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Sei sveglia, occhi ancora chiusi.
Ieri sera Dust si è messo a parlare da solo, ogni tanto rideva e questo ti ha impedito di passare un sonno tranquillo.
Ti accoccoli su un lato, abbracciando il cuscino; lo credevi più morbido.
Senti che lo scheletro si sveglia, mormorando qualcosa.
Sei troppo occupata a cercare di prendere sonno per ascoltarlo.
Dust comincia ad accarezzarti i capelli.
Apri gli occhi.
Non stavi abbracciando il cuscino, bensì lo scheletro.
La tua faccia diventa rossa, mentre lo scheletro ridacchia.
Prima che tu possa fare qualsiasi altra cosa, il 'finto cuscino' ti abbraccia, tenendoti accanto a sé.
«Dust...?» lo chiami, sperando che ti lasci scappare via.
Il tuo imbarazzo è alto.
"Non pensare male. È solo che penso dovremmo... accorciare le distanze fra noi, giocattolino." ti sussurra, facendoti rabbrividire.
Ammutolisci.
Non sai più cosa fare, né cosa pensare.
Si avvicina ancora a te, le vostre facce sono ad un millimetro di distanza.
«D-Dust...?» questa volta sussurri, non riesci a parlare, dal caldo che hai.
La faccia ti scotta terribilmente, sei tutta rossa e, soprattutto, sei spaventata.
Sentite un tonfo, subito dopo udite delle urla seguite da insulti.
Trovi il contesto perfetto per scendere in fretta e furia dal letto, per vedere cosa sia successo.
Apri la porta: la prima cosa che vedi è Fell, a terra, in fondo alle scale, con indosso il costume provato il giorno prima, in una posizione tutt'altro che comoda.
Deve essere caduto, pensi, mentre scendi per andare ad aiutarlo.
Lo fai alzare in piedi, sentandolo soffocare altre parole scurrili rivolte alla coda del frac.
Poco dopo, arrivano anche gli altri membri della MOB, vestiti di tutto punto.
Anche tu vai a cambiarti, curando ogni particolare dell'abito, prima di tornare in salotto, per iniziare la missione.
Blight:"Il piano lo conoscete, ci rivediamo qui alle 18 e 00, fate attenzione." raccomanda.
Gli scheletri si scambiano un'occhiata d'intesa.
Ognuno di loro schiocca le dita, per poi scomparire.
Dust ti cinge per il fianco, per poi fare lo stesso.
***
Hai un po' di nausea, non ricordavi che teletrasportarsi fosse tanto fastidioso per lo stomaco.
Vedi una porta violacea alla tua sinistra, dopo essa vi è un lungo sentiero, con della neve tutt'intorno.
Nevica.
Mentre scruti bene il paesaggio circostante, un brivido ti percorre la schiena.
"Okay, ci siamo. Non stanno aspettando un'umana. Sarai una specie di sorpresa... Comunque, Keep!Sans dovrebbe essere qui a momenti. Stai attenta, sorridi, sii gentile, cerca di fare l'ingenua, ricorda le buone maniere e... niente stupri." ti raccomanda.
Tu sbuffi e alzi gli occhi al cielo.
«Non sono una bambina, so badare a me stessa.» gli dici, liberandoti dalla sua presa.
"Certo che lo sei. Dopotutto, sei la mia bimba." il suo occhio sinistro torna a luccicare.
Ti sistemi il diadema che porti sulla testa, per poi rassettare la gonna e stringere il corpetto.
"Stai molto bene, giocattolino. Sembri una bambola di porcellana." dice, prendendoti per il mento.
Ti allontani, cominciando a camminare verso il ponte di legno di fronte a te.
Dust si nasconde, mentre sorpassi quel passaggio.
Superi un baracchino di legno e una lampada piuttosto bizzarra.
D'un tratto senti un rumore dietro di te.
Ti irrigidisci, prima di voltarti bruscamente per vedere che succede.
Vedi un Sans, vestito esattamente come i membri della MOB.
???:" Salve, umana." saluta, facendo una sorta di inchino.
Esegui una sorta di riverenza, chinando il capo.
«Buongiorno, signore.» saluti, imitando una ragazzina ingenua.
???:" Posso chiedere cosa ci fa una dolce fanciulla come voi da sola, nel bosco? Non sapete che è pericoloso?" domanda, sorridendo.
«Uh, ecco... io... M-Mi sono persa...» balbetti.
È in momenti come questi che ringrazi di aver preso poche, ma utili, lezioni di recitazione.
???:" Oh, mi dispiace tanto. Se volete seguirmi, saprò condurvi in un luogo più adatto alla vostra persona." ti porge la mano.
Ma come parla...? Il mio bis-nonno è passato anche di qui...? domandi, leggermente perplessa.
Vedi la testa di Dust spuntare da dietro un albero.
Ti fa cenno di seguire lo scheletro davanti a te.
Prendi la mano di quello strano Sans.
«Io sono (t/n).» sorridi, inchinandoti nuovamente.
???:" Nome grazioso. Io sono Underkeep!Sans, ma chiamatemi come più vi aggrada." ti dice, senza smettere di fissarti.
«Vi prego, gentile signore, diamoci pure del 'tu'». mostri una faccia insicura, in effetti non sai per quanto andrai avanti a fingere così bene.
Lo scheletro acconsente, per poi porgerti il braccio.
Vi prendete a braccetto, mentre camminate assieme verso Snowdin.
Ogni tanto ti volti, per vedere se Dust è lì, ma non riesci più a scorgerlo.
E... se ti avesse abbandonata?
Keep:" Cosa ti tormenta, fanciulla?" chiede, guardandoti preoccupato.
«Oh, non ho niente. Non preoccuparti per me.» rassicuri lo scheletro.
Keep:" Ma io debbo preoccuparmi per te. Che gentil-scheletro sarei, altrimenti?" ridacchia.
Ridi anche tu, fingendo, mentre arrivate in paese.
Keep:" Hai fame?" indica un locale lussuoso, con un'insegna...
'Grillby's'
Annuisci, Keep ti porta dentro e ordina per te un piatto di patatine.
Ormai ti nutri solo di quelle, da quando sei finita nell'underground.
Ma questi dettagli non ti importano, perché al momento sei concentrata su una sola cosa: CIBO! pensi, avventandoti su quel piatto.
Dopo esserti saziata, uscite dal bar, tornando sulle fredde strade della cittadina.
Sai che Dust ti sta guardando, vedi degli zampilli di elettricità bianca e fumo viola provenire da dietro agli alberi.
Potresti approfittare dell'occasione, per vedere se Dust è realmente geloso di te, oppure vedere se stava semplicemente recitando.
Perché non provare? ti domandi, mentre pensi cosa fare.
Tu e Keep riprendete a camminare, ma dopo aver fatto alcuni passi, simuli un malore.
«Ahi, la caviglia». prendi tra le mani il legamento, fingendo il tuo dolore.
Keep:" Tutto bene?" ti domanda, piegandosi su di te.
«N-no... Mi fa male la caviglia... Non credo di poterla muovere...» quasi sussurri.
Sono un genio... ti complimenti con te stessa, ridendo fra te e te.
Keep:" Meglio se ti porto a casa. Non è molto distante da qui. Vieni..." ti prende in braccio come una sposina.
Ti aggrappi al suo collo, sempre recitando la parte della fanciulla indifesa.
Entrati in casa, Keep ti posa sul divano, per poi uscire e prendere della neve fresca, da metterti sopra la parte dolorante.
«G-Grazie, Keep.» sorridi debolmente.
Keep arrossisce.
In che modo riesce a farlo, rimarrà per sempre un mistero.
Lo scheletro sale in camera, lasciandoti a riposare sul comodo mobile.
Sorridi soddisfatta.
Non vedo l'ora di vedere la faccia di Dust.
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