Sorpresa nonna cap. 38

Alice
Finalmente arriva una domenica in cui io e Claudio siamo liberi, lui non è reperibile e io non sono di turno. Cosi l'ho convinto ad andare da nonna Amalia a Sacrofano, poi un'altra volta andremo da sua madre e dal fratello. Quando la nonna lo vede va dritta in quarta anche se le avevo chiesto controllarsi.

Finalmente... dottorino vieni qua fatti vedere.

E dopo una serie breve di convenevoli se ne esce con...

Ora che va tutto a posto mi dovete fare un bel nipotino.

A Claudio viene un attacco di tosse ed io prontamente prendo un bicchiere d'acqua.

Ehhh non ho detto niente di strano, lo vuoi fa un figlio non è vero?

Sì ma mi sembra alquanto presto...

lui commenta...

Nonna lasciaci respirare un po'.

Signora Amalia abbiamo bisogno di un po' di rodaggio.

Ma che dici? state bene, l'età ce l'avete, che bisogna aspettare ancora a fa?

Claudio mi guarda come se volesse dire... chi me l'ha fatto fare a venire qua? E ha pure ragione.

Vabbè nonna andiamo sopra a prendere qualcosa.

Per vivere insieme?

Risponde subito la nonna. Claudio per poco non sviene... secondo me si sta pentendo amaramente di essere venuto, ma intanto non scappa. Rispondo io..

No, nonna... ti ho detto che è presto... non interferire ti prego... andiamo a preparare il borsone e faccio vedere la casa a Claudio.

Mostro a Claudio prima le stanze a piano terra, la cucina, il bagno e poi le stanze da letto sopra fino ad arrivare alla mia. Chiudo la porta e per prima cosa gli chiedo scusa dell' invadenza della nonna...

Non ti preoccupare la capisco dopo quello che hai passato ed il nostro riavvicinamento ha pensato alla creazione di una famiglia.

Avrei dovuto immaginarlo, nonna è così!

Ci vuole solo un po' di tempo, lo sai vero?

Mi dice come per consolarmi, ma io non sono delusa... lo so che lui non è pronto.

Certo, ora prendo il cambio...

Così apro l'armadio per prendere maglie, pantaloni e qualche vestitino, poi tiro fuori l'intimo dai cassetti mentre lui è seduto sul letto. Sembra assorto nei suoi pensieri ma guarda tutto ed infatti blocca la mano su un completino che ho ancora nella busta... l'avevamo comprato a Parigi, ma ancora non l'ho messo, anzi l'avevo posato qui e me n' ero dimenticata... lui lo scruta forse ricorda qualcosa? Infatti chiede...

L' abbiamo comprato insieme? Mi sembra di ricordarlo.

Si Claudio, l'abbiamo preso a Parigi, per una volta mi hai accompagnato in un negozio.

E che negozio...

Ti ricordi? Che bello... hai fatto imbarazzare la commessa, oltre me.

Ti imbarazzi ancora?

Tu hai la capacità di farmi arrossire sempre... comunque sorvoliamo... ripensa al nostro pomeriggio di compere, le passeggiate... vedi qualcosa?

Non lo so, è stata una sensazione, non un' immagine.

E vediamo ora... provaci, chiudi gli occhi, dammi la mano.

Lui mi ascolta e chiude gli occhi... intanto gli stringo le mani...

Cerca di ricordare, abbiamo visitato tanti monumenti... siamo scappati dal Louvre, ci avrebbe preso troppo tempo, ti scocciavi di andare per negozi, ma per una volta mi hai accontentato... anche se sbuffavi...

Claudio

Ascolto il consiglio di Alice sull' onda del momento... cerco di lasciarmi andare con l' aiuto del calore delle sue mani... non devo concentrarmi troppo, davanti ai miei occhi ovviamente chiusi scorrono immagini di noi due che camminiamo in mezzo alla gente, in un primo momento non so se sia a Parigi o altrove, poi mentre lei mi parla dei posti in cui siamo stati, quello che abbiamo visitato, dove abbiamo mangiato, quello che abbiamo comprato... quando ero restio a farmi le foto, come al solito e le scattavo solo a lei... mi vedo intanto a farle praticamente il book fotografico e a sbellicarci dalle risate... non mi sono mai divertito così tanto... non solo per la vacanza, ma perchè ero... sono con lei... non sono solo i ricordi che affiorano, ma soprattutto le emozioni che sentivo in quel momento e sento anche ora... le stringo le mani più forte mentre senza aprire gli occhi...  mi vedo felice con lei... con la voglia di renderla felice... come non mi era mai successo e non mi immaginavo che mi potesse succedere... forse sono stato sconvolto anche allora come lo sono adesso? Nello scoprire com' è cambiata la mia vita... con lei... perchè lei non so come ha fatto... mi ha cambiato... ed io che ho fatto per lei? cosa volevo fare per lei? A Parigi che ho fatto per lei... mi sento che volevo fare qualcosa... si ... alla fine... mi vedo che la saluto per andare a prendere qualcosa... ma... all' improvviso mi si para davanti agli occhi una scena orribile... che mi paralizza... mi sembra di sentire un freddo terribile... ho i brividi e mi accascio sedendomi sul letto, apro gli occhi subito per togliermi quella scena davanti... se non fosse stato per le mani di Alice forse sarei caduto a terra, mi rendo conto che lei mi ha spinto sul letto... 


Alice

Da che Claudio ha un bel sorriso sulle labbra mentre evidentemente ricorda qualcosa di positivo, spero relativo alla vacanza a Parigi, impallidisce e traballa... apre gli occhi sconvolto, ma come se non mi vedesse, per un pelo impedisco di farlo cadere spingendolo verso il letto dove si siede di botto...

Claudio non ti senti bene, che hai?

Credo di aver visto il mio incidente.

Che incidente? Non dirai...

Si, quando mi hanno investito a Parigi... è stato come se mi trovassi lì... l' auto mi ha sbalzato in aria e sono caduto...

Gli poggio un dito sulle labbra per impedirgli di continuare...

Non ci pensare... quella era l' ultima cosa che dovevi ricordare...

E' stato orribile!

Lo immagino, ma ora stai bene... stai anche ricordando tutto... questo è importante! 

Su questo non sono molto contento... mi ha lasciato un' angoscia addosso...

non l' ho mai visto così triste, come se fosse stato tramortito da un colpo alla testa, gli accarezzo le guance con le mani ... stringendomi sempre più a lui... fino a sfiorargli le labbra con le mie... sussurrandogli... 

Ci sono io ora...

lui non si tira indietro ed iniziamo a baciarci... lui mi abbraccia forte ... tanto forte che ci abbandoniamo sul letto...  è così dolce... non riusciamo a staccarci... le sue mani sulla testa, fra i capelli, sulla schiena... io tolgo un paio di bottone dalle asole della camicia infilandogli la mano e l' accarezzo lentamente... la sua barba mi stuzzica la pelle... lui sorride tra un bacio e l' altro con gli occhi socchiusi, sono riuscita nel mio intento, di fargli dimenticare quell' evento traumatico, ma ora? ora vorrei solo lasciarmi andare su questo letto...  spogliarci ed infilarci sotto le lenzuola... lui ha lo stesso mio pensiero... o voglia? da come mi infila le mani dappertutto... anche le mie mani vanno per conto loro, specialmente una che sta andando sui suoi pantaloni... per sbottonare anche lì... quando sento una voce...

Volete venire a mangiare? ho preparato i piatti...

Un attimo... 

esclamo guardando Claudio che per la prima volta vedo rosso fuoco... 

Però il tempo  lo avremo per ..... ???

Sfacciata...

risponde lui capendo tutto, ma non ha il tempo di riabbracciarmi che la voce di nonna rimbomba...

ehi voi due... il pranzo si raffredda... le cosacce le fate stasera...

io e Claudio spalanchiamo gli occhi... ma conoscendo nonna non avrei dovuto meravigliarmi...

ecco... questa è mia nonna... andiamo...

Mi ricompongo e Claudio fa lo stesso , poi mi segue giù in cucina... la nonna ci fa sedere come se niente fosse e presenta a Claudio i piatti... come se fossimo in un ristorante...

nonna ... credo che Claudio li conosca, non viene da lontano.

meglio esserne sicuri... 

poi rivolta a lui...

dottorì mangia tutto e fammi sapè com' è!

Claudio si spaventa davanti a tutto il ben di Dio esposto sulla tavola oltre a quello che abbiamo nel piatto... nonna gli fa l' occhiolino e lui rimane ancora più sconvolto, io gli tiro una gomitata e lo invoglio a mangiare... piano piano inizia mentre la nonna lo fissa aspettando il suo commento... lui ovviamente si sente il suo sguardo addosso e dopo un paio di bocconi commenta...

perfetto... non ho mai mangiato niente di più buono, Amalia complimenti.

Grazie... grazie... finisci tutto...

mica si aspetterà che mangi tutto quello che c' è qui sopra?

Mi chiede sottovoce.

Certo... e guarda che c' è pure il dolce, anzi i dolci.

Lo sai che non mi piacciono.

E te li fai piacere, un assaggio dai...

lui strabuzza gli occhi borbottando tra sè...

qualcosa che non va dottorino mio?

Mò è il dottorino suo... mentre Claudio si meraviglia di tutta questa confidenza, ma in realtà non è infastidito.

Chiamami Claudio per favore.

Ci proverò... 


Claudio

Ma guarda un pò Amalia... che confidenza ed invadenza... ma mi è simpatica... e poi è la nonna di Alice, che posso fare? Non vorrei mangiare tanto, ma mi convince ad assaggiare tutto... antipasti, un primo, tre secondi ed infiniti contorni e dulcis in fondo... due dolci... neanche a Natale e Capodanno mangio tanto, mi sento come un tacchino ripieno nel giorno del ringraziamento... temo che alla fine scoppierò... mi serve veramente quel digestivo che mi sta offrendo... poi quello che mi preoccupa è che anche lei ha mangiato tutto nonostante il problema del diabete che ha, come mi informa Alice ora...

Amalia si dovrebbe limitare...

dottorino mio non ti preoccupare, sto bene, Alice esagera.

Alice mi fa segno con la mano come per dire è inutile, non ascolta nessuno, ma io uso tutto il mio charme per spiegarle che ne va della sua salute... e lei sembra capire, speriamo, mi dispiacerebbe se le succedesse qualcosa...

mica mangio tutto questo quando sto da sola?

Questo no nonna, ma dolci e fritti si!

E no signora Amalia, non va bene.

Se mi curi tu dottorino, faccio quello che vuoi.

 Dal lei siamo passati al tu... ma lei a Sacrofano ed io a Roma...

Signora Amalia io sono un medico legale, a lei ci vuole...

Sempre dottore sei, mi fido più di te che  di quel quaquaraquà...!

Nonnaaaa è il dottore.

Ma che dottore e dottore, quello la laurea se l' avrà comprata al cepu.

Nonnaaaa...

Alice lascia stare.


Alice

Mi ferma Claudio con una mano sulla gamba... in effetti è un commento che avrebbe fatto anche lui... ed esclama...

Cambiate medico.

Claudio qui c' è solo lui.

Dottorì... qui siamo dimenticati, devo venì a Roma per trovare un vero medico... 

alzo gli occhi al cielo... quando le piace a nonna fa la vittima...

Guardate che neppure  a Roma ne trovate tanti bravi...

Claudioooo...

Lo rimprovero.

Embè, non è vero?

Dai smettila... che nonna ci crede.

Bella de nonna, non vedi che sta scherzando?

Esclama mentre Claudio ghigna... non sa che lui invece lo pensa davvero... ma si vede che Claudio la vuole conquistare definitivamente perchè esclama...

Ci penso io, ve ne trovo uno coi fiocchi.

Io guardo Claudio di sbieco... non lo riconosco, così altruista... che gli è venuto.

In auto quando torniamo a casa glielo chiedo...

Facile... che mi costa... conosco quello di mamma... è bravissimo.

Perchè non l' hai detto subito?

Per creare suspence... e ringraziamenti...

Che cretino, il ringraziamento comunque l' hai avuto già... non vedi come ti ha abbracciato prima di andar via?

E dove lo trova un nipote acquisito meglio di me?

Io gli vorrei dire che veramente si direbbe genero, ma non vorrei fargli partire un embolo, già è stata una giornata pesante, tra ricordi e tutto quel cibo.

Senti, ma la prossima volta dille di cucinare di meno altrimenti non vengo più.

E' inutile, acconsente, ma alla fine trovi sempre l' abbondanza...

Ed allora o non devo venire più... devo o trovare il modo di smaltire...

Io mi stavo preoccupando ascoltando la prima parte della sua frase poi mi sono messa a ridere alla fine... e lui continua...

Smaltisco con la corsetta o hai un' alternativa? Dopotutto la colpa è tua...

Mia? E perchè?

La nonna è la tua.

Ahahaha... allora è colpa mia... ma quante calorie si possono smaltire a letto...?

Lo stuzzico... tanto ho capito che intende quello...

Non lo so... ma lo scopriremo... non smettiamo finchè non raggiungiamo il peso giusto.

Che maniaco...

Disse quella che si buttò su di me...  sul suo lettino...

Non mi sono buttata... 

Bugiarda...

E continuiamo così finchè non arriviamo a Roma, ovviamente a casa sua... dove abbiamo tutta la casa e non solo il letto... per smaltire tutto ciò che abbiamo mangiato... io l' ho definito maniaco ma non è l' unico, visto che a me non dispiace per niente quest' attività... 

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