Un grande regalo cap. 22
Alice
Finalmente è arrivato giovedi, questi giorni senza Claudio sembrano non finire mai... anche se ho la compagnia della mia cara nonnina e di Silvia che mi tiene in allegria. Claudio dal canto suo si è limitato a miseri messaggi in cui mi ha detto che va tutto bene, che ha fatto un figurone come al solito e che ci sono tante novità in questo super congresso. La sera facciamo una breve chiacchierata visto che è stanco morto... e menomale che non fa autopsie ma presiede soltanto alle virtopsy, ad analisi di laboratori ed attivazioni di nuovi macchinari... non vede l' ora di raccontare le novità alla Manes nonché di far arrivare questi nuovi macchinari. A malapena mi ha chiesto come vanno le mie giornate... preso dal suo ego smisurato, ma me l' avevo immaginato... è nel suo mondo. Poi domani sera tornerà, che me la prendo a fare? Finalmente lo rivedrò... anche se mi ha detto che prenderà l' ultimo volo della giornata perciò tornerà tardissimo... per cui alla mia proposta di andare a prenderlo all' aeroporto ho avuto un immediato rifiuto... un non esiste categorico... andrà il suo fantomatico fratello... ci sono rimasta male, però significa che si preoccupa per me il mio CC. Poggio il mento sulla mano con gomito alla scrivania in un momento di sconforto... rientrata dalla pausa pranzo... sono ancora tutti in giro... sono solo a metà giornata... troppo tranquilla, preferirei sopralluoghi ed inseguimenti pur di distrarmi e non pensare al mio CC lontano... chissà se anche lui non è distratto, ma da belle donne? Vedo arrivare Calligaris con le mani dietro la schiena ed un' aria burbera, subito drizzo la schiena quasi in attenti, abbasso anche la gamba che avevo sull' altra, come se fossi colta in flagrante in stato di ozio, anche se non è così... mi sento come una bambina che ha commesso un pasticcio povera me... ed è tutta colpa della lontananza di Claudio, che mi fa quell' uomo.
Alice... Alice...
Esclama piano quando arriva vicino a me... è ormai da tempo che mi chiama col mio nome...
Puoi andare via... ti dò il pomeriggio libero...
M' inalbero subito...
E perché mai? Guardate che sto bene... ero solo sovrappensiero...
Lo so che tutti i tuoi pensieri sono rivolti a Conforti, ma questo non inficia il tuo lavoro...
E allora?
Semplice... è arrivato questo...
E tira fuori una busta da dietro la schiena... che sarà mai? Oddio una punizione? Lui mi indica con gli occhi di leggere e sorride... non può essere una notizia negativa, non sarebbe così tranquillo... e poi ha quel sorrisino che non capisco. Apro la busta e... non ci posso credere... c' è un biglietto d' aereo per Parigi... per domani... mi volto verso di lui interdetta... significa quello che penso?
Me l' ha mandato Conforti... vai a preparare la valigia... ma non mettere troppa roba, lunedi sarete di ritorno.
Io sono imbambolata per la sorpresa... non me lo sarei mai aspettato da Claudio, né tantomeno la complicità di Calligaris, dalla sua espressione compiaciuta capisco che lo sapeva già. Lo ringrazio con un abbraccio, infilo il biglietto nella busta e praticamente volo a Sacrofano dove racconto tutto a nonna con le lacrime agli occhi... aveva ragione Claudio ... sono una piagnona e non lo sapevo... però nessuno mi aveva mai fatto una sorpresa del genere... vabbè che sono stata con dei deficienti... ma CC è speciale...
Anche se non parla, ficca bene...
Esclama nonna.
Ma che dici nonna?
Bella mia che hai capito? Vedi er dottorino che è capace de fà ?
Già... mi fa impazzire il mio CC... se vuole che lo raggiunga a Parigi, non c' è nessun' altra lì che lo ha conquistato... sorrido tra me e me ancora cogli occhi lucidi... sono sicura che lui è... anzi sarà l' uomo della mia vita... già mi vedo sulla torre Eiffel con lui. La notte sarà per l' euforia come poggio la testa sul cuscino mi addormento subito... e chissà perché sogno lui... ma ricordo poco... il giorno dopo dopo gli ultimi preparativi mi avvio, sono costretta ad andare col treno a Roma e poi a Fiumicino, tempo interminabile... non era cosa andare in auto, per il costo del parcheggio ovviamente, sarebbe stato esorbitante. Poi al ritorno si vedrà... starò con CC, lascerò fare a lui... sicuramente torneremo col taxi o finalmente avrò l' onore di conoscere il fratello, poi andrò direttamente al lavoro. Ma ora voglio solo pensare a questa vacanza con Claudio... chissà in che albergo si trova, conoscendolo avrà ogni comodità.
Claudio
Sorrido leggendo il messaggio che mi ha inviato Alice... molto colpita dal mio comportamento, l' ultima cosa che si sarebbe aspettata era un biglietto d' aereo da parte mia... quando ne ho parlato con Roberto, lui mi ha concesso subito quei giorni per Alice, lei ha fatto sempre il suo dovere e non è mancata mai... se la merita questa vacanzina... lei vuole essere ironica nel suo messaggio di ringraziamento , ma trasuda di romanticismo e di attesa del vederci... anch' io non vedo l' ora di vederla... mi è mancata anche se non ho avuto tempo libero a parte il pranzo e cena... sono stati giorni impegnativi... a dire la verità ho avuto poco tempo di pensare... è stato un congresso veramente interessante con tante novità... anche facce nuove... con tentazioni vecchie e nuove, ossia donne con cui sono stato in passato e nuove che volevano finire nel mio letto... ma io le ho evitate tutte, non voglio tradire Alice e novità assoluta per me, non ne avevo neanche voglia, sono innamorato di lei e non voglio nessun' altra... anche se alcune di queste colleghe erano molto provocanti... e volutamente si buttavano addosso. Ad una di loro ho dovuto dire davanti alle sue continue avance di essere impegnato e che ero ormai assolutamente fuori mercato...
Siccome io sono molto impegnato e non voglio perdere tempo, ma recuperarlo, mando un taxi a prendere Alice all' aeroporto ... in modo da sfruttare tutto il tempo insieme. Il mio hotel è al centro di Parigi vicino agli champs elysees... dove passeggeremo e ceneremo, non mi va di farlo dove ci saranno gli altri, anche se la maggior parte se ne andrà. Vorrei vedere la sua faccia quando vedrà il tassista col cartello col suo nome... sono sicura che si sarebbe aspettata di vedere me, ma io sono ancora qui... avrebbe dovuto chiamare lei un taxi o prendere la metro per venire qui... oppure le dovevo prendere un volo più tardi, ma si sarebbe fatto veramente tardi. Non vedo l' ora che arrivi stasera... l' aspetterò nella hall considerato il traffico.
Alice
Arrivo all' aeroporto, chissà se c' è Claudio, avrebbe dovuto terminare prima per essere qui a quest' ora, ma lui è l' uomo delle grandi sorprese... a questo punto mi aspetto di tutto... ma uscita fuori mi guardo intorno e non lo vedo, invece vedo un grande cartello col mio cognome sostenuto da un uomo che non conosco... mi avvicino e lui mi dice in francese e poi visto che io non capisco granchè, me lo dice in inglese... che lo ha mandato il signor Conforti... perché stava lavorando. E vabbè già è assai che non mi abbia costretta a prendere la metro da sola per andare da lui, un tempo lo avrebbe fatto, ora mi manda lui un taxi. Questa sorpresa gli è venuta un occhio della testa, tra biglietto e taxi, per non parlare dell' albergo, ha aggiunto una doppia per tre giorni... mentre prima era stata pagata dall' istituto per la conferenza. Lui non è mai stato tirato con i soldi... ma fare questo... è veramente un grande regalo. Come un grande regalo è vederlo alla hall seduto alla poltrona dove legge sicuramente qualche resoconto relativo ad un progetto... per poi alzarsi e raggiungermi... io lascio il trolley e lo abbraccio sussurrandogli verso il viso... visto che ho un paio di scarpe comode non alte... alcune parole trovate su google...
Bonne soireè docteur ( buonasera dottore)!
Lui scoppia a ridere ed esclama...
Bonne soireè Petit (piccola) sacrofanò!
Scemoooo!
Rispondo dandogli un buffetto sul braccio che non gli fa niente, lui di risposta mi prende per le braccia alzandomi quel tanto da far avvicinare le nostre labbra. Il bacio alquanto leggero per i miei gusti, specialmente dopo quasi una settimana è dovuto al posto e alle persone che ci circondano... infatti un signore che credo sia il facchino si è palesato con un colpo di tosse e dice qualcosa a Claudio che risponde. Io non sapendo il francese non ho capito niente ma presuppongo che parlano del mio trolley. Il facchino infatti lo prende e se ne va verso l' ascensore mentre Claudio mi prende a braccetto ed andiamo verso l' uscita.
Ma che fai? Non andiamo in camera?
A perdere tempo? Usciamo ed andiamo a cena.
Non si cena qui? Ho una fame.
E ti pareva, qui non va bene, andiamo in un bistrot molto carino.
Dove?
È una sorpresa .... ma petit sacrofanò...
Ancora? Comunque lo lascio stare, l' ha detto in un tono così dolce... non mi accorgo che voltato l' angolo siamo sul viale più famoso al mondo... gli champs elisees.
Stasera ti dovrai accontentare di questo, domani ti farò vedere altro...
Accontentarmi? Quanto sei cretino.
Mi volto vero di lui e lo stringo a me, ora possiamo lasciarci andare ad uno di quei baci appassionati di cui lui è maestro.
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