{6} Una grande alleanza


(Sì, avevo detto che non ci sarebbe stata nessuna canzone, ma ieri leggendo il nuovo libro di Deredere_ ho sentito questa canzone e mi è sembrata perfetta per la scena del Casinò che c'è in questo capitolo [ah, spoiler alert]. Vi dico io quando attivarla e tranquilli, è un loop di 10 minuti, quindi non c'è un ritmo da seguire. È più un sottofondo. Crediti a Deredere_ per l'idea [non so se devo darle i crediti, ma ci tengo alla nostra amicizia perciò faccio per sicurezza]. Buona lettura!)

Dopo aver percorso una ventina di metri, il gruppo si fermò un attimo.

-È stata una giornata niente male, in fin dei conti!-

Disse Cala Maria, sistemandosi l'acconciatura. Rumor annuì.

-Grazie per averci aiutati!-

Fece Mugman, rivolto ai Root Pack. Psycot scosse le spalle e disse:

-Non c'è problema! Qualsiasi cosa per...-

Non riuscì a finire la frase che venne bloccato da un abbraccio del ragazzo. La carota, non aspettandoselo, balbettò parole incomprensibili prima di ricambiare l'abbraccio. Hilda sorrise.

-Ehi! Ma tu non odiavi gli abbracci?-

Chiese Rumor, piccata. Mugman si grattò la nuca, staccandosi da Psycot, e spiegò:

-In realtà io sono un tipo da abbracci! Ma non mi sono abituato ad essere abbracciato dalle ragazze... Soprattuto da quelle molto carine...-

Abbassò lo sguardo, rosso in volto, e le tre ragazze lanciarono un "Aaaaw" collettivo. 

-Sei così carino!-

Esclamò Cala Maria, avvicinandosi per stringerlo fra le sue braccia. Appena ci fu contatto fra i due, il ragazzo divenne rosso come un campo di papaveri e rimase rigido. Il resto del gruppo scoppiò in una risata.

-Ora che ci penso...-

Intervenne Hilda.

-Noi tre abbiamo un motivo per voler proteggere Mugman! Immagino che ce l'abbiate anche voi.-

I tre fratelli si scambiarono uno sguardo carico di affetto e di nostalgia.

-Noi abbiamo visto questo piccoletto e suo fratello crescere!-

Affermò Under Root dandogli delle carezze amorevoli.

-Sappiamo che non volevano far del male a nessuno!-

Concluse Weepy.

-Come vi siete incontrati? Hilda vive nella prima isola, ma prima della battaglia per il contratto non li aveva mai incontrati, dico bene?-

Hilda annuì. Psycot si lasciò andare in una debole risata e disse:

-Vi racconterò una storia! Io ed i miei fratelli avevamo appena aperto il nostro negozio di ortaggi e, quando cominciò a farsi buio, avevamo già ricevuto quattordici clienti! Quando stavamo per chiudere, arrivò il quindicesimo:

Diedi altri due colpi di zappa prima di lasciare che Under Root piantasse un altro seme di zucchina. Weepy stava sotterrando per bene uno dei ravanelli che era cresciuto in quei giorni e stavamo già pensando ad andare a dormire per essere svegli il giorno seguente.

"Abbiamo racimolato ben venti gettoni d'oro, ragazzi! Come primo giorno..."

Fece Under Root coprendo con due spalate di terra il seme appena piantato e spianando la collinetta con due colpi di piatto ben decisi.

"Direi che è andata benone!"

All'epoca non era un totale scorbutico come lo è ora e...

AHIO! Perché il pizzico?-

-Chi lo sa? Forse perché sono un totale scorbutico!-

Sentenziò la patata dandogli le spalle.

-Ehi, scorbutitotale, non si interrompono le storie!-

Gli urlò Rumor arrabbiata.

-Continua pure.-

-Come stavo dicendo:

Stavamo giust'appunto per andare a dormire quando una voce profonda ci fermò:

La cosa che più mi colpì furono quei due bambini coperti di cerotti, crepe e ferite. Si guardavano intorno con fare curioso ed il rosso aveva cominciato a correre urlando.

"Salve, signore. In realtà, mi dispiace, ma stavamo per chiudere."

Under Root annuì come a confermare quello che avevo appena detto. Il piccolo blu stava squadrando Weepy piuttosto stranito.

"Il fatto è che il venditore dal quale andavamo prima ha... fatto arrabbiare il Diavolo... Perciò..."

Noi tre, che eravamo nuovi, non capimmo il senso di quella frase, ma l'avremmo scoperto in meno di tre anni.

"Senta, domani dobbiamo alzarci molto presto... Mi dispiace che abbia dovuto fare tutta questa strada..."

"Oh, non fa niente..."

Aveva bofonchiato sorridente il bollitore.

"Capisco perfettamente. Forza, Cuphead, non toccare quelle foglioline e andiamo!"

Si volse per raggiungere la porta mentre Mugman ci salutava con la manina libera. Cuphead ridacchiò e chiese, con una vocina impertinente:

"Che pianta è questa?"

Io ed Under Root ci scambiammo un'occhiata e io risposi:

"Vedi, quella è una mia specialità: diventerà una carota tra un po' di mesi!"

"Quelle arancioni che aiutano a non indossare gli occhiali?"

Chiese il piccolo Cup mimando degli occhiali di fronte al suo viso.

"Ahah. Sì."

Stavo già prendendo in simpatia il piccolino e quando se ne stavano per uscire ci ripensai.

"Aspettate."

Kettle tornò da me senza capire.

"Abbiamo un po' di tempo per un ultimo cliente..."

"Cosa? Davvero?"

Io mollai una leggera gomitata sulla pancia di Under Root per farlo stare zitto.-

-Leggera? Mi prendi in giro? Io me la ricordo ancora!-

-Under Root! Smettila di interrompere la storia!-

Gli urlò Rumor di nuovo mentre Hilda tratteneva una risata. Mentre Psycot raccontava il piccolo aneddoto, il gruppetto marciava per la galleria.

-Il piccolo Mugman saltellò felicemente e gridò con una vocina sottile sottile:

"Grazie mille, signori!"

"Aw, non è nulla picco..."

La frase di Weepy venne interrotta dall'abbraccio del blu. I suoi occhi si inumidirono e ricambiò l'abbraccio. Dopo che Kettle ebbe comprato quello che ci era rimasto, due carote, un pacco di cipolle, sei gambi di sedano ed il ravanello, mi strinse la mano dicendo:

"Benvenuti ad Inkwell Isle!"

"Grazie mille, signor..."

"Kettle! Viviamo poco dopo la foresta, proprio là!"

E puntò il comignolo della sua casa.

"Se posso osare chiedere, come mai i bambini? È sposato?"

Chiese Weepy mentre coccolava il piccolo Mugman. Kettle rise di gusto prima di dire:

"No, no... Qualcuno doveva prendersene cura... E sono tutto ciò che mi serve per essere felice!"

Under Root rimase senza parole ed io ebbi appena il coraggio di salutarlo mentre andavano via. Mugman si staccò da Weepy e per raggiungere il suo tutore inciampò e cadde faccia a terra.

"Attento! Rischi di farti più graffi di quanti già non abbia!"

Scherzò Under. Mugman si rialzò e ridacchiò divertito.

"Perché tutte quelle ferite?"

"Io e Cup litighiamo spesso, ma facciamo sempre pace!"

Ci salutò con la manina e tornò a casa di corsa.

Credo che sia stato uno dei giorni più felici delle mia vita! E da allora tornavano ogni giovedì e sabato per comprare le verdure ed io ed i miei fratelli vedemmo queste piccole tazzine crescere...-

Rumor si asciugò una lacrimuccia con un dito.

-È commovente!-

-Già!-

In tutto questo, Mugman teneva lo sguardo basso e dei lucciconi si erano formati nei suoi occhi. Under Root diede una gomitata a suo fratello, che stava in testa, e gli puntò la tazza con il pollice.

-Tutto a posto?-

Il gruppo si fermò per aspettare Mugman, ma non sembrò che il ragazzo volesse proseguire.

-Sei sicuro di stare bene, scricciolo?-

Chiese Under Root visibilmente preoccupato.

-No, io non... Non è nulla...-

Si asciugò le lacrime e superò tutti. Hilda fece per raggiungerlo, ma Psycot la trattenne.

-Ti conviene lasciarlo un po' da solo...-

La ragazza deglutì ed annuì, rassegnandosi a seguire il resto del gruppo. Cala Maria spezzò il silenzio:

-Allora... Esattamente dove andiamo?-

-Non lo so.-

-Come sarebbe a dire?-

-Siete voi quelli col piano! Io non so dove stiamo andando.-

-Ok! Fermi tutti!-

Ordinò Rumor. Il gruppo, compreso Mugman, si fermò.

-Ci serve un piano di quelli coi fiocchi!-

-Sentiamo la cazzata!-

Esclamò Under Root mascherano la voglia di scoppiare a ridere. Weepy lo fissò scuotendo la testa.

-Ok, scusami, rifacciamola...-

Diede due colpi di tosse sotto gli sguardi annoiati dei suoi compagni.

-Sentiamo la brillante idea di corona di bronzo!-

-Chiamami con nomignoli stupidi un'altra volta e troverò il modo di farti tornare sottoterra!-

-Invece di minacciarvi...-

Si intromise Hilda.

-Io avrei un piano.-

-Vai!-

Fece Cala Maria con i gomiti appoggiati sul bordo della vasca.

-Abbiamo rimosso l'avviso dalla bacheca di Ribbit e Croaks, questo è vero. Ma ci sono altri milioni di persone che cercano Mugman per i soldi e per il contratto.-

Annuirono tutti, eccezion fatta per Mugman che si stava ancora riprendendo.

-Rumor: uno dei più grandi modi di diffusione sono i computer, giusto?-

-Beh, online c'è tutto!-

-Se riuscissimo ad hackerare il sistema e a rimuovere Mugman dalla lista dei ricercati?-

Tutti si scambiarono un'occhiata perplessa.

-Sai, non è un'idea pessima...-

-Però, se Werner Werman sta contro di noi, questo ci lascia con un solo pazzo fissato con la robotica...-

Si intromise Mugman.

-Già... Dottor Khal...-

Disse atona Cala Maria.

-Allora verso la terza isola! Andiamo!-

Ed il gruppo cambiò rotta.


-Bene! Ora sì che ci siamo tutti!-

Beppi stava a braccia incrociate, chiaramente contrario a quella riunione. Oltre a Baroness, Grim e Djimmi, c'era anche Wally Warbles, che volava sopra tutti i presenti con sguardo truce.

-Parliamo un po' di questo avviso!-

Fece Baroness tirando fuori un foglio dal suo cappello e mostrandolo ai presenti.

-Questo tizio qui non solo ha distrutto il mio castello e fatto del male ai miei scagnozzi, ma ha anche ferito e mandato all'ospedale Wally e suo figlio...-

L'uccello annuì.

-Distrutto la macchina e le attrazioni di Beppi...-

Il clown sbuffò alzando gli occhi al cielo, ma si vide costretto ad annuire.

-Rovinato il sarcofago e la marionetta di Djimmi...-

Il genio stava fumando una pipa e lanciò a Baroness un'occhiata annoiata.

-Ti ho già detto di non interpellarmi...-

Baroness lo ignorò.

-Ed infine ha dato fastidio a Grim e alle sue fiamme. Giusto?-

Il drago distolse gli occhi e provò a replicare:

-Beh, in realtà...-

-Giusto! Quindi è per questo che noi ci uniremo per trovarlo prima che lo facciano quei tre idioti della terza isola e quegli altri tre della prima!-

Grim sbuffò esasperato ma non ribattè. Dopo aver ispirato profondamente, Djimmi si tolse la pipa dalla bocca rilasciando un pennacchio di fumo.

-Te l'ho già detto, Von Bon Bon! Io non sono interessato! Che tu lo trovi, che lo trovino i sei "idioti" o che riesca a scamparsela, mi fa lo stesso. Ho vissuto fino ad ora con il contratto del Diavolo, la mia piramide ed i miei gattini e non ho bisogno di nient'altro!-

Baroness ringhiò arrabbiata, ma dopo un altro spiffero di fumo, Djimmi le disse:

-E poi stai vendendo un ragazzino che ha cercato di salvarti!-

Detto questo, fluttuò verso la sua piramide e nessuno provò a fermarlo. La ragazza stritolò l'avviso nella sua mano, arrabbiata.

-Meno uno! N-Non c-credo che sia una buona id-idea quella dell'a-alleanza!-

Balbettò Grim.

-Beppi! Tu sei con noi?-

Chiese la baronessa a bruciapelo. Il clown non si scompose e rifletté un attimo.

-Non ho ancora deciso da che parte stare... È vero che mi hanno tolto la dignità ed hanno ferito i miei cagnolini ed i miei pinguini, ma è pur sempre un ragazzino...-

-Beppi... Lo sai da quanto tempo il Diavolo ha il mio contratto?-

La ragazza si avvicinò al clown che, intimorito, cominciò ad indietreggiare.

-Sono esattamente quindici anni, Beppi, quindici anni di paura e di occhiatine! Finora sono riuscita a scampare dal Diavolo, ma quei dannati fratellini...-

Grim e Wally si scambiarono un'occhiata preoccupata: il temperamento esplosivo della baronessa faceva paura persino a Cagney.

-Non dirmi che non ti sei sentito così anche tu!-

Beppi lasciò passare un minuto di silenzio prima di rispondere:

-Come mai sei in debito con il Diavolo?-

-Questi, mio caro, non sono affari tuoi! Vedi di decidere in fretta da che parte stai, faccia a palloncino, che già Goopy ci ha dato buca!-

Il clown non commentò.

-Voialtri due! Chiedete a TUTTI quelli che riuscite a trovare se hanno visto Mugman o Hilda. Ho saputo che sono in combutta...-

Da dietro una delle gabbie del circo, ad origliare tutto quello che dicevano i boss della terza isola, stava una ragazza di nostra conoscenza...

Sally si rigirò l'ombrello tra le mani e si rinascose dietro la gabbia.

-Werner aveva ragione... Stanno complottando... Ma lo stanno facendo nel modo sbagliato. Possiamo davvero fidarci di una banda di smidollati?-

Stette in silenzio per un po' e sospirò esasperata.

-Non ci credo che quel topo idiota e questo gruppo vuole catturare quel ragazzino. Sarà meglio che lo trovi prima io... Intanto...-

Guardò il foglio scritto dal topo tedesco e lasciò un po' la presa prima di incamminarsi verso la terza isola. Un colpo di vento nell'imbrunire le strappò il foglio di mano e lo lasciò cadere poco dopo il suo nascondiglio. Posando lo sguardo a terra, Beppi lo vide e lo lesse. Senza dire una parola, lo piegò in sei e se lo mise sotto alla bombetta, rimuginandone il contenuto. Pensieroso, tornò verso il suo tendone.

La porta del bar si aprì e King Dice entrò. Tutte le mosche lo ignorarono, eccezion fatta per la cameriera che a momenti faceva cadere il vassoio. Fuori era già buio e sarebbe stata presto ora di cena. Il dado entrò e non poté non notare lo stato dei baristi e l'avviso mancante.

-Che cosa è successo qua dentro?-

Ribbit e Croaks non risposero.

-Chi è stato a strappare l'avviso?-

Silenzio totale. Dice si arricciò i baffi indispettito ed urlò:

-Pretendo di sapere! Chi ha ridotto i baristi in questo stato?-

-Mugman ed Hilda!-

Tutti i clienti si voltarono arrabbiati verso la cameriera che, realizzando quello che aveva fatto, si tappò la bocca.

-Sono stati qui?-

-Sì! Non ha idea del porcile che ho dovuto pulire...-

Le mosche divennero tese ed evitavano King Dice con lo sguardo in tutti i modi possibili. Il dado si schiarì la gola e disse:

-Grazie mille per aver parlato!-

La cameriera ridacchiò sollevata.

-Quanto a voi... Nessuno tranne il Diavolo o uno dei suoi mandanti può far del male e o uccidere chiunque abbia il contratto...-

Una delle mosche strinse suo figlio piccolo, terrorizzata.

-E sebbene io sia uno dei suoi mandanti, per oggi chiuderò un occhio. Ma che non si ripeta mai più!-

-Nossignore!-

Fece il coro di clienti e baristi mentre la cameriera ridacchiava felice di essersela scampata.

-Vado a raccontare a chi di dovere! Arrivederci!-

Ed infuriato per non essere riuscito a catturare Mugman, uscì sbattendo forte la porta. Ribbit sospirò e disse:

-Sei promossa ad aiuto-cuoca, Denise!-

La cameriera fece un paio di svolazzi in aria per la gioia e si fiondò nelle cucine.

-Chi di voi moschette traditrici vuole fare la cameriera al suo posto?-

Chiese beffardo Croaks incrociando le braccia.

-Ma anche loro non hanno detto nulla...-

-Chiedo scusa, signore che sta sussurrando qualcosa, può alzare la voce? Magari interessa a tutti!-

Un cliente in frac deglutì e le sue gambe presero a tremare.

-È ovvio che non abbiamo detto nulla perché ci vergognavamo di aver perso! Quello gnappetto e la cartomante me la pagheranno...-

-In realtà è un'astrologa.-

-Zitto, Rib! Era per enfatizzare il mio odio!-

-Scusa, Croaks...-

Tutte le mosche si scambiarono uno sguardo preoccupato.

-Curate queste ferite, andremo a cercarli! E tu: vieni a fare il cameriere!-

Fece il ranocchio marrone puntando l'uomo che aveva sussurrato. Lui si alzò rassegnato e prese il tovagliolo che era caduto all'aiuto-cuoca, sotto le risate divertite dei due proprietari del bar.

(Premete play ora)

-AHAHAHAHAH!-

-Ah ah... Ridete quanto vi pare, fatto sta che almeno ci sono andato vicino!-

Rispose Dice arrabbiato mentre guardava le sue carte. Werner e Briney Beard non riuscivano a smettere di ridere. I tre stavano giocando a poker al Casinò e finora King Dice aveva racimolato dieci chip gialli, Werner tre rossi, uno giallo e due blu e il capitano sei rossi.

-Ti sei fatto avere da due ragazzini, Dice! Si può solo ridere di questa faccenda!-

Werner scoprì le carte, rivelando una coppia di cuori. Il capitano continuava a ridere mentre cambiava una sua carta con una del mazzo.

-Non mi sembra che voi vi stiate dando da fare!-

Ribatté King Dice rivelando una coppia di fiori ed una coppia di cuori prima di incrociare le braccia. Briney lanciò uno schiocco divertito ed affermò:

-L'unica cosa che so io, è che Rumor ed Hilda stanno cercando Cuphead. Non saprei dire il perché...-

Rivelò anche lui le carte e non aveva nulla. Così, Dice prese due chip rossi di Werner e tre di Briney, e poi passò il mazzo a Werner. Il topo mischiò bene le carte e riposò il mazzo sul tavolo.

-Se volete il mio parere, quella Hilda complotta con Mugman!-

-Pensavo che tu ed Hilda andaste d'accordo...-

Scherzò il capitano.

-Io te l'ho già detto un centinaio di volte! La odio! La vorrei uccidere con mie stesse mani!-

Nessuno dei due che gli facevano compagnia osò chiedere il perché.

-In ogni caso, avete un piano, vero?-

-Ya!-

-Già! Non mi avete mai parlato del piano...-

-Zitto! Ho detto a chi di dovere di fare attenzione ai suoi spostamenti...-

King Dice sbuffò e rivelò un'altra doppia coppia, mentre il capitano aveva un full e Werner una tripletta. Briney prese una gialla da Dice, una da Werner ed i due blu di Werner.

-Quindi come ha intenzione di procedere?-

-Si mostra un po' contro all'inizio, poi fa finta di starci e BAM!-

Urlò il topo sbattendo la mano sul tavolo.

-Ci dice dove sono ed è Game Over per il piccoletto!-

Aspettando l'arrivo delle carte, Werner si accese un sigaro e prese a fumare. Il capitano cacciò il fumo lontano dal suo viso, infastidito, mentre Dice rimase indifferente.


King Dice non trovò la forza di sorridere, sia perché si sentiva umiliato (anche se era il braccio destro del Diavolo, non aveva combinato nulla di utile), sia perché non aveva nulla in mano. Provò a cambiare tutte le carte, ma il risultato fu lo stesso.

-Quindi catturate Mugman e la sua amichetta?-

-Oh, no no no...-

Rise malignamente il topo mentre il capitano rivelava una tripletta.

-Catturo Mugman ed uccido la sua amichetta!-

E, detto questo, il tedesco mise un full sul tavolo mettendo fine alla partita.

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