43 - NeuraLink

Lionel's POV

"... Quindi, vediamo se ho capito bene" disse Isaac a Lionel, mal nascondendo il suo sentimento. "Lionel, mi stai dicendo che quel ragazzo, ovvero tuo nipote, è andato contro uno script di forzatura semplicemente con la sua forza di volontà? Avanti, non farmi ridere..."

"Potrai anche non crederci" apostrofò August Mitnick. "Eppure quello che è successo lo attesta in pieno".

"Come possiamo aiutare Albert a uscire da quel digi-postaccio?" disse Demetra, intromettendosi nella conversazione con 'i grandi'.

"Non ti hanno mai insegnato a non intrometterti in una conversazione di qualcun'altro?" rispose a muso duro Isaac, piazzandosi con le mani sui fianchi davanti a Demetra, con l'intenzione di intimorirla; peccato che Isaac non sapeva chi avesse di fronte.

"Ah sì? E a quell'elemento laggiù", puntando il dito su Lionel e alzando la voce, "Non gli è mai stato insegnato a non obbligare le persone a fare qualcosa senza chiedere il permesso?"

August, divertito dalla scena, mi disse sottovoce: "Uno a zero, vecchio mio...". In tutta risposta, mi misi una mano in faccia, ma senza far vedere la mia ilare reazione. Isaac non aveva la più vaga idea di chi avesse di fronte. Tuttavia dovevo interrompere il possibile bisticcio.

Quindi, mentre August e Isaac (Demetra compresa) valutavano il piano di azione, mentre tacevano dell'assenza di Albert, dovevo pensare a cosa fare. Dovevo essere di supporto al campione di persone appena estratte. Guardai tutto il registro di autorizzazioni, tutte le scartoffie, l'unica cosa che non mi mancava nel mondo digitale.

Mi avvicinò John, visibilmente assente.

"Non riesco ancora a capire, Lionel. Prima ci chiedi di cessare i contatti con te per la sicurezza ciber-planetaria, e ora siamo qui, chissà dove...".

"Hai ragione a preoccuparti, ma... Non posso spiegarti al momento il perché sei qui, e perché c'è anche Annie e Al..."; per poco stavo per svelare di Albert, quando John mi chiese:

"Tu! Tu sai qualcosa... È tutto troppo strano: mi è sembrato un sogno, eppure mi sentivo...forte, cosciente ma come... quei supereroi dei fumetti... E poi... sì, c'eri tu, e anche Albert... che fine ha fatto Albert?"

Dovetti mentire. "Non...lo abbiamo ancora trovato. Ma il mio reparto è già a lavoro, e sono sicuro che rintraccerà presto Albert e anche Nick. Secondo le stime, sono state assorbire circa cinque miliardi di persone...".

Fortunatamente, riuscii ad acquietare il forte senso di smarrimento di John. Sapevo cosa significava perdere i membri della propria famiglia, a quale dispiacere si vada incontro se il terrore di non rivedere più i propri affetti divenga realtà.

Qualche ora più tardi, dopo aver distribuito qualcosa da mangiare ai presenti, riunii la squadra Epsilon, con a capo August e Isaac, mentre trovai il modo di calmare il senso di smarrimento degli altri, dando loro brandine e personale specializzato che si prendesse cura di loro.

"Ebbene, ora che ci siamo tutti, abbiamo bisogno di tante teste che possano aiutarci a sviluppare un buon piano d'azione".

"Siete voi i cervelloni qui, quindi pensateci voi" rispose veemente Demetra.

"Porta un accenno di rispetto, ragazzina insolente" disse di getto Isaac.

"Ragazzi, calmatevi" esplose Jeena, rimasta in silenzio per tutto il tempo. "Dobbiamo pensare a un modo per far uscire Albert da lì".

Tutti i presenti, senza aprire la bocca, con il loro semplice sguardo, fecero intendere la stessa idea, casualmente nata dopo l'intervento di lei. Per riportare la conversazione da chiacchere da salotto a team di soccorso, e sbattendo le mani sul tavolo, dissi: "Abbiamo un obbiettivo ben preciso". Quindi lasciai la parola al dott. Mitnick:

"Se avete la testa per seguire il ragionamento state attenti, altrimenti Isaac vi farà un disegnino più tardi" disse. Stentavo a credere a quello che aveva detto, specialmente dopo anni che lo avevo frequentato come consulente speciale di macroinformatica, mentre l'espressione di Isaac si colorava di verde per la rabbia. Tornando serio, disse:

"Voi siete l'esperimento meglio riuscito al primo tentativo. Abbiamo impiegato solo 50 megawatt per estrarvi dal gioco. Ovviamente dovremo fare esami ulteriori per valutare se avete subito shock di vario tipo, o perdite di memoria, ma tutti questi esami saranno retti dal governo. Sarete coperti sotto molti aspetti. Prima di iniziare, voglio chiarire che questa operazione è stata accettata solo perché eravate quelli migliori da mandare in campo. Essendo una missione speciale del governo, siete caldamente invitati di non spargere il vostro impegno con il governo. Detto questo, passiamo al punto principale della nostra riunione...".

(1 ora dopo)

"Quindi, per riassumere, avete ottenuto conoscenze superiori nel campo della virtualizzazione. Sarete tenuti in considerazione per sviluppi intragovernativi. Ora, dopo che avete spiegato le vostre esperienze, ed avervi informato dell'intera storia che si celava dietro D.S.P, chiamato Progetto Zero, ecco il piano di azione. Neuralink".

A sentire quel nome, sbiancai. Ne sentii parlare solo una volta circa vent'anni fa, quando entrai per la prima volta nel settore della ciber-difesa governativa. Era solo allo stato pre-alpha, eppure a questo progetto potevano accedere solamente i signori della corte e quattro specialisti, senza includere i magni informatici. Mancavano ancora due anni per me prima di potermi candidare alla posizione di specialista, ma da quello che trapelava, si diceva che era un computer che attingeva direttamente da HyNeLi.

"Dott. Mitnick, è davvero sicuro usare Neuralink?" interrompei.

"Se riconfigurato con i giusti parametri... Si ha una probabilità di riuscire nell'intento del 35%".

Sbattendo la mani violentemente sul banco, esplosi: "E non si poteva fare qualcosa prima per Angelica?". Resomi conto di aver perso le staffe, mi scusai con i membri della riunione, e andai fuori. Dovevo scaricare la tensione e la rabbia accumulata in più di vent'anni di lavoro.

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Riccardo's POV

Lionel era andato fuori dai gangheri. Lo avrei fatto anch'io se fosse successo la stessa cosa con me. Una volta che Lionel uscì, il dottore continuò, dicendo: "Scusatelo. È un campo difficile quello della ciber-difesa... Torniamo a noi. Dovete collegarvi tramite rete neurale, e prestare la vostra forza mentale ad Albert".

"E come si fa?" chiese Gerald, il mio vecchio compagno di gioco, oltre ad essere il mio nuovo amico.

"Nel mentre che finiamo di chiacchierare, i miei collaboratori stanno installando delle poltroncine speciali e...".

"Nossignore!" esclamò Demetra. "Io non mi faccio psicanalizzare di nuovo e finire di nuovo prigioniera nelle mani di qualcun altro".

"Signorina Helm, mi permetta di farle presente questo dettaglio. Si ricorda che, durante la vostra permanenza nel gioco, avevamo trattato il dettaglio del rafforzamento legame? Si ricorda che, per ogni interazione di squadra effettuata, avete, per cosi dire, scambiato parte della vostra essenza con gli altri? Bene. È necessario il vostro aiuto completo e totale. Finita questa storia, se vorrà, signorina Helm, potrà avvalersi del servizio governativo della cancellazione selettiva della memoria".

Wuao. Un fiume di paroloni, ideali per chi traffica con i computer. Io ne capisco da qui a due minuti dopo. In sostanza, capii che ci dovevamo aiutare tutti insieme. Una mano lava l'altra, e tutte due lavano la faccia, mi diceva nonna Agata. Alla fine, anche quella lì, quella piccola, pazza ragazzina dal sangue vesuviano, seppur contraria, accettò. Firmammo la liberatoria, quindi ci diedero semplici istruzioni.

"Tra ventiquattr'ore inizierà il progetto Neuralink Salvataggio Albert, o anche chiamato in codice N.A.R.. Avrete a disposizione un alloggio dove poter dormire e mangiare, ci servite in forze e riposati. Ci rivediamo domani mattina alle 8.45; potete andare. Seguite le indicazioni delle guardie qui fuori".

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Lionel's POV

Ero sicuro che qualcosa non andava. Mi trovavo sul ponte di collegamento, quello su cui si affacciava il gigantesco occhio elettronico di HyNeLi. Sentii diversi rumori sospetti provenire da quest'ultimo.

Sapevo molto bene che HyNeLi si stava attivando a causa dell'ex Progetto Zero. Controllai, colto da un timore violento e sopito nel profondo, la percentuale di attivazione. 87%. Spaventato, controllai quanto tempo rimaneva prima dell'attivazione definitiva. 2 ore, 4 minuti e 58 secondi. Tornai immediatamente indietro nella cupola progetti, dove venne fatto, a mia insaputa, l'estrazione del campione dei soggetti, e avvisare prontamente Isaac e August.

24 ore non sarebbero state sufficienti per salvare Albert. Non sarebbero state sufficienti nemmeno per prepararsi minimamente...

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