- Jack, ti prego, smettila.-

L'ombra nera si allungava sulle gambe insanguinate di Albert.
Jack aveva passato tutta la notte a graffiarlo con le unghie e, un paio di volte, si era divertito anche con dei coltelli.
Jack si divertiva a fargli male la notte ma di giorno se ne andava via e lo lasciava da solo.
Albert non sapeva cosa fosse peggio: la solitudine o la tortuna del suo unico amico.

Da anni ormai solo Jack faceva parte della sua vita. Tutti gli altri se ne erano andavi via.
Sua madre e suo padre, bugiardi che avevano promesso di stare con lui e che invece lo avevano abbandonato. Senza neanche una spiegazione.
Era stato Jack, la notte, a fargli visita sporco di fango e dargli quella triste notizia. Però lui non mentiva. Aveva giurato di restargli per sempre accanto e così stava facendo.

La sola speranza era Alissa, la caretaker.
Eppure erano un paio di giorni che non si vedeva neanche lei.

Fortuna che c'era Jack.
Tutte le notti stavano insieme.

Mentre spuntava il sole la domanda prese forma.
-Domani, forse, Alissa verrà, vero Jack?-

L'ombra sorrise.

- Jack, hai litigato con Alissa? Mi sembra di ricordare...-

L'ombra arrivo su di lui.

-No preoccuparti, nessun litigio, ha solo detto che non si disturberà più a venire ma tranquillo, resterò io con te.-

E così per altre notti Jack mantenne la promessa: ogni notte gli restava accanto, sempre più accanto, divorandolo di più ogni notte.