Capitolo 23
BENJI'S POV
Nel corso della notte non prendo sonno. Stringo Macarena con forza a me e lentamente la calma mi avvolge e la vedo sorridere capendo che non ho mai visto nulla di più bello. Le accarezzo la guancia poi poso la mano sul suo fianco. La sua piccola mano stringe con forza un lembo della maglia e mi tira a sé permettendomi di stringerla molto più forte di prima. Come riuscisse a farmi ridere era abbastanza facile da capire, ma come io ci riuscissi era un mistero. Le bacio la fronte, le accarezzo la schiena e la guardo dormire tra le mie braccia chiedendomi perché tutta la vita non può essere perfetta come questo momento. Sento dei mugolii e la guardo. Porta il suo viso nell'incavo del mio collo che inizia a baciare. Sorrido.
-Benji mormora assonnata e si stacca che ore sono?
-Credo le 4 rispondo semplicemente.
-Cosa!? Si strofina gli occhi sbuffando posso capire che mi lasci dormire, ma così è troppo! Si mette seduta e io mi appoggio su un gomito confuso ho perso la giornata, non ho lavato per terra, stirato, fatto le lavatrici, cucinato, devo ancora fare tutto!
-Piccola, che stai dicendo? Rido piano.
-Tu hai detto che sono le 4...
-Si, di mattina rido forte e la vedo fare lo stesso in poco.
-Stronzo mi si butta addosso e si sdraia su di me.
- Oh piccola mormoro e non resisto a quella distanza tra le nostre labbra annullandola con un bacio. Ricambia con un sorriso ampio e coinvolgente. Si stacca piano e mi riempe di baci il viso facendomi ridere e per vendetta le faccio il solletico facendola ridere forte e chi se ne frega se sembro pazzo, ma non ho mai creduto nell'amore prima che lei ridesse.
-Benjamin si fa seria e si sistemò seduta a cavalcioni su di me. Questo cambio d'umore mi spaventa facendomi mettere seduto.
-Che succede? sussurro.
-Devo farti sapere una cosa... mi mancò il respiro per un momento.
FEDE'S POV
Mi tiro indietro appena convinto che non sarebbe giusto baciarla da ubriaca, ma le sue labbra mi invitano e il suo sorriso pare sapere già cosa succederà, come posso ritirarmi ora? La bacio posando le labbra sulle sue per poi iniziare a muoverle seguito dalle sue. La sensazione che mi pervade è quella di un brivido in tutto il corpo. Non sono solito a baciare ragazze appena conosciute e tanto meno quando ieri sono uscito da... qualsiasi cosa fossimo stati io e Giulia. Prima ancora di accorgermene sono in piedi tra le sue gambe e il bacio si è approfondito. Le sue dita si intrufolano tra i capelli e i suoi fianchi sono troppo vicini ai miei. Odio trovarmi in questa situazione: capisco completamente quello che faccio, ma non riesco per nulla a controllare i miei istinti e i miei pensieri. Quando ci stacchiamo vedo un lieve rossore sulle sue guance e il respiro è spezzato, affannoso, gli occhi chiusi e le fronti appoggiate l'una all'altra.
-Andiamo? sussurra. Annuisco. Pago e prendo altre due bottiglie di birra da portare via e le prendo la mano intrecciando le dita. Mi cade l'occhio sull'orologio e leggo che sono le 4 e qualcosa di mattina e siamo ad almeno mezzora da casa. Camminiamo sorseggiando la bottiglia e cantiamo le sigle di cartoni animati con cui siamo cresciuti entrambi. Non so se è più strano che ne conosciamo tante da andare avanti mezzora o se lo è il fatto che le abbiamo cantate. Quando arriviamo a casa sono già le 4:40 e ci salutiamo imbarazzati sul suo pianerottolo. Buonanotte allora abbassa lo sguardo e guarda le scarpe tenendo le mani dietro la schiena.
-Buonanotte mormoro e sento un fuoco che mi sovrasta quando i nostri sguardi si incontrano. Non resisto e mi fiondo ancora sulle sue labbra e non posso negare che mi sono mancate in tutto questo tempo. La appoggio al muro e le poso le mani sui fianchi mentre lei mi tira più a sé.
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