Ritorni... cap. 27

Alice

Non c' è stato niente da fare... Claudio non mi ha voluto ascoltare... e a quelle poche frasi che praticamente gli ho gridato dietro non mi ha creduto, ormai crede solo ad Andrea. Poi terminati i dieci giorni sono dovuta ritornare a Roma e comunque anche se fossi rimasta non sarebbe servito a nulla. Avrei dovuto limitarmi lo stesso nel mio comportamento/ appostamento perchè appena messo piede a lavoro Calligaris mi ha rivelato dispiaciuto che ci è voluto il bello e buono per convincere Claudio a non denunciarmi... mannaggia... e ora?

Ora ti devi fermare Alice... perchè rischi il lavoro, sei diventata una poliziotta stalker, ti rendi conto?

Addirittura?

Se continui sarò  costretto a trasferirti Alice, per forza.

Non posso andarmene... e non vederlo più, magari vedendomi si ricorderà qualcosa.

Allora la devi smettere... lui abbasserà la guardia... e chissà...

Dici?

Tutto è possibile... ma tu non devi più assillarlo, nè chiamarlo... ha dovuto cambiare numero.

Mannaggia... non posso neanche mandargli un messaggio.

Alice, allora non capisci? io posso aiutarti, ma fino ad un certo punto... mi costringeranno a trasferirti...

Sono desolata più che mai... poi ho un' idea, ho le chiavi dell' appartamento di Claudio, vado là e vedo se c' è qualcosa che posso usare per fargli ricordare la nostra storia, io ho lasciato qualcosa lì. Io vado e giro tra le stanze, effettivamente c' è qualche mio capo di abbigliamento nell' armadio, le pantofole in camera da letto, lo spazzolino in bagno... ma se viene quella e dice che è tutto suo? Mentre penso a cosa fare sento la chiave nella toppa... oddio chi è? Un ladro? Il portinaio? non ha mai detto niente... o addirittura Claudio è già è tornato? Vado incontro per dimostrare la mia buonafede, non è tanto corretto stare lì, mi dice la mia mente da poliziotta.

E tu chi sei?

Esclama un uomo con gli occhi blu come Claudio, vuoi vedere che è il fratello? io dico la verità, sperando che lui mi creda.

Sono Alice, la fidanzata...

la ex fidanzata, come sei entrata?

Nient' affatto ex... lo sono stata fino a che ero al suo capezzale... e lo dimostra che ho le sue chiavi.

Se... se... te le sei tenute.

Me le ha date Claudio.

E ora me le ridai.

Me lo deve dire Claudio.

L' ha detto a me, non mi far chiamare la polizia, non ci faresti una bella figura visto che sei una poliziotta.

Vedi che lo sai chi sono?

Me l' ha detto Andrea.

Perchè credete a lei si e a me no?

Perchè è stata sempre vicino a lui, è il suo capo, stanno insieme, devo andare avanti?

Noi due staremmo ancora insieme se lei non si fosse messa di mezzo.

Ora basta, dammi le chiavi e facciamola finita.

E' inutile parlare con lui... tanto non mi crede, vorrei tornare in camera e prendere quelle poche cose mie, ma preferisco lasciarle, forse Claudio guardandole potrebbe avere dei flash e ricordarsi di me, chissà! Sfilo soltanto il portachiavi dalle chiavi, questo lo voglio e me ne vado... esclamando...

Un giorno capirete che non sono io quella che mente.

Vado da Silvia dove dormo spesso per non tornare sempre a Sacrofano e piangendo  le racconto tutto... questo è un incubo. Lei commenta...

Forse avrò l' opportunità di vederlo.. in tribunale e gli dirò la verità.

Essendo una mia amica non ti crederà.

Meglio provarci, io sono molto convincente.

Lo so... e poi non so più cosa fare...

Tu non puoi fare più niente... altrimenti passi un guaio... con una denuncia addosso addio carriera.

Hanno detto che sono una stalker.

Perciò ora dovrai avere un profilo basso.

E poi?

Poi lo vedrai spesso quando tornerà a lavorare.

E se rimane in Francia?

No cara... vedi...  ho le mie spie... ho saputo che fra poco tornerà... chi ti dice che non gli torni la memoria? 

Ed io dovrò aspettare e...  basta?

Per forza, ma avrai la possibilità di farti conoscere, se non ti fai cacciare.

Mi sa che hai ragione.

Io ho sempre ragione.

Lo diceva sempre CC.

Che egocentrico.

Come te.

Non dire sciocchezze.

Così io e Silvia continuiamo a battibeccare fino a che scoppiamo a ridere, lei cerca sempre di farmi distrarre dal pensiero di Claudio, io non posso pensare che sia finita tra noi due... andava così bene. 

Anche mia nonna mi dice di non perdere la speranza, Claudio prima o poi ricorderà e torneremo insieme... io non so cosa credere, ma nel frattempo non posso fare niente, non posso certo rischiare di essere mandata chissà dove perchè lo stolkerizzo. Lui istigato dalla Manes potrebbe denunciarmi davvero. Posso solo sperare che quando tornerà a lavorare a Roma vedendomi spesso si risvegli la sua memoria. Al lavoro continuo a dare il massimo proprio perchè non voglio problemi e voglio essere considerata affidabile. 

Tempo dopo

Claudio

Sono ritornato finalmente al mio lavoro a Roma... non ne potevo più di stare a Parigi, non per la città che è fantastica, ma perchè io sono un tipo attivo e voglio lavorare. Andrea aveva la possibilità di farmi lavorare nell' istituto di Parigi, ma io non ho voluto, sentivo che dovevo tornare qua a Roma, ho la netta sensazione che mi trovavo bene. I primi tempi però sono di esplorazione, riprendo in mano le carte e le lezioni, poi le autopsie, per fortuna la memoria operativa non è stata toccata, ricordo tutto automaticamente. Ho anche dei flash del passato da quando sono tornato e ho rivisto colleghi ed allievi. Con i sopralluoghi ancora non ho iniziato, i medici mi hanno raccomandato di andarci piano ed iniziare a lavorare gradualmente e non a pieno ritmo. Io sto bene e sento che vado col freno a mano tirato... perciò voglio rendermi disponibile per i sopralluoghi, mi ricordo che mi piacevano... l' unica cosa che mi trattiene è il problema che incontrerò quella poliziotta, la mia ex... una mia ex. Io non ho effettivi ricordi su di lei, su di noi, ma Andrea e mio fratello me ne hanno parlato male. Giacomo l' ha incontrata nel mio appartamento in cui si era intrufolata, perchè quando stavamo insieme le avevo dato le chiavi e non me le aveva voluto ridare. Secondo Giacomo era andata là per lasciare delle cose sue che lui infatti ha trovato in giro, per farmi credere che stava spesso da me fino al momento di andare a Parigi. Lui me le ha sistemate in una scatola, ma io non le ho viste. Aveva lasciato anche una foto attaccata al frigo, anche quella è finita nella scatola. Ancora non le ho viste e non so se le vedrò.  Non so perciò cosa aspettarmi quando la incontrerò al sopralluogo, che farà? spero non la pazza come a Parigi... lo spero per lei, perchè questa è la volta che la denuncio... L' altra volta mi chiamò Roberto per convincermi a non denunciarla e mi promise che lei non avrebbe più dato di matto, era solo sconvolta per la nostra situazione... lui la difese a spada tratta, dandomi un' altra versione, ma io che me lo ricordavo vagamente non l' ho ascoltato più di tanto... lui sicuramente voleva solo che lei non perdesse il lavoro. Ormai la nostra storia è chiusa e lei  deve farsene una ragione, manterrò le distanze per non crearle illusioni. Ora sto con Andrea, per il momento, non credo di esserne innamorato, nè che lei sia la donna della mia vita, ma per ora sto bene, sono sereno, poi si vedrà... infatti io sono nel mio appartamento e lei nel suo, non è cosa di convivere, gliel' ho detto chiaro e tondo, anche se ci è rimasta male... ma io sono sempre sincero... se vuole stare con me, io sono così. 

Come mi rendo disponibile per i sopralluoghi, subito il PM mi chiama, sono il migliore modestamente... già è venuto qualche giorno fa in istituto per salutarmi, lo ricordo come ricordo che non mi era tanto simpatico, anzi... mi stava proprio sulle palle... e chissà perchè... sarà una sensazione a pelle, perchè nel suo lavoro è bravo... è professionale... mah! 

Vado sul luogo dell' incidente e naturalmente ci trovo oltre agli altri poliziotti, Roberto e quella Alice... si avvicina un altro uomo che ha un' aria familiare... si presenta come Visone, certo ho qualche flash davanti agli occhi, ma niente di particolare. Alice mi guarda come una che attende qualcosa, ma che le potrei dire? meglio stare in silenzio... faccio finta di non guardarla, ma noto che è attenta più a fissare me che la situazione... vabbè è la prima volta che mi vede dopo tanto tempo... per ora è silenziosa... poi prima che vado via, anzi sono quasi di spalle che la sento sussurrare il mio nome... non ha resistito... meglio mettere subito le cose in chiaro...

Dottor Conforti per lei...

lei mi guarda interdetta ma non fiata... non se l' aspettava, sperava evidentemente altro...

Se non c' è altro vado...

Lei scuote la testa ancora basita per il mio comportamento... così vado via.


Alice

Quando l' ho visto arrivare affascinante come sempre, come se il tempo non fosse passato, ho avuto un colpo al cuore. Sapevo che prima o poi sarebbe successo, ma non ero pronta, come non ero pronta al suo sguardo di ghiaccio. Quei suoi occhi sempre di un blu brillante, ora sono color di mare in tempesta,  cupi e gelidi... poi  mentre va via... sorride all' allieva che si è portata appresso, una fotomodella come le prime volte... chissà se c' è qualcosa tra di loro? se sta ancora con la Manes? So solo che mi ha gelato con quella richiesta di dargli del lei... dovevo aspettarmelo, ma io speravo che lui si comportasse diversamente, che io risvegliassi in lui qualcosa, un sentimento... mi sembra di essere tornata indietro nel tempo, a quando l' ho conosciuto... ma io non dispero... aspetterò... anche se Sergio mi fa una corte incredibile... se non fossi ancora innamorata di CC gli avrei ceduto... ma io ci credo ancora in me e Claudio. 


Angolo autrice

Attendete... ricordate che dopo la tempesta arriva la quiete.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top