Capitolo 7

Luna

-Hey- Disse una voce dietro di me.

Non avevo motivo di girarmi. Conoscevo quella voce fin troppo bene.

-Cosa vuoi ? - Chiesi, asciugandomi le lacrime.

-Ti stavo cercando ... ero molto preoccupato - Sussurrò.

Mi lanciai tra le sue braccia. Non importava se era la persona che mi aveva ferito. In quel momento avevo solo bisogno di in abbraccio.
Dopo qualche secondo mi strinse a sé, accarezzandomi i capelli.
Avevo la testa appoggiata al suo petto e potevo sentire il suo cuore battere.

-Tranquilla - Mi disse con tono dolce per poi stringermi più forte.

Non volevo sciogliere l'abbraccio ma la situazione stava diventando imbarazzante.

-Luna ... mi dispiace. Ho perso il controllo. Lui non ti merita. Presto si renderà conto che è stato uno stupido a non darti un'opportunità. - Disse, abbassando la testa.

Rimasi in silenzio.

Non riuscivo a prendermela con lui. Lui mi feriva, ma ogni volta finivo per perdonarlo.

Tra noi c'erano sempre stati dei battibecchi, ma anche per questo mi ero innamorata di lui. Non perché mi faceva ridere. Tutti i miei amici ne erano capaci, mi ero innamorata di lui perché era l'unico che mi faceva perdere la pazienza con la stessa velocità con la quale si faceva perdonare tutto.

-Ti perdono - Sussurai, cercando di nascondere un sorriso.

-Mi perdoni ? - Ripeté lui, incredulo.

-Si - Esclamai. -Ma questa è l'ultima volta, fai un altro sbaglio e io non ti rivolgerò mai più la parola.

Si avvicinò a me con un sorriso enorme, ci guardammo senza dire una parola, poi lui mi abbracciò quasi sollevandomi da terra.

-Sai Luna - Mi guardò negli occhi -Sono sicuro che c'è qualcuno che appena apre gli occhi la mattina ti ha già nei suoi pensieri e rimani lì fino a sera quando i suoi occhi non si richiudono.

-Che belle parole, Matteo. Grazie - Risposi, sorridendo.

-Adesso torniamo dagli altri. Erano preoccupatissimi per te - Mi disse.

-Oppure, potresti offrirmi da bere o un gelato. Sai, per farti perdonare del tutto - Dissi con un sorriso.

-Sono quasi le 11:00. Dubito che ci sia una gelateria aperta - Rispose, guardando il suo orologio.

Feci il labbruccio e lui mi guardò intenerito.

-Ti prometto che domani mattina te lo offro, va bene ?

-Sii - Mi misi a salteralle, mentre lui rideva del mio comportamento da bambina piccola.

Tornammo dagli altri.
Quando mi videro, Nina e Jim corsero ad abbracciarmi, mentre gli altri sorridevano sollevati.

-Avevo paura che ti fosse successo qualcosa! - Esclamò Nina, sciogliendo l'abbraccio.

-Scusate per avervi fatto preoccupare - Risposi con un sorriso.

Matteo

-Hey- Sussurrai, aspettando che si girasse.

-Cosa vuoi ?- Chiese con la voce spezzata.

-Ti stavo cercando ... Ero preoccupato per te - Dissi quasi in un sussurro, aspettando una sua risposta.

Si girò e si buttò tra le mie braccia. Aveva bisogno di un abbraccio, non le importava da chi. Le serviva solo un abbraccio sincero.
All'inizio rimasi sorpreso, poi le restituì l'abbraccio, molto volentieri.

Decisi di fare una mossa azzardata, le accarezzati i capelli e la strinsi più forte.

Aveva due opzioni : allontanarsi o ricambiare la stretta.

Con mia grande gioia, ricambiò la stretta.

-Tranquilla- Le dissi con un tono dolce. Lei mi strinse più forte.

Luna sciolse l'abbraccio, per l'imbarazzo che si era creato tra noi.

-Luna ... mi dispiace. Ho perso il controllo. Lui non ti merita. Presto si renderà conto che è stato uno stupido a non darti un'opportunità.- Dissi abbassando la testa.

Quello sarebbe stato il mio ultimo tentativo. Se non mi avrebbe perdonato l'avrei lasciata in pace.

-Ti perdono- Sussurrò con un meraviglioso sorriso sulle labbra.

-Mi perdoni ?- Ripetei, incredulo.

-Si- Esclamò -Ma questa è l'ultima volta, fai un altro sbaglio e io non ti rivolgerò mai più la parola.

Avevo un sorriso stampato in faccia. Mi avvicinai a lei e l'abbracciai, quasi sollevandola da terra.
In quel momento mi sono sentito la persona più felice della terra.

-Sai Luna - La guardai nei suoi occhi meravigliosi -Sono sicuro che c'è qualcuno che appena apre gli occhi la mattina ti ha già nei suoi pensieri e rimani lì fino a sera quando i suoi occhi non si richiudono.

Le dissi quello che succedeva a me.
Mi svegliavo la mattina che l'avevo nei miei pensieri e ci rimaneva tutto il giorno.

-Che belle parole Matteo. Grazie -Rispose , mostrandomi un sorriso.

-Adesso torniamo dagli altri. Erano preoccupatissimi per te.

-Oppure ...- Disse mettendosi di fronte a me -Potresti offrirmi da bere o un gelato. Sai, per Farri perdonare tutto.

-Sono quasi le 11:00. Dubito che ci sia una gelateria aperta. -Risposi, guardando il mio orologio da polso.

Alzai lo sguardo e lei si mise a fare il labbruccio.

La guardai intenerito.

Questo mi piace di lei, non si vergogna di mostrare com'è realmente.

-Ti prometto che domani mattina te lo offro, va bene ?

-Sii - Si mise a saltare intorno a me con quel brillo speciale negli occhi, che la caratterizzava.

Sorrisi divertito davanti alla sua reazione.

[...]

Quando Nina e Jim videro Luna corsero ad abbracciarla mentre gli altri sorridevano sollevati.

Andai in cucina sorridendo. Sollevato che non fosse successo nulla alla mia Luna.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top