Capitolo 5
BENJI'S POV
In hotel è stato divertente vedere come riuscisse ad essere agitata, ma allo stesso tempo timida e naturale. Ammiro il fatto che non si sia truccata come una porta e che non abbia messo i tacchi, sarebbe troppo alta altrimenti. Adoro anche il fatto che ora sto stringendo la sua mano e la sua testa è appoggiata sulla mia spalla. Ho chiesto a Fede di vederci direttamente là perché mi sembrava tenera l'idea di camminare con lei per strada e non facendo tanto caldo, non è nemmeno spiacevole. Non parliamo, sembra quasi non essere necessario per capirci. Uno sguardo e tutto è chiaro. Davanti al bar lei si raddrizza ed io intreccio le nostre dita mentre entriamo e andiamo al bancone.
-Prima tu
-Potresti far tu che io non ho ancora deciso? Lo dice quasi sentendosi a disagio e dopo poco noto alcuni sguardi e sciolgo le nostre mani per poi mettere la mia sul suo fianco e tirarla a me.
-Io voglio un Sex on The beach ordino.
-Allora per me un 4 bianchi alla fragola sorride e ai lati della bocca le si creano due fossette che mi fanno impazzire QUASI più dei gatti.
Aspettiamo i nostri drink e poi ci andiamo a sedere a un tavolino non troppo appartato, ma nemmeno sotto gli sguardi accusatori dei miei concittadini. La faccio sedere affianco a me sui divanetti e la stringo di nuovo da un fianco. Iniziamo a chiacchierare del più e del meno e ridiamo a volte perché, come lei mi ha fatto notare, non può far ridere tutto altrimenti non potremmo più parlare. Qualche volta ha fatto delle battute spesse e questo mi ha fatto capire che abbiamo molto in comune oltre a certi vissuti. Sembra apparsa per caso, ma voluta dal destino. Dopo un paio d'ore arriva Fede con Giulia. Sono ormai le 11 e non faccio domande sul ritardo. Parliamo tutti e quattro e ogni tanto vedo come la guarda, segno che ha scelto quella che fa per lui. Sembra davvero destino. Sono ragaze diverse dalle solite sgualdrine che ci stanno dietro. I loro sorrisi, i loro gesti, le loro intenzioni. Tutto sincero. Hanno pure confessato di essere venute qua per conoscerci!
FEDE'S POV
Non fraintendete, ma quella ragazza è un po' tanto incasinata. Ora sono sul letto di camera sua. È davvero dolce il suo sguardo e seducente il suo sorriso. Mi ha spiegato a grandi linee la sua problematica amorosa. Le piace tanto uno da molto tempo e non se la sente di nascondermelo. Sono in parte felice e in parte no di questo. Mi impegneró a conquistarla. Sin da subito non lo avevo capito, ma è lei la scelta giusta.
Con il suo vestitino giallo sembra quasi uscita da una revista di alta moda. Non é di chissà quale marca, ma su di lei sembra Gucci. Le sta bene quel colore a contrasto con la carnagione abbronzata. Non impiego molto a vedere anche la capacità di abbinarlo con accessori coordinati in tonalità blu o indaco. Prima di andare le chiedo se le va di prendercela con comodo perché Benji e Macarena stanno andando a piedi e ci metteranno più di noi che siamo in macchina. Lei acconsente e la porto ancora al parco. Passeggiamo per il "percorso" e la porto allo stagno dei baci. I miei genitori si erano baciati lì la prima volta e ogni volta che penso al primo bacio ideale lo rivedo qua. Non ho intenzione di baciarla, non perché non sia bella -anzi. Dai miei commenti si dovrebbe capire che é bellissima-, ma perché la conosco da poco e non voglio avere fretta di fare le cose. Ci sediamo sul piccolo molo e lasciamo i piedi a bagno. Anche se l'acqua é bassa possiamo giocare lì dentro con i piedi.
Parliamo, mi faccio raccontare alcune cose di lei per distrarla da quell'ansia che palesemente la affligge. Le serve un po' per rilassarsi, ma dopo non molto sembra che siamo cresciuti assieme. Quando mi cade l'occhio sul telefono e vedo l'ora le dico di andare anche se a malincuore. Quando arriviamo raggiungiamo gli altri due e passiamo una bellissima serata assieme. Devo ammetterlo. Benji non é possessivo, ma quando tiene a qualcosa o qualcuno vuole dimostrare a chiunque che é suo e il modo in cui stringe a se Macarena sembra la prova di un "lei é mia. Avvicinatevi e vi taglio le palle. Con amore. Benji".
Le ragazze sono il regalo di natale che non avevamo mai chiesto perché non lo credevamo possibile. Solo ora vorrei aver conosciuto prima Giulia. Lei é la ragazza che con uno sguardo timido e shokato mi ha catturato.
So che sembro uno di quelli dalla cotta facile e che se la tira, ma non sono affatto così. Nessuna ragazza prima era riuscita a stupirmi in questo modo.
Quando la riporto in hotel sento che parlottano le ragazze e capisco solo qualche parola tra cui ci sono "bacio" e "speriamo".
Non so se si colleghino, ma quando la accompagno alla porta della camera l'abbraccio per salutarla e sento di non volerla più lasciare. Percorro il suo collo sfiorandolo con le labbra e i visi sono vicini, così vicini che i respiri si confondono. Lei si morde il labbro ed io sorrido esitando sulle sue labbra prima di baciarla con dolcezza. Sorridiamo e restiamo così per alcuni minuti finché lei non afferra il colletto della mia maglia e mi trascina nella camera. Non scopiamo, non le farai una cosa simile non sapendo se la rivedrò, ma parliamo ancora per poi dormire abbracciati. Io solo con i boxer e lei con la mia maglia.
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