(2^parte)
avrebbe ricevuto la notizia peggiore che si possa immaginare.
Dopo quasi un'ora, Poppy permise ad Albus di entrare. Si precipitò al suo letto. Era pallida, ma respirava tranquillamente. I suoi occhi si aprirono.
<< Albus? >> sussurrò.
<< Sono qui, Minerva. Come ti senti? >>
Lei deglutì a fatica. << Non ne sono sicura >>. La sua voce era roca e tremante.
Poppy si avvicinò, gli occhi rossi di pianto. << Sei molto fortunata ad essere viva >>.
Albus premette per ulteriori informazioni. << Il bambino sta bene? >> Afferrò la mano di Minerva e si preparò al peggio.
<< Mi dispiace così tanto >>.
Minerva scoppiò in lacrime. Ogni singhiozzo trapassava il cuore di Albus come un coltello.
Poppy continuò: << Il bambino se n'era andato già dal tempo in cui ho cominciato. Non c'era niente che potessi fare >>.
Minerva riuscì a parlare: << Cosa è successo? >>
<< La magia del bambino non era compatibile con il tuo corpo. Senza le lacrime della Fenice, neanche tu saresti sopravvissuta. E anche >> la voce di Poppy si incrinò. << Oh Minerva! Ho provato, l'ho fatto davvero! Ma... non puoi più avere figli >>.
Albus aveva le lacrime che gli scorrevano liberamente lungo il viso. Si schiarì la gola. << Era un bambino o una bambina? >>
<< Una bambina >>.
Né Albus né Minerva erano in grado di parlare.
<< Sarò nel mio ufficio, se avete bisogno di qualcosa. Mi dispiace >>. Poppy uscì dalla stanza con Alastor.
<< Grazie, Poppy >> disse Albus quietamente.
Tenne Minerva tra le sue braccia per un lungo periodo. Entrambi piansero finché non ne potevano più.
Minerva fu la prima a rompere il silenzio. << Mi dispiace tanto, Albus >>.
<< Minerva, non chiedere scusa a me! Sono io che dovrei chiedere scusa a te. Non avrei dovuto lasciarti. Se fossi stato lì, allora forse... >> Il suo respiro gli si catturò in gola.
<< Smettila subito. Non posso avere te che ti senti in colpa. Tu non l'hai sentita, Albus. Sono stata io. Non chiedermi come lo so, ma non poteva rimanere nel mio corpo. Era in dolore. Mi dispiace tanto. Avrei dovuto essere più forte per lei >>.
<< Minerva, questa non è colpa tua più di quanto non sia colpa mia. Almeno tu stai bene >>.
Fanny volò nella stanza e si posò sul letto accanto alle gambe di Minerva. La guardò con i suoi lucenti occhi neri. Lei gli accarezzò la testa.
Albus accarezzò la schiena dell'uccello. << Grazie, Fanny. Hai salvato la donna che amo >>. Albus si rivolse a Minerva. << Mi ha avvisato del tuo fastidio >>.
<< Grazie, Fanny. Sembra che tu sia l'eroe del giorno >>. Minerva baciò dolcemente il suo becco. La fenice cominciò a cantare per la sua strega e il suo mago preferito. Era una canzone di perdita e di dolore, ma anche un canto di speranza. Quando finì si cantare, volò fuori dalla finestra aperta e lasciò i genitori addolorati.
Albus baciò la guancia di Minerva. << Non doveva essere. Per qualche ragione, tu ed io non siamo fatti per essere genitori >>. Nuove lacrime si formarono nei suoi tristi occhi azzurri.
Minerva aveva le lacrime anche lei. << L'amavo così tanto, Albus >>.
<< Anche io l'amavo >>.
<< E lei ci amava. So che ci amava. La sentivo diventare più felice ogni volta che eri vicino a noi >>. Minerva strinse la mano di Albus per supporto.
<< Abbiamo ancora l'un l'altro. Però... >> Fissò le lenzuola del suo letto d'ospedale. << Ti capisco, se desideri interrompere il nostro rapporto, dopo quello che è successo >>.
<< Albus Silente, ti amo e ti amerò sempre. Ho bisogno di te ora più che mai. Non parlare mai più in quel modo >>.
Le baciò la mano in risposta. Non sapeva cosa dire. Pensò alla piccola scatola nera nel cassetto della scrivania. Ora, più che mai, voleva consolidare la sua presenza nella sua vita. Ma ci sarebbe stato un tempo migliore per questo, un tempo più felice. Non poteva immaginare loro di nuovo felici per un po'. Lo sarebbero stati, ovviamente, ma per ora sarebbero stati tristi.
Catharine Ariana Charlotte McGranitt Silente. La sua vita era finita prima ancora di cominciare. Nessuno al di fuori delle quattro persone in Infermeria quel giorno avrebbe mai saputo di lei. Ma per Albus e Minerva, lei sarebbe stata sempre la più grande strega del mondo.
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