Capitolo 3: il caso ''S.A.''

Pov Rossella

Mi trovo nell'ascensore ,mentre aspetto di arrivare al piano destinato, gioco un po' con una moneta che avevo sempre in tasca facendo qualche giochetto per passare il tempo, ho imparato qualche trucchetto mentre vedevo Connor che li faceva, ma ha differenza sua non sono molto brava.

Sono quasi arrivata al mia destinazione e rimetto a posto la moneta, cerco di non pensare a quel foglietto trovato prima, ma la curiosità ha la meglio e lo prendo dalla borsa.

Apro il foglietto, sopra cerano scritte delle iniziali, ''S. A.'' con sotto degli strani numeri, forse è un codice, ho qualcosa di simile.

''S.A.''... dove le ho già sentite queste iniziali...''

Arrivata al piani destinato rimetto il biglietto nella borsa e esco dal ascensore e mi dirigo nella zona delle scrivanie (sorry non so come si chiama) mentre cammino mi guardo in torno, alcuni colleghi non sono ancora arrivati, infatti ci sono alcune scrivanie vuote, altri invece o dormono sull avoro o si fanno gli affari loro.

Ora che il caso dei devianti si è risolto non c'è molto da fare nella centrale, e la maggior parte dei giorni restiamo nei nostri uffici anche senza fare un cavolo per tutto il giorno.

Intravedo anche Estelle che chiacchiera e ride con Gavin, almeno loro due non si annoiano e passano del tempo insieme.

Ogni tanto Conan li viene atrovare insieme alla sua fidanza Katami, anche lei un androide, e al loro figlioletto adottivo Tommy, un bambino umano, ancora non riescoa capacitarmi che qualcuno abbia abandonato un bambino cosi piccolo.

Arrivata nei pressi della mia scrivania vedo Connor appoggiato alla scrivania di Hank, posizionata davanti alla mia insolitamente vuota, intento a fare i suoi soli titrucchetti con la moneta.

<buongiorno Connor>

<buongiorno Rossella> ricambia il saluto mettendo via la moneta. <è sempre puntuale sul lavoro>

<è il mio lavoro Connor> gli rispondo appoggiando la borsa sulla mia scrivania. <dove Hank?>

<il tenente si trova inncaffetteria>

<capisco>

mi siedo sulla sedia eaccendo in computer, sono sicura di aver già visto quell'acronimo prima, e voglio scoprire dove.

<ben arrivata Rossella>

noto Hank uscire dallancaffetteria e andare verso la sua scrivania.

<buongiorno Hank> lo saluto con un sorriso.

<coma fai sempre ad arrivare puntuale al lavoro è un mistero> scherzo lui sedendosi alla sua postazione.

<già, me lo chiedo ancheio> scherzai anche io.

Mentre il tenente è occupato nel suo computer io cerco nel mio databeis quel acronimo che ho trovato scritto su quel biglietto.

S.A. ..... S.A. ....andiamo sono sicura di averl gia visto questo acronimo

Dopo aver guardado alcuni casi caduti in prescrizione, e di casi rimastiin inrisoliti, ecco il risultato che cercavo.

Il caso S.A.

Sapevo di averlo già visto.

Il caso tratta di una persona scomparsa, Samanta Anderson, moglie del tenete Hank Anderson, scomparsa il 3 ottobre 2035, una settimana prima della morte del piccolo Cole Anderson.

Io ed Hank abbiamoncollaborato al caso, nella speranza di ritrovare la moglie, ma non abbiamo trovato molti indizi sul caso, abbiamo scoperto solo che alcuni testimoni l'anno vista salire su un autobus, ma da li non sisa più nulla.

E dopo la morte del figlio, Hank a abbandonato le ricerche distrutto dalla morte di Cole e dalla scomparsa della moglie, ma io non volevo arrendermi, ma con poche prove e con il fatto che io ero l'unica ad interessarsi al caso, cadde in prescrizione come caso non inrisolto.

Io ho continuato ad indagarenper conto mio senza farmi scoprire dai miei superiori, ma ovviamentennsenza molti risultati, ma con questo biglietto, con l'acronimo del caso, quegli strani numeri scritti sotto, e quel androide incontrato prima.... forse ho trovato una pista.

Devo solo ritrovare quel androide e interrogarlo, forse lui sa qualcosa sulla scomparsa di Samanta.

Luogo sconosciuto

Pov. Oliver

Dopo aver incontrato per casonquella donna ritorno nella fabrica abbandonata hai confini di Detroit con i pezzi di ricambio che mi ha ordinato di prendere il mio capo.

<signore, sono tornato> dico appena entrato nella fabbrica.

<era ora, perché ci hamesso tanto Oliver>

Una figura incappucciata si diresse verso di me.

<m-mi dispiace signore, ma ho trovato molta fila al negozio, e ho trovato un po' di difficoltà atrovare i pezzi che le servivano signore>

l'androide sbuffo seccato <non importa per questa volta passi, ma la prossima volta non farmi aspettare cosi tanto> mi avverti lui.

<s-si signore> risposi io.

<bene, ora forza aiutami a sistemare i pezzi di ricambio>

Cosi lo aiutai ad attaccarealcuni pezzi di ricambio, i sue vecchi pezzi erano mal adattati e gli serviva un ricambio.

Finito gli consegnai unaseconda busta.

<qui ci sono i vestiti chemi ha chiesto signore>

<molto bene, bravo Oliver>

prese la busta e si mise ivestiti in dosso, una felpa grigia, pantaloni grigio scuro e scarpenere.

<hmm... non sono i vestitiche pensavo... ma possono andare bene>

Feci un piccolo sospiro disollievo.

<molto bene, ora vai adare del cibo alla nostra prigioniera>

<si, signore>

Presi un vassoio con del cibo sopra ad un tavolo e usci dalla stanza. Superato un lungo corridoglio arrivai davanti ad una porta, la apri, e mi ritrovai nella stanza dove si trova una donna.

I suo capelli, prima biondi accesi, adesso anno una sfumatura grigia, indossa un magione grigio e ginsi blu.

<signora Anderson, è arrivato il pranzo>

la donna è in piedi e continua a guardare fuori da una finestra. <grazie Oliver, appoggialo sul tavolo.>

obbedi e appoggia il vassoiosu un piccolo tavolo poco lontano dalla donna.

I suoi occhi marroniguardavano tristemente all'esterno.

<mi dispiace davvero signora Anderson, vorrei davvero aiutarla e liberarla da qui. Ma non posso> gli dissi un po' in colpa.

<lo so Oliver, non devi scusarti per questo>

finalmente lei si volto verso di me.

<sei un bravo ragazzo, so che non avresti fatto nulla del genere di tua spontanea volontà> continuo con un sorriso.

<lo sa bene che sono un androide, non un umano> rettifico io.

<si lo so bene, ma per me non c'è molto differenza>

Samanta si siede su una sedia e continua a guardare all'esterno, in quel momento iniziarono a scendere dei piccoli fiocchi di neve.

<sembra che ci sarà una nevicata anche oggi> sospiro lei. <a Cole piacevano molto questo tipo di giornate, restava tutto il giorno in giardino a giocare con la neve>

<suoi figlio doveva essereun bambino molto vivace>

<già, avvolte si metteva nei guai e Hank non sapeva come fare con lui> ridacchio un po' <ma entrambi gli volevamo un gran bene> sospiro triste.

<mi dispiace molto per lasua perdita.> dissi notando il suo sguardo afflitto.

<Grazie, Oliver> mirivolse un sorriso dolce.

<posso farti una domanda?>

io annui.

<perché stai aiutando per RA9? lo sai che non è chi dice di essere>

<se devo essere onesto con lei, non lo so nemmeno io, so solo che ho sempre fatto cosi> gli risposi.

<non ricordi niente dopo essere stato resettato? Della tua... vita precedente?>

Io negai, il mio modello è un androide domestico, ma non ricordo molto su chi ero prima o dicosa mi occupavo, so solo che da quando sono stato resettato devo eseguire gli ordini di RA9 senza discutere, altrimenti avrei subito una terribile conseguenza.

<avvolte vorrei ribellarmi, dirgli che non voglio più stare hai suoi piani, ma... ho paura... ho paura di quello che potrebbe farmi...> il mio LED lampeggia tra il giallo e il rosso.

<hey...> Samanta si alzo dalla sedia e si diresse verso di me mettendomi una mano sulla spalla <lo so che hai paura, non c'è problema, è un'emozione umana spaventarsi, e tu in parte lo sei, quindi non devi preoccuparti> mi rassicuro facendomi un sorriso.

Io lo ricambia lievemente.

<adesso sarà meglio che torni da lui, o saranno guai> dissi tornando serio.

<già hai ragione> lei si allontano di qualche passo da me, <sappi che se hai bisogno siparlare, o di confidarti con qualcuno, puoi venire da me, mi fapiacere avere un po' di compagnia qui>

Io annui con un leggerosorriso e usci dalla stanza.

È incredibile che lei sia diventata amica del complice del suo rapitore, alcuni umani sono proprio strani.

Ma in parte sono contento, dia verla conosciuta, sono conteto.... di essere suo amico.

Vorrei solo... trovare unnmodo per aiutarla a tornare da sua marito, e spero tanto che quella poliziotta che ho incontrato poco fa abbia visto il mio biglietto e che mi aiuti in qualche modo.

Ma sopratutto che RA9 non lo scopra, altrimenti sara la fine per me.

Continua...

Angolo autore

bella raga XD

mi scuso per la mia luuuuunga assenza, ma con il fatto che dovevo finire la scuola, col fatto che non sapero com andare avanti e altre cose, ho lasciato in sembai la storia.

ma oggi finalemente mi sono sbloccata ed ecco a voi il capitolo che asoettavate tante, non preoccupatevi in qualche modo nel prossimo capitolo metterlo un pov di Gavin, come ho promesso in precedenza.

(e magari datemi un consiglio su qualche caso dare al nostro trio di poliziotti (Hank, Connor e Rossella) per aiutarmi a mandare avanti la storia, e magari darmi qualche consiglio su come puo essere scomparsa Samanta Anderson)

ps: ecco comè è fatta la nostra cara Samanta Anderson

non so perchè, ma non mi convincie molto su come l'ho creata, ditemi voi cosa ne pensate e se secondo voi devo cambiare qualcosa

bey :)

(spero di non publicare il prossimo capitolo dopo due anni :/)

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