Capitolo 8: Io preferisco il tuo sorriso

Harry's POV
Siamo tutti seduti nel mio studio, mentre Draco riposa nella camera.
Ho appena raccontato loro di Draco e del suo Marchio.

<<Allora, cosa volete sapere per prima?>> gli chiedo, anche se credo di sapere già la risposta.

<<Be, puoi iniziare parlandoci di quello che ti è successo ad un anno>> insinua Sirius, come avevo previsto.

<<Be io non ricordo molto, ad eccezione delle voci, e nessuno sa esattamente come sia andate le cose, ma tutto ebbe inizio da una profezia che comprendeva Voldemort ed un bambino nato alla fine di luglio, da genitori che sfidarono il Signore Oscuro per tre volte.
Le opzioni eravamo io, e Neville Paciock.
Voldemort decise che colui che lo avrebbe ostacolato sarei stato io, un mezzosangue come lui, e così provò ad estirpare il problema sin da subito.
Fatto sta, che lui non ascoltò la profezia per intero, e quindi non sapeva che ignorandola, essa non si sarebbe realizzata.
Perché lui, nel tentativo di uccidermi, ha ucciso i miei genitori, e così facendo si è creato il nemico che lo avrebbe distrutto.
Quando Severus venne a sapere che Voldemort voleva uccidermi, andò a riferire tutto a Silente e divenne la sua spia.
Quando Voldemort arrivò alla nostra casa, era disposto a risparmiare mia madre, poiché Severus glielo aveva chiesto.
Ma lei non voleva saperne di lasciare che mi ammazzasse, e continuava a supplicarlo di uccidere lei e di risparmiarmi.
Alla fine la uccise, quando lei si mise in mezzo per farmi da scudo.
Il suo amore, mi ha protetto dall'Avada successivo che Voldemort scagliò verso di me, facendomi da scudo, e facendo rimbalzare l'Anatema che Uccide, che lo colpì, ma non lo uccise.
Non c'era molto di umano in lui da essere ucciso.
Ma divise la sua anima, ed una parte di essa, si è aggrappata a me, creando un collegamento>> mi fermo, decidendo di non parlare degli Horcrux, ed aspetto per vedere le loro reazioni.
Severus è rimasto impassibile, ma negli occhi si riescono a leggere il turbine di emozioni che lo stanno travolgendo.
Rabbia, delusione, nei confronti del se stesso di questo universo, tristezza.
Lily ha gli occhi pieni di lacrime, ma non le lascia scappare.
James ha messo un braccio attorno alle sue spalle, ed Adriana ha fatto la stessa cosa.
Adriana sembra terrorizzata dall'idea di perdere i suoi genitori.
Sirius sembra immerso nei suoi pensieri.
Remus e Tonks, stanno seduti in silenzio, anche loro osservano tutti gli occupanti della stanza.

<<Da noi, Voldemort è entrato dalla finestra della sua cameretta, ed abbiamo fatto in tempo sentirlo piangere, prima che la sua voce urlasse quella maledetta maledizione.
Ci siamo fatti il corridoio di corsa, ma non siamo riusciti ad arrivare in tempo.
Quando abbiamo raggiunto la cameretta lui se n'era già andato.
Lui era lì, nella sua culletta, privo di vita, con il volto rigato dalle lacrime. L'unica nostra consolazione, è che non ha sofferto>> spiega con voce roca James, stingendosi Lily più vicino.
Io posso solo chinare il capo, come segno di rispetto nei loro confronti.

<<Ma come ha fatto ha trovare la vostra casa?
Noi siamo stati traditi da un nostro amico, che avevamo scelto al posto di Sirius, come Guardiano, pensando che sarebbe stato insospettabile>> aggiunge.

<<Be pare che questa parte della storia coincida con la mia.
I miei genitori volevano dare il compito di Guardiano a Sirius, ma lui propose loro di sceglie Peter Pettigrew, così Voldemort avrebbe dato la caccia a Sirius, pensando che il guardino fosse lui, mentre invece il Guardiano era qualcuno di "insospettabile".
Invece quel ratto era un Mangiamorte, che subito andò a riferire tutto al suo Signore.
Sirius, furioso, lo cercò per vendicare la morte del suo migliore amico e della moglie, ma Peter uccise tredici babbani con un colpo, e scappò, usando la sua forma di animagus, facendo sembrare che Sirius lo avesse ucciso.
Per far scena, si tagliò anche un dito, che lasciò a terra, per far credere che Sirius lo avesse del tutto polverizzato. Il Ministro sbattè Sirius ad Azkaban senza neanche un processo, e per dodici anni rimase lì, fino a quando, non scoprì dove si nascondeva Peter, ed evase>> gli spiego, e espressioni di disgusto e rabbia si tingono sui volti di ognuno.

<<Be, da noi, abbiamo potuto parlare a favore di Sirius, quindi si sapeva che Sirius era innocente, quindi non è stato punito, ma alla fine non importava a nessuno>> mi spiega Remus, ed io annuisco.

<<Comunque, carina la casa.
Le stanze dei ragazzi sono proprio belle>> dice Adriana, nel tentativo di alleggerire la conversazione.

<<Be, dovrai complimentarti con Draco, ha scelto tutto lui, io probabilmente avrei fatto molto peggio>> esclamo, ridacchiando, facendo spuntare dei sorrisi anche sui loro volti (forse, a parte su quello di Severus).

<<Possiamo tornare seri, e continuare il discorso che stavamo facendo? >> sbuffa Severus.

<<Certo, cosa vuoi sapere? >> gli chiedo.

<<Che ti è successo dopo la scomparsa di Voldemort? >> mi chiede, serio.
Mi rabbuio un po al ricordo degli anni passati a vivere a casa dei miei zii.

<<Be, Hagrid mi ha raccolto dalle macerie della casa, e mi ha portato da Silente, che mi ha lasciato ai miei unici parenti, zia Petunia e suo marito, con loro figlio.
Serviva che vivessi con zia Petunia, così che la protezione datami da mia madre, continuasse a funzionare.
Non ho passato dei bei momenti lì, e i miei zii non mi dissero che ero un mago, o come fossero realmente morti i miei genitori, fino ad undici anni, quando Hagrid dovette consegnarmi la lettera d'ammissione di persona, perché loro non me la lasciavano avere>> gli racconto malinconico, e loro sembrano pietrificati.

<<Quindi non sapevi di essere un mago? >> esclama mio padre, finalmente muovendosi.

<<E non sapevi niente dei tuoi genitori? >> esclama a sua volta Adriana.

<<No e no. Chiedere di loro, o fare domande in generale, era vietato, quindi ho passato dieci anni della mia vita a credere che i miei fossero morti in un incidente d'auto, finché Hagrid non mi ha raccontato tutto il possibile sugli avvenimenti di quella notte >> gli racconto, e sui loro volti si dipingono espressioni di dispiacere.

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Ho passato le ultime due ore a raccontare e a mostrare loro come ho passato i miei primi tre anni ad Hogwarts, ed ora è arrivato il momento di preparare il pranzo. Draco si è svegliato poco dopo, ed è già ai fornelli.
Mi avvicino e lo saluto con un lungo bacio stampo.
Dopo certe emozioni, ha bisogno di tutte le dimostrazioni di affetto possibili, ma adesso, in compagnia degli altri non posso fare molto.
Gli altri lo salutano allegramente, be apparte Severus, che come al solito, saluta la gente con cenno del capo, con il suo volto freddo.
È veramente simile al nostro Severus.
Scaccio velocemente dalla mente questi pensieri.
Fin'ora sono riuscito a tenere le mie emozioni per me, non crollerò di nuovo.
Almeno, non davanti a loro.

<<I ragazzi restano a mangiare da Molly>> gli ricordo, e lui fa cenno di aver capito.
Gli lascio la cucina libera, ed inizio ad apparecchiare.
Tutti mi danno una mano, chi mi aiuta a sistemare i piatti, chi le posate e i bicchieri, chi invece rischia solo di rompere qualcosa, o perché è maldestra o perché sta facendo lo spiritoso.
Vedo Adriana avvicinarsi in silenzio a Draco, e parlargli a sotto voce.
Poi, Draco le dice qualcosa, e lei annuisce sorridendo.
Poi, un Draco un po incerto, abbraccia la ragazza che gli sorride calorosamente.
Draco scioglie velocemente l'abbraccio, ma non nasconde il sorrisino che è nato sulle sue labbra.
Adriana, allora si allontana dalla cucina, e mi lancia uno sguardo, tipo a dirmi di andare da lui.
Come se non lo avrei fatto lo stesso. Mi avvicino da dietro, e gli circondo la vita con le mie braccia.
Poggio il mento sulla sua spalla sinistra, e gli lascio un bacio sulla guancia.

<<Tutto apposto? >> gli bisbiglio nell'orecchio.
Annuisce lentamente.

<<Mi ha detto che a loro non importa del Marchio.
Sai, Adriana ha un sorriso molto simile al tuo, ma il tuo è più bello>> mi informa sorridendo.

<<Io preferisco il tuo>> gli dico, posando dei leggeri baci sul collo, che lo portano a socchiudere gli occhi.

<<Che stai preparando?>> gli chiedo curioso.

<<Carbonara>> mi risponde semplicemente.

<<Allora ti lascio, non vorrei che poi decidessi di dare la colpa a me se non viene bene>> dico ridacchiando, dopo un ultimo bacio.
Lui sbuffa sorridendo, ed io mi allontano dai fornelli, per andare a prendere il pane, l'acqua ed altre cose da mettere a tavola.

Il mio angoletto
Allora, come avete potuto notare, ho saltato i racconti degli anni scolastici. Semplicemente perché si trasformerebbe in un botta e risposta, cioè Harry che parla, e loro che fanno domande, e lui risponde, ed onestamente era un po noioso.
Di solito quando leggo questo genere di Fanfic, appena quelli che provengono dal l'universo parallelo arrivano, sono già tutti amici-amici, come se non provenissero da un altro universo, ma fossero sempre stati li con loro. Farò del mio meglio per fare in modo che il loro rapporto si crei con il passare della storia. Detto questo vi saluto, bye💚

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