Trafalgar
Questa sera, anziché riposare per il nostro duro lavoro, saremo andati al quartiere clandestino.
Non che fosse un problema, per me, avevo anche uno studio, ma andarci per incontrare quell'uomo mi rendeva leggermente indisposto.
Non avevo mai visto la casa di Eustass e speravo non fosse stata troppo stretta per tutti noi, così da non averlo attaccato, proprio come in cella.
"Sono così felice che Killer ci abbia invitati! Avevo così paura all'inizio, ma in realtà è gentile!" Stava cinguettando Penguin mentre era alla guida della sua tondeggiante e piccola auto bianca con gli specchietti neri.
"A me fa ancora paura invece! Guarda che è lo stesso che con le sue Punisher ha eliminato tanti poliziotti!" Lo aveva ripreso Shachi tremante.
"La polizia è oltremodo corrotta ed uccide tanti civili senza nessun motivo, in questo Paese" mi ero intromesso, pensando alla tragedia della mia città.
Distrutta proprio da loro, dal sistema corrotto di questa società sporca.
"Ma non puoi generalizzare!" Aveva continuato lui.
Effettivamente, io mi sentivo in colpa per aver ucciso Doflamingo, tuttavia loro non si facevano alcun problema coi poliziotti.
Ma se incombevano in casa loro, come avrebbero potuto difendersi?
Il massimo che facevano ai civili era qualche ossa rotta e nulla di più, però con i poliziotti erano davvero efferati e conosciuti per le loro torture.
"Non posso giudicare il loro operato dopo quello che ho fatto a Doflamingo" avevo concluso io.
Così eravamo arrivati.
Shachi aveva paura, ma aveva fatto di tutto per sentirsi a suo agio stando vicino a Penguin e ai Cappello di Paglia.
Avevano due entrate, una dal garage ed una principale, che sarebbe stata troppo ovvia così eravamo passati dal garage dove tenevano degli strumenti, ora incompleti, dell'esibizione mai conclusa.
L'ingresso era ampio, con una cucina insieme alla sala pranzo talmente grande che ci stavamo soltanto stringendoci di poco.
Era già tutto imbandito, mentre ancora altre pentole erano sul fuoco.
Carne, pesce, tramezzini e soprattutto primi a base di pasta erano alla nostra portata.
Odiavo il pane, perciò mi sarei buttato sull'altro.
Sembra quasi che avesse preparato il piatto preferito di tutti.
Anche con le bibite si era dato da fare, nulla era al caso e bottiglie di Cola si affiancavano al sake, per accontentare il gusto di tutti.
"Non credevo che il vice di Eustass-ya fosse così preparato" avevo affermato con uno sguardo ancora leggermente attonito.
"Il nostro Killer è il migliore in cucina!" Aveva esclamato Wire di tutta risposta.
Il clima era sereno, tuttavia non riuscivo a rilassarmi, in sua presenza.
Eravamo seduti al tavolo e mangiavamo di gusto, tuttavia ricordavo bene il fatto che Killer si fosse dichiarato a lui e vederli seduti così vicini a civettare mi rendeva infastidito.
Non mi piaceva, ma allo stesso tempo il mio lo trovavo un comportamento inappropriato.
Che diavolo!
Per non bastare ogni tanto, per tutta la serata, continuava a girarsi verso di me, con uno sguardo fugace senza poi aggiungere nulla e questo peggiorava la situazione.
Non capivo e continuare a non comprendere mi innervosiva alquanto, tanto che mi ero buttato sugli alcolici ed il cibo, cercando di ignorarlo.
Aveva di nuovo il casco, quindi non potevo nemmeno sapere dove guardasse di preciso.
"È tutto così buono, sono felice che tu ci abbia invitati a mangiare tutto questo!" Aveva affermato Penguin davanti ad un piatto di spaghetti al ragù.
"Anche a me piace molto" aveva continuato Shachi tremante con la stessa pietanza davanti.
"Sono soddisfatto che vi piaccia il ragù d'anatra, le ho scelte personalmente" aveva risposto lui con tranquillità.
Probabilmente le aveva anche sgozzate, personalmente.
Queste parole avevano fatto rabbrividire Shachi, ciononostante avevano dato il via ad una serie di complimenti a suo favore.
Erano tutti pieni e felici, soprattutto dopo aver svuotato frigo e scorte di quella casa.
Solo io mi sentivo così teso?
Mi ero girato verso di lui, per trovare un minimo di appoggio ed avevo scoperto che il suo volto era già rivolto verso di me, mentre con una mano teneva la schiena del suo amico.
Solo per un attimo, poi avevo deciso di cedere e di girarmi dall'altra parte.
Dopo diverso tempo, finalmente, eravamo arrivati al dolce.
Come prima, nulla era al caso e torte ai mandarini fiancheggiavano colorati zuccheri filati.
A me i dolci non dispiacevano, perciò mi avevano distratto un po' da quella situazione.
Quei dolci erano ottimi e belli da vedere, un vero spettacolo.
Penguin, invece, era pienamente a suo agio.
Chiacchierava con Killer come se fossero vecchi amici e non si sentiva affatto minacciato come prima.
Una volta finito anche quelli eravamo passati agli alcolici, quelli seri.
"Spero che questo basti per chiudere il conto in sospeso con il mio salvataggio" aveva detto Killer prima di poggiare l'ultima bottiglia di rum sul tavolo.
Ne avevo bevuto così tanto da non capire più nemmeno chi fossi io stesso e presto avevo smesso di preoccuparmi o di comprendere davvero quello che stessi facendo.
Ricordo solo che i Cappello di Paglia se n'erano andati verso le una, con la scusa del lavoro e che Penguin era crollato, tanto che Killer lo aveva accompagnato in bagno.
Non so affatto come sia finito su questo letto e nemmeno perché appena sveglio Eustass mi guardasse in quel modo.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top