18
Caspian prende la sua sacca ci mette dentro i suoi vestiti ed esce dalle sue stanze per andarsene.
"Caspian non avrai veramente intenzione di andartene? " chiede Tamina
"Si" risponde lui
"Caspian, erano parole dettate dalla rabbia"
"Non importa, se vuoi visitarmi è la casa all'uscita del castello quello col tetto blu"
Tamina guarda Caspian uscire e galoppare via dal castello poi viene inghiottito dall'oscurità della notte.
Khalil è arrivato al presidio dei soldati, che si trova all'entrata della città poco prima del mercato.
"Chi è la?" chiede la guardia di turno
"Khalil della quinta guarnigione" risponde lui scendendo da cavallo
"Entra" dice la guardia
"Convoca i principali ho dei ordini da parte del re" dice Khalil dirigendosi nella sala riunioni
"Cosa succede a quest'ora della notte?" chiede uno dei principali
"Khalil che ci fate qui? Non vi aspettavamo prima del fine settimana"
Khalil racconta tutto l'accaduto e poi gli informa su quello che il re gli ha detto.
"Domani all'alba si parte. Andate a riposarvi"
L'alba arriva e tutti gli uomini partono al galoppo alla ricerca di Talal e i suoi uomini. Cavalcano per giorni interi, ma Talal è riuscito di nuovo a far sparire le sue tracce. I soldati fanno ritorno nella guarnigione per poter escogitare un piano per far uscire Talal allo scoperto.
"Talal ha una famiglia, una moglie e due figli" dice un principale
"Si, ma forse gli ha fatti mandare via"
"Possiamo andare a casa sua per vedere" suggerisce Khalil
"Si, allora faremmo così, Khalil e due soldati andranno a casa di Talal se trovate la famiglia portatela qua senza forza o violenza"
"Questo farà da esca per Talal" dice un principale
"Speriamo di si"
"Allora diamoci da fare Khalil voi andate e mi raccomando con riguardo, Samed dite agli uomini di preparare la stanza per la famiglia di Talal" ordina il principale Atlas
Khalil e gli uomini si dirigono verso la città nella casa di Talal.
"La casa è illuminata, andiamo sono ancora qui" dice Khalil avanzando verso la porta
Khalil bussa e fa cenno ai soldati di abbassare le armi, la porta viene aperta pian piano, è una donna di statura media, porta i sui capelli color rame raccolti, indossa un vestito blu che scende fino a terra.
"Come posso aiutarvi? " chiede la donna spaventata alla vista dei soldati
"Siete voi la moglie di Talal Therin?" chiede Khalil
"Si, sono io" risponde lei facendo scorrere il suo sguardo su tutti i soldati
"Signora la prego prenda i suoi figli e ci segua"
"Perché? "
"Non siete al sicuro qui"
"Mi perdoni signore ma non la capisco, perché non dovrei essere al sicuro a casa mia" insiste la moglie di Talal
"Le spiegheremo tutto quando sarete al sicuro, adesso la prego prenda i suoi figli e ci segua"
La moglie di Talal rientra a casa e fa vestire il cappotto ai bambini.
"Siamo pronti" dice Rasha la moglie di Talal chiudendo la porta
"Signora Therin, va tutto bene " chiede un uomo sbucando dal nulla
"Si, Jaffar va ad informare mio marito" dice Rasha al truffatore il quale corre subito via
"Lo dobbiamo inseguire? " chiede uno dei soldati
"Seguitelo senza farvi vedere, e poi raggiungetemi alla guarnigione " ordina Khalil
Intanto al castello i festeggiamenti e il divertimento sono all'ordine del giorno. Ogni principessa cerca di fare impressione sul principe il quale non mostra interesse per nessuna. Dastan e Tamina trascorrono le giornate insieme e questo non passa inosservato alle principesse che cominciano a coltivare una certa gelosia e odio nei confronti di Tamina.
"Principe Dastan non scordatevi che oggi avete un incontro con la principessa Selma, le avete promesso di farle vedere il giardino" lo informa Shahara mentre prendono il tè insieme nella biblioteca
Tra la principessa Shahara e Dastan è nata un'amicizia profonda, lei non nutriva nessun sentimento nei confronti del principe Dastan. Gli aveva pure confidato che era a palazzo per volere dei suoi genitori e che lei ha donato il suo cuore ad un altro uomo che la sta aspettando.
"Si me lo ricordo" dice Dastan pensieroso
"Sapete penso che anche voi avete già donato il vostro cuore, ma lei non lo sa e voi non avete il coraggio di dirglielo"
Dastan la guarda per un secondo
"Forse avete ragione" dice Dastan
"Perché no le dite niente?"
"Per paura di rovinare tutto, voi sapete chi lei è, e mio padre non accetterebbe mai "
"Provali il contrario, Tamina e una ragazza intelligente soni sicura che sarebbe un'ottima moglie e saprà starvi vicino e consigliarvi al meglio"
"E se l'idea di diventare mia moglie, la moglie del futuro re la spaventa" chiede Dastan
"È vero sposando voi avrà un grande incarico da portarsi, ma dalle del tempo e sono sicura che non rifiuterà"
"E se lei non prova niente nei miei confronti?" chiede Dastan dubbioso
"Dastan, avete delle paranoie inutili"
"Avete ragione, devo andare scusatemi" dice lui alzandosi dalla poltrona
"Non scordatevi la principessa Selma"
"Non lo farò" risponde chiudendo la porta
"Lo farai" dice Shahara portandosi il bicchiere di thè alle labbra
Tamina è in cucina che fa compagnia a Lejla che sta preparando una torta deliziosa per stasera, quando Dastan piomba nella cucina col fiatone.
"Dastan " dice Lejla
"Perché hai il fiatone?" chiede Tamina
"Ti ho cercata dappertutto" dice lui riprendendo fiato
"Me?! Perché?" chiede Tamina
"Prepara una cesta con del cibo" dice Dastan
"Vuoi fare un pic-nic?" chiede Lejla
"Si, deve essere pronta tra venti minuti"
"Ve bene, Lejla ci penso io" dice Tamina alzandosi
"No, ci pensa Lejla"
"Perché?"
"Tu vai a vestirti"
"Volete fare un pic-nic con me?" chiede Tamina sorpresa
"Siamo amici possiamo, non sei felice?" chiede Dastan con una nota di preoccupazione
"No, cioè si certo vado a vestirmi" dice Tamina sorridendo
Intanto i soldati hanno seguito Jaffar il quale ha informato uno degli uomini di Talal che i soldati del re hanno preso la sua famiglia, poi essi ritornano alla guarnigione.
"COSAAAAA" urla Talal infuriato
"Com'è potuto accadere? Voi dove eravate? "
"Signore, sua moglie mi aveva chiesto di comprare del pane" si difende l'uomo che faceva di guardia a Rasha
"Aaaaaaaaaaaa" urla Talal dando un pugno all'uomo
"Tala, per favore si calmi e cerchiamo una soluzione" dice uno dei suoi uomini
"Calmarmi, hanno la mia famiglia. Che soluzione vorresti trovare ehh" dice Talal furioso di sé
"Possiamo chiedere uno scambio" propone l'uomo
"E con chi?"
"Con la ragazza che mi avete incaricato di tener d'occhio"
"Cosa centra lei"
"Signore, il principe Dastan non fa altro che passare le sue intere giornate in sua compagnia, di recente al castello sono arrivate diverse principesse per lui, ma lui continua a corteggiare Tamina"
"Fai quello che devi fare, ma bada che se fallisci nessuno verrà in tuo aiuto"
"Si signore"
"Non toccate la ragazza"
"Come vuole signore" dice l'uomo uscendo dal nascondiglio
Tamina scende le scale andando incontro a Dastan che rimane colpito dalla sua bellezza.
"Sei bellissima" commenta lui sorridendo
"Grazie" risponde Tamina sentendo le guance in fiamme
Così i due escono dal castello lasciandosi dietro tutti i pensieri e i problemi per recarsi nella carrozza che gli porterà lontano per un paio d'ore.
Arrivati il cocchiere si ferma e Dastan scende e aiuta Tamina a scendere a sua volta.
"Mangiamo qui? " chiede Tamina ammirando il paesaggio che si estende davanti a loro
"Si, ti piace?" conferma Dastan
"È bellissimo"
"Aspetta di vedere il tramonto" dice Dastan appoggiando la cesta di vimini
Dastan ha portato Tamina in cima a una valle dove si può vedere la città di Agrabah in tutta la sua bellezza.
Nel frattempo, al castello la principessa Selma si prepara per il suo appuntamento con l'affascinante principe Dastan.
Selma sta aspettando Dastan in giardino da piu du un'ora, ma lui non si è presentato perciò lei e rientrata al castello e si è rifugiata in un angolo per piangere quando Xhemal sente i singhiozzi si dirige verso la voce e trova Selma
"Perché piangete? " chiede lui preoccupato
"Il principe Dastan e io eravamo d'accordo che alle 5 di pomeriggio avremmo visitato il giardino del palazzo, ma lui non si è presentato. Si è preso gioco di me" dice lei tra i singhiozzi
"Non pensate questo, sicuramente Dastan avrà avuto un'emergenza e non è riuscito ad avvertirvi. Vedrà che appena verrà si scuserà von voi" dice Xhemal cercando di tranquillizzare Selma
"Dite? " chiede lei e Xhemal annuisce
1Ormai la luce del sole sta tramontando e i colori arancio, rosso, giallo, rosa e violaceo stanno colorando il cielo mischiandosi tra di loro, regalando così un bel paesaggio a Tamina e Dastan.
I due hanno mangiato, bevuto, riso e chiacchierato del più e del meno. Ora sono in silenzio che ammirano il bel cielo invaso di colori che si estende davanti ai loro occhi.
"È davvero bellissimo" dice Tamina
"Tu sei bellissima" sussurra Dastan guardando Tamina, la quale all'udire queste parole le sue guance si tingono di rosa e quella strana sensazione allo stomaco ritorna.
Tamina si accorge dello sguardo di Dastan su di lei così lentamente gira la testa per poter guardarlo. I due si guardano senza proferire parola, ma i loro sguardi dicono più di ogni parola.
"Tamina, ti ho portata qui perché ti devo confessarti una cosa" sussurra lui
"Cosa?"chiede Tamina un po' agitata
"Io devo confessarti che tu hai fatto tuo il mio cuore" dice Dastan con cautela
Il cuore di Tamina comincia a battere all'impazzata.
"Dastan... " comincia lei
"Ti prego scusami se ti ho importunata, non... " cerca Dastan di scusarsi
"Dastan non mi avete importunata, voglio dirvi che...." comincia Tamina abbassando lo sguardo
"Principe Dastan" gli interrompe una guardia
"Non ora, cosa volevi dirmi" dice Dastan alla guardia continuando a guardare Tamina negli occhi con dolcezza
"Ma principe Dastan mi manda Xhemal" insiste la guardia
"Ti ho detto di non disturbarci" dice Dastan voltandosi verso la guardia irritato
"Dastan magari hanno bisogno di voi torniamo al castello" dice Tamina alzandosi, Dastan si alza e fulmina la guardia
"Vado a poggiare la cesta in cucina e vi raggiungo" dice Tamina avviandosi verso la cucina
"Va bene" risponde Dastan mentre sale le scale
Tamina entra in cucina e vede Lejla che sta mangiando.
"Buon appetito Lejla" dice Tamina sorridendo
"Figliola sei particolarmente raggiante, racconta" chiede Lejla curiosa
Tamina si siede.
"Dastan, lui ha detto che ha donato il suo cuore a me. Lui nutre dei sentimenti per me, per me Lejla" racconta Tamina arrossendo
"Ohh figliola ma era così ovvio, è cambiato da quando tu hai iniziato a fare parte della sua vita. Quando tu non c'eri lui era una persona buia, rabbioso e molto scontroso, ma quando sei arrivata tu, lui è cambiato e all'improvviso è più allegro, pieno di vita. Tu lo rendi una persona migliore"
"Ohh Lejla" dice Tamina lusingata
"Dai cai che ti aspetta"
"Come??"
"Hahah vai"
Dastan arriva nelle sue stanze ed entra.
"Xhemal che fate qui? E si può sapere perché mi hai fatto cercare?" chiede Dastan vedendo il suo patrigno davanti alla sua finestra
"Dov'eri Dastan? " chiede lui senza voltarsi
"Ero fuori" risponde lui
"Questo lo so, ma con chi eri? "
"Perché queste domande? " chiede Dastan
"Eri con Tamina, non è così? " chiede Xhemal girandosi
"Perché? " chiede Dastan
"Dastan ti sei dimenticata di Selma"
Tamina raggiunge la porta di Dastan ma quando sente delle voci all'interno si ferma.
"Ooo Selma, me ne ero dimenticata" dice Dastan buttando la testa all'indietro
"Dastan cosa stai facendo non fai altro che essere in compagnia di Tamina, non che io sia contrario... "
Tamina fa per andarsene ma sente il suo nome e la curiosità ha il sopravento su di lei.
"Si ero con Tamina, mi andrò a scusare con Selma per la mia dimenticanza"
"Dastan tuo padre si aspetta che tu alla fine del mese scelga una delle principesse a corte e tu oggi hai tradito la tua parola ad una di esse"
Al sentir pronunciare queste parole il cuore di Tamina si stringe e le lacrime gli riempiono gli occhi.
"Ma io non voglio nessuna" urla Dastan di rabbia
"Va a scusarti Dastan" dice Xhemal recandosi alla porta.
"Mi dispiace, ma i reali non hanno la possibilità di scegliere chi amare loro devono pensare prima al loro regno e sposare chi è meglio per esso" dice lui uscendo
"Tamina" dice Xhemal sorpreso
"Io.. Io..non volevo mi dispiace" balbetta tra le lacrime
Xhemal la guarda dispiaciuto e se ne va. Tamina entra nelle stanze di Dastan.
"Tamina che succede? Perché piangi? " chiede Dastan avvicinandosi a lei
"Ho sentito tutto Dastan, perché non me l'avete detto quel giorno il motivo della vista delle principesse? Perché mi confessate di amarmi quando dovete sposare una di loro? "
"Perché non era importante e perché io non sposero nessuna di loro. Io voglio te."
"Ma voi non potete sposarmi, dovete scegliere una di loro"
"Ma io non voglio"
"Ma è il volere di vostro padre"
"Ma non il mio" dice Dastan disperato
"Non potete sposarmi vostro padre non ve lo permetterà mai, una serva come moglie di suo figlio, futuro re di Agrabah"
"Non chiamarti così, lo sai che per me sei piùdi questo"
"Per voi, ma per gli altri io sono parte della servitù del castello"
"Ti darò un titolo e poi ti sposerò"
"Credete che sia una cosa semplice, siete un principe ma certe cose non potete cambiarle a vostro piacimento"
"Ma io lo farò" dice Dastan avvicinandosi a lei
"No, non sarà possibile"
"È impossibile se lo rendiamo noi impossibile"
"Non è possibile perché io non nutro i vostri stessi sentimenti nei vostri confronti "
"Ma io credevo, ma tu prima..." dice Dastan confuso
"Non volevo essere scortese e..." dice Tamina
"No! Non è vero, stai mentendo" la interrompe Dastan
"Buona notte" dice Tamina uscendo dalle stanze di Dastan con un macigno nel cuore
"Aaaaaaa" urla Dastan rabbioso colpendo il candelabro facendolo cadere a terra, le candele si spengono all'impatto con il pavimento lasciando Dastan avvolto dall'oscurità della notte.
Tamina si reca nelle sue stanze altrettanto buia come quella di Dastan, prende i fiammiferi dal mobile e fa per accedere la prima candela, le lacrime le rigano il viso. Lei ama Dastan ma il loro amore non può fiorire per via della differenza sociale, un principe futuro re come Dastan non può sposare una plebea una serva come me, pensa Tamina.
"Perdonami per la bugia" sussura Tamina spegnendo il fiammifero
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