~CAPITOLO DUE~

La ragazza prese un altro elastico,legando così l'altra estremita dei capelli,formando due codini morbidi appoggiati sopra le spalle. Marinette ci mise poco a indossare la benda e uscire,non poteva permettersi un altro ritardo con madame Jouline,o li avrebbe sottratto le poche ore in cui lei poteva uscire la settimana. La corvina scese in fretta le scale e si sedette ad un tavolo vuoto del refettorio,ascoltando le stesse parole della badante(e istitutrice dell'orfanotrofio) che doveva sentire ogni giorno,mentre lila,la preferita della donna,ascoltava con faccia entusiasta tutte le cose e le regole che tutti i ragazzi dell'orfanotrofio dovevano fare e rispettare. Tranne lei ovviamente,ed è per questo che era felice di stare a sentire tutti gli ordini dettati. Una volta finito di parlare fece uscire dal refettorio tutte le ragazze e i ragazzi uno dietro l'altro,fermando come al solito lila,che era davanti a tutti,e Marinette,l'ultima di tutta la fila

"Ehi,ricordati di svolgere anche i compiti di lila,io e lei andremo al mercato oggi"

Disse la donna con fare entusiasta,tutte le persone che abitavano nell'orfanotrofio sapevano che la direttrice spendeva i soldi dati dal re per eventuali danni in abiti costosi e abbondanti pranzi con i nobili di Engladon. La corvina abbassò il capo come per chiedere di andarsene,salendo poi le scale ed incominciando i lavori con solita fretta. Più che un orfanotrofio quello era in assoluto il peggior posto dove abitare,un luogo pieno di doveri e stereotipi senza ombra di diritto... Un inferno insomma.

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Il principe continuava a camminare avanti e indietro di fronte la sala reale,dove,in quel momento,il congresso stava decidendo le sorti del figlio,il re bourgeois era un uomo molto severo,pieno di egocentrismo ed una mania estrema di comandare,ma contro il padre di adrien e re di Engladon,non poteva fare altro se non abbassare la cresta,cosa che sarebbe potuta essere utile al ragazzo se suo padre non avesse avuto bisogno di molto conforto economico da parte del regno vicino. Ad un tratto una ragazza vestita di giallo corse incontro il principe,abbracciandolo con troppa enfasi.

"Adriennuccio! Ma allora sei qui!"
"Lady bourgeois! Si stacchi la prego!"
"E perche? Siamo fidanzati in fondo! Inoltre ti avevo raccomandato di chiamarmi per nome,o mi sbaglio?"

Disse la bionda alzando un sopracciglio,doveva comportarsi bene con lei o il re bourgeois avrebbe potuto scatenare l'inferno tra i due regni visto e considerato che avrebbe fatto di tutto per la figlia viziata a cui tanto teneva.

"M-ma certo chloè"
"Bene,così va meglio! Vuoi fare qualcosa mio caro fidanzato?"
"Ecco... Io stavo aspettando che finisse il congresso... Sai,oggi decideranno quali compiti potrò svolgere al di fuori del castello"

Un sorriso smagliante riempì il viso del ragazzo,sarebbe stato immensamente felice di avere il permesso per poter uscire finalmente dal castello,e forse un giorno,anche fuori da Engladon.

"Non capisco perché tu sia così felice di uscire,in fondo non è un granché,insomma,è pieno di insetti,schegge e sassi,non c'è niente di grandioso là fuori"
"Forse tu non capisci chloè,ma avere la possibilità di esplorare qualcosa che hai tanto desiderato da tutta la vita è davvero,grandioso"
"Mah"

Mentre la ragazza sbuffò,Gabriel e André uscirono insieme a tutto il consiglio reale con fare severo

"E quindi?? Quali compiti potrò svolgere al di fuori del regno??"
"Non svolgerai nessun compito al di fuori delle mura reali data la situazione economica ed il sovraffollamento di criminali ad alto rischio,resterai qui nel castello fino al prossimo ordine,almeno che il re Bourgeois non ci inviti nel suo castello"
"Certamente,che ne dici chloè? Ti andrebbe di invitare Gabriel e suo figlio a Jenedy?"
"Certamente! E io ed adrien faremo un giro per la città insieme! Che ne dici adriennuccio??"
"Ma papà! Non puoi impedirmi di vedere personalmente come sta il popolo! È da una vita che ti chiedo di visitare Engladon,ed è da una vita che non me lo permetti! La mamma non avrebbe mai agito in questo modo!"

Dopo una corsa di fuga in camera,il principe arrabbiato sbatté la porta,chiudendo a chiave

"Basta! Sono stanco di dover restare 24 ore su 24 dentro a queste mura! Se lui non mi farà uscire,lo farò io..."

Prese un mantello ed una corda,mettendo la corda fuori dalla finestra ed il mantello sulle spalle adrien si calò piano giù per le mura,uscendo di soppiatto come fece già una volta.
Attraversando il bosco presto o tardi il biondo arrivò in città e con il cappuccio sulla testa si guardò intorno,ora che poteva liberamente vagare per la città aveva la possibilità di fare ciò che avrebbe sempre voluto,vivere in prima persona come popolano di Engladon. Ora che ci pensava nessuno aveva mai visto il principe personalmente in città,quindi poteva semplicemente nascondere i vestiti reali,lasciando il cappuccio del mantello sulle spalle. Mentre adrien camminava qualcuno andò a sbattere contro di lui durante una corsa

"Oh,mi scusi tanto"

Era una ragazza,nascosta dalla testa ai piedi da un mantello rosso,quando la corvina guardò timidamente il principe qualcosa scattò in lui,aveva una benda che li copriva l'occhio sinistro,si guardò intorno,notando il completo caos tra la gente che urlava e correva. Mentre il biondo cercava di capire come reagire alla situazione la ragazza riprese a correre vedendo a seguito un vecchietto che veniva preso a botte da dei vandali. Si avvicinò da dietro e,prendendo dal collo il più grosso,strinse la presa del braccio facendolo cadere a terra,mentre gli altri cercarono di acciuffarlo,il ragazzo prese per un braccio il signore

"Venga con me presto"

In tutta fretta i due si nascosero in un vicolo,lasciando dispersi i ladri di prima

"Grazie ragazzo"
"Si figuri,come si chiama?"
"Fu,maestro fu,ma non è importante ora,quel che è importante ora è come ti ricompenserò"
"Oh ma non deve,io ho già tutto ciò che mi serve"
"Ne è sicuro principe Agreste?"

Il biondo aprì la bocca in segno di sorpresa,come poteva sapere la sua vera identità?

"E-ecco m-ma lei chi... Chi è?"
"Un vecchio che hai salvato con coraggio,e che ora ti affiderà qualcosa di veramente prezioso"

Il vecchio prese una scatolina nera da un sacchetto che porse al ragazzo

"Qui dentro c'è qualcosa che ti aiuterà a realizzare i tuoi desideri mio caro lordnoir"
"Lordnoir?"

Dopo l'ultima affermazione adrien aveva un sacco di domande da fare,ma prima di poter aprire bocca,quello scomparì. Cosa li era capitato fra le mani?

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