Capitolo 16

MACARENA'S POV

Mi siedo sul letto mentre lui entra nella stanza e lascia a terra il borsone. Mi guarda. Sospiro e cerco cosa dirgli, cosa chiedergli. Si passa una mano tra i capelli e mi osserva. Indossa una t-shirt bianca con un buffo pinguino in mezzo, so che è della sua linea, la The penguin industry, e mi scappa un sorriso ripensando alla storia di come ha avuto l'idea. Smetto di sorridere e assumo un aria seria. Mi chiede se può sedersi accanto a me e glielo concedo.

-Ben...

-Maca...

Mormoriamo contemporaneamente. Ci scappa una risata e lui mi concede di parlare.

-Non mi hai cercata, non mi hai scritto, non mi hai chiamata, non hai... "lottato" con le dita imito le virgolette e lo osservo. Ricaccio le lacrime che minacciano di rigarmi il viso. Mi prende le mani ed istintivamente guardo le nostre dita intrecciarsi socchiudendo le labbra. Mi era mancato questo contatto, il suo calore, il suo modo di rassicurarmi e proteggermi. Ma è una falsa, pensa che basti questo a farmi ricascare? Beh si, basterebbe, ma non posso permetterglielo. Tiro via le mani incrociandole tra loro. Lo sento sospirare.
-Non potevo. Certo, era impegnato con la sua ragazza. Quella nera tinta, le se vedeva lontana chilometri la ricrescita biondo cenere! Fede mi ha bloccato tutto. Ti ha bloccata su tutti i social. E avrei voluto sbloccarti, ma ha parlato con un suo amico aker e non ci sono riuscito. Volevo venire da te, ma lui mi ha detto che sei subito partita e non mi ha fatto sapere per dove. Poi ho provato a cercarti tramite amici, ma Fede ha convinto chiunque a non lasciarmi mettere in contetto con te... La voce gli si incrina ad ogni parola e alla fine piange coprendosi il viso. Le occhiaie non sono dovuto alle notti brave, come credevo, ma alle notti insonni. Notti passate a piangere, a pensare e ricordare, come avevo fatto anche io. Mi sento confusa al momento. Il mio primo istinto è coccolarlo, ma comunque mi ha distrutto in pochi secondi e non posso perdonarlo in altrettanti pochi secondi.

-Perché lo avrebbe fatto? Capisco che Fede volesse difendermi, ma così era quasi esagerato.

-Non sei... la prima, diciamo.

-Che fai soffrire? Annuisce. La confusione incontra la curiosità:è un mix letale.

-Avevo... sospira e passa le mani per i capelli sdraiandosi poi. Ero uno stupido, per scommessa ho finto di amare molte ragazze. Alle superiori, beh, non sono stato un santo. Ho risciato molte volte di diventare padre... sussurra, ma riesco a sentirlo. Quelle parole mi lasciano i brividi e molte altre domande mi tormentano.

-Perché accettavi? Sospirai pensando che Fede voleva solo proteggermi e che era arrivato tardi.

-Ero stupido, te l'ho detto. Credevo che solo così sarei stato figo e popolare, non ero consapevole del ma-

-Io cosa... lo interrompo e prima di continuare deglutisco. Cosa sono stata per te? Quelle parole mi pizzicavano la gola e ogni parola era più pronta ad uscire della precedente.

-Pensi di essere stata una scommessa? Mormora guardandomi. Il suo sguardo non è mutato, forse ora è anche più triste. Annuisco. Beh, no... non la sei stata. Quel giorno fingevo di star bene, come le settimane precedenti e poi, tu: ti trovo lì, sdraiata su quella piccola parte di verde e ti confondo facendoti uno scherzo stupido. Quando ti sei alzata e mi hai guardato arrossendo... lascia la frase in sospeso, mi lascia un vuoto incolmato. Ma è stata la sera di quella giornata, quando ti ho preso la mano, che ho capito che eri tu quello che mi mancava. I suoi occhi glaciali mi scrutano e i miei restano apatici. Non so quanto credergli. Sospiro e distolgo lo sguardo dal suo osservando gli alberi dalla finestra. E poi, quando abbiamo fatto l'amore. Quella frase mi riscuote da tutto, come ha detto? Anche lui si stava innamorando. Questa vocina non si è placata, ha saputo solo coltivare le speranze di una stupida quindicenne che crede ad un ventiduenne. Solo ora mi rendo conto dell'elemento più importante: l'età! SONO UN IDIOTA! Non può e non deve esserci nulla. L'età è troppo differente... non è questo che ti preoccupa. Okay. Non mi importa dell'età, anche se è rilevante. Io sono molto piccola in confronto a lui, ma che cazzo chiedo? L'am... Ho capito di starmi innamorando di te. Ero talmente presa dai miei pensieri che non ho badato al suo discorso finché non ha detto quella frase. FANCULO. Lascio alle spalle ogni problema fiondandomi sulle sue labbra. Questo bacio è più intenso di quello che credevo possibile. Le nostre labbra sembra che aspettassero solo questo. E tu? Io? Io si, aspettavo solo un momento di nuovo con lui... parlavo del fatto che tu sia o meno innamorata di lui. Ah. Non lo so, presumo di si, ma con tutto questo periodo lontani ecc le cose sono da ristabilire. Finché:

-Mh! Mi stacco e mi rendo conto di essere sdraiata su di lui. Benjamin. Mi guarda con fare interrogativo. Non ti ho perdonato... quella sera mi riempe le notti e mi fa impazzire, non posso lasciargliela passare così. Non so precisamente quali dei tanti fatti degli ultimi minuti lo abbiano colpito di più, so solo che sta singhiozzando di nuovo. Sospiro e mi sdraio accanto a lui.

-Non volevo. Te lo giuro. Balbetta e guarda il soffitto. Mi sono disperato appena ho realizzato di averti persa... Lexi non è stata nulla a confronto. Sospira e continua a balbettare.

-Chi... chi è Lexi? Mormoro. Questo ragazzo mi farà impazzire. Lo avrei perdonato già nell'istante in cui l'ho visto dietro Fede e Giulia, ma non potevo... non dovevo...

-Quella dell'ultima sera. Mi guarda e sento le lacrime bagnarmi le guance. Ecco, mancava solo questo. Me le asciuga e mi tira a se con un braccio. Non ho la forza di respingerlo. Avevo provato a frequentarla, mi era piaciuta per anni, ma appena l'ho conosciuta ho rinunciato ad averci qualcosa. Ne sono uscito a pezzi perché mi ha distrutto ogni pensiero sul trovare qualcuno per me, credevo che non avrei conosciuto qualcuno che andasse bene per me e poi quella sera era ubriaca, aveva litigato con uno e per vendetta mi ha lo interrompo tappandogli la bocca con la mano.

-Lo so che vi siete baciati, ho visto come... come è successo. Levo la mano. Sentirglielo dire mi farebbe stare ancora peggio.

-Hai visto dopo? Questa domanda mi spiazza. Un dopo? C'è stato un dopo? Scuoto la testa. Ha provato a scoparmi... taglia corto con rabbia, ma non nei miei confronti. Se non fosse arrivato Sole... intuisco e lo interrompo ancora, ma con un bacio. Non posso andare oltre. Non voglio pensare più al male, voglio solo lui. Mi è mancato. Le nostre labbra si muovono le une contro le altre lentamente ed intensamente. Non saprei dire quanto tempo duri, ma quando ci separiamo i respiri affannosi si scontrano e gli sguardi si fondono. Mi alzo e chiude la persiane e poi la porta finestra. Accendo la luce e lo guardo. Sono disposto a tutto, basta sapere che mi perdonerai...

-Benjamin, ti ho già perdonato...

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