-Chapter One
La sua vita ormai era quella .
Appena varcava quel cancello, tutti cominciavano a fissarlo in malo modo e lui si sentiva sempre più a disagio.
Era poggiato ad un muretto, mentre aspettava di entrare in quella odiosissima scuola e intanto, si passava le mani sulle braccia che ancora gli frizzavano a causa dei tagli incisi la sera prima.
I suoi capelli castani gli ricadevano sulla fronte e ogni volta che gli cadevano sugli occhi,lui se li spostava.
Si tirò indietro una manica per vedere le cicatrici sulle braccia e la sua bocca lasciò un gemito di dolore quando passò una mano sopra ad una delle tante cicatrici e uscì una goccia di sangue.
Quella ancora non si era chiusa.
Pensava che doveva mettere qualcosa sopra ai tagli per far sì che si rimarginassero meglio .
Lo pensava sempre ma non lo faceva mai.
-Mi fa pena quel ragazzo- e mentre Liam era immerso nei suoi pensieri, una voce maschile in lontananza parlo e alzò subito la testa per vedere chi era stato a parlare. Sapeva che quella frase appena detta, era riferita a lui.
A pochi metri più in là, vide un gruppetto formato da 4 ragazzi.
Tutti fissava no il ragazzo dai capelli castani e gli occhi color nocciola, ma il suo sguardo si puntò su un ragazzo in particolare.
Malik.
Questo era il cognome del ragazzo dai capelli color corvino e gli occhi marrone scuro .
Liam sapeva benissimo chi erano quei quattro ragazzi.
Erano i più popolari della scuola, quelli che tutti conoscevano e che tutti temevano.
Capì subito chi fosse il ragazzo che aveva parlato quando il ragazzo moro accanto gli disse : -avanti Zayn, non ti lascerai mica abbattere per quel ragazzino.-
Gli occhi di Zayn però, erano ancora Incastrai con quelli nocciola del ragazzo.
Il moro pensò che Malik lo facesse apposta,quando si prese l'anellino nero intorno al labbro fra i denti, e a quel vedere, distolse lo sguardo imbarazzato, cominciando and incamminarsi bersi l'entrata della scuola, visto che la campanella delle 8:00, era appena suonata.
Si affrettò per andare al suo armadietto per prendere il libro di chimica e per poi dirigersi in classe subito dopo.
Appena entrò nell'aula, tutti i suoi compagni occupavano i posti infondo, dove di solito, in uno di quei posti ci si metteva sempre lui
-La prossima volta, cerchi di arrivare in orario signorino Payne!- urlò la professoressa con la sua solita voce stridula.
Liam si era dilungato a cercare il libro di chimica sotto a tutti gli altri. In un momento aveva pensato che lo avesse perso perché non lo trovava, poi alla fine era fra il libro di matematica e letteratura.
Il ragazzo fece un sospiro prima di annuire in accordo alla professoressa
e mettersi a sedere al primo banco, proprio difronte alla cattedra.
L'ora di chimica sembrava non passare mai per Liam, a dire il vero non sapeva neanche perché avesse scelto di fare chimica.
Probabilmente solo perché era la materia preferita di sua madre ed era lei che l'aveva costretta ad iscriversi anche a quel corso.
***
Anche per Zayn, l'ora di letteratura non passava mai.
Quel giorno, il ragazzo dagli occhi marroni, su sentiva strano, e tutte le volte che si sentiva come tale, ripensava a quegli occhi che l'avevano fissato fino a quando non era suonata la campanella.
Era un anno che quel ragazzo veniva preso di mira, e lui lo sapeva, tutti lo sapevano, ma solo quel giorno aveva cominciato a preoccuparsi veramente per Liam.
Lo vedeva sempre solo, aveva sempre le mani sulle braccia, come se volesse nascondere qualcosa, e c'era qualcosa in lui che lo spingeva a conoscerlo.
Il ragazzo dai capelli corvino si sentiva male per quel ragazzo, provava pena per lui.
E l'unica cosa che Liam non voleva, era quella di far pena alle persone.
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