~CAPITOLO TRE~

Il ragazzo aprì la scatolina,rimanendo sorpreso dal semplice anello d'argento che gli era capitato,lo sfilò dal cuscinetto che lo reggeva per osservarlo e per poi metterselo ad un dito della mano destra. Subito venne fuori un esserino simile ad un gatto

"Chi... Chi sei??"
"Buongiorno padrone,io sono Plagg,il tuo kwami,e da ora appartengo tutto e per tutto a te"
"Cosa? Cos'è un kwami?"
"Un 'kwami' signore,è l'incarnazione di una delle armi più potenti al mondo,io sono la tua,spero di poterti essere utile,ora,se non le dispiace,vorrei provare ad essere usato,ci sono un mucchio di malviventi la fuori ed io sono un arrugginito"

Il ragazzo lo guardò con un sopracciglio alzato,non capendoci ormai più niente,cos'era quell'essere? Cosa gli permetteva di fare quell'anello? E chi era quel vecchio? Nessuna domanda aveva una risposta.

"Cosa dovrei fare?"
"Deve solo dire: Trasformami"
"Okay,Allora... Plagg,trasformami!"

Un secondo dopo il biondo cambiò completamente vestiario,la tenuta da principe si trasformò in una divisa più formale che non lo faceva sembrare affatto un regnante. Sulla faccia comparse una maschera nera,ed i suoi occhi erano diventati tali e quali ad un gatto,rimanendo però verdi. Si guardò per un paio di secondi,notando qualcosa di metallico al fianco,un bastone. Lo prese,uscendo di corsa dal vicolo e cercando di identificare qualche criminale da sistemare,vedendo però solo un mucchio di persone che correvano di qua e di là dallo spavento. Corse di nuovo nel vicolo,aveva notato una scala su un fianco del muro,salì in fretta sul tetto e si guardò attorno,scrutando come fanno i soldati in piena guerra.

"E tu chi sei?"

Chiese una voce femminile,il principe si girò a destra con lo sguardo,scrutando con gli occhi fissi la ragazza che gli era comparsa di fianco. Aveva un mantello rosso che la copriva da capo a piedi,notando solo un paio di lunghi,neri,stivali in pelle.

"Vorrei farti la stessa domanda"

Infierì Adrien,non poteva essere se non un criminale,prese fuori il suo bastone di metallo nella stessa velocità in cui la ragazza tirò fuori uno strano oggetto rotondo attaccato ad un filo,che pendeva fra le dita della ragazza,solo ora notò che la corvina possedeva una maschera come la sua,eccetto il fatto che era rossa. La prima ad attaccare fu lei,che con un potente colpo attaccò il biondo senza esitazione,colpo che però fu facilmente schivato

"E tu credi di farmi male con quel coso? Illusa"
"Parli proprio come un criminale,belle orecchie comunque,e sai cosa succede ai brutti gatti come te? Questo!"

Con un altro colpo il ragazzo fu steso a terra,bloccato dal piede posizionato sul busto

"Allora 1,io non sono un criminale,sei tu qui il criminale... O mi sbaglio?"
"Ti sbagli"
"Beh,io so di non essere un fuori legge,quindi,se mi levassi gentilmente quel piede dal mio petto,te ne sarei grato"

La corvina alzò un sopracciglio chiedendosi se poteva fidarsi veramente di lui,per poi levare il tacco pesante dal biondo e porgergli una mano,che venne saldamente afferrata.

"Grazie,2... DI CHE ORECCHIE STAI PARLANDO?!"

Esclamò l'eroe

"Di quelle che hai sopra la testa"

La ragazza ridacchio con braccia conserte da quanto fosse buffa la scena; Adrien non riusciva a scollare le mani da sopra la testa,che toccavano con frenesia le folte e nere orecchie del così detto umano.

"Quindi... Tu chi saresti? Un micetto smarrito?"

Chiese lei,richiamando le attenzioni del felino,che sorrise malignamente alla battuta della compagna. Ci pensò su prima di rispondere,ricordandosi del nomignolo che gli aveva dato il vecchio

"Lordnoir,al vostro servizio"
"Lordnoir eh? Mmm... Mi fa troppo da nobile secondo me,ma se piace a te"
"No! Aspetta,hai ragione tu,lordnoir è un nome fin troppo elegante per uno come me"
"Intendi... Per un micetto smarrito?"
"Haha,divertente,comunque mi chiamerò... Ehm... Ecco... Chatnoir!"
"Ti calza a pennello. Bene,d'ora in poi saremo colleghi,piacere,ladybug"
"Ladybug eh? Ma non avevi detto che nomi con 'lord' o 'lady' erano troppo da nobili?"
"1 No,2 Non per me,io sono una lady al 100%"
"Capisco... Ehi ma tu... Non mi hai ancora fatto vedere il tuo volto! Non ti sembra scorretto?"
"Mmm... Naaaah,ma se proprio ci tieni"

Ladybug si tolse il cappuccio che li copriva il viso,rivelando due splendidi occhi azzurro cielo che,intonati alla maschera ed hai capelli corvini,la facevano sembrare un angelo,Chatnoir rimase stupito da tanta bellezza.

"Ehi gattino non vieni?"

Gli chiese lei,che intanto era già saltata dall'altra parte del tetto,guardò giù dal tetto,aveva paura di saltare,ma non poteva certo tirarsi indietro davanti ad una donzella tanto coraggiosa. Guardò il suo bastone di metallo,notando un piccolo pulsantino un po sotto la metà che,premendolo,lo fece allungare talmente tanto che poté attraversare i due tetti delle case. Permettendo ad Adrien di usarlo come asta per correre tetto su tetto

"Sto arrivando!"

I due supereroi atterrarono in pieno centro,erano pronti più che mai ad affrontare tutti i pericoli.

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"Ben fatto!"

Si urlarono i due supereroi dandosi un caloroso pugno e salutandosi con un sorriso. Furtivamente,il principe tornò nella stanza reale,che però venne beccato da una guardia mentre saliva dalla finestra.

"Principe! State bene?!"

Chiesero delle guardie in coro dopo aver chiesto a Adrien di entrare nella stanza da letto per controllare una cosa

"Oh,si,si,tutto tranquillo qui"
"Ah okay,perché un minore aveva visto un plebeo entrare qui dentro dalla finestra... Vuole prendere posizione?"
"No,no,lasciatelo stare quel povero soldato,sarà stato solo un malinteso,ed ora,se non vi dispiace,vorrei dormire"
"Certo principe Agreste,tutto quello che vuole"

Le porte della camera si richiusero nuovamente,stranamente nessuno ebbe o cercò il principe quel giorno,ma a lui che importava? Ora aveva ladybug,e non avrebbe permesso a nessuno,nemmeno a suo padre,di rovinargli anche questo sfizio.

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