Day 2 2/3

Ero seduta sulla sedia rossa davanti alla scrivania con un cioccolatino in bocca, le ginocchia rannicchiate sul petto, e stavo guardando il telefono con interesse. Stavo partecipando ad una chatroom insieme a Yoosung e V. Era molto raro che il ''mentore'' dell'RFA fosse online, così stavo prestando particolare attenzione ai messaggi che scorrevano sullo schermo. Yoosung era convinto che V avesse qualcosa a che fare con il misterioso suicidio di Rika, per questo non si fidava del fotografo, era sospettoso nei suoi confronti e spesso gli rispondeva male. Sinceramente V mi faceva molta pena. Mi sembrava una persona dall'animo buono e che, qualunque cosa avesse potuto aver fatto di male, se ne fosse pentito; ecco perché stavo cercando di far calmare Yoosung, lo stava letteralmente distruggendo tramite i messaggi. V continuava a scusarsi, continuamente, ed era parecchio sospetto, non negava le accuse, semplicemente si scusava, chiedeva perdono, come se si sentisse in colpa per qualcosa. In ogni caso il ragazzo biondo stava esagerando.

Francine Yoosung dovresti calmarti un po'. Stai esagerando.

Yoosung ...Sì, hai ragione Francine, scusa.

Aveva funzionato, anche se non avevo fatto nulla di speciale o straordinario. Questo mi portava a pensare che il ragazzo avesse solo bisogno di qualcuno che lo prendesse in considerazione, di qualcuno che gli disse quello che in cuor suo sapeva, di qualcuno che gli facesse da guida e supporto. Perché ero certa che Yoosung sapeva che avrebbe dovuto smettere di attaccare V.

V
Grazie Francine comunque, colgo l'occasione per chiederti una cosa abbastanza importante.

Francine Di nulla, e cosa? Dimmi pure, V.

V Pensavo che, ovviamente se sei d'accordo, potremmo fare un Party quest'anno. Sono da due anni che non ne facciamo uno, perché non avevamo una coordinatrice, ma ora ci sei tu e sono sicuro che potresti fare un fantastico lavoro con l'organizzazione. In buona sostanza dovresti soltanto decidere gli ospiti tra quelli che proponiamo e cercare di convincerli a venire alla festa. Che ne pensi? Di solito noi dell'organizzazione facciamo questi party di beneficenza.

Appena lessi quelle parole rimasi leggermente di sasso. Me lo aveva davvero chiesto? Non sapevo davvero cosa rispondere anche se, dato che V me lo aveva chiesto voleva dire che in qualche modo si fidava di me. Però era come sostituirsi a Rika, la sua promessa sposa, e non volevo farlo, anche se non volevo deludere nessuno. Era una scelta davvero ansiogena.

Yoosung Avresti dovuto parlarne con noi altri membri, prima di prendere una tale decisione.

V Pensavo vi avrebbe fatto piacere, soprattutto a te, Yoosung.

Yoosung E invece non mi fa piacere, non mi fa piacere perché non ci prendi mai in considerazione. Anche se si parla di cose che coinvolgono tutta l'organizzazione... e Rika.

Yoosung non aveva tutti i torti, V non si era consultato con gli altri membri dell'RFA, e io non volevo sembrare impertinente e/o superficiale ad accettare quell'offerta prima di aver consultato tutti gli altri, di aver ascoltato le loro opinioni. Era comunque una decisione importante e volevo fare la scelta giusta, anche se ero convinta che sostituirmi alla fondatrice dell'organizzazione fosse l'opposto di giusto. Continuai a masticare il cioccolatino, infilandomene in bocca un altro.

V Era la mia promessa sposa e pensavo che sarebbe stato bello fare qualcosa in sua memoria, e qualcosa che avrebbe potuto rallegrare un po' tutti.

Yoosung Non mi importa di quello che pensavi, io ero la sua vera e propria famiglia, ero suo cugino, ma comunque avrei consultato gli altri prima di prendere una tale decisione. Ho bisogno di schiarirmi le idee e calmarmi ora, a dopo Francine.

[Yoosung has left the chatroom]

Yoosung era il cugino di Rika. Ora si spiegavano molte cose. Si spiegava come mai era così tanto arrabbiato con V e come mai pensava che lui avesse qualcosa a che fare con il suo suicidio. Cercava di capire come fosse possibile che una persona dolce e in apparenza felice come sua cugina si fosse tolta la vita. Aveva perso una parte di lui insieme a Rika, e con esse anche la sua guida, quella che lo faceva restare nella giusta via.

V Francine, mi dispiace che tu abbia dovuto assistere a questa disputa, davvero. Ora devo andare anche io, ma comunque fammi sapere. So che non deve essere facile per te, ma mi servirebbe una risposta appena sei sicura su cosa fare. Il mio numero lo hai, scrivimi per farmi sapere. Buona continuazione della giornata.

[V has left the chatroom]

[Francine has left the chatroom]

Un altro cioccolatino venne a contatto con la mia bocca. Ero a dir poco spaesata. Non riuscivo ad ambientarmi nel piccolo e stretto appartamento dove ero costretta ad alloggiare, figuriamoci a gestire un vero e proprio party! Ero proprio la persona sbagliata a cui potevano capitare cose del genere. Era davvero una decisione difficile, io non potevo fare la coordinatrice, ero la persona peggiore a cui qualcuno avrebbero potuto chiedere, ero goffa e a volte inconcreta, come potevo fare a gestire una festa di alto livello? Però c'era qualcosa che mi diceva che era la cosa giusta da fare, qualcosa che però non riuscivo ad identificare. Qualcosa che era perso nella mia mente, nei miei ricordi che sentivo di aver già vissuto, anche se sapevo quasi per certo che non era così. Era come se un vuoto mi attanagliasse una parte di ricordi, di mente, e che, in quella parte niente avesse senso, e non potessi recuperare la parte di pensieri perduti. Però mi trattenevo lo stesso, e non capivo perché. Cosa c'era che non mi faceva digitare un messaggio di rifiuto per V ed inviarglielo? Cosa? Magari era perché Luciel era stato molto gentile con me e ora pensavo che avrei potuto fidarmi degli altri membri. Seven infatti mi aveva tenuto compagnia fino al termine dell'attacco di panico, anche se sapevo che aveva da fare, mi aveva portato del cibo (tra cui i cioccolatini che stavo mangiando) e dei nuovi vestiti per cambiarmi. Era stato davvero carino. Presi un altro cioccolatino dalla scatola e feci fare un giro alla sedia girevole, per poi prendere il telefono ed alzarmi dal mio giaciglio. Avevo deciso che prima di dare la mia risposta al fotografo dai capelli blu avrei sentito le opinioni degli altri membri dell'organizzazione fondata da colei che era ormai divenuta il mio pensiero fisso, Rika. Uscii dall'applicazione dell'RFA e aprii gli sms per scrivere a Kyori, ovvero l'unica con cui potevo parlare senza preoccuparmi di praticamente nulla.

Francine
Ehy Kyori, come stai? Spero davvero bene, io sono un po' nei casini quindi non so quando tornerò, ma non preoccuparti, ci possiamo sentire qui nei messaggi e anche telefonare.

Mentre aspettavo una risposta dalla mia amica decisi di telefonare a Yoosung per chiedergli come stava, lo avevo visto molto adirato durante la chat e avrei voluto aiutarlo.
Re-aprì l'applicazione dell'RFA e chiamai il biondo al telefono.
Uno squillo.
Due squilli.
Tre squilli.
Il telefono dovette suonare un altro paio di volte prima che il ragazzo rispondesse.

<u-uhm? Francine! C-ciao, come mai mi hai chiamato?>

In sottofondo alla voce di Yoosung potevo sentire il suono dell'acqua che scorreva e alcuni rumori di cose che si spostavano.

<Volevo sapere se stavi bene dopo la chat di prima con V... Mi sembravi abbastanza arrabbiato-... Stai bene? Cosa sono i rumori in sottofondo?>

Lo studente non rispose subito, passarono un paio di secondi, sempre accompagnati da quei rumori di oggetti che si scontravano tra loro.

<Sono appena tornato da scuola e, dopo la chatroom, ho iniziato a preparare la cena. Non preoccuparti. Comunque sto abbastanza bene... Solo che V mi fa davvero arrabbiare...>

Avevo paura di star disturbando il ragazzo, che stava cucinando. Magari non gradiva la mia compagnia ed io lo avevo chiamato solamente arrecandogli disturbo. O forse mi stavo soltanto facendo troppe paranoie.

<Oh... Senti Yoosung, io sono sempre qui se vuoi parlare, ma, se ora ti sto disturbando, puoi dirmel->

<No! Non mi stai affatto disturbando, sono solo impegnato qui, possiamo parlare tranquillamente.>

Fui sollevata a sentire quelle parole. Istintivamente sorrisi nel sentire la voce di quel raggio di sole che era Yoosung Kim.

<Va bene allora! Dicevi... Come mai sospetti di V?>

<Oh bhe, era la persona più legata a Rika prima della sua scomparsa e... Oh Francine, lei era così sorridende, dolce e gentile... Non riesco a capacitarmi che lei si sia... Tolta la vita, senza che qualcuno le abbia fatto qualcosa.>

Yoosung era un ragazzo intelligente. Forse a volte un po' infantile, ma non si poteva dire che fosse stupido. Capiva molte cose ed aveva una grande logica deduttiva, nessuno avrebbe dovuto dargli dell'ignorante perché, a parer mio, non lo era.
Ecco perché volevo sentire la sua opinione sul coordinamento del Party.

<Interessante... E... Cosa ne pensi di... Quello che V mi ha chiesto?>

<Intendi del fatto che tu possa essere la nuova coordinatrice? Sarebbe bello riprendere a fare i party dell'RFA e tu saresti una coordinatrice stupenda, ma mi da fastidio che non abbia consultato noi altri prima... Cioè, siamo membri dell'organizzazione anche noi!>

Ero felice che Yoosung non fosse contrario al fatto che io diventassi la nuova coordinatrice, ma comunque ero preoccupata per la sua situazione emotiva.

<Lo fa spesso? Intendo prendere decisioni senza consultarvi->

<Sì. Bhe, non proprio. Diciamo che parla solo con Seven per le informazioni riservate... Sicuramente avranno parlato anche di te e di come fare con l'appartamento! Comunque non lo trovo giusto, cioè, non trovo giusto che parli solo con lui... E a volte con Jumin, ma solo perché sono amici d'infanzia.>

<Cosa intendi per... "cosa fare con l'appartamento"?>

<Non te lo hanno detto? L'appartamento di Rika è in una posizione segreta, e nessuno di noi la conosce e dovrebbe conoscerla. Probabilmente Luciel e V sanno dove si trova, ma noi altri non ne abbiamo la minima idea.>

...Ero sorpresa. Non mi sarei aspettata una cosa del genere, non mi sarei aspettata che Luciel non me lo dicesse. La cosa strana però era che non ero arrabbiata, ero sorpresa, ma non arrabbiata. Se non me lo avevano detto, avevano le loro ragioni per farlo no? Magari per proteggermi.

<Ah bhe... Capisco... Comunque, come mai cucini così presto? Sono solo le sei... Non cenerai mica alle sette!>

Yoosung ridacchiò e continuò a cucinare, cosa deducibile dai rumori in sottofondo.

<Ma no! Di solito non cucino, ordino qualcosa a domicilio e lo mangio mentro studio... O gioco a LOLOL...>

Sorrisi e continuai ad ascoltare il ragazzo che parlava all'altro lato dello schermo.

<Ma, sta sera, ho più tempo, dato che non posso giocare a LOLOL perché devo->

<Devi uscire Yoosung? Hai un appuntamento e non me lo hai detto?! Sono indignata! In di gna ta!>

Ridacchiai alla fine della frase e aspettai una sua risposta, ero curiosa di sapere come avrebbe reagito... Magari aveva davvero un appuntamento...

<Ma cosa? No! Prima di tutto nessuna ragazza mi calcola, secondo poi... Tengo da parte il mio primo appuntamento per una ragazza con cui sono sicuro che passerò tuuuuuutta la mia vita!>

<Ma che romanticone... Allora cosa devi fare sta sera?>

<Sta sera c'è la maratona di Star Wars in TV! Io e Seven la guardiamo insieme, così stavo cucinando qualcosa che potremmo mangiare mentre guardiamo i film.>

Pensavo che Yoosung e Seven fossero amici, non ne avevo la conferma, nessuno di loro me lo aveva detto, ma lo potevo dedurre da quello che mi aveva appena detto il biondo. Comunque, sapevo cosa guardare in TV se mi fossi annoiata o sentita sola.

<Ahhhhh... Capisco capisco... È un appuntamento con la forza! Sbwam, sbwam!>

<Cos'era quel suono alla fine della frase?>

Yoosung rise e io risposi, grazie a quella chiamata mi sentivo decisamente più allegra.

<Era una spada laser, mio piccolo padawan! Sono sorpresa tu non l'abbia riconosciut->

Un clangore metallico, di qualcosa che cadeva al suolo, proveniente dall'altro capo del telefono interruppe la mia frase. Yoosung stava bene, si era fatto male?

<ah! Cavolo... Scusa maestra Jedi, mi è caduta la padella per terra... Possiamo scriverci dopo? Qui si è sparpagliata a terra tutta la tempura che avevo fatto... Ora dovrò rifarla... Ah dopo Fran! Che la forza sia con te!>

Un bip, segno che la chiamata si era conclusa, si presentò al mio orecchio.

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