Capitolo 11

Consiglio di leggere il capitolo con "Believer" degli Imagine Dragons (direttamente sotto consiglio di _nominami). Buona lettura💖!
Ps: la #Christel è ufficialmente iniziata😉!

Rimaniamo abbracciati l'uno all'altra fino a quando i nostri cuori non sono sazi di affetto, fino a quando le nostre braccia non sono stremate, fino a quando il nostro respiro non rischia di fermarsi. Certe emozioni sono troppo grandi per essere gestite, talmente intense da non poter essere controllate. Alcuni attimi sono infiniti più dell'universo e non possono essere interrotti nemmeno dalla fine del mondo. E questo è uno di quelli.

Non vorrei mai e poi mai che questo momento finisca, desidero che queste emozioni durino per sempre. Non pensavo che qualcuno potesse trasmettermi così tanto attraverso un solo, semplice tocco. Gli impulsi nervosi che ora vengono inviati fin troppo frequentemente al mio cervello indicano che l'adrenalina è in azione dentro di me. Il neurotrasmettitore delle emozioni forti, dell'ansia, della paura.
Del piacere.
Eccola che torna.

Sussurro impercettibilmente una parola nell'orecchio di Edward: "Grazie". Poi, mi allontano da lui e dopo avergli sorriso sposto il mio sguardo a terra.

Edward's POV

Ha un bellissimo sorriso. E anche una voce perfetta. Tutto di lei è perfetto. Anche quando, come in questo momento, è in evidente soggezione. Oh ma io non la farò sentire a disagio, se lo può anche scordare. Mi alzo e nel farlo le acchiappo la mano e inizio a correre trascinandomela dietro.

"Ehi cosa fai?" Dice ridendo.

Io non le rispondo e continuo a correre in direzione dell'acqua, e quando l'ho raggiunta mi butto dentro portandomi dietro anche Angel. Si rialza in piedi togliendosi l'acqua dagli occhi e osservando a bocca aperta i suoi vestiti ormai fradici, mentre io la fisso divertito dal basso.

"Questa me la paghi!" E nel dirlo si fionda su di me tentando pateticamente di annegarmi. Inutile dire che dopo tre secondi quella ad essere con la testa sott'acqua è lei e non più io. La tiro su e caricandomela sulle spalle inizio ad andare verso l'acqua più alta, mentre lei urla di farla scendere.

"Va bene va bene ti faccio scendere" e la getto di colpo giù dalla mia schiena.

"Non intendevo così violentemente!" E dopo essersi rialzata in piedi cerca di nuovo di affogarmi, ma l'unica cosa che guadagna è un abbraccio di quelli fortissimi. È meraviglioso come in soli due giorni io sia riuscito ad affezionarmi così tanto a lei. Sembra quasi che siamo amici da una vita, mentre in realtà sono bastati pochi attimi per capirci a vicenda e fidarci l'uno dell'altra.

Sento il suo battito aumentare, si sente fino a qui il suo nervosismo. Non che il mio cuore non stia fermentando da mezz'ora, anzi...
Mi allontano per guardarla negli occhi: sono verdi, più tendenti al giallo nella parte interna e più scuri all'esterno. Mi ci perdo, nelle sue iridi. Sono profonde come due pozze d'acqua che riflettono i disegni delle nuvole in cielo.

Risvegliandomi dal mio sogno ad occhi aperti, mi accorgo che dovrebbe essere circa l'ora di pranzo, sia dal fatto che il sole splende alto sopra le nostre teste, sia dal brontolio sempre più forte che sta emettendo la mia pancia. Perciò avviso Angel della mia "strabiliante" scoperta e ci incamminiamo verso riva. Non ci resta che prendere la chitarra e le nostre cose e sperare che i nostri vestiti si asciughino camminando sulla strada del ritorno.

Mentre ci stiamo già inoltrando nel bel mezzo della foresta tropicale, iniziamo a parlare.

"Christopher, quanti anni hai?" Mi chiede Angel con un sorrisetto malefico sulle labbra.

"Non credere che io odi il mio secondo nome, anzi ne vado fiero" mento spudoratamente gonfiando il petto "comunque ho ventisei anni". Non credo che abbia notato la mia piccola bugia, altrimenti mi avrebbe già detto qualcosa e invece si è limitata a far spuntare un'espressione stupefatta sul suo bel visino.

"Ah sì?" Non capisco come la mia età possa stupirla così tanto.

"E tu?"

"Non si chiede l'età a una donna" fa lei con aria saccente. Mi metto a ridere, non sentivo qualcuno tirare fuori questa frase da minimo dieci anni.

"Avanti non ti mangio mica" e credo che il sorriso che sto sfoggiando da vero esibizionista forse potrà convincerla a rispondermi. Assume un'aria pensierosa e si tiene il mento con la mano, quasi a farmi credere che stia pensando. Lo sta sicuramente facendo apposta.

"Il quadrato di cinque meno il doppio della radice quadrata di uno" allora prima pensava veramente. Comunque, annuisce soddisfatta pensando di avermi messo in difficoltà. E invece non sa di avere davanti un genio in matematica.

Faccio brevemente i calcoli nella testa e arrivo al risultato di settantotto anni. Qui c'è qualquadra che non cosa. O lei mi ha detto qualcosa di sbagliato, oppure quello che ha sbagliato i calcoli sono io. In effetti sono sempre stato insufficiente di matematica, ma in fondo sono un genio incompreso💁. Decido di giocare d'astuzia e tiro fuori il cellulare. In un batter d'occhio la calcolatrice ha trovato l'età, quella giusta stavolta.

"Ventitré!" Annuncio fiero. Lei si mette a ridere.

"E hai anche avuto bisogno della calcolatrice? Lo sanno tutti che il quadrato di cinque è venticinque e che la radice di uno è uno. Quindi 25-(2x1)=23😌." Divento improvvisamente rosso. So che non dovrei vergognarmi del fatto che non sono un asso in matematica, ma mi sento lo stesso a disagio. Per fortuna Angel non sembra accorgersene e riprende la conversazione.

"Cosa significa per te l'amore?"

*Angolo autrice*
My dear, lo scoprirete la prossima volta cos'è l'amore per il nostro Ed. Un po di suspence non fa mai male 😆.
Comunque, vi è piaciuta la canzone? A me troppo 😍.
Ci vediamo al prossimo capitolo, bb👋👋💖!

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top