Il bello addormentato cap. 24
Alice
Dopo quella tremenda giornata in cui mi hanno avvisato che Claudio è in coma e non si sa se mai si sveglierà io vivo in un limbo, vivo praticamente in ospedale, vado solo a dormire al b & b. I primi giorni ho dovuto lottare, piangere, disperarmi e pregare infermieri e dottore per stare al capezzale di Claudio, perché secondo loro io non avrei il diritto di stare con lui visto che non sono né la moglie, né un familiare... ma visto che non c' è nessun altro alla fine si sono arresi e mi danno la possibilità di stare seduta accanto a lui... io non posso fare altro che accarezzarlo e parlargli sperando che mi ascolti. Ho dovuto far avvisare la madre tramite Calligaris visto che io non ho recapiti, il telefono di Claudio non è stato ritrovato accanto a lui, forse qualcuno lo avrà rubato dopo l' incidente insieme al portafogli, che sciacalli... e non so neanche che voleva comprare, ma sono sicura che me lo dirà quando si sveglierà... perché me lo sento... prima o poi si sveglierà.
Tempo dopo...
Il tempo passa, i giorni passano e diventano settimane... e Claudio non accenna a svegliarsi... vorrei che almeno qualcuno venisse a trovarmi, per parlare da vicino e non solo al telefono, ma la nonna è anziana e Silvia per gli impegni di lavoro non può. Calligaris mi ha detto che purtroppo la mamma di Claudio saputo quello che gli è successo ha avuto un' ischemia e per il momento è ricoverata pure lei in ospedale, di conseguenza il fratello di Claudio si trova vicino a lei e non può venire qui. Dio che tragedia... se non fosse per la fede che mi aiuta, sarei uno zombie... e mi lascerei trascinare in una depressione profonda, in un baratro senza fine. Questo baratro però si apre lasciandomi cadere piano piano mentre le settimane trascorrono interminabili... una uguale all' altra e diventano mesi. Io finite le ferie, sono costretta a prendermi giorni al lavoro, con la diminuzione dello stipendio ed alla fine terminati quelli , smetto anche di prendere lo stipendio, ma almeno sono qua. Calligaris vista la situazione è molto comprensivo e si vede tutto lui, io da qua non ne sarei capace e cerca di fare tutto il possibile per farmi stare qua. Nel frattempo è anche arrivato il capo di Claudio, la direttrice dell' istituto Andrea Manes per vedere le sue condizioni. Lei la fanno entrare senza problemi, avrà conoscenze anche qui... poi con i soldi che ha, va e viene senza problemi... oltre a stimare Claudio come professionista si vede che è affezionata a lui e nonostante l' apparenza algida mi consola per la situazione. I miei soldi, invece, dopo tanti mesi che sono qui, senza avere più lo stipendio, anche se non ho spese oltre il b & b ed il poco cibo che mangio stanno per terminare... in camera mi guardo con attenzione dopo tanto tempo allo specchio, sono un fantasma, pelle e ossa, con lo sguardo spento... ma non m' interessa, la mia preoccupazione adesso è... se Claudio non si sveglia ed io ho finito i soldi, che devo fare? semplicemente sarò costretta a tornare a casa... e se mi facessi prestare i soldi da nonna? Ma lei non è capace di andare in banca o alla posta e fare tutto, dovrò dirlo a Marco o a Silvia di aiutarla... ora è tardi per chiamare ma inizio a mandare messaggi prima a mio fratello... che insensibile com' è mi risponde di tornare a casa, riposarmi e ricominciare a lavorare per guadagnare e poi semmai di ritornare lì, tanto non pensa che Claudio si risveglierà... che bastardo! Silvia invece comprensiva mi risponde che può prestarmeli lei, senza dar fastidio ad Amalia che anche lei considera una nonna, ma certamente non potrà farlo ad oltranza... anche se lei insiste che non ci sono problemi... per me questo ed altro, avrei fatto lo stesso per lei... però io sono sicura che Claudio all' improvviso si sveglierà.
Così per qualche altro mese Silvia mi manda i soldi per pagare il b & b ed andare avanti, mi basta poco, giusto per comprarmi qualcosa da mangiare... per l' appetito che ho poi, non mangio quasi niente... io mi sento bene ed in fondo a me non interessa... ma mi dicono tutti qua che sono sciupata... invece guardo Claudio che dorme... ed anche se pallido è sempre così bello... stamattina gli ho fatto tagliare la barba che gli era cresciuta ed anche i capelli sulla fronte, erano davvero diventati lunghi. Non smetto mai di pregare, non ho mai pregato tanto in vita mia... che Claudio riapra gli occhi... non vedo l' ora di rivedere quel blu oltremare... quello sguardo che mi ha fatto innamorare, quel sorriso magnetico e strafottente... stringo la sua mano... e neanche smetto mai di parlargli... cerco sempre di avere un tono tranquillo, ma alla fine sbotto in un... ti prego Claudio svegliati! Ma lui non mi ascolta e continui a dormire, senza dare segni di vita...
Un giorno purtroppo una telefonata di Calligaris mi arriva addosso come un secchio di acqua gelida, devo tornare al lavoro, altrimenti rischio di essere licenziata... una parte di me vorrebbe dire al diavolo il lavoro, voglio stare accanto a Claudio, ma l' altra parte , quella razionale dice... e poi? se Claudio ci impiega ancora tanto a svegliarsi o addirittura non svegliarsi mai, io cosa farei? come vivrei? che lavoro potrei fare? lascio in pausa Calligaris, il quale si rende conto benissimo che sono sconvolta dalla situazione... e chiamo nonna che sa sicuro cosa consigliarmi...
Bella mia non puoi perdere il lavoro, per quanto vuoi bene al dottorino devi tornare e pensare anche a te...
Non posso lasciarlo così...
Non lo lascerai mica per sempre? Ci potrai ritornare dopo che...
Nonna... non lo so.
Allora... metti che ti licenziano, dopo che fai?
Staccata la chiamata con nonna sento anche Silvia e praticamente mi dice la stessa cosa, lo so che hanno ragione... così mi decido a chiamare Calligaris per dirgli che ritornerò a Roma entro un paio di giorni, il tempo di prepararmi e naturalmente trovare un volo. Il biglietto me lo comprerà Silvia, per forza... ma lo faccio con la morte nel cuore... andarmene dico... solo al pensare di allontanarmi da Claudio mi manca l' aria...intanto prendo le mie cose... io non ci metto niente a preparare il bagaglio, ho soltanto quel trolley di quando arrivai ... non ho comprato niente... ogni tanto penso a quello che voleva comprare Claudio quel giorno, sono curiosa, ma maledico quel momento, se non fosse uscito non sarebbe successo, magari si è distratto... o forse era destino... chissà! La signora del b & b è stata tanto gentile con me... mi ha consolata tante volte quando mi ha visto tornare la sera sempre più disperata e mi ha permesso di lavare e mettere ad asciugare i vestiti sulla terrazza... il dolore è andato oltre la conoscenza della lingua... lei è vedova e si sarà immedesimata in me, col suo abbraccio nel salutarmi mi esprime tutto il suo conforto... quando vado da Claudio porto un cellulare, ho fatto bloccare il suo numero quando glielo rubarono e ora ho messo la scheda in un cellulare nuovo da lasciargli in ospedale, cosi posso chiamare e l' infermiere mi dirà se ci sono novità, ma soprattutto far sentire la mia voce a Claudio, io ho sempre la speranza che lui ascolti tutto, potrebbe pensare che io l' abbia lasciato lì definitivamente, invece io chiamerò e gli farò sentire che sono ancora con lui, anche se sono andata via... mi trema la voce nel salutarlo e gli occhi sono pieni di lacrime, ma non vorrei farglielo sentire... c' è anche la Manes... ogni tanto viene a trovarlo, mi dice che anche lei veglierà su di lui e mi rassicura sul telefono, risponderanno sempre e se casomai non lo faranno potrò chiamare sempre lei, infatti mi dà anche il suo numero. Io lascio a lei il trolley di Claudio che avevo al b & b, lo porterà in un magazzino per conservarlo per quando Claudio si sveglierà, speriamo presto. Anche se i dottori gli danno poche possibilità io ci credo sempre...
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