{25+1} Festa finale


La scaletta traballò per la terza volta e Popper pigolò spaventato.

-Stai calmo! Ti tengo io... Tu non devi preoccuparti di nulla!-

Il pinguino storse il becco, quasi accartocciando il triangolo di carta che stava reggendo. Dopo che Beppi lo ebbe tirato su, riuscì finalmente ad appendere il filo di festoni, tirando un sospiro di sollievo.

-Ottimo!-

Il clown si mise il suo animaletto sulla spalla e gli diede due carezze per confortarlo.

-Sei stato bravo! Io non ci sarei mai arrivato...-

Un braccio meccanico gli sfrecciò davanti facendolo sobbalzare e la scala traballò di nuovo, facendoli cadere entrambi. Gli ultimi tre festoni vennero sistemati da questo braccio in men che non si dica.

-Bot! Piano con il braccio!-

-5CU5A.  7AN7O,  B3PP1...  M1.  HA1.  ORD1NA70.  D1.  3553R3.  V3L0C3!-

-In realtà, io non ti ho ordinato un bel niente...-

Si volse con disappunto verso Khal, che stava sdraiato su una sdraio con una Cola in mano, risucchiando rumorosamente il liquido dalla cannuccia pieghevole.

-Aiuterebbe se tu aiutassi, Khal...-

Il dottore smise di bere e guardò Beppi confuso.

-Ah! No, Bot può farcela anche senza di me. Giusto, amico?-

Il robot ridacchiò (o fece un verso che gli assomigliava), ma Popper provvedé a materializzare i pensieri del suo padrone dando uno schiaffo alla bottiglia di Cola del dottore.

-Ehi!-

Si mise seduto, un po' arrabbiato.

-Quando hai detto che eri felice di aiutarmi, non pensavo avresti lasciato fare tutto il lavoro al tuo robot!-

-Non farne una tragedia... Dopotutto, tu non hai specificato che dovessi essere io in persona a dare una mano!-

-Pensavo fosse implicito!-

Strillò il clown.

-È stato Bot ad insistere per dare il suo contributo...-

-A tutti e tre!-

-Sì... Ma è talmente bravo che gli toglierei il divertimento.-

Gli abbassò il cappello sul naso con un dito prima di raccogliere la bottiglia e bere quello che era rimasto della Cola. Beppi ritirò su il cappello e si arrese, prendendo la scaletta per rimetterla a posto.

-Wow, Beppi, ti sei superato!-

Djimmi entrò nella stanza con una scatola piena di bibite.

-Oh! Ciao, Djim! Capiti proprio a fagiolo! Ho una cosa da mostrarti!-

Annunciò entusiasta salendo sopra una rampa di scale a chiocciola. Il genio posò la scatola accanto alla sdraio del dottore ed aspettò che tornasse il suo amico. Questi venne giù con un balzo ed un vassoio di biscotti.

-Provane uno e dimmi che ne pensi!-

Djimmi ne prese uno e lo morse. Dopo averlo inghiottito, annuì.

-Non sono per niente male...-

-Sono contento che ti piacciano! Baroness mi ha insegnato una ricetta speciale.-

-Prendi lezioni di cucina da lei ora?-

Beppi ne prese uno in mano e scrollò le spalle.

-Devi ammettere che è brava.-

E se lo ficcò in bocca, masticando rumorosamente.

-E poi, shvoglio il meglio shper la festa in onore dei noshtri shalvatori...-

Biascicò tra un boccone e l'altro prima di inghiottire.

-Eheh. Hai ragione. Se lo sono proprio meritato.-

-Dopo due intere settimane all'ospedale, anche Hilda è uscita ed ora manca solo Mugman.-

Commentò il dottore leggendo il giornale, mentre il suo robot tornava a casa realizzando che le decorazioni erano finite.

-Era proprio distrutto... Speriamo che tutte le crepe si siano rimarginate.-

-Hai visto Cuphead, no? Non ha quasi più nemmeno il ricordo delle ferite! Sono certo che starà benone.-

Fece il clown al genio prendendo alcune bibite e mettendole in frigo. La porta si spalancò e Rumor entrò con una posa da diva (un vassoio in mano, la corona scintillante e il braccio libero rivolto al soffitto con il palmo aperto) ed urlò squillante:

-Buoooongiorno! Chi è pronto per la festa?-

-Io!-

-Era una domanda retorica, Beppi...-

Fece il dottore fissandolo annoiato, mentre Djimmi scuoteva la testa sorridente. Popper saltò sulla schiena della regina, attirato dall'odore che emanava il vassoio.

-Ti piace? Tieni...-

Ne prese uno e glielo avvicinò al becco, prima che venisse divorato. Il pinguino inghiottì il tortino pigolando di felicità. Beppi posò i suoi biscotti e chiese:

-Cosa sono?-

-Ci hai detto di portare da mangiare, no? Ho preparato i miei tortini al miele. Sono una specialità!-

-Quando trovi mai il tempo di cucinare?-

Chiese Khal, sedendosi composto alla vista di Maria. Wally sbuffò e rispose:

-Gliel'ho chiesto anch'io e la risposta è stata...-

-Trovo sempre il tempo di fare qualcosa per i miei amici!-

-Quello.-

Willy ci pensò su ed intervenne:

-Ma... Non aveva detto...-

Il padre gli tappò il becco con l'ala, fulminandolo con lo sguardo, ma l'ape mosse la mano in su ed in giù per dirgli "Stai calmo".

-Ho anche detto che mi ha rimpiazzata uno dei miei dipendenti, ma non c'è bisogno di specificare!-

Una risata si levò nella stanza, mentre i nuovi arrivati entravano. Grim si osservò intorno: la camera era tutta allestita, pronta per la festa.

-Q-Quando arriva Bar-roness?-

-Sono quiiii!-

Il drago si spostò dall'entrata e la lasciò entrare, seguita da due dei suoi servitori più fedeli, appena di ritorno dall'ospedale.

-Come mai ci hai messo così tanto?-

Chiese l'uccello alzando gli occhi al cielo. Suo figlio vide i biscotti sul tavolo e li raggiunse leccandosi il becco, allungando un braccino per prenderne uno. Uno schiaffo lo costrinse a ritirarla e se la massaggiò indignato.

-Scotta! Potresti bruciarti!-

-Papà...-

-Li ho tirati fuori da più di 5 minuti! Non bruciano, Wally...-

Intervenne Beppi trattenendo le risate, divertito dallo sguardo omicida del pulcino.

-Muffsky ci ha messo troppo a sistemare la ciliegina sulla testa.-

-Ehi! Non stava ferma cinque secondi ed ha rischiato di esplodermi in faccia tre volte!-

Esclamò il muffin con un marcato accento russo, dando la schiena alla baronessa. Jawbraker lo fissava eloquente, mentre il resto della sala era scoppiato a ridere.

-È tutto pronto, vero?-

-Non ti fidi?-

-Oh, no! Se c'è qualcuno che può riuscire a sistemare una festa in poche ore, sei tu!-

-O Pinkie Pie! Ma in questo mondo non esiste... Quindi...-

-Cosa ti ho detto sui riferimenti fandom?-

-Mi dispiace! Me l'ha servita su un piatto d'argento!-

Djimmi ridacchiò divertito mentre gli altri non afferravano il riferimento.

-Quando arrivano gli altri?-

-Dovrebbero arrivare col Phantom Express tra poco.-

Rispose Maria bagnandosi la testa. Il dottore le fece l'occhiolino, facendole alzare gli occhi al cielo, mentre Willy masticava rumorosamente uno dei biscotti cucinati dal clown, sporcandosi il becco di briciole.

-Già... Mi m-manca anche il v-v-vecchio postino. Qual e-era il suo nom-me?-

-Trevor? Ma a chi importa del postino?-

Chiese Baroness giochicchiando con uno dei festoni di carta.

-Vuoi dire che preferisci: "Signorina petalo dorato, la più elegante nel giardino di spine"?-

Fece il verso Rumor piroettando in aria. Gli altri annuirono divertiti.

-È antipaticissima! Persino Weepy non la sopporta!-

-Che vi aspettavate? Il Diavolo doveva mandare qualcuno che seguisse le regole alla lettera!-

Beppi si strozzò con il tortino alla battuta del genio. Un quieto bussare alla porta li riscosse. Fu Khal ad aprire la porta e subito assunse un'espressione seccata.

-Ah. Non mi aspettavo ci saresti stato anche tu.-

Dice non disse nulla. Se lo aspettava, dopotutto. Non avrebbe dovuto accettare l'invito... Maria, al contrario, sorrise e lo incoraggiò ad entrare.

-Beppi! È arrivato Dice!-

Gridò Rumor volando da lui per accoglierlo. Djimmi diede un pugnetto sulla spalla del suo amico.

-E tu che eri convinto che non sarebbe venuto...-

Il clown trattenne le urla di gioia e corse dall'ospite con il pinguino alle calcagna. Wally e Baroness, invece, rimasero dov'erano, lanciando al nuovo entrato occhiatacce.

-Ciao, Beppi... Grazie mille per l'invito. Non posso credere che tu abbia deciso di invitarmi...-

-Bazzeccole! Dov'è Devil? Viene?-

-COSA?!-

Strillò Jawbreaker chiudendosi a sfera, spaventato.

-Beppi! L'hai invitato?!-

Strillò Wally avvicinandosi il figlio con l'ala.

-Sì. Qualche problema?-

Fece Maria con gli occhi gialli. Grim si offrì di posare la giacca del dado, che gli fece cenno di non preoccuparsi.

-Devil... Non potrà venire. Si deve ancora riprendere dalla battaglia di due settimane fa.-

-È ferito?-

-Beh... Non esattamente...-

Abbassò lo sguardo.

-Non parla con nessuno. Si è rifiutato anche solo di leggere l'invito.-

Il silenzio calò nella stanza.

-P-Peccato...-

-Aspetta un attimo, faccia cubica...-

-Vi ho detto di non chiamarmi con quel nome... Per cortesia...-

Fece Dice con una smorfia.

-Tu hai lasciato il Diavolo al Casinò senza nessuno di guardia?-

-In realtà, ho dato ordine a Chips, i Tipsy Troops e Wheezy di controllarlo.-

-Rassicurante...-

Sibilò Khal tra i denti, tossendo subito dopo nella speranza che non lo avesse sentito nessuno. Dice cercò di ignorarlo, ma sentì una morsa amara stringergli il petto dopo quella frase. Sospirò. Maria giochicchiò con le mani imbarazzata prima di spezzare il silenzio:

-Allora: è tutto pronto?-

-Tutto quanto! Mancano solo gli ospiti d'onore...-

-Quanto pens-sate ci metteranno ad ar-rr-rivare?-

Chiese Grim, piuttosto preoccupato.

-Non lo so... Devono prendere Mugman all'ospedale, perciò...-

Rispose Willy prima di mordere un altro biscotto. Wally si decise a spostare con l'ala suo figlio dal vassoio, guadagnandosi un'occhiataccia.

Passarono le ore, tre per l'esattezza, e non solo erano arrivati gli ospiti, ma la festa era nel vivo. Spectre, Rumor e Briney facevano il trenino, leggermente ubriachi, mentre Djimmi e Werner fumavano rispettivamente un sigaro ed una pipa (si erano scambiati i ruoli così per gioco). Di cibo rimasto ce n'era poco, e pure quello venne finito dai tre ragazzi che verranno presto conosciuti per tutta Inkwell come "Il Trio degli Impicci" (The Mischief Trio): Cuphead, Mugman e William.

-Quanto avete preso?-

Chiese circospetta la tazza rossa.

-Due biscotti, due frittelle ed alcune pizzette... Mi sembra cinque...-

-Tre frittelle e tre tortini!-

Lo stomaco del blu brontolò.

-Volevo dire due tortini...-

I tre ridacchiarono tornando alla festa. Sulla pista da ballo, Beppi e Popper si stavano scatenando mentre Sally e Jack ballavano attaccati, fissandosi e sospirando.

-Ma se voi due siete qui, chi bada ai piccoli?-

-Li abbiamo lasciati con Tank. Può benissimo tenerli sotto controllo...-

-Già. È solo una sera, Wally, non ce la rovinare.-

Dicevano questo senza distogliere lo sguardo l'uno dall'altro. L'uccello alzò gli occhi al cielo e li lasciò stare: anche lui e Penny avrebbero voluto privacy! Ma abbandonare i propri figli ad uno sconosciuto... Rabbrividì!

-A proposito... WILLY!-

Sfilò con lo sguardo la stanza, ma non c'era nessuna traccia di suo figlio. Si allontanò dalla pista e mentre stava gridando per la seconda volta il suo nome, andò a sbattere a qualcuno.

-Warbles... Guarda dove vai!-

Wally squadrò Dice e gli mollò un verso di stizza.

-Tu, piuttosto! Se scopro che mio figlio è scomparso per colpa tua...-

-Papà, ma io sono qui.-

L'uccello arrossì mentre il figlio lo fissava curioso.

-Stavi dicendo, Warbles?-

Il tono di Dice era sì divertito, ma tradiva una silenziosa rabbia.

-Nulla. Ti tengo comunque d'occhio.-

Mentre i due se ne andavano, il dado si lasciò andare nell'ennesimo sospiro.

-Vedrai che ti perdoneranno... È solo una questione di tempo...-

Pensò scuotendo il bicchiere di scotch, anche se non ne era del tutto convinto. Baroness si fermò un secondo, tutta sudata.

-Cavoli... Non avevo ballato così dal ballo dei debuttanti...-

Sedendosi su una delle poltrone, si accorse di non essere la sola ferma. Hilda stava con la schiena appoggiata al muro, gli occhi persi nella folla danzante come si stesse sognando dentro.

-Berg!-

L'interpellata sobbalzò e distolse immediatamente lo sguardo.

-Che ci fai qui tutta sola?-

-Io non ballo.-

-AHAHAHAHAH!-

La baronessa frenò la sua risata appena ebbe realizzato che non era ricambiata.

-Non stai scherzando, vero?-

Hilda scosse la testa.

-Andiamo, Berg! Certo che balli! Tutti balliamo!-

-Non io. Non ho mai ballato in tutta la mia vita.-

-Sarai andata a feste scolastiche in cui si ballava! Con i dischi in vinile... Un giovane a cingerti le spalle... Poi scoprire che sono stati quei due cretini dei tuoi migliori amici a costringerlo solo per farti contenta...-

Rimase un secondo con lo sguardo sognante incollato al soffitto, poi scosse la testa e si riprese.

-Quella roba lì!-

-Non io...-

Fece l'astrologa mesta, massaggiandosi la spalla.

-Ma ce l'hai mai avuta una vita, Berg?-

-Forse aveva altri passatempi piuttosto che farsi tutti i ragazzi che le capitavano a tiro! Non ti pare, Baroness?-

Von Bon Bon si alzò impettita e guardò storto Psycot.

-Che insolente! Ho avuto solo due ragazzi al liceo!-

-Lei invece ha studiato ed ha fatto qualcosa della sua vita!-

Intervenne Weepy con la faccia più intimidatoria che riuscì a fare. Moe gli diede man forte:

-Non tutti abbiamo il privilegio di nascere ricchi e viziati, signorina caramellina!-

Fu il massimo che la baronessa riuscì a sopportare:

-Zitti, ortaggi troppo cresciuti! Ho dovuto sudare sette camicie per trovarmi dove sono ora!-

E se ne andò. La carota diede una pacca alla sua amica.

-Grazie, ragazzi...-

-Di nulla! A che servono gli amici, sennò?-

-Non vuoi nemmeno provare a ballare?-

Si intromise Maria, che aveva sentito la discussione e si era vista arrivare davanti Baroness incazzata nera.

-Non sono capace! E poi... Che c'è di tanto divertente?-

-Hilda? Mi prometti una cosa?-

-Cosa, Weep?-

-Il primo ragazzo che ti riuscirà a far ballare, tu lo sposerai! Ci stai?-

Chiese la cipolla con un faccino adorabile. Hilda ci pensò su.

-Siccome non accadrà mai, in futuro... Ci sto!-

La musica venne bruscamente interrotta e tutti si volsero arrabbiati verso Cagney dietro il mixer. Lui alzò le spalle.

-Io non centro!-

Ribby e Croaks consegnarono un altro drink a Khal e fissarono il fiore ugualmente curiosi. Le luci si riaccesero ed il rumore stridente di una sedia che veniva spostata riempì la sala.

-Ahio! Ma che fate?-

Si lamentò Goopy. Cuphead gli fece cenno di fare silenzio. Mugman salì in piedi su una sedia, con il viso rosso dall'emozione ed un sorriso da ebete dipinto in faccia.

-Scusate tutti per l'interruzione! Devo dire un paio di cose...-

Tirò fuori dei fogliettini e vi diede una sbirciata.

-Grazie a tutti per essere venuti oggi! Come ben sapete, ora siamo tutti liberi dal contratto del Diavolo. Ma questa non è l'unica cosa che verrà cambiata...-

Passò al fogliettino dopo, posizionando con cura quello che stava leggendo in fondo. Strizzò gli occhi per leggerlo e poi continuò:

-Il Casinò diventerà un posto migliore! Dice si metterà di buona lena a ristrutturare tutto, comprese le macchine e... Beh... La posta in palio.-

Scappò a tutti una risatina, compreso al dado. Hilda stava squadrando l'amico piuttosto sorpresa: lui? Con dei fogliettini? Era quello che scriveva tutti i giorni e che si rifiutava di far leggere a lei ed a suo fratello?

-Bisognerà anche rassicurare i cittadini sulla condizione del Diavolo...-

Cuphead gli lanciò un'occhiataccia che lo fece deglutire.

-Ma... Non è questo il motivo per cui vi ho interrotti. Devo dirvi una cosa personale.-

Ci fu una lunga pausa, in cui tutti lo fissavano, esortandolo con lo sguardo a proseguire. Si poteva addirittura sentire Khal che sorseggiava dal bicchiere. Cambiò fogliettino.

-Durante la battaglia finale, mi sono sentito...-

Avvicinò gli occhi al foglio, senza riuscire a leggere la propria scrittura smunta.

-Elettrizzato? Ah, no! Terrorizzato! Ah... Ha più senso...-

Ridacchiò nervosamente e tornò a leggere. Hilda emise una risatina e frugò nel sacco.

-Per questo volevo dirvi che...-

Qualcosa gli sfrecciò davanti al viso, strappandogli i fogliettini di mano.

Tutti si volsero verso l'astrologa, che aveva ancora il braccio destro teso. Si raddrizzò e disse con il suo solito sorrisetto beffardo:

-Ups... Mi deve essere scivolato il braccio...-

-Hilda Berg...-

Le sussurrò tra i denti Cuphead con un'espressione omicida.

-Andiamo, continua il tuo discorso! Non hai bisogno di qualche stupido foglietto di carta per parlare! Sei nato per fare discorsi!-

-Su questo le dò ragione.-

Fece Dice con un sorriso sincero, mentre Hilda lo evitò con lo sguardo dopo aver sbuffato.

-Quando parli col cuore, riesci a lasciare tutti a bocca aperta!-

-Dai... Che ci volevi dire?-

Mugman sembrò inizialmente spaventato, poi prese un bel respiro e trattenne il fiato con le guance piene d'aria, con un'espressione adorabile. Si piegò in avanti urlando:

-Mi dispiace!-

Tutta la sala esplose in un'esclamazione di sorpresa.

-Ti dispiace? E per cosa?-

Chiese Beppi mentre Popper si grattava la testa.

-Mi sono comportato malissimo nei vostri confronti due settimane fa... Sono stato estremamente rude e non vi ho mai spiegato il perché...-

Si lanciarono degli sguardi confusi, bisbigliando parole sorprese. Gli unici tre ad aver capito erano Hilda, William e Cuphead. Proprio l'ultimo lanciò agli altri due uno sguardo di intesa ed annuì, prima di costringere suo fratello a rialzarsi.

-Non hai bisogno di spiegare un bel nulla!-

-Avevamo capito!-

-Cosa avevate capito? William Warbles?-

Il pulcino spiegò con testuali parole:

-Durante la battaglia finale, in molti di voi sono stati respinti mentre tentavano di accorrere in suo aiuto.-

-Ah, quello. Già, piuttosto rude...-

Fece Rumor con un sopracciglio alzato. Briney le diede una gomitata per farla stare zitta.

-Mugman vi ha respinti perché non voleva che nessuno di voi si facesse del male! Non è vero?-

Concluse l'astrologa affiancandosi all'amico.

-Davvero? Mugman...-

Il ragazzo annuì con lo sguardo rivolto da tutt'altra parte.

-Tesoro... Ma perché non ce l'hai semplicemente detto?-

Chiese Maria confusa.

-Perché se l'avesse semplicemente spiegato a voce alta, il Diavolo avrebbe pensato di fare altro. Non è così?-

Chiese Khal rimirando il fondo del bicchiere ormai vuoto. Spectre chiese:

-Altro cosa, dottore?-

Anche William, Hilda e Cuphead sembrarono stupiti dall'ultima rivelazione ed ora avevano gli occhi rivolti alla tazza blu. Questi si mordeva le labbra indeciso se parlare o meno. Poi, parlò:

-Qualche giorno fa, ho avuto un bruttissimo incubo seguito allo scontro con i neutrali impossessati.-

Questa frase da sola scatenò una catena di reazioni: Werner deglutì e si ritrasse d'istinto, Wally e Cagney sobbalzarono, Briney fischiettò fingendo di non far parte della comitiva, Djimmi impallidì tormentato dai sensi di colpa, Spectre, Goopy e Beppi si guardarono fisso, Dice tossicchiò lanciando al quartetto uno sguardo assassino ed Hilda annuì sovrappensiero.

-Erano tutti i miei amici... Impossessati o come il mio subconscio se li è immaginati! E... Il solo sapere che quella poteva essere una possibilità... Se vi foste avvicinati e lui si fosse accorto o ricordato di avere quella possibilità...-

Fece una pausa. La sua voce si stava lentamente incrinando ed i suoi occhi inumidendo.

-Anche quando stavo contro i neutrali... Non sarei proprio riuscito a combattere contro nessuno di voi! Io... Non sono forte come pensavo...-

Cuphead sorrise commosso e salì su una delle sedie accanto alla sua.

-Non hai assolutamente nulla di cui vergognarti, Mug! Il fatto che tu non riesca a far del male ai tuoi compagni è anzi una dimostrazione di forza! Non devi vederla come una debolezza...-

-Ci dispiace essere stati tanto ottusi da non accorgerci di questo...-

Fece Maria rossa dall'imbarazzo.

-Ottusi? Hai arricchito il tuo vocabolario, Cala cara Maria, sono fiera di te!-

Disse Rumor abbracciandola, ancora mezza ubriaca. La sirena non si sottrasse, ma rimase un pochettino rigida.

-Non ti avvicinare a me quando sei ubriaca... Mi spaventi...-

Khal stava fissando l'ape arrabbiato, con la stessa espressione che gridava "Io non parlo così" lontano un miglio, tanto che i fratelli rannocchi emisero una risatina divertita.

-Dispiace a me... Non avrei mai dovuto trascinarvi in questa avventura.-

-Scherzi?-

Psycot ridacchiò per un secondo.

-È stata una delle cose più divertenti che io abbia mai fatto in tutta la mia vita!-

-Spaventoso! Questo sì...-

Continuò Weepy.

-E molto doloroso in alcuni tratti...-

Fece Hilda con un sorriso amaro sulle labbra.

-Ma siamo comunque stati contenti di prendervi parte con te! Abbiamo stretto amicizie che anche noi credevamo impossibili.-

Fece Moe abbracciando il dottore, che lanciò un urletto confuso. Quasi tutti i presenti, quelli che facevano parte dei neutrali e degli antagonisti, rimasero un secondo tristi. Beppi abbracciò Baroness facendola arrossire ed esclamò:

-Già! Abbiamo anche fatto capire ai nostri nemici quest'emozione!-

-Hai ragione! Si è più fighi tutti insieme!-

Fece Goopy con un sorriso fiero.

-Dico bene?-

Un'altra risata scosse la stanza mentre i festeggiamenti riprendevano, ancora più vivi di prima.










La prua della barchetta cozzò contro il pontile, scivolando all'indietro. 

-È sicuro che vuole che la lasci qui? Possiamo sempre aggirare le isole e trovare un posto migliore... Inkwell Isle non ha una buona reputazione...-

Fece un procione ai remi, con una spiga stretta tra i denti. Il passeggero annusò l'aria con il muso appuntito, alzando la testa impercettibilmente. Con un balzo atterò senza rumore sul legno rovinato dagli anni, con un sorriso furbo che gli illuminava gli occhi color onice.

-No, Chunk! Questo posto è perfetto!-

-Chunk... Non trattarmi come fossi tuo amico!-

La coda del guidatore guizzò.

-Scusami...-

Prese il suo sacco e la sua faretra, tirò fuori l'arco e se lo appese al collo, si sistemò bene la bretella ancora integra, mentre quella destra penzolava all'altezza del ginocchio. I suoi pantaloni gialli e la sua maglietta rossa si piegavano, mossi dalla brezza marina del porto di Inkwell. Accuratamente, sbottonò la sua giacca blu e se la mise in spalla commentando:

-Non credo che avrò bisogno di questa... Anzi!-

Fece scivolare giù la bretella e si tolse anche la maglietta, rimanendo a petto nudo.

-Neanche questa.-

Pagò il procione che se ne andò sbuffando e tornò con lo sguardo alla città.

-Un luogo affollato non fa per me...-

Passeggiò per le viuzze nel buio più totale della notte ed arrivò finalmente alla prima isola. La sua bocca si aprì di stupore.

-Ho trovato! Questa sarà la mia nuova casa!-







UEEEEE!


Ben ritrovati, baka!

Chi è curioso per il prossimo capitolo?


Come al solito, commentate!


Bye

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