67 - broken heart -
swamicostantini's post
📍Rome, Italy
Good morning from a Marlon who decided to keep me company in class today.
Liked by lorenzochiesa , costantinileo and other
fedexchiesa 😍😍😍
swamicostantini ci manchi
fedexchiesa voi a me, tanto
enea_corradi Marlon più studioso di noi
ginevracorradii più di te sicuro
enea_corradi ma la smetti
ginevracorradii mai
enea_corradi 😩
melissabellini patatoneee
costantinileo 🥰
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Swami's POV
"G, a che esci mi puoi prendere le pillole per il mal di testa?" Domandai alla mia migliore amica che si stava sistemando il giubbotto
"Certo, ma tutto bene?" Domandò ed io annuì
"Lo sai, con gli esami mi stresso particolarmente e mi viene sempre mal di testa." Le dissi e fu lei ad annuire
Per me era diventato un rito di passaggio avere il mal di testa in ogni sessione.
Mi sarei preoccupata della sua assenza.
"Torno tra un'oretta ok?"
"Si"
E dopo averla salutata ed essere rimasta sola in casa con Marlon, mi feci una tisana.
Con la tazza fumante tra le mani, mi diressi verso il salone, dove avevo lasciato tutto il mio materiale di studio.
La schermata del computer mi indicava la giornata e l'orario del giorno ed io sospirai combattuta tra il rimettermi a studiare e il far riposare la mia povera testa.
Optai per la seconda.
Tutto sommato era il 3 gennaio, non sarebbe morto nessuno se non avessi studiato quel pomeriggio.
Dopotutto l'appello era a fine mese.
Chiusi il computer e i libri mentre sorseggiavo la tisana e chiusi gli occhi.
Ma in quel momento suonarono al citofono.
Lasciai la tazza sul tavolo e mi alzai per andare
a rispondere.
"Chi è?"
"Melissa"
Le aprì ed attesi che salisse.
"Ei" la salutai abbracciandola
"Ei, cos'è questa faccia?" Domandò quando chiusi la porta
"Mal di testa" le risposi sotto il suo sguardo attento
"Ho scelto un pessimo momento" Disse ed io scossi la testa
"Vieni accomodati." Le dissi mentre mi sedevo sul divano
Melissa mi imitò ed iniziò a guardarsi intorno.
Poi riportò gli occhi su di me, che nel frattempo avevo recuperato la mia tazza fumante.
"Non volevo disturbarti, ma avevo bisogno di parlarti." Disse guardandomi
"Che succede?" Le domandai confusa e Melissa sospirò
"Spero che riuscirai a perdonarmi." Disse con l'agitazione nella voce
Ed io mi accigliai più confusa di prima.
"Cosa dovrei perdonarti?" Le chiesi e lei sospirò
"La sera del trentuno, prima della mezzanotte, io." Disse ma si fermò chiudendo gli occhi
"Tu?"
"Io e Federico ci siamo baciati Swami." Disse facendomi crollare il mondo addosso
La tazza mi cascò dalle mani cadendo a terra e spaccandosi in mille pezzi.
Sentì una pugnalata al cuore, gli occhi inumidirsi e il respiro mancarmi.
Iniziai a tremare e sentì la testa girare.
"Non sarebbe dovuto succedere ma è successo e non potevo tenertelo nascosto." Mi disse Melissa piangendo
Sentì le lacrime scorrere sul mio viso.
"È successo fuori dalla discoteca.
Avevo bevuto." Disse ed io riconobbi la sensazione che da mesi dimmi dava il tormento
Avrei preferito ricevere un coltello allo stomaco, avrebbe fatto meno male.
Quadravano le cose adesso.
La sua assenza.
La sua stranezza.
Nicolò era una scusa, una copertura.
Sapeva che il suo migliore amico l'avrebbe coperto.
L'avrei fatto anch'io se Ginevra ne avesse avuto bisogno seppur non appoggiassi la cosa.
"So che mi stai odiando ma devi sapere tutto." Disse ed io mi voltai a guardarla
Cos'altro c'era? Cos'altro ci poteva essere?
"Mi vergogno a dirlo." Disse Melissa abbassando lo sguardo
No ti prego.
Non quello.
Speravo con tutta me stessa che il resto che stava per dirmi Melissa, non fosse ciò che stavo pensando io.
"Credo che se non avessimo sentito qualcuno avvicinarsi, saremmo andati oltre al bacio."
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