cosa che li stupì di più era vedere Jimin legato e mal ridotto.

"Yoon questo..."

"Dicci che uno scherzo... Avevi detto che era morto..."

"Lo so, anche io sono sorpreso quanto voi... Sono caduto in questo tranello come se niente fosse, mi sono lasciato andare al dolore che mi ha offuscato la mente... Non ho pensato che potesse essere una trappola, che lui poteva essere vivo..."

Per la prima volta da quando conoscevano Yoongi i due lo sentirono aprirsi, non sapevano il motivo ma si avvicinarono al sedile portando chi una mano destra e chi una mano sinistra sul petto del moro che chiuse gli occhi al loro tocco.

"Non è colpa tua... Noi anche siamo stati inutili e ci siamo fatti prendere come idioti..."

Yoongi sospirò portando una mano sulle loro, quei ragazzi in quel momento stavano riuscendo a penetrare nella sua corazza e questo lo spaventava molto.

"Si, siete stati degli idioti... Torniamo a casa ho fame..."

"Ma... Dobbiamo seguire Jungkook..."

Il moro mise in moto partendo verso casa ignorando i reclami dei due ragazzi.

"State zitti o giuro che vi butto in qualche secchione..."

La minaccia non sembrò fare effetto su i due, forse perché dallo specchietto avevano visto quel piccolo sorriso che aveva Yoongi sul volto o perché il modo in cui lo disse sembrava da presa in giro, fatto sta che scoppiarono a ridere di gusto.

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Era lì mentre osservava il ragazzo camminare avanti e indietro che borbottava, lo aveva visto entrare in casa nervoso che parlava da solo ma non riusciva a capire il reale motivo almeno fino a quando dalla sua bocca non uscirono dei nomi che la fecero ghignare divertita.

Avrebbe voluto dirgli che gli stava bene, che doveva sistemare la cosa prima di arrivare a questo punto... Ma si limitò solo a ridacchiare e lasciarlo sfogare.

"Maledizione... Un coglione..."

"Mi chiedo ancora perché hai aspettato tanto... Potevi agire prima..."

"Potevo... Ma non sarebbe stato soddisfacente Yuuki... E poi serviva anche a te."

La donna si alzò avvicinandosi al mobile dove aveva riposto vari liquori, prese due bicchieri versando due dita di Whisky, ne porse uno al ragazzo che prese e iniziò a sorseggiare.

"Si, sia io che tu abbiamo trovato un buon compromesso a tutto ciò... Ed è arrivato il momento di riscuotere."

"Non appena tutto sarà finito sarai pagata per bene..."

Il ragazzo portò una mano dietro la schiena di Yuuki avvicinandola a lui.

"Hai sistemato tutto a dovere... Si rivolterà nella tomba il vecchio quando lo saprà..."

"Non solo lui..."

Entrambi si guardarono ghignando lasciando che poi la passione del momento li travolgesse finendo a letto insieme.

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Erano tornati a casa da ore ormai e stavano fermi entrambi davanti quella porta che non avevano mai trovato il coraggio di oltrepassare, però dovevano farlo, bussarono e aspettarono che la persona dall'altra parte gli desse il permesso... Però tutto ciò che ricevettero fu solo silenzio.

"Che facciamo?"

"Aspettiamo? Oppure entriamo..."

Si guardarono per poi ignorare tutto ed entrare nella stanza, si guardarono attorno non vedendo Yoongi da nessuna parte fino a quando non sentirono un piccolo rumore di russare, si avvicinarono al divano che dava le spalle alla porta notando che il moro era su di esso e stava dormendo, sorrisero, Hoseok si abbassò spostando una ciocca di capelli dal suo viso.

"Sembra sereno..."

"Lo penso anche io Tae... Ma con lui non si può sapere fino in fondo... Credi che Jimin..."

"Starà bene? Non ne sono sicuro... Se realmente è lui quello delle foto..."

"Pensi che lo hanno torturato?"

"Penso di si..."

Abbassò lo sguardo portandolo di nuovo sul moro che continuava a dormire, almeno era questo quello che pensavano i due ragazzi, in realtà stava ascoltando ogni loro parola.

"Tae, pensi che un giorno lui... Lui ci tratterà come suoi pari?"

"Parì? Per lui siamo e saremo sempre dei giocattoli... Forse potrà trattarci meglio ma non credo che ci tratterà mai come trattava Jimin..."

Hoseok sospirò accarezzando con delicatezza il suo viso.

"Credo di essermene innamorato..."

Non sapeva perché aveva fatto quella confessione, forse era stato vedere il ragazzo lì dormire tranquillo oppure perché aveva bisogno di dirlo, fatto stà che ora non si poteva più rimangiare le sue parole.

"Sei innamorato di Yoon?"

"Si, ma anche..."

"Di Jimin..."

Alzò gli occhi da Yoongi portandoli su Taehyung avendo sentito dal suo tono di voce una strana nota, si alzò e si avvicinò a lui prendendogli la mano, in quei giorni che erano stati a vivere da soli volendo o no il loro rapporto era cambiato... Anche loro si erano avvicinati diventando anche se sembrava strano molto più intimi.

"Tae... Questo periodo io... Ho capito tante cose, tra cui ciò che mi lega a te..."

"Cioè?"

Il biondo strinse la mano dell'amico sentendo il suo cuore che non sapeva se battere oppure no.

"Nel senso che... Ecco, per tutti questi anni tu sei stato quello che mi è stato sempre vicino, sei diventato in poco tempo il mio miglior amico aiutandomi, supportandomi e tutte le altre cose... Ma più di tutte io mi sono legato a te pensando che il mio sentimento fosse solo bene... Un bene che in questi giorni ho capito essere altro..."
Hoseok lo guardò negli occhi sorridendo dolcemente nel vedere come la faccia dell'amico dapprima sorpreso iniziasse a cambiare.

"Hai capito già tutto vero Tae?"

"Tu... Tu mi stai dicendo..."

"Si idiota... Ho capito che il mio non era solo bene, ma vi era anche un sentimento chiamato amore..."

Ancora una volta il biondo non riusciva a credere a quello che stava sentendo... Lui fino a quel momento aveva sempre saputo i sentimenti che provava pre il castano davanti a lui, però per molto tempo non aveva detto niente per paura di perderlo e poi perché aveva la sua famiglia... Ma ora... Ora sentire tutto ciò gli faceva battere il cuore forte.

"Tu... Non mi stai prendendo in giro?"

"No, non lo sto facendo..."

Sorrise subito dopo nel sentire le sue braccia avvolte attorno al suo collo del biondo.

"Dai dovevi capirlo però Tae... Sei proprio tardo..."
"Non ho la sfera magica idiota..."

Ridacchiò rimanendo stretto a lui ma notando che il moro si era messo seduto e li guardava.

"Avete finito di dichiararvi?"

I due si staccarono arrossendo guardando dai lati opposti, ma tornarono con lo sguardo sul moro sentendolo ridere per le loro facce.

"Siete così idioti... Se volete scopare andate da un'altra parte..."

"Scusa..."

"No, Hoby non devi scusarti... Lui era sveglio e ci ha sentito..."

Disse sbuffando Taehyung notando che l'amico era arrossito come un peperone.

"Si vi ho sentito... Sarò sincero e sentirete uscire dalla mia bocca solo ora queste parole..."

Il ragazzo si alzò e andò vicino il mobile dove aveva i liquori, si riempì un bicchiere con del whisky per poi girarsi a guardare di nuovo i ragazzi.

"Non vi considero più dei giocattoli, diciamo che siete un gradino in più... Non posso garantirvi cosa provo per voi perché... Diciamocela tutta, sono arrivato a perdere Jimin per capire cosa provavo... E con voi che non vi conosco chi siate realmente, non posso dirvi di provare amore oppure no... Posso dirvi che in minima parte ci tengo a voi e nessuno oltre me e Jimin può toccarvi, questo posso dirvelo per certo..."

I due ragazzi si guardarono per poi sorridere al moro, sapevano che non potevano chiedere di più, comprendevano le sue parole e le accettavano, per questo senza dire niente uscirono dallo studio lasciando il ragazzo che li guardava confuso del loro modo di fare.

"Ma che... Ahh non mi ci spreco nemmeno a capire..."

Bevve il suo drink andandosi a sedere sulla sedia accendendo il computer e iniziando a leggere alcune mail che gli avevano mandato.


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