~CAPITOLO UNO~
Mentre il bambino faceva su e giù con la sua palla, lì, alle porte delle mura che circondavano il castello, vide una specie di piccolo bagliore, che nascondendosi però fra gli alberi non poteva identificare.
Voleva uscire, voleva vedere cos'era quel luccichio che tanto ammagliava i suoi occhi, ma il padre e la madre gli avevano proibito di superare le mura dorate del castello... Nonostante le raccomandazioni, Adrien aveva comunque quel desiderio. Si guardò attorno e quando la guardia se ne andò per fare il cambio turno, il bambino uscì di soppiatto dalla porta, raggiungendo quel piccolo bagliore.
La luce proveniva dai piedi di un albero, nascosto da un enorme cespuglio. Lo superò, e quello che vide lo stupì molto.
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C'era una bambina dai capelli corvini ai piedi dell'albero, il fanciullo li mise una mano sulla spalla facendola girare e appena questa rivolse il viso verso di lui, la luce che proveniva dalla ragazzina scomparve.
"Chi... Chi sei tu?!"
Chiese la bambina, il biondino rimase stupito dalla piccola piangente, ammaliato da quegli occhi dai colori diversi.
"E-ecco io... Stavo giocando quando ti ho vista"
Mentì il ragazzo.
"Perché piangi?"
"P-perché si"
"Mia madre dice che non è una risposta"
"Beh lo è"
"Non è vero, perché piangi?"
Disse, asciugando con una mano la lacrima dall'occhio sinistro della corvina, che non riusciva a non fissare a causa del colore rosso rubino in contrasto con l'azzurro cristallino del destro.
"Beh... Mi mancano i miei genitori"
"Allora torna a casa"
"Non posso, io abito in orfanotrofio"
"Cos'è orfanotrofio?"
"È il posto dove mandano tutti i bambini che non hanno una famiglia"
"E perché tu non hai una famiglia?"
"Non lo so, madame Jouline mi ha detto che i miei genitori non mi volevano bene per via del mio aspetto, perché sono strana"
"Ma tu non sei strana... Sei speciale, e per dimostrartelo ti do questo"
Il principino prese dal suo polso uno dei due bracciali reali e lo infilò in quello della piccina.
"Grazie... Ma è tuo"
"No, ora è tuo"
La ragazzina sorrise, dopodiché sentì dei rumori, sapeva di non poter rimanere lì a lungo
"Ehi..."
"Adrien"
"Adrien io dovrei andare"
"No! Perché?"
"Non dovrei essere qui, se mi prendono finirò nei guai"
"Anche io, ma voglio rimanere qui con te!"
"Non posso mi dispiace, ma ci rivedremo, te lo prometto"
Disse lei, baciando sulla fronte il principino e salutandolo con la mano ed un sorriso, se ne andò. Il piccolo rimase così da solo, si toccò la testa come se sentisse il segno di quel piccolo bacio e guardandosi la mano notò una piccola luce trasformarsi in un diamante, si, un autentico diamante.
Corse subito a casa col minerale in mano, entrando nella camera di sua madre in tutta fretta.
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"Mamma, mamma! Guarda cos'ho!"
"Adrien! O mio dio! Dove l'hai trovato?"
"Me l'ha dato una bambina!"
"Una bambina?"
"Si! Una bambina con due occhi diversi! Mi ha baciato ed è comparso questo!"
"Haha, ma certo, certo, una bambina con due occhi diversi, che fantasia"
La donna scosse la mano sopra la testa bionda del figlio, che la guardò imbronciato.
"Ma mamma! Non sto dicendo una bugia! È vero!"
"Si, si, lo so, vuoi tenerlo?"
"Certo!"
"Va bene dai, vieni qui con me"
La regina prese in braccio Adrien, che mise sotto le coperte insieme a lei, i due si abbracciarono e finirono per addormentarsi all'interno della grande camera reale...
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