Capitolo 4

Consiglio di leggere il capitolo ascoltando "Autumn Leaves" di Ed Sheeran. Buona lettura! 💖

La canzone finisce mentre Ed continua a guardarmi. Sorride, poi annuncia al microfono che avrebbe cantato un'altro brano sempre scritto da lui, "Autumn Leaves". La melodia inizia a diffondersi nell'aria trascinando con sé un senso di leggerezza, un'infinita tranquillità che porta a rilassarti e a espellere tutti i pensieri negativi in un sospiro. Quando inizia a cantare, percepisco una sensazione di tristezza, solitudine, disperazione, la mia anima è in pace con sé stessa. La delicatezza delle sue parole aleggia nell'atmosfera come goccioline di umidità, posso quasi percepire che si posano soffici sulla mia pelle. Meraviglioso.

"Do you ever wonder if the stars shine out for you?
Float down
Like autumn leaves
And hush now
Close your eyes before the sleep
And you're miles away
And yesterday you were here with me"

Sentendo quelle parole mi viene automaticamente da chiudere gli occhi e inspirare profondamente, sorridendo alla vita che per una volta mi ha regalato un po' di felicità.
Sì e ora ti viene anche la tachicardia.
Ma devi sempre spuntare nei momenti migliori?
Oh, sorry.

I miei pensieri ritornano a focalizzarsi sulla musica che ha inebriato la mente di ognuno dei presenti. Viaggiano sulle ali della libellula che leggera vola sul lago della pace, portando con sé le parole della canzone. Percorrono l'universo in tutta la sua lunghezza seguendo la scia di una cometa di serenità. Camminano lungo il confine tra la realtà e l'immaginazione, si tuffano in un sogno fantastico.
Ti ricordo che stai parlando dei tuoi pensieri, non di unicorni.
Sai che sei asfissiante?!?!?!
Modestamente.

Un boato di applausi si sostituisce alle note della canzone ormai conclusa, poi fa la sua comparsa un coro di urla supplicanti. Il pubblico dello Starplace sta implorando Ed di fare il bis.

È visibilmente in imbarazzo, comprensibile dato che è la prima volta che si esibisce in un locale. Emozionato si scompiglia i capelli e ricomincia la canzone, con naturalezza, senza montarsi la testa, con tutta la sua semplicità. Le parole escono più fluide dalla sua bocca, si sente più sicuro ora anche se la tensione è palpabile. Sorride e invece di guardare a terra come prima, adesso osserva a testa alta la folla di gente che lo sta ascoltando. Le sue mani sembrano volare sulla chitarra talmente sono leggere, non sembra nemmeno che faccia pressione sulle corde. A vederlo cantare sembra tutto una passeggiata, quando in realtà se provo a farlo io sembro una bertuccia eccitata.
Tu sembri una bertuccia eccitata anche se non canti teso'.
Mamma che bell'amica che mi ero inventata.
Lo so, sono la migliore.

Anche questa volta la canzone termina e il pubblico insorge. Edward è sempre più felice, il suo sguardo esprime tutta la sua incredulità. Al contrario suo, io ero sicura del suo successo, ero perfettamente certa che avrebbe scatenato le emozioni del pubblico dello Starplace.
Pensavo avrebbe scatenato un tornado.
Qualcuno mi aiuti.

La gente comincia a disperdersi, chi se ne va soddisfatto, chi va a prendere un cocktail al bar, chi invece si avvicina al palco per fare i complimenti ad Edward. Non me la sento di farmi ringraziare. Non è merito mio se lui ha ottenuto questo successo, è stato solo grazie al suo enorme talento. Perciò mi giro nella sua direzione e noto che il suo sguardo era già posato su di me. Arrossisco e gli sorrido, poi agito la mano in segno di saluto e a malincuore raggiungo l'uscita.

Vorrei girarmi indietro ma ho paura di ripensare alla decisione appena presa, voglio che Edward si goda il suo successo da solo e in tranquillità. Decisa nel mio intento infilo le cuffiette e metto la mia playlist preferita, pur sapendo che nessuna canzone riuscirà mai a farmi dimenticare la simpatia del ragazzo dai capelli rossi. Guardo con la coda dell'occhio il panorama che si staglia all'orizzonte, l'infinita linea che l'oceano traccia al confine col cielo. Mi ricorda i pensieri, che viaggiano a una velocità talmente elevata da tracciare una linea infinita di fronte a me. Viaggiano più veloci di quanto io possa elaborare.

Non può che tornarmi in mente il sorriso di Edward, è così strano pensare che forse non lo rivedrò più. Ma io sono fatta così, mi considero uno spirito libero, nessuno può obbligarmi a stare sempre nello stesso posto o con le stesse persone. Io sono fatta per i cambiamenti, meglio se radicali, non riesco ad affezionarmi troppo alle persone. E non credo che ci sarei riuscita per la prima volta con un cantante dai capelli rossi.
Sai vero che stai mentendo a te stessa?
Credo di sì...
Credi di stare mentendo a te stessa o credi di saperlo?
Entrambe. Ma forse dovrei togliere il "credo". È solo che... potrei essere un peso per lui, ostacolerei la sua carriera.
Secondo me gli farebbe piacere avere compagnia.
Può darsi... ma ormai la mia decisione l'ho presa. E non so se pentirmene o meno.

"Ehi! Rallenta per favore..."

Mi giro e mi trovo davanti Edward che ansima. Si passa una mano nei capelli, gesto che ormai gli ho visto fare tante volte sempre con la stessa naturalezza.

"Non so nemmeno come ti chiami"

Non è mai detta l'ultima parola.

*Angolo autrice*
Ehi Sheerios... come state? Ho deciso di fare il capitolo un po' più lungo dato che è da un po' che non aggiorno.
Ammettete che anche voi arrivate/i (non si sa mai...😂) alla citazione da Autumn Leaves avete letto il testo secondo il ritmo lento della canzone. Ceh l'ho fatto io mentre scrivevo!! Comunque, che ve ne pare? A me piace molto com'è venuto😉.
Ora vado, vi saluto!! 👋💖

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