Capitolo 5

Luna

Le parole di Matteo mi avevano distrutto. Non vedevo l'ora che gli altri tornassero.
Avevo gli occhi, ancora rossi per il pianto, rivolti allo schermo del cellulare cellulare.

Pensai di mandare dei messaggi a Nina, ma, quasi sicuramente, non mi avrebbe risposto.

Sentivo lo sguardo di Matteo su di me, una cosa che mi incomodava parecchio.

Mi alzai e andai verso le scale, con l'intenzione di andare a lavarmi la faccia e, sopratutto, volendo fuggire al suo sguardo.

-Dove vai ? - Mi chiese, seguendomi con lo sguardo.

-Non sono affari tuoi, Balsano - Risposi fredda, cominciando a salire le scale.

Perché si comporta come se non fosse successo nulla ?!

Andai in bagno e mi sciacquai la faccia e guardai il mio riflesso.
Avevo gli occhi rossi e lucidi e il naso arrossato.
Decisi di fare una doccia per scacciare quei pensieri.

Dopo aver fatto la doccia, scesi al piano di sotto trovando tutti quanti.
Guardai prima Nina, che aveva un sorriso che svanì, trasformandosi in uno sguardo preoccupato, appena vide la mia faccia, poi Simon e Ambar, che erano mano nella mano.

Il mio sguardo incontrò quello di Matteo, ci guardavamo con tristezza e delusione.
Diedi un ultima occhiata ai miei amici e me ne andai, non prima di sussurrare un "Tornerò più tardi".

Matteo

Se prima Luna era lontana, adesso lo è ancora di più.
Sono stato uno stupido, dovevo tenermi quei pensieri per me. Ma sentirla nominare ancora Simon mi fece uscire dai gangheri.

Dopo aver avuto quella discussione non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso. Volevo scusarmi ma non ci riuscivo.

Ad un tratto, Luna si alzò e senza dire niente si diresse verso le scale.

-Dove vai ? - Chiesi, seguendola con lo sguardo.

Si girò verso di me. Aveva gli occhi rossi e lucidi e il naso arrossato. Io ero la causa del suo stato. Ero stato io a farla piangere e a far sparire quella scintilla speciale che di solito i suoi occhi, verde smeraldo, avevano. Il senso di colpa mi pervase.

Mi sono innamorato di Luna un anno fa. Lei era sempre gentile e dolce con me ed era l'unica che rispondeva alle mie provocazioni, lei era diversa da tutte le altre che cadevano ai miei piedi, nonostante provasse ancora del rancore nei miei confronti.

-Non sono affari tuoi, Balsano - Rispose, cominciando a salire le scale.

Dopo che Luna sparì dalla mia vista, accesi la televisione, non sapendo che fare.

Dopo alcuni minuti arrivarono gli altri. Mi parlarono del paese e di quanto si erano divertiti.
Quando Luna scese, tutti gli occhi si spostarono su di lei.

Prima guardò Nina, Ambar e Simon che si tenevano per mano e poi me.
Ci scambiammo uno sguardo di delusione mista a tristezza.
Gli altri se ne accorsero, infatti cominciarono a guardarci con una faccia in cerca di una spiegazione.

Luna diede un ultima e rapida occhiata agli altri e se ne andò sussurrando "Tornerò più tardi".

Quando Luna chiuse la porta, tutti mi puntarono gli occhi contro, volendo una spiegazione.

-Cos'è successo, Matteo ? - Chiese Nina, avvicinandosi.

-La porta. Avete chiuso voi la porta a chiave, vero ?

-Beh, si. Ho pensato che se voi due saresti rimasti soli ... - Interruppi Jim, andando verso il piano di sopra.

-Lei mi odia, ancora più di prima - Esclamai, per poi girarmi verso Simon. -Le ho detto che non aveva nessuna possibilità con te perché tu e la bionda - Dissi indicando Ambar -State insieme.

Simon rimase in silenzio con una faccia sorpresa per poi sussurrare -Lei è innamorata di me ?

Alzai gli occhi al cielo e me ne andai in camera.

Volevo seguire Luna, ma dopo quello che le ho detto, immagino che io sia l'ultima persona che voglia vedere in questo momento.

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