Capitolo 30

"Sono arrabbiata!" esclama la piccola Kamala improvvisamente e incrociando le braccia. Io mi avvicino a lei, mi siedo sul tappeto dei giochi e le pongo una mano sulla spalla. Lei me la toglie e inizia a piangere. "Sono molto arrabbiata papi!"mi viene di istinto un abbraccio. A quel punto, lei si alza e corre nel suo lettino in camera. Il mio istinto mi dice di seguirla perché non l'avevo mai vista così, nemmeno nel giorno in cui mi ha sfoggiato un bel "Papi hai rotto". Mentre le sto dietro, mi arriva una telefonata da Zoe, per dirmi che i segni vitali di Tyren stanno migliorando, ma che non ha ancora ripreso conoscenza completa. Questa è una splendida notizia, ma io non sarò tranquillo fino al giorno in cui non si sveglierà del tutto e ci darà le conferme che può avere una vita si spera dignitosa. Questa, tra l'altro, è anche un'ulteriore motivazione per chiedere il trasferimento in una squadra vicina a Berlino o Wandlitz, mia zona di nascita.
In tutto questo, davvero mi trovo in difficoltà nel capire la mia principessa. "Dai tesoro... parla con il papi" le sussurro vicino all'orecchio destro, ma niente. Pensavo di accompagnarla da qualche parte, ma inizia un'improvvisa tempesta con acqua a secchiate, molti tuoni e fulmini, quindi preferisco stare in casa per la sua sicurezza: Kamala non ama molto i temporali forti e ogni volta che arrivano, si rifugia nelle mie braccia. Proprio per questo, le ho comprato delle simpatiche cuffie con le orecchiette per attutire il rumore. Avevo anche l'idea di fare un bagno caldo insieme a lei nella vasca, ma è troppo pericoloso immergersi con questa tempesta. Al massimo lo faremo se si calma il tempo almeno un po'. Finalmente, la piccola si tranquillizza un po'. A giudicare dal bacino in fronte che le ho appena dato, sembrerebbe avere anche un po' di febbre da stress. Ci mettiamo sul mio letto sotto le coperte e allungo il braccio per tirare fuori il termometro riposto nel cassetto del comodino. "Che fai?" mi domanda lei sospettosa. Le spiego che sono convinto che lei abbia qualche linea di febbre ma lei si rifiuta di farsi mettere il termometro sotto le ascelle. "Papi sono arrabbiata perché..." ma non continua la frase perché si blocca e piange. La stringo al mio petto, credo abbia bisogno di coccole. A quel punto, mi sale l'idea di chiamare il nonno. Penso mi possa aiutare, quindi prendo il telefono. "Ciao papà! Ho la piccolina che manifesta tanta rabbia e non riesco a calmarla. Cosa posso fare per calmarla?!" gli domando io non appena risponde. Lui mi consiglia di ascoltarla e di fare un'attività creativa insieme a lei. Mi ricorda anche di quella volta in cui ho vissuto una giornata di rabbia anche io a circa 11 o 12 anni, quando la pediatra mi ha consegnato la dieta senza cotolette perché dovevo perdere peso. Avevo completamente dimenticato questo episodio. Lo ringrazio e torno dalla mia piccolina, che ora si sta coccolando la gattina e sembra tranquillizzarsi un po'. Finalmente, la tempesta cessa anche se continua una leggera pioggia. "Papi ti voglio tanto bene" mi dice dopo aver respirato a fondo un paio di volte. "Facciamo un'attività insieme?!" Le propongo io. Non sembra molto convinta, ma prendo la sua manina e la accompagno in cucina. "Piccolina, oggi facciamo i macarones insieme" ma lei incrocia le braccia e mi mette il broncio. "Papi ti voglio bene ma sono arrabbiata lo stesso. Sono arrabbiata perché non hai svegliato il tuo amico. Tu non sei un mago" e a quelle parole, mi viene un nodo in gola tale che inizia proprio a bruciarmi tutto. No, non sono un mago: se così fosse, mamma sarebbe qui con noi ancora. "Vieni qui piccolina mia" ma lei mi controbatte spiegandomi che ormai ha perso la fede nella magia. Pensando a come introdurre il discorso, decido di chiamare la pizzeria e farmi portare due pizze da mangiare a letto sul cartone per cena. Le brillano gli occhi. "Facciamo pic nic sul lettone?!" "Sì mangiamo la pizza stasera" e a quel punto mi abbraccia. "Però tu mi hai fatto vedere che la magia non esiste" e io la accompagno sul divano. Ci sediamo e le stringo le manine. "Sai piccolina, io invece ti faccio vedere che la magia esiste. La magia è in tutto, anche tra me e te: quando ti ho vista la prima volta è stato amore a prima vista e io credo che l'amore sia magia. Sai anche io ho perso la fede nella magia quando è mancata la mamma, ma la amo ancora e a volte sento che lei è qua. Tyren sta meglio... era in condizioni critiche ma pian piano la magia lo sta aiutando. E se fosse mamma Arya l' angelo che sta inviando la magia da lassù?!" "Quindi anche io sono magia?!" "Tu sei la magia più importante di tutte. Sei un miracolo nella mia vita" e lei si commuove dall' emozione. Però, ormai, l' attività creativa non credo che riusciremo a farla: si sono fatte le 19:30 ed è ora di allestire il lettone: direi che possiamo mettere una bella coperta calda sopra il piumone e delle tovaglie di carta per evitare di sporcare tutto. Poi mettiamo i cuscini impilati come appoggia schiena e prendiamo la rotella per tagliare a spicchi. "Possiamo guardare i cartoni?" mi domanda lei. Già messo in conto: la sezione netflix bambini è pronta. Finalmente suona il campanello perché sono arrivate le pizze. Io ho preso una pizza impasto integrale con radicchio e scaglie di grana mentre per la mia principessa una bufala con pomodorini confit e acciughe per soddisfare il suo palato raffinato. "Pronta a buttarci sotto le coperte?" e lei esulta. Seduti con le gambe distese sotto le coperte e la nuova stagione di Miraculous Ladybug accesa, ci gustiamo delle buonissime pizze. "Papi ma perché non facciamo più spesso il pizza party?!" "Beh io non posso mangiare sempre la pizza perché lavoro con il mio corpo. Ma se vuoi possiamo farlo per le occasioni speciali." e tutto d' un tratto, la tristezza e la rabbia sembravano svanite... o almeno fino a quando non ha realizzato che il nemico che LadyBug e Chat Noir dovevano sconfiggere riguardava la tempesta. "Papi mi fa tanta tanta paura" esclama. "Cucciola... ma i temporali fanno parte della natura. Non per forza devono essere pericolosi" "Allora perché sembrano così spaventosi?" "Beh, forse per i rumori, i fulmini... moltissimi bambini hanno paura proprio come te. Anche io da bambino ne avevo tanta tanta" ma il discorso deve subire una brusca frenata perché mi arriva un messaggio da Zoe che dice che il nostro amico si è svegliato ma potrebbe avere problemi di articolazione della parola. Mi viene da piangere ma riesco a trattenere le lacrime. Allora la magia esiste o no? E tutto ciò che ho raccontato alla mia piccola? Se davvero può vivere... non può essere una magia completa se non sarà più lo stesso e la sua vita sarà più complicata. Sono preoccupato sul serio. Ma almeno devo provare ad avere fede per aiutarlo. Così prego Arya che da lassù possa diffondere tutta la sua magia da angelo custode. E resta solo che sperare in giorni migliori e che tutto questo diventi un ricordo. Ti ringrazio piccolina per essere sempre al mio fianco ad illuminare il mio percorso anche nei momenti più bui...

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