10. Louis e Cupido


Il giorno dopo, Harry disse che sarebbe tornato con Cupido nella sua capanna, ma i gemelli ed Armonia lo obbligarono a rimanere lì.

Così il riccio tornò ad abitare in quella che era stata la sua casa per tanti anni e ritrovò l'affetto e la vicinanza dei suoi figli.

Louis non si fece vedere per parecchio tempo e, le rare volte in cui compariva, veniva ignorato da tutti.

Harry avrebbe voluto parlargli, ma lo sguardo duro e freddo che il dio aveva sempre, lo facevano desistere.

Un pomeriggio, mentre Fobos e Deimos erano da Chirone, Armonia dalla dea Flora e Cupido dormiva nella cameretta che era stata creata per lui, Harry ne approfittò per dedicarsi alla cura del giardino.

Il bambino, però, si svegliò prima del previsto e, non trovando nessuno accanto a sè, si alzò e uscì dalla camera.

Vagò un po' per la casa, finché non sentì dei rumori e, allora, spinto dalla curiosità, si avviò in quella direzione.

Louis era seduto su una sedia, nella sua stanza delle armi, e stava lucidando uno scudo e, solo quando sollevò gli occhi da ciò che stava facendo, si trovò di fronte Cupido che lo fissava con gli occhioni spalancati.

" Cosa ci fai qui? Vattene!" gli disse Louis in malomodo.

Cupido, invece, si avvicinò ancora di più ed osservò affascinato lo scudo lucente che il dio stava pulendo.

" Vattene !!" urlò questa volta a gran voce Louis e il bambino arretrò subito per la paura, ma, nel farlo, inciampò nel fodero di una spada e cadde per terra.

Più per lo spavento che per il dolore scoppiò a piangere e le ali che aveva sulla schiena si chiusero sul suo corpo come per proteggerlo.

Louis lo osservò un istante, ma poi tornò alla sua precedente occupazione.

Quando finì di lucidare lo scudo, si alzò e uscì dalla stanza, non voltando nemmeno gli occhi verso il bambino che era ancora seduto per terra a singhiozzare.

Cupido, quando si accorse di essere rimasto solo, si mise in piedi e, traballando, trotterellò dietro a Louis.

Il dio della guerra uscì dalla porta sul retro della casa, per non farsi vedere da Harry, e si avviò verso il luogo da cui controllava le guerre.

Cupido lo seguì, correndo come poteva e si infilò nell'edificio verde nel quale era entrato Louis.

Quest'ultimo si era accorto benissimo che il bambino lo stava seguendo, ma aveva fatto finta di niente.

Da un lato non gli importava di quel figlio non suo, dall'altro voleva vedere fin dove Cupido si sarebbe spinto.

Così si mise a monitorare le guerre sulla terra, finché si sentì tirare il gonnellino di pelle che indossava.

" Cosa guardi?" chiese curioso il bimbo.

" Niente che ti riguardi " rispose acido Louis.

" Ma io vedere..." insistette il bambino.

Louis, allora, prese con rabbia una sedia, la mise vicino al tavolo e, con cattiveria, vi fece salire il bambino.

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