Ero piombato in casa loro all'improvviso per un motivo così stupido!
Mi sentivo davvero un idiota ad aver davvero fatto una cosa simile.
Eppure, per la prima volta, mi ero lasciato sfuggire un'azione d'impulso, ma non era affatto positivo.
Inoltre avevo chiaramente disturbato quei due mentre erano impegnati, a letto.
"Per quale motivo sei venuto qui, a quest'ora?" Aveva domandato Eustass evidentemente innervosito.
Dovevo inventarmi qualcosa alla svelta, però la mia mente non ragionava lucidamente come al solito.
"Ho saputo poco fa da Penguin che non gli avevi ancora parlato di quei fatti.
Era molto preoccupato per Killer perciò sono venuto di persona a chiarire la situazione" avevo affermato cercando di mantenere il mio atteggiamento abituale.
Invece no! Ero corso qui appena avevo compreso di essere attratto da lui, per trovarlo a letto in casa sua con il suo compagno!
Come mi ero cacciato in una situazione del genere?
Lui aveva grugnito, scocciato.
"Ho già saputo, ne abbiamo parlato proprio oggi" aveva risposto Killer tranquillo mentre era andato a sedersi al tavolo del soggiorno, facendoci poi segno di raggiungerlo.
Così, con una leggera tensione, ci eravamo seduti, loro due vicini, contrapposti alla mia presenza.
"Kidd non è bravo in queste cose, ma dimmi, tu perché lo hai fatto?" Aveva continuato lui, guardandomi da dietro quella maschera.
"Non mi ricordo quasi nulla in realtà, però credo che sia lo stesso motivo per la quale tu hai fatto la stessa cosa questa notte" avevo risposto, sicuramente avrebbe compreso le mie parole.
Lui aveva annuito, ringraziandomi per la mia sincerità, ciononostante il suo tono faceva intravedere l'irritazione nei miei confronti.
"Kidd, quali sono i tuoi motivi invece?" Avevo chiesto anche per conto di Killer.
La sua espressione era la più seria e concentrata che io abbia mai visto sul suo volto.
Aveva preso addirittura un respiro profondo prima di parlare.
"Lo ammetto, mi hai attratto e forse lo fai anche adesso.
Sicuramente se non ti avessi fermato, perché mi sentivo in colpa, saremmo andati a letto" aveva affermato, con un altro respiro profondo, come se quella affermazione lo avesse stancato fisicamente.
Quella frase aveva ferito molto il Massacratore, tanto da voltare lo sguardo ed allontanarsi leggermente da lui.
"Non devi farlo solo perché sono io a chiedertelo, vai pure se è quello che vuoi, Kidd" aveva dichiarato del tempo dopo posando nuovamente lo sguardo verso di lui.
Si erano osservati intensamente, nonostante la maschera, e mi sentivo davvero di troppo.
Il loro rapporto era cambiato, ora, non era più lo stesso di qualche settimana fa.
"Questo ultimo periodo passato mi è piaciuto.
Non avrei smesso senza l'interruzione questa notte, perché ne ho ancora voglia"
Ne ho ancora voglia.
Quella frase mi aveva colpito, in maniera orribile, tuttavia era l'unica che mi sarei aspettato.
"Ne sei davvero sicuro? Non ti sei mai interessato a me com'è possibile che ora ti sia venuta tutta questa voglia?" Aveva continuato l'altro leggermente scettico.
"Non lo so Killer, l'ho capito solamente in questa notte, che ne pretendo altre"
Non volevo più stare ad ascoltare.
Era da poco che avevo iniziato a riprendermi un po' la mia vita e i miei desideri, che già erano stati calpestati.
Era una sensazione terribile, ma anche questo faceva parte di vivere appieno la propria vita.
Sicuramente Penguin mi avrebbe detto così.
"Basta, non ho intenzione di restare un altro minuto a disturbarvi.
Non mi vedrete mai più qui" avevo affermato, cercando di mantenere i modi corretti per congedarmi prima di alzarmi in piedi.
Anche Killer si era alzato e, con calma, era venuto di fronte a me e mi aveva dato una pacca sulla spalla.
"Scusa Trafalgar, non dev'essere facile avere a che fare con Kidd, mi dispiace.
Sono convinto che si stia davvero sforzando per me, non che non gli interessi" aveva poi sussurrato prima di accompagnarmi alla porta.
"Non importa, di certo non mi può scalfire" avevo affermato a voce più alta prima di uscire.
Non era vero, affatto.
Mi aveva ferito, decisamente.