62 - Pleasure -

Swami's POV

"Zioooooo!" Esclamò Camilla correndo verso di noi, o meglio verso Federico.

Quest'ultimo le sorrise e mollò la sua valigia per prenderla in braccio.

"Ciao principessa." Disse lasciandole un bacio sulla guancia

Camilla gli sorrise e buttò le sue piccole braccia al collo del mio fidanzato.

"Anch'io sono felice di rivederti amore di zia" dissi scherzosamente

"Ciao zia!" Esclamò Camilla, senza però staccarsi da Federico

Nicolò dietro di me rise e con lui mia madre.

"Ciao mamma." Dissi abbracciandola

"Ciao amore mio" rispose lei mentre mi stritolava

"Ciao Monica." Le disse Federico avvicinandosi con Camilla ancora in braccio

"Ciao Chicco." Disse mia madre stampandogli un bacio sulla guancia

"Mamma, lui è Nicolò.
Nico, lei è Monica, mia mamma." Dissi presentando il ragazzo

"È un piacere conoscerla signora." Disse Nicolò porgendo la mano che mia madre afferrò

"Il piacere è tutto mio caro." Gli rispose sorridendo

"Sei sola?" Domandai e lei scosse la testa

"Ginevra è in cucina.
Leo ed Enea sono scesi un'attimo al supermercato e tuo padre è a casa ora viene." Mi spiegò ed io annuì

Mi voltai verso i ragazzi e notai Camilla che era beata in braccio allo zio suo come lo chiamava lei, e guardava Nicolò con occhi curiosi.

Il giocatore dell'Inter se ne accorse e le fece una linguaccia veloce che fece ridere la piccola.

"Ah! Non vedevo l'ora che arrivasse!" Esclamò Ginevra raggiungendoci con un sorriso in viso

"Tu hai già sequestrato zio Chicco?" Domandò alla figlia che un risposta le fece una linguaccia facendo ridere tutti.

La mia migliore amica mi strinse forte ed io le lasciai un bacio sulla guancia.

"Mi sei mancata S." Sussurrò
"Anche tu, tanto." Le risposi

Ginevra mi sorrise salutò Federico.

"G, lui è Nicolò.
Il migliore amico di Chicco.
Nico, lei è Ginevra.
La mia migliore amica." Dissi facendo le presentazioni

"È un vero piacere." Disse Ginevra sorridendo a Nicolò

Quest'ultimo ricambiò il sorriso e le porse la mano.

Lei la strinse, e lui le rispose.
"Il piacere è mio."

***
Più restavamo seduti a tavola, meno riuscivo a guardare Enea.

Quel ragazzo era in estasi totale.

Non si era abituato a vedere Federico girare per casa, e adesso si trovava anche Nicolò.

Quest'ultimo sembrava a suo agio e stranamente da come l'avevo conosciuto io, un po' timido.

"È bello che difendiate così la vostra squadra, e che la scegliate sempre.
È così che deve essere.
Ma qui siamo in battaglia.
So di dirlo davanti ad una famiglia juventina, ma sono fiero di essere interista." Disse Nicolò

Ovviamente, poteva non uscire fuori il discorso calcio?

Certo che no.

"Come hai appena detto tu, è questo ad essere bello." Disse mio fratello e Nicolò gli accennò un sorriso

I due sembravano andare d'accordo.

"Piuttosto, visto e considerato che ha organizzato Enea e questa cosa un po' mi spaventa, chi ci dice il programma di domani?" Domandai

"Ei!" Esclamò Enea facendo ridere tutti i presenti

"Domani partiamo.
Avevamo pensato di andare a passare due giorni sulla neve.
Venerdì mattina torniamo e di sera si festeggia questo strabenedetto ultimo dell'anno." Spiegò Ginevra

"Mi piace." Dissi sincera, felice all'idea di passare dei giorni con tutti loro e divertirci insieme

"Ottimo programma!" Concordò con me Nicolò

Avevo una bella sensazione per quelle giornate.

Ma mi toccava anche ammettere a me stessa, che quella sensazione negativa che avevo avuto mesi prima, non mi aveva ancora abbandonato.

***
"Sei sicuro che non vuoi dormire con lui?" Domandai per l'ennesima volta a Nicolò che annuì

"Tranquilla, stai con lui ma mi raccomando niente cose zozze che domani dobbiamo alzarci presto." Disse Nicolò e potei giurare di essere arrossita perché rise

Scossi la testa tra l'imbarazzo e una risata trattenuta e lo guardai.

"Come se fossi a casa tua, per qualsiasi cosa." Gli dissi e lui mi sorrise

"Grazie.

Gli sorrisi a mia volta e dopo avergli dato la buonanotte entrai in camera trovando Federico buttato sul letto a pancia in giù.

Abbracciava il cuscino ed aveva gli occhi chiusi.

Sorrisi al vederlo così e mi misi a letto anch'io, lasciando un bacio sulla sua testa.

Poi poggiai la mia sulla sua schiena e con un braccio lo circondai abbracciandolo.

Inspirai il suo profumo e chiusi gli occhi.

"Bubi" sussurrò il ragazzo che stavo stringendo

Alzai gli occhi per capire se stesse dormendo e quando capì che era sveglio aprì bocca.

"Si?"

"Ti amo" disse e il cuore iniziò a battermi all'impazzata

"Volevo solo ricordartelo." Sussurrò Federico per poi addormentarsi poco dopo lasciandomi con la consapevolezza che ero completamente, instensamente e follemente sempre più innamorata di lui.

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