Epilogo
Così era finita quella lunga e densa vicenda che li aveva fatti incontrare per poi dividere.
Diverse settimane, forse mesi, erano passati da quella notte dove Kidd aveva deciso cosa fare d'ora in avanti con i suoi sentimenti.
Non era vero, che non gli piacesse affatto Trafalgar, tuttavia stare con Killer gli aveva fatto comprendere davvero dove volesse andare.
Gli piaceva la sua chioma morbida e ribelle, la sua pelle, ogni cosa, perfino il suo casco, anche se amava ancora di più cosa c'era sotto.
Si sentiva a casa, con lui, si sentiva apprezzato, perché Killer era parte di lui da sempre, solo che non lo aveva mai provato del tutto.
Da quel giorno avevano iniziato ad essere una vera coppia, senza esitare più e non comprendeva come non lo avesse potuto fare prima.
Heat e Wire ne erano davvero contenti, sapendo che Killer aveva finalmente trovato pace e che Kidd si fosse legato realmente a lui in tal senso.
Filava tutto nel verso giusto, adesso.
Sembrava strano, dopo tante disavventure, eppure era proprio così.
Non tanto per Law, però.
Non si sentiva affatto in piena forma, nonostante il tempo passato.
Penguin e Shachi continuavano a ripetergli che era meglio questo che il non sentire nulla, il non vivere, ed effettivamente, dentro di sé, sapeva che avevano ragione.
Era rincuorato da ciò.
Era cambiato moltissimo, da quando aveva conosciuto Kidd.
Si era comportato in maniera sconsiderata, aveva sofferto, aveva provato gioia nel sentirlo cantare e ne provava ancora, visto che andava a tutti i suoi concerti, aveva anche provato gelosia, ma, soprattutto, si era sentito vivo per la prima volta.
Per la prima volta poteva dire di aver vissuto realmente la sua vita e non smetteva più di viverla da quel giorno.
Era felice di uscire con i suoi amici, aveva tanti progetti alle porte e nuove strade da percorrere.
Penguin e Shachi proponevano, ogni volta che avevano un giorno libero, un luogo nuovo dove andare insieme, come quel ristorante appena aperto, quella nuova gelateria, quel cinema dove era uscito un film imperdibile e molto altro.
Luoghi che Law non aveva mai davvero frequentato.
Era finalmente baciato dalla luce e pieno, tanto da renderlo soddisfatto e divertito come mai prima d'ora.
Non tutto era negativo, alla fine.
Osservava ancora Kidd infiammarsi, da lontano, insieme alla sua banda, terrorizzando i nemici e bruciando tutto ciò che si frapponeva tra i loro piedi ed i loro obiettivi.
Passava in fretta il tempo ora, tuttavia non si sarebbero mai dimenticati di quei mesi di disavventure passate insieme.
Anche Kidd ci pensava e, non lo sapeva, ma ci pensava anche Killer.
Inoltre era davvero grato a Kidd di avergli dato una possibilità, mettendo da parte i suoi desideri per Trafalgar.
Alle volte si sentiva in colpa, ma pian piano quel sentimento stava svanendo, vedendo come lui fosse veramente preso da lui.
Ogni giorno lo trattava con quel nuovo trattamento speciale, ma non era più labile, né tantomeno lo tradiva mentendogli o tenendolo all'oscuro.
Anzi, ora era davvero sé stesso e sentiva che non si stava più sforzando quando lo invitava ad uscire o ad allenarsi insieme per il prossimo concerto, visto che lo faceva con naturalezza e si vedeva che ne era preso e divertito.
Nonostante ciò, ancora, ogni tanto, pensava a come sarebbe stato se Kidd avesse seguito i suoi desideri di allora e, qualche notte, non lo avrebbe mai ammesso, aveva paura che una volta sveglio le cose cambiassero.
Che non scegliesse più lui.
Ma ciò non sarebbe mai accaduto.
Kidd avrebbe scelto lui, Killer, ogni mattina ancora.
E così sarebbe continuato ad essere ogni giorno a divenire.
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