Trafalgar
Finalmente aveva smesso di sbraitare.
Era così irruento, carico e infuriato già dopo poco meno di un'ora dall'intervento.
Questo Eustass pareva più vivo ed inferocito che mai avrei potuto pensare, se soltanto non fosse stato appena umiliato e quindi distrutto, sia professionalmente che personalmente.
Pareva anche rozzo e rude, oltre che infiammato proprio come la sua chioma.
"Perché lo hai mandato via? Era da tutta la notte che aspettava tue notizie"
Non che mi interessasse, ma la professionalità di dottore consisteva anche nel saper trattare pazienti di questo tipo.
Shachi era terrorizzato e Penguin aveva cambiato reparto proprio per evitare di dover avere a che fare con il soggetto in questione, di certo non potevano tutti sparire per così poco e lasciare me a fare gli straordinari.
"Non c'era bisogno che restasse" aveva risposto senza nemmeno muovere un muscolo da dov'era steso.
La sua carriera da criminale era appena stata distrutta e vuole anche fare il duro, che idiota.
"Cos'hai da ridere brutto bastardo?" Aveva continuato di nuovo acceso di ira.
"So che sei un criminale che partecipa a gare clandestine, non c'è bisogno di fingere che la perdita non sia grave"
Detto ciò, istintivamente, avevo incrociato le braccia, senza smettere di sorridere compiaciuto per la sua espressione.
Da fuori due colleghi di passaggio a quelle parole si erano bloccati, come sbigottiti da ciò che avevo affermato, per poi aumentare il passo e sparire.
Era davvero così pericoloso per una debole persona come loro?
A quelle parole si era infuriato, ma poi, forse per la stanchezza, aveva deciso di ributtarsi sul letto e infine aveva tastato le ferite al volto con la mano rimasta.
"Non mi fermerà con così poco, basterà una protesi, ne produrrò una appena uscito di qui"
Come se ne fosse in grado.
"Ci vogliono delle abilità specifiche per crearne una, non è di certo così semplice"
A quelle parole mi aveva osservato ancora accigliato per, successivamente, affermare di non voler esser sottovalutato.
Sembrava talmente convinto che mi chiedevo quali conoscenze avesse da renderlo tanto sicuro di sé.
O forse era solo uno sbruffone.
"Comunque dovrai restare almeno due settimane qui"
Lui aveva sgranato gli occhi.
"Non resterò così tanto! Me ne andrò adesso"
Era irritante vederlo così testardo nel mentre cercava di alzarsi in maniera irruenta dal letto staccando quasi la flebo.
"Non puoi staccarla e non potrai uscire finché non finisco con gli accertamenti, prenderò un sonnifero se non ti metterai tranquillo"
Come se a me piacesse fare degli straordinari solamente per tenerlo d'occhio!
"Mi hanno implorato di restare altre ore aggiuntive solo per controllare che non creassi problemi, è già abbastanza seccante" avevo esclamato infine massaggiandomi le tempie.
Da scalpitante aveva incrociato le braccia ed aveva riso con una nota di sadismo.
"Hanno davvero così paura?"
Questo pareva averlo rallegrato, tanto meglio.
Sembrava un tipo completamente pazzo e infuocato, pieno di calore e sicuramente folle e spericolato, non come quelle grigie persone senza alcuna spina dorsale che si intimorivano solamente con uno sguardo di troppo.
Oltre a ciò era sicuramente istintivo e indomabile, rendendolo di difficile lettura, pertanto non avevo idea di come si sarebbe comportato o come potrebbe reagire in caso decidessi di stuzzicarlo.
Se dovevo restare qui meglio potersi divertire con qualcosa di nuovo.
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