♥️ 22. Perdonami♥️


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Avevano pensato che la serata fosse stata tranquilla e senza problemi ma non appena videro colei che era la nuova compagna del padre di Yoongi entrare in casa loro avevano capito che la serata era andata a puttane... E infatti sia la famiglia di Jimin che la madre del moro non accettavano la sua presenza a tal punto che proprio la seconda si alzò e andò via da casa loro mentre il padre stava tranquillo a bere il suo drink.

"Cosa diavolo ti è saltato in mente?"

"Non so di cosa parli Yoongi..."

"Non sai di cosa parlo? Chi ti ha detto che lei poteva venire? Non fa parte della famiglia..."

L'uomo portò lo sguardo sul figlio guardandolo male ma se pensava di intimorire il moro sbagliava di grosso.

"Lei sarà la mia futura moglie... Sarà colei che diventerà..."

"Che non diventerà nessuno... Se te la vuoi sposare e scopare per il tuo divertimento fai pure ma tienila nella tua casa... Qui in casa mia e in ogni luogo dove respiro non voglio la sua presenza..."

L'uomo si alzò fronteggiando il figlio alzando un braccio per colpirlo ma venne fermato subito da Jimin che gli portò il braccio dietro la schiena.

"Cosa cazzo fai tu?"

"In casa mia regole mie... TU non alzerai un dito su Yoon... TU non farai niente qui se non solo prendere la tua sgualdrina e andare via da casa nostra..."

"Stai veramente cacciando tuo suocero? Io posso rovinarvi..."

"Più di quello che non hai già fatto?"

Le parole sussurrate al suo orecchio fecero per un attimo bloccare l'uomo che venne poi lasciato, guardò i due ragazzi male per poi prendere la sua donna e andare via da casa loro.

"Yoon... Jimin... Non pensate che..."

"Tranquillo Kook... Siamo pronti a tutto..."

"Jimin ha ragione... Ci dispiace aver rovinato la cena... Io vado a cercare mia madre..."

Si avvicinò a Jimin lasciandogli un bacio sulla fronte ma sussurrando qualcosa al suo orecchio per poi lasciare la casa.

"Non gli succederà niente?"

"No madre... Almeno per ora..."

"Fratellone che ne dici se ti dò una mano a cucinare?"

"Va bene Kook... Andiamo..."

I due sotto lo sguardo della madre e del padre andarono in cucina.

"Pensi che lui..."

"Sicuramente... Siamo pronti a tutto mia cara..."

Dopo queste parole i due seguirono i figli in cucina non sapendo che nello stesso momento qualcuno nella sua macchina stava facendo una chiamata che avrebbe segnato ciò che sarebbe successo da questo momento in poi.

"Pronto?"

"Ricordi che hai una favore da smaltire?"

"Si che lo ricordo signor Min... Cosa posso fare per lei?"

"Ti manderò tutto per messaggio... Fai ciò che ti ho detto... Deve sparire da questo mondo..."

"Come lei vuole signor Min..."

La chiamata venne chiusa proprio dal signor Min che guardò la sua donna ghignando.

"Presto non avremo più problemi mia cara..."

"Sei sicuro?"

"Si..."

I due iniziarono a ridere sapendo che presto i loro problemi avrebbero iniziato a sparire uno dopo l'altro.

Yoongi dopo aver lasciato casa aveva preso la macchina per andare a cercare la madre sapendo perfettamente dove sarebbe stata e infatti non appena arrivò al cimitero la trovò in ginocchio davanti la tomba dei suoi genitori che pregava, si avvicinò facendo un inchino alle lapidi.

"Cosa fai qui figliolo?"

"Sono venuto a prenderti..."

"Non credo sia il caso... Ho rovinato la cena a tutti..."

"Non hai rovinato niente mamma... La colpa è sua che ha portato quella donna..."

La donna si alzò dopo aver fatto il segno della croce girandosi a guardare il figlio, si avvicinò poggiando la mano sulla sua guancia.

"Ringrazio sempre il cielo che tu non abbia preso da lui..."

Yoongi poggiò il viso sulla sua mano chiudendo gli occhi e ricordando perfettamente quando era piccolo che riceveva sempre quelle carezze accompagnate da una dolce canzone cantata proprio dalla donna davanti a lui.

"Non ti metterai a cantare adesso?"

"No ragazzino... Dimmi come va tra te e Jimin?"

La donna prese e iniziò a camminare verso l'uscita del cimitero seguita dal figlio.

"Con lui... Diciamo che siamo in uno strano periodo..."

"Ci sono di mezzo altri ragazzi?"

Yoongi si fermò nel sentire quelle parole vedendo come la donna si girò e gli sorrise.

"Come..."

"Come lo so? Non sono stupida Yoongi... So che tu e Jimin vi siete sposati solo per evitare il matrimonio con altre persone, so che siete molto legati ma non vi amate... Come so dei vostri ultimi due giocattolini..."

"Non ti si può nascondere niente... Diciamo che questi nuovi giocattolini hanno messo in campo qualcosa che non possiamo avere... Quindi ho dovuto allontanarli..."

"Capisco... I sentimenti sono sempre un'arma a doppio taglio nella nostra vita... Guarda me e tuo padre, ci siamo amati molto però l'amore non è bastato a farci stare insieme..."

"Perché lui è stato un coglione... Ti ha tradito..."

La donna sospirò abbassando il viso e Yoongi non sapeva perché ma sentiva che le sue parole non l'avevano ferita ma più che altro fatta sentire in colpa.

"Madre... Lui ti ha tradito e non è stata colpa tua..."

"Un giorno forse parleremo di questa cosa..."

Si avvicinò al figlio abbracciandolo e passando la mano tra i suoi capelli.

"Ricordati sempre che io ti amo figlio mio... Questo nessuno potrà mai metterlo in dubbio."

"Madre... Anche io ti amo più della mia stessa vita, e chiunque metta in dubbio ciò che mi hai detto è un uomo morto..."

"Voglio che mi fai una promessa però..."

"Qualsiasi..."

"Non perdere l'occasione di amare ed essere amato... Vivi realmente quel sentimento fino alla fine... E non tenertelo dentro..."

"Io... Te lo prometto Madre... Amerò..."

La donna si spostò prendendo il viso del figlio tra le mani lasciandogli un dolce bacio sulla fronte continuando a sorridergli, un sorriso che rimase anche quando si sentì in lontananza un click e un rumore di sparo.

"Ti amo figlio mio..."

Yoongi rimase immobile mentre tutto succedeva tutto così velocemente che non capì subito cosa se non solo quando si ritrovò la madre che con il sorriso ancora in volto scivolava dalle sue braccia cadendo a terra...

Tutto intorno a lui sembrò fermarsi in quel preciso momento in cui vide la donna che lo aveva messo al mondo, colei che gli raccontava le favole la notte, che gli diceva sempre di sorridere, che gli curava le ferite ogni volta che si faceva male, colei che pur di proteggerlo era andato contro il padre, colei che fino a due minuti prima gli diceva che lo amava... Un dolore al centro del petto iniziò a propagarsi facendo più male di una pallottola e un urlo di disperazione uscì per la prima volta dalle sue labbra...

Un urlo che venne seguito da lacrime silenziose che rigavano il suo viso mentre si inginocchiava prendendo quell'esile corpo tra le mani, portò una mano sulla sua guancia spostando una ciocca di capelli dal suo viso.

"Madre..."

"Figlio mio... Perdonami..."

"Madre resisti... Chiamerò subito..."

"No bambino mio... Ormai... Ormai non ce più speranza per me..."

La donna alzò la mano poggiandola sulla sua guancia accarezzandola con il pollice, sapeva che le parole della madre erano vere eppure quella piccola speranza che si poteva salvare non lo voleva far arrendere.

"Ti prego madre... Non puoi lasciarmi... Non ora..."

"Perdonami figlio mio... Prima che... Finisca... Avvicinati..."

Il moro chiuse gli occhi e avvicinò il viso a quello della madre che con le sue ultime forze sussurrò delle parole che in quel momento fecero più male di qualsiasi cosa, parole che forse per anni aveva immaginato ma che non voleva ammettere per timore di qualcosa... Parole che fecero crescere un odio profondo verso l'uomo che fino a quel momento aveva considerato padre... Tenne gli occhi chiusi anche mentre sentiva la mano della donna scivolare via dalla sua guancia e il suo respiro fermarsi.

"Madre..."

La strinse a lui portando una mano dietro la sua testa nascondendo il viso della donna nell'incavo del suo collo, la strinse a lui lasciando scendere ancora altre lacrime... Lacrime che bagnavano gli abiti della donna che per quella sera aveva indossato solo per farsi bella e cercare di riconquistare quel marito che per tutti quegli anni l'aveva trattata male, un marito che per un suo capriccio aveva ordinato di farla fuori... Perché Yoongi sapeva bene da chi era stato mandando quel sicario.

"Ti giuro... Che lo farò fuori con le mie stesse mani...Te lo giuro madre."

Continuando a tenerla tra le sue braccia prese il telefono dalla tasca e compose l'unico numero che vi era memorizzato... L'unico numero dell'unica persona di cui si poteva fidare ciecamente e che l'avrebbe capito.

"P-Pronto... Jimin..."

Dopo tanti anni ciò che sentì Jimin fece fermare il suo cuore e il suo respiro, per anni non aveva più sentito quella voce rotta dal pianto... Per anni aveva cercato in tutti i modi di fare in modo che il suo Yoongi non soffrisse...

"Yoon... Cosa..."

"Lei... Lei non ce più..."

La voce che sentì era poco più di un sussurro che però Jimin sentì bene.

"Lei..."

"L'ha uccisa... Mia madre..."

Quando sentì quelle parole il castano scivolò lungo il frigorifero sotto lo sguardo preoccupato dei suoi famigliari, lacrime cominciarono a scendere lungo le sue guance mentre chiudeva gli occhi e poggiava la testa al frigo.

"Non è possibile..."

Per quanto quel mondo sapeva essere spietato non avrebbe mai pensato che un giorno si sarebbe ritrovato a dover piangere la donna che considerava come una seconda madre, una donna che c'era quando gli serviva un consiglio o un parere su Yoongi, l'unica donna che aveva amato oltre sua madre... Quella donna che sapeva il suo segreto più profondo.

"Io..."

"Ci penserò io Yoon... Sto arrivando da te..."


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