Louis, Harry e i propri figli tornarono a casa, mentre Macaone venne a prendere Dafne e la riportò da Armonia.

Cupido si fece prendere in braccio dal dio della guerra e, tenendo stretto il suo cavallino, rivolse un sorriso tutto fossette ai propri fratelli.

Non disse nulla di quello che aveva fatto Dafne e non lo fece perché il suo piccolo cuore di bimbo sperava che la bambina non avesse gettato apposta il suo giocattolo nel fiume.

Osservò Saturno e lo guardò camminare mano nella mano con Iris e si disse che avrebbe raccontato a loro ciò che era successo con la figlia di Armonia e loro sicuramente avrebbero saputo dargli saggi consigli.

Fobos teneva fra le braccia Larry, che aveva smesso di abbaiare solo quando Dafne si era allontanata con il padre.

" Chissà perché Larry continuava ad abbaiare a Dafne?" chiese il dio della paura sospettoso.

" Non lo so" rispose Louis stringendo a sè Cupido " so solo che, da quando la figlia di Armonia ha cominciato a parlare, non mi piace, ha qualcosa di strano..."

" Ma sei impazzito?" gli urlò contro Harry " Stai parlando di tua nipote! In fin dei conti è stata lei oggi ad avvisare che Cupido era caduto nel fiume ! Larry abbaiava perché era spaventato per quello che era capitato al suo padroncino, nulla di più!"

Cupido infilò il viso nell'incavo del collo di suo padre e quest'ultimo non rispose a suo marito, dandogli così implicitamente ragione, anche se, nel profondo del suo cuore, era ancora convinto che Dafne avesse qualcosa di strano.

Giunti a casa, Harry apparecchiò la tavola e Louis asciugò con la magia il cavallino di Cupido rendendolo più bello di prima.

Il piccolo demone, nonostante fosse già stato precedentemente asciugato, fu avvolto in una coperta calda e da essa spuntavano solo i suoi occhioni verdi.

Dopo aver consumato la cena, i ragazzi andarono presto a dormire e Louis ed Harry rimasero soli in cucina.

" Allora ti sei convinto di aver detto delle stupidaggini riguardo a Dafne, prima?" chiese il riccio.

Il dio della guerra scosse la testa e rispose:

" No, sono ancora della stessa opinione. Non so cosa ci sia di strano in quella bambina, ma ti dico che non è la stessa di prima"

Harry alzò gli occhi al cielo e andò a letto, lasciando il marito in cucina ad osservare perplesso l'oscurità della sera.