Capitolo 5
Driiin! Ho appena finito l' allenamento e mi suona il telefono. Si tratta della ragazza che avevo conosciuto un paio di mesi fa. Non vorrei rispondere, ma lo faccio comunque. Mi vuole parlare e scopro che è fuori dal campo del centro sportivo. Lei mi nota non appena esco, mi prende in disparte e solo dopo mi saluta. Prima di raccontarvi ciò che ci siamo detti, mi piacerebbe presentarvela: è una ragazza di media altezza, dal fisico proporzionato, con i capelli castano chiaro e gli occhi quasi color miele. Si chiama Zoe ed è figlia di immigrati greci.
-Zoe: "Ciao Lenny... è un po' che mi sembri strano... sei sicuro che stia andando tutto bene?"
-Io (palesemente mentendo): "Sì sto bene"
-Zoe: "Suvvia Lenny, si vede che tu non stai bene... mi piacerebbe sapere che ti sta passando per la testa! Noto che spesso hai lo sguardo perso, sei sottotono..."
-Io (sull' orlo di una piccola crisi): "Nono fidati che va tutto bene"
-Zoe: "Dai Lenny... anche se dal vivo ci siamo conosciuti da non molto, mi sembra di essere abbastanza brava a riconoscere i momenti no delle persone"
-Io (guardandola intensamente negli occhi): "Non riesco proprio a nasconderlo, vero? Mi sa che si vede proprio che non è tutto rose e fiori"
Zoe mi abbraccia e non la respingo anche se non ho voglia di affetto. Non so cosa mi stia scattando, ma lei ha centrato il punto: ho troppi pensieri per la testa e non mi piace parlarne, sebbene mi possa essere di aiuto. Mi stupisco di me stesso. No, non è possibile! L' ho appena invitata a casa mia per oggi pomeriggio. Inizia la mia ennesima sessione di pare: come avrebbe preso la cosa la piccola? Avendo solo sette mesi, molti penserebbero che sia troppo piccola per essere influenzata, soprattutto considerando che per i primi 3-4 anni di vita, la memoria non assimila i ricordi, ma vi posso assicurare che la piccola sa già il fatto suo e si capisce benissimo se la situazione la mette a suo agio o meno. Al momento, sto pranzando con la quinoa di verdure miste, il merluzzo in bianco e mezza pera con due noci, esattamente come mi ha segnalato il nutrizionista in uno dei menù riportati nel fascicolo che mi ha consegnato. Kamala, stranamente, non mi sta fissando facendo la schifata come suo solito fare. Anzi, oggi sembra molto felice e, più in generale, di buon umore più del solito. Finita la portata di pesce, decido di lavare una pera intera e provare a condividerla con lei. Provo a tagliarle un pezzetto piccolino e glielo porgo sul palmo della mano. Prova ad assaggiarlo e stavolta non lo sputa. Noto però, che il suo rapporto non sembra dei migliori nemmeno con la pera. Cacchio! Se con la frutta fa storie, non oso pensare con la verdura e con il resto dei cibi. Mi viene da pensare che io abbia fallito come genitore, ma stavolta non mi rassegno: lei deve mangiare sano fin da subito, come ho già ribadito anche in turco e aramaico. Qualcosa cattura la mia attenzione: Kamala, dopo aver mangiato il pezzettino di pera, noto che si mette in bocca il suo giochino che era posizionato sul tavolino del seggiolone. "Kamala, ma che fai!?" le chiedo, ma lei continua a masticare quella specie di sonaglio con estrema convinzione e determinazione. In quel momento, Zoe suona alla mia porta e la faccio salire in casa. "Permesso!" entra con estrema cautela. "Amore! Ciao Kamala, ma quanto sei diventata grande! Sei sempre più bella!" esclama lei, con la voce tipica di quando ci si rivolge a bimbi piccoli. Io la incito a salutare almeno con la manina, ma sembra proprio concentrata nell' atto del mordere il giochino. Inizio a preoccuparmi perché non l' avevo mai vista comportarsi così. "Lenny... credo che sia alle prese con la crescita dei primi dentini" mi fa notare Zoe. Io, come spesso accade, casco dalle nuvole ed ammetto di non averci pensato. La prendo in braccio e Zoe mi aiuta a stenderla sul fasciatoio per tenerla ferma. Le apro la bocca e... Zoe ha proprio ragione! Si vedono due puntini bianchi nella parte davanti del palato superiore e le gengive sono un po' gonfie. Mi vengono gli occhi lucidi. La mia piccolina sta crescendo e si vede ogni giorno. Mentre Zoe ne approfitta per fare pipì, io lascio la piccola a lei per qualche secondo e mi precipito subito in cucina a prendere il giochino che stava masticando che sembra darle sollievo, ma prima lo disinfetto. Essendo il suo giochino di gomma e non di plastica dura, credo che sia un ottimo rimedio temporaneo fino a quando non mi reco a comprarle qualcosa di specifico da masticare per i dentini.
Quel pomeriggio, noi due ci vorremmo recare in centro ma io mi ricordo che il mio medico vuole che gli porti gli esiti degli esami del sangue. Li vorrebbe ogni tre mesi, ma avendo il terrore degli aghi, come ben sapete, per me questa è una tortura, però è la punizione giusta per come tratto il mio corpo. Accendo il mio computer un attimo e mi stendo sul letto, dopo aver posizionato Kamala sul passeggino. Zoe si stende vicino a me. Sono perplesso. Vorrebbe appoggiare la testa su di me, ma le dico di non prendersi troppa confidenza. Lei frena subito il suo istinto. Scarico i risultati senza nemmeno aprirli perché ho paurissima. "Come mai stai sudando e tremando?" mi domanda lei. Io spiego che ho dei valori del sangue che è meglio non raccontare. Ma sfiga vuole che lei sia studentessa di medicina e insiste nel farmeli aprire. La verità è che... io mi vergogno, anche se lei non mi vuole giudicare. Come mi vergognerei a mostrare quel che è rimasto (o meglio... che sta tornando pian piano dopo il mio periodo peggiore) dei miei addominali scolpiti. L' unica cosa che mi consola è che un po' mi sono sgonfiato, ma non abbastanza perché non sono stato costante, soprattutto a livello mentale. Zoe non insiste più, ma mi stringe la mano e mi promette di esserci sempre per me e dichiara di volermi aiutare in questo percorso. Il tutto mi sorprende: lei ha deciso di rimanermi amica anche se l' ho friendzonata. Questo significa che lei ha capito il mio bisogno spaziale e temporale. Però io credo sia ancora innamorata di me e questo non mi fa sentire completamente a mio agio. Una volta inviata la mail, spingo il passeggino ed usciamo di casa noi tre. Mamma mia che strano! Mi fa un certo effetto uscire con una ragazza dopo la morte di Arya e, soprattutto, ora che sono padre. Mi correggo... sono già uscito altre due volte con lei, ma questa volta è un po' diverso perché abbiamo chiarito i nostri sentimenti. Anche se non approfondiremo la relazione, la sensazione di tradire Arya è sempre presente. Questo pensiero viene distratto dall' incontro con il mio amico Tyren. Proprio quel mio famoso caro amico che ogni tanto mi tiene la piccola. Kamala deve proprio apprezzarlo, perché quando lo vede sorride sempre e sembra felice. "Bella fratello, finalmente voi due fuori assieme!" mi dice dandomi una pacca sulla spalla. "Posso parlarti un secondo?" mi chiede dopo aver salutato Zoe, che si occupa di portare Kamala a fare un giretto al negozio di giochi, approfittandone di comprare il famoso "aiutante" per i suoi piccoli incisivi in crescita. Le consegno una banconota da 50 euro e inizio a parlare con il mio amico. Non vi riporto tutto ciò che ci siamo detti, ma mi dice di stare molto attento a causa della mia ex ragazza: quella pazza potrebbe dare di matto nelle maniere più pericolose se mi vedesse sia con una nuova ragazza, ma, soprattutto quanto sono dolce con la bimba. Il tutto mi fa pensare che Kamala sia in serio pericolo con quella tizia che ancora mi chiedo come ho fatto ad amare per anni! Quando Arya era in vita, ha tentato di farmela pagare in tutti i modi ed ho ancora una cicatrice sulla spalla per via di quella famosa boccetta di acido che mi ha lanciato. Lei non ha mai accettato la fine della nostra storia e non lo farà mai. Spero non stia architettando qualcosa di losco per portarmi al cimitero senza possibilità di fuga. Quel che mi fa stare più tranquillo è che non ci siamo ancora incontrati da quando Kamala vive con me e questo mi da forza per affrontare la cosa solo se si presenta. Ma la mia positività si spegne quando scopro che lei è mamma e sta tentando di nascondersi per non essere rintracciata. A quel punto, io quasi svengo e mi chiedo come cazzo è possibile che quell' essere sia considerabile idoneo per svolgere il ruolo di genitore. Scusatemi un attimo: io ho dovuto firmare un sacco di carte e subire controlli a campione dagli assistenti sociali e a lei come neanche!!! Ma in che mondo viviamo?! Nel mentre, ritornano Kamala e Zoe. "Hai visto papi che bella bambola che ho preso" mi dice Zoe, tentando di doppiare mia figlia come in un film. "Bella proprio come te!" rispondo io creando un contatto visivo con mia figlia. Nel guardare la scena, sia Tyren che Zoe mi dicono che la piccola ha qualche tratto mio, nel senso di somiglianza e si chiedono come sia possibile. Io non mi so dare spiegazioni, anche perché io non vedo ciò che mi sono sentito dire più volte.
Quella sera, io ho bisogno di trascorrere del tempo con i miei amici per distrarmi dalle novità di cui sono venuto a conoscenza e vado a casa del mio best assieme ad altri nostri amici, mentre Zoe si offre di badare a Kamala, ma decido di mangiare a casa per questioni dietetiche. Devo ammettere che è bello partecipare ad una rimpatriata per la prima volta dopo mesi, ma c' è di più: io, per la prima volta, non mi sento in colpa di aver lasciato Kamala nelle mani altrui. Sì, è proprio così e non vedo l' ora di dirlo alla mia terapista, anche se so che non durerà a lungo questo effetto... ma un passo alla volta si può risolvere tutto... vero? Beh, io voglio diventare una persona migliore e non smetterò mai di cercare la versione più evoluta di me stesso, anche se ci saranno alti e bassi e so che sarà una strada tortuosa perché la mia sensibilità agli eventi è molto elevata. Ma io so che ce la farò e tornerò anche a giocare più forte che mai. Promesso.
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