23 amicizia e bugie

Arrivata al mercato li vedo seduti al bar Centrale, stanno ridendo tutti ,probabilmente Matteo ha fatto qualche figura da ebete o qualche freddura strana, poiché osservando meglio noto che sia la Fra che la lucre hanno stampato l'apocalisse sul volto.
La Francesca con un pollice e l'indice sugli occhi li sfrega lentamente, l'altra con una mano a visiera appena sopra gli occhi mentre si guarda intorno con un sorriso cosparso di imbarazzo. Sono quasi vicino al tavolo quando Noto un cameriere che con il fianco spinge la grossa porta a vetri, solo quando si gira scorgo un vassoio contenente cocci di vetro, probabilmente di un bicchiere e dal colore che si percepisce al suo interno direi che conteneva latte al cioccolato e l'unico seduto in quel bar che può averlo ordinato è proprio Matteo.
"Mattè te nè cumbineda n'eltra éh?!"
Mamma mia quasi quasi vado via, ci mancava solo che ci si mettessero i vecchietti .
(T/n) :-"Matteo un altro?"
Matto:-"(T/n) finalmente!È  da un sacco di tempo che non usciamo!"
" effettivamente mi mancava uscire ma sono stata occupata"
Silvia:-"in cosa? Sei mancata qualche giorno da scuola e non mi hai detto niente, quei giorni tu non esistevi, siamo calate dallo scriverci tutti i giorni all'ignorarci anzi, ignorarmi e più corretto e più chiedo a loro e meno mi dicono sei inritracciabile SI PUÒ SAPERE CHE CAZZO SUCCEDE!?"
A nervi esauriti non può fare altro che urlare l'ultima fatidica domanda.
Quella domanda era il coltello più appuntito per tagliare il mio sacco di bugie e far uscire la verità come sabbia.
Guardo i miei amici e nel frattempo approfittarne per far ballare lo sguardo anche sui presenti,risaputi di bocca larga. Sono li e mi fissano tutti dubbiosi e incuriositi non l'hanno mai vista così arrabbiata, ed effettivamente era difficile. Probabilmente era più triste e secondo me anche offesa. D'altronde ci vogliamo bene e la nostra amicizia ha le fondamenta fatte di solide faide all'epoca delle elementari, chi pensava che dall'odio e i dispetti si potesse arrivare all'amicizia e i regali? Mi ricordo ancora quando in quinta elementare fummo mandate in presidenza per aver fatto rissa in mensa. È ancora li, in piedi mi fissa e nei suoi occhi, che di solito sprizzanti gioia e felicità infantile, ora vi è uno spruzzo Paco di delusione, ho rovinato quello sguardo vivo. Le prendo un polso l' avvicino per sussurrare all'orecchio.
" qui no "
Mi stacco e mi guardo in giro.
"Scusa! Ahah sai, il solito raffreddore!"
Luke:"sì Se non te l'ha detto è perché non voleva farti preoccupare"
Silvia:" non ce n'era bisogno... mi sono abituata"
I vecchietti si girano a spettegolare sospettosi.
Matteo:"Beh dai facciamo un giro al mercato."
Si alzano tutti e quattro dal tavolo, rigorosamente in plastica Rosso Fuoco.
Quiei tavoli sono tanto leggeri che i ventenni nelle risse, che vengono quasi quotidianamente, riescono a lanciarsi addosso con un braccio solo. Le sedie invece sopravvivono dagli anni cinquanta, molto semplici con uno schienale di paglia intrecciato come la seduta, se ci si fa caso tutte le ragazze vestite abbastanza scollate sono sedute su quelle totalmente in legno, quelle con la seduta sbiadita  consumata dal tempo e lo schienale che prevede solo un asse lievemente incurvata all'esterno. Difatti se vestita con pantaloncini e canottiera o Body, la pagliuzza che rotta e secca che sfugge alle legature punge le cosce e le spalle peggio di mille siringhe. Superiamo il locale sempre sotto la coda di molti occhi rugosi e non. Ci dirigiamo al parco per sederci sopra "l'albero" non so esattamente che albero sia, ma ha gli aghi di un pino o di un abete, è molto basso e i rami partono orizzontali poi , come si si accorgessero che esiste il sole, si alzano e formando dei grandi gradini. Ci sediamo coperti da tanti aghi e incominciamo a confessare.Detto tutto ciò che è successo fino a ieri sera, rivelando informazioni che nemmeno resto del gruppo sapeva poichè successe pochi minuti fa. Attendo una risposta
Silvi:- "Non credevo che potessi dirmi una cazzata simile."
(T/n):- "non lo è! so che è impossibile, ma non lo è"
Silvi:-"Portami giù"
(T/n):-"non posso"
Silvi:-"e perché? Sentiamo, un guardiano invisibile su un monociclo di spade impedisce il passaggio? oppure semplicemente non esiste?
(T/n):-"Senti ho già portato giù troppe persone"
Matteo :-"di me non ce n'è mai troppo!"
Molteplici sguardi acquisitori, inzuppati in un "davvero?" si aggrappano Matteo e non intendo lasciarlo, ma una conversazione ancora più determinata a riabbracciarsi violentemente li spezza.
Silvi:-"fa' come vuoi."
Così la ragazza scende dall'albero, lasciandoci come dei polli mentre la guardavamo correre via acida di rabbia.
Mi sento come se fossi una mucca in mezzo ai pesci, al momento provo dei sentimenti troppo grandi e mescolati insieme sono colossali.
Me ne corro via anche io dietro di lei, così se gli altri quattro avessero provato inseguirmi di sicuro si sarebbero trattenuti per lasciarci della privacy, al contrario faccio una curva al primo palazzo abbastanza lontano da non essere vista. Tornata  nella via Principale inforco la bicicletta e pedalando più forte che riesco mentre i lacrimoni più grossi si sfracellano sull'asfalto ruvido e nero,le più leggere scivolano via lungo il mio viso a braccetto col vento.
Arrivata a casa mentre lascio la bici cadere i fiumi sono già in secca ma si rinfrescano quando mi corico sul letto e abbraccio il cuscino immergendoci il volto.
(T/n):-"Non so che fare, D'altronde se torno giù Sans mi tratterebbe malissimo, li poi dovrò chiarire, chissà che gli è preso, i miei amici non possono aiutarmi e non ho nemmeno voglia di loro.... io... io ho voglia di lui, di vederlo, di abbracciarlo, di sentire il suo profumo, i suoi occhi nei miei che mi guardano come se fossi la cosa più bella che abbia mai visto e ha avuto."
Urlo  tra i singhiozzi e le lacrime che scendono copiose.




SPAZIO AUTRICIA

Patatine arrosto con peperoni, un saluto!
Si si e si non scrivo da una vita e cinque mezzi ma SE non lo faccio credetemi vi son motivazioni.
Dust: tipo me

No un cazzo.

Dust: il mio...

PIANTALAAA

Dicevo, sono una che si impegna e che tiene molto alla scuola di conseguenza ho tardato nella scrittura.
Mi spiase ora però mi sono ri-rinteressata ( e poi continuavo a ripetermi IL LIBRO CAAAAAZZZOOOO)

Dust: il mio....

NOOOOOOOOOOOOO

Voglio scoprire come finirà la story e il prossimo capitolo avrà una parte SMUT lettori...

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