VI

Intorno a lui c'era il buio.
Dietro alle sue spalle, dei risolini leggeri.
No aspettate, dietro?
Davanti.
No.
A sinistra...
Destra...forse?
Tutt'intorno, sì...una risata.
La risata di una donna.
L'aveva già sentita in passato, era la  risata gioiosa e contagiosa di Ochako.
Ma c'era qualcosa di sinistro in quella risata.
E nell'eco che la seguiva.
Si voltò, più e più volte, in tutte le direzioni.
Nessuna traccia della ragazza.
Voci miste rimbombavano per quello spazio oscuro e deserto.
La voce di Uraraka e quella di Asui, seguite da un eco leggero, in un discorso distorto e confuso.
<<E poi?>>
<<Ma ti ha chiesto di uscire?>>
<<Beh, gli ho detto di sì.>>
<<Già.>>
<<Che gli hai detto?>>
<<Ah sai com'è>>
<<Sai com'è, com'è, com'è...>>
<<Si può dire che adesso stiamo praticamente->>
<<Pra- Pra- Praticamente...>>
La voce distorta si assopì un secondo e tornò più forte un attimo dopo, pesante come il tuono, fredda come la pietra.
Ma non era più la voce di Uraraka, bensì quella di Bakugou.
<<Insieme.>> Disse solo.
Kirishima deglutì, si portò una mano al petto.
Lo sentiva bruciare, ma il calore non proveniva dell'interno, bensì dall'esterno.
Si guardò la mano scottata e la pelle del petto bruciata fino a rinsecchirsi e rapprendersi come quella di un pollo arrosto.
Urlò a perdifiato nei meandri di quella stanza oscura e, finalmente, si svegliò.

Eijirou sgranò gli occhi di colpo, la bocca spalancata in un grido muto.
Si portò le mani al collo e strinse con forza, agonizzando per poter respirare.
Si piegò in fretta a lato del letto, ove era stato lasciato un catino.
Kirishima lo vide, lo afferrò svelto e ci vomitò dentro quanti più petali e sangue poté, per poi raddrizzarsi e prendere una profonda e bruciante boccata d'aria.
Incredibile che mi basti supporre che Bakugou possa amare qualcun'altro per rischiare di ammazzarmi da solo...
Pensò.
Si chinò di scatto e vomitò di nuovo.
Qualcuno bussò alla porta, proprio in quel momento.
<<Av...Ava...Avanti...>> Riuscì a dire, agonizzante.
La mano destra avvinghiata al proprio petto.
Sotto la solida massa pettorale, il rosso poteva sentire il proprio cuore ardere di dolore tra le spire dell'Hanahaki.
La porta si aprì un poco e la voce di Kaminari si fece strada nella stanza.
<<Kirishima! Sei sveglio finalmente! Tutto bene?>> Chiese.
Il rosso si sollevò e si mise nuovamente ritto a sedere.
La mano fissa al petto.
<<Ciao...Kaminari...>> Disse.
Denki si avvicinò al letto a passo svelto e, subito dopo di lui, dalla porta fece capolino anche Sero.
Aveva in mano una busta di plastica.
<<Sero? Anche tu qui?>> Chiese il rosso.
<<Certo, ti pare che non vengo a trovarti in ospedale?>> Ridacchiò.
Kirishima si pulì un angolo della bocca con il lenzuolo, sovrappensiero.
Lasciò una chiazza di sangue sul tessuto bianco, ma se ne rese conto solo a danno fatto.
<<Ah...dannazione...>>
Commentò, cercando di strofinare col polso la stoffa, allargando solo di più la macchia.
I due amici lo fissarono, vagamente divertiti.
<<Casinista.>> Commentò Sero.
Kirishima arrossì ed iniziò grattarsi la nuca, imbarazzato.
<<Allora? Da quanto sei sveglio?>> Chiese Kaminari, <<Tutti quelli che sono passati hanno detto di averti trovato in un sonno profondo...>>
<<Sono passati? Chi è passato?>> Chiese Eijirou, vagamente speranzoso.
Sero e Kaminari si scambiarono uno sguardo perplesso.
<<Beh quasi tutti...so che le ragazze sono passate e trovarti tutte assieme, poi Midoriya, Iida, Todoroki...>> Rispose Denki pensieroso.
<<E...Bakugou?>> Chiese Kirishima.
Si sentiva un nodo alle budella.
<<Bakugou ha detto di essere passato ieri, che io sappia. Non è stato molto bene ultimamente, oggi è il primo giorno che ha passato a scuola da quando hai avuto il tuo incidente.>> Spiegò Sero.
A Kirishima si scaldò il cuore.
È venuto a vedere come stavo...
Pensò arrossendo, e si sentì subito meglio.
<<Comunque...è Hanahaki, vero?>> Chiese il biondino.
Kirishima annuì.
Era talmente ovvio che si sarebbe sentito ridicolo se avesse anche solo provato a negarlo.
<<Da quanto lo sai?>> Gli chiese.
<<Ormai da un pezzo.>>
<<E sai a causa di chi?>>
Kirishima deglutì.
Ponderò i pro e i contro del dire loro la verità.
Decise che non sarebbe cambiato nulla.
Anche se loro avessero saputo.
<<B-Bakugou...>>
Bisbigliò.
I due si guardarono increduli.
E Kaminari esplose:
<<Ma veramente?! Ma questa è una grande notizia!>>
Kirishima sgranò gli occhi.
<<Eh? Perché?>>
<<Perché è qualcuno vicino a te, qualcuno che conosci bene e con il quale hai tante cose in comune!>> Esclamò felice.
<<Tu dici?>> Chiese il rosso.
Kaminari si chinò in avanti e, con un largo sorriso, disse solo:
<<Senti Kirishima, io non mi stupirei, se Katsuki ti ricambiasse.>>

~
Sarà così? Non lo so, si vedrà. Un saluto a tutt*, spero la storia vi stia piacendo.
A domani :)

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