2 - Selene Moon

- Non ricordi niente?- le chiese Eliana stranita oltre che stupita. Catturò l'attenzione di tutti quella misteriosa ragazza che scosse la testa.

- Quando mi sono svegliata nel bosco era... sola. Quel posto mi sembrava familiare ma... al tempo stesso mi era sconosciuto. Ero andata vicino ad un ruscello per bere e poi un uomo ha iniziato ad mi inseguirmi. È stato Arnou a fermarlo e a portarmi qui facendomi attraversare quel muro magico. Quello che è successo prima non lo so, è come... un vuoto, un buco nero.-

- Muro magico?-

I quattro ragazzi si guardarono e Selene non ne capì il motivo fin quando non iniziarono a spiegarle ciò che loro sapevano.

- Quel muro divide la Terra dei Nonmagici con quella dei Magici, in modo da non far arrivare fino a noi quelli che non hanno i poteri. Se sei riuscita a passare devi essere una di noi, altrimenti non ci sarebbe una spiegazione più plausibile.- disse Lukas.

- Prima ha usato una magia per vestirsi, quindi dei poteri ce li ha. Bisogna capire di che elemento è.- disse la bruna pensierosa.

- Elemento?- domandò Selene che non capiva, di che elemento parlavano? Cos'era?

- Adesso ti spieghiamo, però vorrei chiederti una cosa. Posso sistemarti i capelli?-

Azura notò che la ragazza continuava a sistemarseli in continuazione dato che alcune ciocche le andavano davanti al viso e inoltre voleva mettere mano su quei capelli splendidi mai visti prima che sembravano così morbidi.

- O-ok-

Azura sorrise felice e si mise dietro di lei, rimasta ancora un po' titubante e in allerta, e rubò una spazzola dal comodino della sua amica bruna che cominciò a raccontare.

- Allora, come abbiamo già detto ci sono due mondi che sono divisi l'uno dall'altro da quando esistono, dalla loro creazione. Il nostro mondo, la Terra dei Magici, è divisa in vari zone e le più importanti sono quelle dei quattro elementi: aria, acqua, fuoco e terra. Ognuno ha i poteri in base al suo elemento e per imparare a gestirli al meglio il posto migliore è questo, la Magic Academy, che fantasia nei nomi.-

- Quindi voi quattro avete dei poteri legati a uno di questi elementi.- disse Selene senza smettere di accarezzare il piccolo drago ora addormentato e tranquillo.

- Esatto. Io sono legata all'elemento della Terra, posso far fiorire, appassire le piante, creare terremoti, voragini, parlare con gli animali ma solo quelli che vivono sulla terra.- spiegò Arlena. Selene guardò gli altri tre, o meglio, gli altri due, visto che Azura continuava ad armeggiare con i suoi capelli dietro di sé.

- Io sono legata al fuoco e posso crearlo in qualsiasi momento tranne in acqua. Azzurra è legata a quest'ultimo e la maggior parte delle ragazze legate a questo elemento tengono molto all'acconciatura e agli abiti, motivo per cui si sta divertendo con tutti i capelli che hai.-

- Ehi, non è affatto vero.- si lamentò la biondina guardando la rossa e facendole la linguaccia. Lukas continuò la spiegazione senza lasciare a Eliana il tempo di ribattere all'amica.

- Io sono legato all'aria. Poi ci sono anche delle sottospecie diciamo, come vampiri e angeli legati sempre a qualche elemento e alcuni di noi possono trasformarsi in animali, ma è un potere davvero raro, in questa scuola c'è solo un ragazzo in grado di farlo.-

- Finito!- esclamò Azura invece contenta del suo lavoro. Ai lati della testa aveva fatto due treccine legate poi dietro e unite a una treccia più grande che almeno teneva in ordine quelle ciocche chiare.

- Grazie, sei davvero brava.- la ringraziò Selene timidamente.

- Figurati.-

Subito dopo si sentirono dei passi nei corridoi e i quattro ragazzi sussultarono all'istante sapendo bene cosa fossero.

- Oh no, questa è la Strizzacervelli, se trova qua Selene e Rev è la volta buona che ci espelle. Dobbiamo nascon...- cominciò a dire Arlena a bassa voce ma fu interrotta dal rumore della porta che si aprì di scatto.

- Vedo che è tutto in ordine. Vi ricordo che tra mezz'ora voglio tutti, nessuno escluso, a dormire. Intesi?- disse una donna dalla voce fredda.

- Sì signora.- dissero in coro i ragazzi mentre la porta si richiedeva e subito si girarono verso Selene che ricomparve assieme al piccolo animale ignaro di tutto e ancora nel mondo dei sogni.

- Come hai fatto a renderti invisibile in così poco tempo? Ci avrai messo meno di un secondo!-

Lukas era stupito, di solito a lui ci volevano un paio di secondi in più ed era uno dei migliori tra chi aveva poteri dell'aria.

- Istinto.- rispose lei come se non fosse successo nulla di che, un giochetto da quattro soldi.

- Quello è un potere legato all'aria, quindi potresti essere una di loro. E in più Rev non le si stacca di dosso.- e Azura indicò il suo amico animale.

- Beh, non possiamo saperlo, alcuni hanno altri elementi insieme a quello dominante.-

- Non saprei Eliana. Comunque domani mattina andiamo dal preside per iscriverti qui e avere un tetto sopra la testa, sempre che a te vada bene Selene.-

- Ok.- rispose solamente continuando ad accarezzare il piccolo Rev ormai addormentato. Non le importava così tanto stare lì o non, per qualche ragione si sentiva un po' a casa, e non perché fosse con altre persone. Era proprio l'energia di quel luogo che sembrava darle il bentornato. Era strano da dire ma era così che si sentiva.

 

"-No... No! Non può essere!-

Sentiva una voce gridare in lontananza, una voce ovattata, piena d'ira e dolore.

- Ester... Ester, Ester!-"

Selene spalancò gli occhi e si mise a sedere di scatto, il suo corpo ghiacciato che tremava leggermente. Era stato solo un sogno. Quella voce però l'aveva già sentita, lo sapeva, ma non ricordava dove.

Perché non ricordo nulla, cosa mi è successo e perché ero in un bosco? Queste erano le domande che le tartassavano la mente in quel momento ma a cui non trovava risposta. Forse era troppo presto, tutto sarebbe tornato alla normalità.

Cercò più volte di ricordarsi anche la più piccola delle cose ma invano e questo la faceva imbestialire, c'era solo nero e altro nero. Cercò di alzarsi il più lentamente possibile dal letto per non svegliare gli altri ragazzi e raggiunse la finestra sopra la scrivania di Arlena, aprendola totalmente sentendosi come in trappola e una ventata fresca le accarezzò il volto all'istante e si lasciò trasportare dalle parole dolci del vento, cadendo di nuovo in un sonno stavolta tranquillo.

 

- Selene? Selene dobbiamo andare.-

Una mano si poggiò sulla sua spalla e subito si alzò svegliandosi completamente e per poco non diede una testata ad Arlena.

- Scusa, non volevo spaventarti. Comunque dobbiamo andare, ti ho trovato una divisa della scuola in modo da confonderti con tutti gli altri e non dare nell'occhio, anche se ne dubito.-

Selene osservò la divisa che aveva in mano l'altra e con lo stesso incantesimo usato la sera prima si vestì. La divisa consisteva in una gonna nera lunga fino poco più di metà coscia, una camicia bianca e delle leggere calze grigie lunghe fino al ginocchio, con tanto di scarpe nere.

- In inverno mettiamo anche dei maglioncini grigio scuro e calze più pesanti.- aggiunse Arlena già vestita e la chiara notò erano solo loro due nella stanza. Gli altri saranno già andati evidentemente...

- Ora andiamo.-

Selene annuì non sapendo che altro fare non conoscendo il luogo e le due ragazze uscirono dirette verso la presidenza. Non sapeva molto, se non nulla, sulla scuola. L'unica cosa che ricordava era che si imparava grazie all'aiuto di persone più grandi ed esperti. In realtà l'idea non l'attraeva molto ma non aveva molta scelta, perlomeno avrebbe avuto un luogo sicuro in cui stare. Selene poteva solo seguire la mora per i corridoi anche quella volta deserti e Arlena sembrò notare la sua perplessità, di nuovo.

- A quest'ora i corridoi sono ancora vuoti poiché le lezioni cominciano alle nove ovvero tra due ore. Meglio andare ora dal preside dove non ha molti impegni.-

- Non mangiate?-

- Sì ma molti mangiano in camera ordinando da mangiare dalle cameriere. Qui si può fare essendo una scuola di lusso diciamo.. La mensa è molto grande ma in questi ultimi anni ci sono sempre più novellini che continuano a fare casino e il preside ha dovuto provvedere. Eccoci arrivate.-

Dopo aver percorso un sacco di corridoi e scale arrivarono davanti ad una porta enorme, tutta intagliata e lucidata con cura. Arlena entrò senza bussare, seguita dall'altra, e si ritrovarono in una stanza enorme, piena di scaffali e scaffali di libri che erano sparsi anche a terra. Al centro una massiccia scrivania con una poltrona in seta rossa su cui sedeva un signore d'aspetto anziano, la sua barba grigia lunga e folta, due occhi verdi circondati da tante piccole rughe che si estendevano su tutto il viso che alzò appena sentì la porta aprirsi.

- Oh, Arlena! Cosa ti porta qui cara?-

La sua voce era roca ma allo stesso tempo melodiosa. Infondeva calma e calore.

- Salve. Ieri Arnou ha trovato questa ragazza nel bosco oltre il muro protettivo e l'ha portata qui. Purtroppo non ricorda niente, solo il suo nome e cosa accade dopo che si risvegliò nel bosco dei Nonmagici.- disse la ragazza guardando Selene che fissava il pavimento con curiosità dopo aver notato per un secondo qualcosa di luminoso. Luce... continuava a pensare incessantemente. L'uomo si alzò e si avvicinò a loro e solo allora Selene rialzò lo sguardo, permettendo a lui di vedere i suoi strani occhi dorati.

- Mmh... Come ti chiami?- le domandò girandole intorno e questo la mise un po' a disagio sentendosi come braccata.

- Selene.- rispose con voce neutrale.

- Ricordi se hai anche un cognome per caso?-

La ragazza ci pensò qualche secondo e qualcosa si accese nella sua mente senza doversi sforzare molto.

- Moon. O almeno... credo che sia questo.- disse quando l'uomo le si mise davanti osservandola negl occhi.

- Ok, Selene Moon. A te va bene se resti qui a frequentare questa accademia?-

- Se non creo disturbo.-

- Affatto, fa sempre bene avere nuovi studenti. Intanto posso provare a cercare qualche informazione su qualche tuo probabile familiare, ok? Arlena ti mostrerà la scuola e ti indicherà tutti gli orari e appena avrete finito andate subito a lezione, mi raccomando. Magari, capendo che magia hai, potremo aiutarti ad arrivare alle tue origini.-

- Grazie.- risposero le due ragazze uscendo appena lui fece segno di lasciarlo solo al suo lavoro e camminando silenziosamente, il rumore delle scarpe contro il pavimento di sottofondo.

- Non l'ho mai avuta.- disse Selene ad un certo punto a bassa voce, rompendo il silenzio e continuando a fissare il pavimento in marmo grezzo.

- Cosa?- le domandò l'altra non capendo a cosa si riferisse.

- Una famiglia.-

- Hai ricordato qualcosa?-

- No, ma ho come la sensazione di non aver mai avuto dei genitori. Penso di aver avuto una famiglia... diversa.-

Arlena non sapeva cosa dire non sapendo nemmeno cosa volesse dire con quelle parole ma nemmeno la chiara ne aveva idea. Non riusciva ad immaginarsi vivere senza la sua famiglia che per lei era fondamentale, come per la maggior parte dei ragazzi. Poi la osservò meglio, non sapeva cosa c'era in Selene che la convinceva ad aiutarla e a starle vicino, ma sentiva che c'era qualcosa in lei, qualcosa di davvero grande e misterioso. Luce... continuava a ripetersi Selene ancora. Luce...

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