Killer
Era piombato in casa senza nemmeno dare un preavviso.
Tipico di Kidd.
Oltre al suono ritmico della pioggia ora si sentiva dal garage un sonoro rumore metallico leggermente attutito da della musica metal ed il canticchiare di Eustass.
"Cosa starà facendo il boss?"
"Non lo so Wire, forse starà sistemando l'auto in vista delle finali di questa settimana" aveva ribattuto Heat.
"Kidd potrebbe dare il meglio di sé in altro, come cantare" mi ero intromesso per poi andare a prendere i tamburi in camera mia.
Loro a queste parole avevano sorriso e annuito, nonostante l'apparenza, contenti, pronti a dar vita al miglior concerto di sempre.
Non ci avevo dato troppo peso ed avevo iniziato a suonare, mi piaceva, soprattutto se era per accompagnare le note di Kidd, da quando lo conoscevo, ai tempi delle elementari che non frequentavamo mai in Scozia, mi era sempre piaciuto accompagnare la sua voce forte e persuasiva.
Poi quella scoperta, l'antica reliquia appartenuta a Roger.
Si dice che abbia esplorato ogni luogo in ogni mare, foreste, montagne, paludi, senza lasciare un angolo inesplorato.
Dicono anche che sia morto con un gran sorriso durante l'esecuzione, di fronte alla polizia e ai capi carcerieri che lo avevano detenuto.
Che sia stato a conoscenza dei grandi segreti del mondo e che abbia nascosto una gran quantità di oro, pietre preziose e denaro in varie valute diverse è un altro dei miti che lo riguardano.
Era famoso, il più famoso, tanto che ogni uomo accese la radio ad ascoltare la cronaca del gran giorno in cui fu dato il via alla ricerca del suo "tesoro", rinominato poi la "reliquia" in grado di rendere ricco e famoso colui che la troverà ai confini del mondo conosciuto.
Perché a Kidd interessava tanto?
Voleva diventare famoso? O ricco? Odiava la società odierna, che permetteva la schiavitù e faceva finta di nulla pur sapendo cosa accadesse loro, che ha ucciso in virtù del denaro e sottomesso altre culture in favore dei propri interessi, tuttavia non sono completamente sicuro che desideri quel tesoro per scoprire la verità su di essa.
Non capivo.
Ciononostante avrei fatto ogni cosa pur di veder realizzare il suo sogno e tenerlo al sicuro.
Qualsiasi.
Dopo qualche minuto passato a suonare il tamburo avevo iniziato a rilassarmi.
Ero così preoccupato.
Non lo avrei mai ammesso, ma avevo una paura del diavolo di come ne sarebbe uscito Kidd da questa storia.
Non riuscivo a mangiare, a pensare e nemmeno a cucinare nonostante sia la mia passione.
Ma ora mi sentivo sollevato, perciò, già dalle tre, avevo iniziato a preparare un banchetto dando a Heat e Wire l'ordine di recuperare gli ingredienti.
Spaghetti, ramen piccante e classico, patatine e qualsiasi cibo contenente il cavolo, involtini, ripieni a base di cavolo, contorni, condimenti per la pasta e cavolo senza nulla di aggiunto.
Fortunatamente loro mi avevano aiutato e per le otto avevamo finito e allestito la tavola in cucina, ciononostante Kidd era ancora al piano di sotto a maneggiare degli attrezzi.
"Vado a chiamarlo" avevo affermato prima di scendere al piano terra.
"Kidd, abbiamo preparato un banchetto per questa sera, potresti venire? È tutto pronto"
Lui mi aveva sorriso, distogliendo lo sguardo da ciò che stava costruendo, nonostante fosse preso fino a qualche secondo fa e sembrasse a buon punto.
Si era anche sporcato parecchio la mano ed i vestiti, com'era suo solito fare, così ne aveva approfittato per prendere la pezza vicino a sé per pulirsi gli occhiali da aviatore alla quale era affezionato con una qualche fatica vista la situazione.
"Vedrò domani di finire questo rottame" aveva sentenziato.
"Che cosa stai facendo?"
"È una protesi, ci avrei messo meno se avessi ancora entrambe le mani, tuttavia sarà finita per venerdì" aveva risposto fermo.
"Per quella gara? Perché non ti dai ad altro di più adatto alla tua bravura?"
Normalmente non mi sarei mai permesso di obiettare una sua decisione, ma dopo tutto quello che era successo non avevo intenzione di trattenermi, almeno per oggi.
Tuttavia le mie parole non lo avevano ferito, anzi, ne aveva riso divertito.
"Lo stavi pensando da molto tempo, che non sono tagliato, ed hai ragione"
Quella reazione mi aveva stupefatto, ma nulla era stato aggiunto ed eravamo saliti a mangiare.
Eravamo tutti così contenti che fosse ritornato, tanto che perfino il cibo pareva più saporito.
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