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Diana's pov

Sussultai sentendo la voce di Cole richiamarmi e tolsi la mano dalla bella porta in legno verde intarsiata d'argento.

Era arrabbiato,lo sapevo,ma io non avevo alcuna intenzione di entrare nella stanza ero solo rimasta colpita dai colori.

«Stavo solo guardando,non avevo intenzione di entrare..»risposi guardandolo mentre mi mordevo il labbro.

«Non dovresti nemmeno avvicinarti a quest'ala del palazzo!»urlò.

Era furibondo per una stanza?

Nascondeva qualcosa,lo sapevo,e quel qualcosa doveva essere davvero importante per lui dato che aveva reagito in quel modo.

Lo guardai male,gli occhi accesi di sfumature rosse«mi hai detto di non entrare nella stanza non in tutta l'ala...e comunque stavo andando in giardino»cercai di mantenere la calma anche se mi risultava difficile.

«Ci sono altre mille porte perché proprio da qui?»

«Perché avevo voglia di stare sola,di là è pieno di gente...»

«Ci sono altri corridoi perché proprio da quello verde dove non dovevi passare accidenti?!»muoveva le mani in modo frenetico,era agitato e i capelli ancora umidi e spettinati mi fecero intuire che fosse appena uscito dalla doccia.

Era strano,parecchio.

Sospirai.«non lo sapevo va bene? Ora che lo so non ci verrò più»non avevo voglia di discutere,ero già abbastanza stanca di mio.

«Vattene subito allora,io non ho tempo da perdere. Esci da quest'ala,passa per il giardino e vai sempre dritta attraverso quella gialla»

Come avevo immaginato girando per il palazzo,Cole aveva anche una sorta di mania per i colori;lì dentro era tutto una scala di colori,il corridoio verde,quello rosso,quello giallo e così via.

Lo guardai un'ultima volta e,senza aggiungere altro,mi voltai dandogli le spalle e mi incamminai verso il giardino.

Era un prepotente del cazzo! Credeva di poter trattare tutti a suo piacimento senza che nessuno facesse sentire la propria voce e si ribellasse.

Aveva scelto la persona sbagliata con cui farlo. Io mi sarei ribellata,sempre,anche se ero davvero stanca sia psicologicamente che fisicamente.

Mi voltai un'ultima volta,così per curiosità,e lo vidi lì davanti a quella porta verde con la testa poggiata contro il legno intarsiato,i pugni chiusi lungo i fianchi.

Sembrava soffrire ma mi chiesi se non stesse solo fingendo;era bipolare,lo avevo capito,eppure mi appariva così triste in quel momento appoggiato a quella porta con quell'aria vuota e persa.

Conoscevo quello sguardo,era lo sguardo di chi aveva perso qualcuno d'importante,la sua ragion d'essere,era lo stesso sguardo che avevo io da quando non c'era più la mia sorellona...

Mi fece pena per un secondo, almeno finché i suoi profondi occhi rossi non si rialzarono su di me e potei notare quanta rabbia e risentimento nascondessero,erano due pozzi oscuri che ribollivano di fiamme.

I canini allungati e l'espressione truce di chi vuole soffrire in silenzio e da solo.

Indietreggiai all'istante,avevo paura in alcuni istanti,sembrava un pazzo e a volte si comportava anche come tale.

Mi voltai e corsi via,stavolta senza guardarmi indietro,nella mente l'immagine del suo volto sofferente che mi tormentava.

Provai una strana sensazione,volevo aiutarlo ma allo stesso tempo sapevo che lui non si sarebbe mai fatto aiutare.

Corsi fino ad arrivare al giardino e,davanti alla fontana,mi lasciai cadere sul praticello verde.

Mi guardai attorno,i pensieri confusi e aggrovigliati tra loro.

Come aveva potuto la mia vita cambiare in così poco tempo?

Cole's pov

Dopo istanti interminabili appoggiato a quella porta decido di entrare,è da molto che non entro in questa stanza,sarà qualche mese.

Nulla é cambiato.

Il letto matrimoniale verde al centro e l'armadio bianco con smeraldi e intagli verdi,la poltrona e il tavolino.

É come se fosse lì,sul letto che mi guarda e sussurra "Cole accidenti perché non ti rilassi un po'?"

Me lo diceva sempre nell'ultimo periodo dato che ero sempre più teso e distratto.

Accarezzo il copriletto per poi sdraiarmi.

Chiudo gli occhi e un flashback mi danza davanti alle palpebre serrate,avvolgendomi completamente mente e cuore.

«Cole!»dice la ragazza mora correndo da me con la sua veste verde e dorata.

Mi salta in braccio ed io la prendo al volo mentre lei era già passata a riempirmi le labbra di baci dolci e pieni d'amore.

Mi accarezza i capelli per poi sussurrare un "ti amo" dolce e leggero come il vento.

Amo il suo profumo e le sue lentiggini «Dove vuoi andare oggi?»

Lei mi sorride e,giuro,non ho mai visto nulla di più bello del suo sorriso fresco e contagioso«mi va bene tutto»dice per poi iniziare ad attorcigliarsi i miei capelli alle dita,giocandoci in quel modo come fosse una bambina.

E lo sembra davvero a volte, il corpo minuto e le movenze dolci.

Cammino sorridendo portandola fino al bagno della stanza rossa,vicino all'idromassaggio, per poi appoggiarla sul pavimento «Facciamo un bagno?»dico sorridendo malizioso.

Lei ride e scuote appena la testa,i capelli ricci e ribelli le ricadono sul volto anche se sono legati«sei sempre il solito!»mi prende in giro scherzosamente ma la vedo che già si sta slacciando la veste.

Rido per poi tirarla a me finendo di svestirla e sorrido «Hey io sono un uomo e, sai,tu sei una bellissima demone» accarezzo il suo viso«Ho voglia di fare l'amore con te»

Ella mi sorride e facendolo,mi fa andare fuori di testa,mi circonda il collo con le braccia e mi bacia stringendosi a me.

È bello sapere che dopo tutto il dolore che le ho causato mi vuole sempre e comunque.

Mi spoglio riempiendo la vasca idromassaggio per poi baciarla e coccolarla,aspettando che lei sia pronta.

Non voglio più forzarla, a nulla.

Mi accarezza le spalle e ricambia i miei baci poi mi morde piano il labbro inferiore e nei suoi occhi vedo brillare tutto l'amore che prova per me.«fammi tua...»mormora sulle mie labbra,la voce dolce.

Inutile dire che non aspetto altro, la stringo a me sentendola mia e facendola mia, questa ragazza mi soddisfa in tutto e per tutto.

Dopo tutto, la vedo poggiarsi al mio petto e addormentarsi come al solito,ha il vizio di addormentarsi subito dopo aver fatto l'amore come se avesse dato tutta sé stessa e si fosse concessa completamente solo a me, solo io.

Mi sveglio in preda alla tachicardia,ho il fiatone e il suo odore è svanito così come il suo corpo appoggiato al mio..

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