{23} Battaglia finale (pt.1)

(la canzone va per tutto il capitolo! Divertitevi!)


-Il dado non ha mentito: non c'è nessuno di guardia alla porta!-

Commentò Moe guardando il Casinò dall'ingresso della grotta. Dice abbozzò un sorriso, ma Hilda sbuffò.

-Non abbiamo ancora visto dentro!-

Grim fece cenno di avanzare e tutti tranne Hilda, Dice ed Elder Kettle azzardarono un paio di passi fuori dal loro nascondiglio.

-A me sembra tutto ok...-

Commentò Khal, da sopra la testa del suo robot che era riuscito a riparare. Anche quest'ultimo tirò su un pollice sorridendo. Ma la porta del Casinò si aprì, rivelando Baroness seguita da tutti gli altri loro nemici.

-Oh... Porca tro....ttola!-

Si trattenne Rumor dopo che Psycot l'ebbe minacciata con lo sguardo.

-Grim!-

Il drago cercò di non lasciarsi impressionare e ringhiò.

-Se fossi rimasto da questa parte, non saremmo stati costretti a farti del male!-

Intervenne Wally, buttando indietro la testa per far muovere il suo ciuffo.

-Immagino!-

Le murene di Cala Maria sibilarono insieme a lei. Hilda sussurrò rabbiosa da dietro il masso:

-Che ci fanno loro qui?-

-Può darsi che Werner...-

Dice non si sarebbe dovuto lasciar scappare queste parole. L'astrologa si volse verso di lui con gli occhi a fessura, costringendolo ad indietreggiare.

-Werner se ne è andato ieri sera... Vero?-

-No! È rimasto per aspettare la mattina e...-

Si arrestò, capendo.

-Oh no...-

-Tutto questo era una TRAPPOLA! Lo sapevo che non ci saremmo dovuti fidare di te!-

-Hilda!-

La ragazza fece per picchiare il dado, ma fu bloccata dalla voce della carota.

-Ormai ci siamo dentro con tutte e due le scarpe!-

-Non indossiamo scar...-

Rumor riuscì a tappare la bocca della sirena prima che riuscisse a finire la frase.

-Grazie!-

Fece Moe, alzando gli occhi al cielo. Grim stava già sputando fuoco addosso alla baronessa, che schivava e gli sparava mirando alle ali ed al collo.

-Siamo qui e tanto vale seguire il piano!-

Col cuore in gola, la ragazza annuì. Wally si stava lanciando per dare una mano all'amica, ma un guizzo nero e giallo che gli saettò davanti distolse la sua attenzione.

-Ehi! Uccellino! Credi di riuscire a starmi dietro!-

L'ape gli fece un occhiolino prima di lanciargli una palla rosa con lo scettro. Maria schioccò le dita e le due murene presero a sputare sferine elettriche addosso a Sally, che fece una smorfia ed esclamò:

-Sempre molto elegante, Maria!-

-Perché tradire le persone che ti credevano amica è molto signorile!-

Cantilenò le ultime sue parole facendole il verso e muovendo le mani, facendo ridere le due murene. L'attrice sorrise.

-L'ho comunque fatto con stile!-

Aprì l'ombrello, lanciando addosso alla vasca due giocattolini a forma di topo meccanici. Cagney e Beppi si stavano già prendendo a mazzate, mentre Ribbit e Croaks si misero davanti a Moe e Weepy.

-Noi vogliamo riprendere dall'ultima volta!-

E si scrocchiarono le mani insieme. La cipolla e la patata annuirono impercettibilemente, preparandosi all'incontro. Briney si ritrovò davanti Psycot e Khal.

-Natura e tecnologia insieme!-

-Sicuro di riuscire a tenere il passo?-

Il capitano tirò fuori una sciabola e rise sguaiatamente.

-Già! Marina mi ha fatto un piccolo prestito!-

E si lanciò sulla carota mentre il robot ringhiava e lanciava tre bulloni dorati. Dice fissava il terreno, mortificato. Elder Kettle gli lanciò un'occhiata curiosa, ma non riuscì a parlare.

-Berg: noi ok, ma tu perché stai ferma qui?-

-Sto cercando un buco per poter passare.-

-Cosa?-

-Se riesco a notare un punto dove non c'è nessuno e ci lanciamo in quel cosiddetto buco veloci abbastanza, possiamo evitare un conflitto ed entrare prima!-

Tornò a scrutare il campo di battaglia, strizzando gli occhi e mettendosi una mano a taglio sulla fronte.

-Forse... Là! C'è un grosso buco! Ora avverto gli altri... Aspetta... No, si sta avvicinando qualcuno. Ma quello è... Werner?-

Dice si incuriosì e si sporse a sua volta.

-Sì! È il buon vecchio Werner...-

-Buon vecchio, già, perché a te non ha TORTURATO!-

Fece acida la ragazza.

-Beh... Dovresti vedere quante volte mi ha battuto a carte... Un po' una tortura lo è stato...-

L'astrologa decise di concentrarsi sul ratto piuttosto che cercare una risposta ad effetto.

-Ma che cos'ha in braccio? Sembra proprio...-

La frase le morì in gola. L'aveva riconosciuto.

-Sembra proprio cosa?-

Chiese scioccamente Dice. Non fece in tempo a finire la frase che Hilda era già uscita dal nascondiglio di corsa. Il dado la seguì confuso ed anche Kettle li raggiunse, sebbene mantenendo una distanza di sicurezza.

-Hilda! Ci si rivede...-

Esclamò il tedesco appena l'ebbe vista. Ci furono due cose che spinsero Hilda a fermarsi: la prima fu il tono, stranamente basso e privo della malvagità che lo caratterizzava, e la seconda fu il fatto che l'avesse chiamata per nome. Anche Dice riconobbe la persona che il ratto teneva in braccio e tornò verso Kettle, ancora più pallido di prima.

-Mug... Che gli hai fatto?-

Disse Hilda tra i denti, mentre una lacrima solitaria le colmò l'occhio destro. Werner rise, anche se era ancora privo della convinzione che aveva qualche giorno prima.

-Io non ho fatto nulla! Suo fratello ha fatto tutto!-

Il cuore di Kettle ebbe un vuoto e mancò un battito. Sentì il mondo crollargli definitivamente addosso alla vista di uno dei suoi ragazzi inerme tra le braccia di uno dei cattivi. E sapere che era stato l'altro dei suoi ragazzi ad averlo fatto non lo fece sentire per niente meglio.

Berg saltò in aria e giro su se stessa rapidamente, assumendo la forma di uno spicchio di luna. I suoi occhi rossi puntarono dritti sul topo ed urlò:

-Hai passato il limite, Werner! Fatti sotto!-

Dapprima Werner rimase impressionato ed anche leggermente intimorito, ma poi si lasciò andare in un odioso:

-Tch!-

Buttò a terra con noncuranza il corpo di Mugman e fischiò. Il suo robot gatto lo inghiottì ed una capsula di vetro con lui dentro apparve sulla cima della sua testa.

-Non aspettavo altro, Berg! Finalmente potrò ucciderti e regolare i conti una volta per tutte!-

Stelle, astronavi, fantasmi di topi ed assi di legno cominciarono a saettare un po' ovunque, mentre Dice tentava di trascinare Kettle lontano da tutto quel casino.

-Signore! Non siamo al sicuro qua!-

La teiera non lo ascoltò e cominciò a camminare quanto più velocemente potesse verso il ragazzo.

-Signore! È completamente uscito di testa?-

-Voglio salutarlo... Per l'ultima volta!-

Il dado provò a ribattere, ma un'asse che lo mancò di un soffio lo interruppe e Kettle era ormai quasi arrivato.

-Ma guarda tu... Ora capisco da chi hanno ripreso!-

Si lanciò dietro di lui parando con la telecinesi alcuni degli attacchi che puntavano a loro per sbaglio.

-Signore!-

Gli afferrò entrambe le braccia per bloccarlo.

-Lei ora mi seguirà ed andremo in un posto più sicuro!-

-Tu non capisci, Dice! Io non posso lasciarlo lì...-

Delle lente lacrime gli stavano bagnando il viso. Mentre King Dice si sforzava per portarlo indietro, il suo sguardo cadde su Mugman e sussultò, lasciando involontariamente la presa. Fu una cosa talmente inattesa che Kettle smise di muoversi.

-Che ti prende?-

-I miei occhi potrebbero anche mentire, ma... Sono abbastanza sicuro di averlo visto muoversi.-

Anche Kettle gettò i suoi occhi a terra ed impallidì. Mugman stava a carponi  e si lamentava con dei mugugni appena udibili nel caos della battaglia.

-Poteva andarci più piano quel dannato ratto...-

-Mugman!-

Quella voce profonda era inconfondibile: il ragazzo si volse di scatto verso Dice e vide Elder Kettle. Il taglio che le rocce gli avevano fatto sulla schiena qualche minuto prima passò in secondo piano. Si alzò immediatamente in lacrime e si gettò verso il suo tutore per abbracciarlo.

-Elder Kettle... Io non... Grazie al cielo che Hilda e gli altri si sono ricordati... Volevo... Volevo davvero liberarti, ma... Se mi avessi seguito ed il Diavolo ti avesse fatto del male per convincermi... Contando che aveva anche Cup, io non potevo... Non avrei saputo sopportare...-

Kettle posò un dito sulle labbra di Mugman, anche lui mente piangeva.

-L'importante è che tu stia bene...-

E si abbracciarono stretti. Al ragazzo capitò per sbaglio di aprire gli occhi e vide Dice. Sobbalzò, staccandosi dal suo tutore e buttandosi davanti a lui caricando il dito.

-Che vuoi? Non osare avvicinarti...-

-Mugman, fermo!-

La mano guantata di Kettle gli abbassò il braccio.

-Lui sta con noi ora.-

Il ragazzo tornò con lo sguardo sul braccio destro del Diavolo, un po' scettico.

-Siamo sicuri?-

-Io mi fido.-

-Se ti fidi tu...-

Abbassò il braccio e si rilassò.

-Allora mi fido anch'io.-

Dice era ancora troppo scioccato per riuscire a parlare e si riprese dopo essere fuori pericolo, sentendosi un po' più sicuro:

-Come è possibile? Io ho sentito lo sparo... Tu eri morto.-

-È vero. Cuphead ha sparato. Ma il colpo si è schiantato alla mia destra! Io ho solo finto di essere morto per trovare un modo di lasciare il Casinò e tornare dai miei amici!-

Affermò Mugman con un sorrisetto stampato sul volto. Si vedeva che era fiero del suo piano. King Dice assimilò il discorso dopo un po' e scosse la testa.

-Ok, non abbiamo tempo ora! Dobbiamo aspettare che Berg e gli altri entrino e prelevino Cuphead per catturarlo e trovare un modo di farlo tornare in sé!-

Il dado fece per afferrare un braccio della tazza, ma questa oppose resistenza.

-No! State prendendo un grosso granchio! Cuphead è nella nostra squadra!-

-Cosa?!-

Esclamarono Kettle e Dice in coro. Per enfatizzare la sua ultima frase, Mugman annuì col capo.

-È stato lui a sbagliare mira. Non so come lo abbia capito, forse è stato qualcosa nei suoi occhi... In ogni caso, ha colpito il suolo per far sì che si sollevasse la cenere ed il Diavolo e Werner non vedessero che ero integro. A quel punto mi sono buttato a terra ed ho aspettato che lasciassero la stanza. Fortunatamente, Werner ha avuto un momento di umanità ed invece di buttarmi nelle fiamme voleva con tutta probabilità seppellirmi decorosamente da qualche parte!-

Nel mentre di questa esposizione, Wally riuscì a dare una svolta alla battaglia afferrando con entrambe le zampe le spalle di Rumor. Si lanciò in picchiata sulla porta e le fece sbattere la schiena aprendola ed entrando. Il suono si sentì per tutto il campo, tanto che tutti assistettero alla scena.

-RUMOR!-

Tutti i membri del gruppo dei buoni lasciarono il proprio avversario su due piedi per entrare ed assicurarsi che l'ape stesse bene.

-Tornate subito! Non abbiamo ancora finito!-

Strillò Cagney intimando i suoi amici ad entrare con lui. La battaglia si era ora spostata nella stanza svuotata di tutte le macchine da gioco, con la differenza che c'erano anche i membri dello staff del Casinò a colpire Beppi e compagnia. La regina era svenuta e Wally la fissava con disprezzo. Non riuscì a mollare il colpo di grazia perché tre carote lo colpirono sul petto.

-Lontano da lei!-

Urlò Psycot col terzo occhio aperto. L'uccello non si arrese e tornò alla carica, stavolta mirando alla carota. Il robot di Khal riuscì a costringere Briney schiena a terra, ma vista l'ape lasciò stare e si precipitò a tirarla su, tra le urla confuse del dottore:

-Bot! Che ti prende? Dove vai?-

Non seguiva più i comandi del controller. Fece docilmente scivolare la mano sotto alla schiena di Rumor, facendo attenzione a non intaccare la fragilità delle ali, e lentamente la sollevò. Appena Khal ebbe capito, aprì uno sportello consentendo al suo robot di poggiarvici Rumor ed una specie di ascensore la tirò su fino alla sala di comando.

-Stai ferma qui, Honeybottoms!-

E tornò a combattere il capitano. Hilda e Werner erano entrambi stanchi, ma la ragazza era in netto svantaggio. Infatti le bastò un ultimo colpo per abbandonare la forma di luna. Restare in aria fu un'impresa, ma qualcos'altro di imprevisto la scosse: dei chips di gioco la colpirono in pieno dal suolo e quello fu il massimo. Cadde a terra. Tentò di rialzarsi, ma l'ombra della zampa del gatto le fece capire che era finita. Aveva vinto lui alla fine. Un braccio meccanico si oppose al robot di Werner strappandogli un:

-Che cosa?-

-Perché non te la prendi con qualcuno della tua taglia, Werman?-

E Bot spinse via il gatto prima di chinarsi verso l'astrologa.

-Una mano, Hilda?-

Hilda fissò il robot confusa. Le stava facendo un occhiolino.

-Te l'avevamo detto che non ti avremmo abbandonata!-

La ragazza ridacchiò commossa e si arrampicò sulla mano del robot. Quest'ultimo la posò sulla sua testa.

-Hilda: lavoro di squadra! Facciamo vedere a questo spocchioso cosa sappiamo fare!-

Annuì, preparando risate e stelle e tirando fuori il sacco, pieno di mini-dirigibili che non aspettavano altro che essere lanciati. Wally non pensava che una carote sarebbe riuscita a fare così tanto danno a qualcuno della sua portata e qualcos'altro lo mise in atroce difficoltà: un verme saettò verso il suo petto, mancandolo per un soffio.

-Under Root! Sei matto? E Weep?-

-Non ti preoccupare!-

E fece un occhiolino.

-Se la può benissimo cavare da solo. E poi, c'è Beppi con lui!-

Psycarrot lanciò uno sguardo verso Ribbit e Croaks e li vide a forma di slot machine, lanciando piattaforme infuocate verso il clown e la cipolla dopo che Popper ebbe fatto il "parry" sulla manopola. Weepy le schivava andando sottoterra ed il clown saltava o si abbassava.

-Hai un'idea?-

-Ci sono!-

La cipolla pianse e le lacrime si infiltrarono nelle giunture della macchina, facendola cigolare ed inceppare.

-Oh! Vedi che a volte funziona la soluzione più logica!-

Esclamò Beppi arrestandosi sul posto. Psycot annuì e torno alla sua battaglia.

-A due contro uno sono bravi tutti, eh?-

Un proiettile rosa colpì la guancia di Moe, facendolo indietreggiare. L'inconfondibile ronzio del nido meccanico di Willy lo precedette, mentre soffiava stile western sulla sua pistola. Wally si allarmò immediatamente alla sua vista.

-Willy? Che ci fai qui? Pensavo di averti detto di restare a casa!-

-Non m'importa cosa mi dici, papà! Io non resterò con le alette tra le alette...-

Tentò di incrociare le ali mentre parlava, ma si confuse di ordine e si incastrò male. Tentò di non darci peso e continuò il suo discorso:

-Aspettando la fine della battaglia! Io voglio farne parte!-

-È troppo pericoloso per un pulcino come te! Torna subito a casa! Sei in punizione!-

-No!-

-Come, prego?-

-Mamma avrebbe voluto che io fossi qui oggi! Perché se tu stai difendendo i tuoi ideali addirittura mettendoti in gioco, allora non m'importa da che parte stia il giusto! Io sto con te papà.-

Wally rimase colpito dalle parole del figlio e fece per abbracciarlo, ma una zolla di terra si frappose tra i due.

-Possiamo pensare dopo a quanto siamo fantastici?-

-Basta che ci ricordiamo di pensarlo!-

-Hai proprio preso da tua madre!-

E tornarono a combattere fianco a fianco. Parlando di due contro uno, Cala Maria si stava davvero sforzando al massimo per tenere testa a Cagney ed a Sally. L'attrice non era tutto questo problema, ma il fiore... Si lasciò cogliere impreparata da una ghianda che nemmeno vide: stava raggiungendo il suo occhio ad estrema velocità e prima che la murena a sinistra riuscisse ad avvertire la sirena, qualcosa polverizzò la minaccia. La murena rimase impressionata e cercò con lo sguardo chi fosse stato, non riuscendo a vedere nessuno. Cuphead soffiò sul suo dito e verificò alla svelta che nessuno lo avesse visto sparare verso Maria. Tornò a mischiarsi tra la folla circospetto, alla disperata ricerca di Pirouletta o Phear Lap. I due, però, erano impegnati, una ad aiutare Baroness e l'altro Ribbit e Croaks. Una zampata del gatto riuscì a colpire la testa del robot di Khal, facendo cadere Hilda per la seconda volta. Pirouletta vide delle assi di legno puntare dritto addosso e girò su se stessa lanciando le sue palline ed evitando la tragedia, ma non riuscì a fare nulla per impedire che Hilda si schiantasse al suolo. Due dei suoi dirigibili la trattennero in aria per limitare i danni, ma decise comunque di stare un attimo ferma ed osservare la situazione. Rumor si svegliò di scatto e volò in giro per la capsula sbattendo ai muri.

-Honeybottoms! Stai calma!-

Bot era scoppiato a ridere sotto lo sguardo perplesso di Werner.

-FA 1L 5OLLE7IC0 ! AH .  AH . AH .-

-Dove mi trovo?-

-Cabina di comando! Di nulla, tra l'altro.-

-Per cosa?-

-Nulla. Ha fatto tutto Bot!-

Rumor non capì, ma quasi cadde dalla scossa che provocò l'impatto tra i due robot.

-Ti conviene uscire a dare una mano a Cala cara Maria! Le stanno dando del filo da torcere!-

Consigliò il dottore stringendo i denti e manovrando le manopole e cliccando tasti come solo un vero nerd saprebbe fare. L'ape fece per lanciarsi fuori dalle narici.

-FERMA!-

-Cosa?-

-Chiediglielo gentilmente, ape della malora! Non è mica un coso senz'anima!-

-Ma... Ma se è un ro...-

Un altro rombo la interruppe. Planò leggermente verso il suolo e si sporse per bussare con leggerezza sul suolo.

-Ehm... Mister robot... Posso uscire?-

-CH3 ? 0H , C3R7AM3N7E !-

Ed aprì la bocca, aprendo un'uscita. La regina vi si fiondò dentro (o fuori, decidete voi) e si lanciò subito sull'attrice con un calcio in pancia. Questa cadde di schiena e si tirò su seduta con difficoltà.

-È il momento della rivincita, viziata bionda boccoli d'oro! Vedrai quante sofferenze ci hai causato con il tuo tradimento!-

Sally si alzò e sbuffò sprezzante, prima di lanciarsi in aria per puntarle l'ombrello addosso. Nel frattempo, i tre fuori si erano resi conto del cambio di location ed il ragazzo azzardò due passi verso la porta prima di fermarsi.

-Io ora entro e butto i contratti nelle fiamme dell'inferno, dove meritano di stare, prendo Cuphead ed i miei amici ed esco! Voi rimanete qui. Sappiate che potrebbe volerci un bel po'...-

-Mi stai dicendo che vuoi che rimaniamo qua fuori, con le mani in mano ad aspettare di sapere se ne uscirai vivo?-

La schiettezza di Kettle era ancora qualcosa che sorprendeva Dice, ma Mugman vi era molto abituato, infatti rispose subito:

-Esattamente!-

-Non se ne parla proprio!-

-Kettle! Non voglio mettervi in altri guai! Rimanete qui al sicuro!-

-Io mi rifiuto di abbandonare i miei ragazzi un'altra volta! Se non mi danno il permesso di aiutarli, voglio almeno esserci per loro!-

-Ma Kettle...-

-Non ti preoccupare.-

Mugman si volse verso Dice, confuso.

-Baderò io che non si faccia nulla. Fidati.-

Gli occhi del dado avevano la stessa sfumatura di quelli di suo fratello quella mattina.

-Ugh... Va bene! Fate iper attenzione!-

-Contaci!-

Entrarono tutti e tre nella sala per vedere quello che stesse succedendo. Cuphead scorse Phear Lap, ma prima che riuscisse a raggiungerlo una stella gli colpì la schiena, mozzandogli il fiato.

-TU!-

-Oh no...-

Il ragazzo cominciò a correre, sparando ai mini-dirigibili con Hilda che lo inseguiva, ferita ma infuriata.

-Hilda! Ferma! Lascia che ti spieghi!-

-Che mi spieghi COSA?! HAI UCCISO TUO FRATELLO!-

-No! Non capisci...-

Si piegò per evitare che una stella gli rompesse la faccia e la ragazza riprese, con le lacrime agli occhi:

-SVEGLIATI, IDIOTA! SVEGLIATI E GUARDA QUANTA SOFFERENZA HAI CAUSATO!-

Cuphead rimase impressionato: non si era reso conto a che punto tutte quelle persone tenessero a Mugman. Stavano combattendo per lui, mettendo la loro propria vita a rischio. Non fece in tempo a dire qualcos'altro che una risata minacciò di colpirlo. Un sorriso amaro si fece spazio sul viso distrutto di Hilda.

-Vieni con me con le buone!-

-Non... Devo prima assicurarmi che...-

Un piatto saettò verso l'astrologa sotto l'urlo contrariato del ragazzo. Un taglio profondo le si impresse sul fianco, costringendola a piegarsi a terra trattenendo le urla. Chimes superò Cuphead, interpretando la sua esitazione come richiesta di aiuto. La ragazza si rialzò quasi subito e cominciò a mirare alla scimmia, dando possibilità alla tazza di sgattaiolare via. 

-Non sta andando bene...-

Commentò Dice. I feriti erano molti di più dalla loro parte che dall'altra e questo lo preoccupò. Prese a mordersi ansioso l'unghia del pollice sinistro, bucando un poco il guanto. 

-Perché non intervieni, Dice?-

Chiese Kettle mentre cercava spasmodicamente Cuphead e Mugman nella confusione generale.

-Ho promesso ad Hilda che non sarei intervenuto se non mi avessero chiesto aiuto!-

-Non ti pare una richiesta di aiuto quella?-

-Sì, ma...-

Sospirò tristemente, rivolgendo lo sguardo verso terra.

-E se intervenissi e loro pensassero che stia cercando di tradirli? Non so se riuscirei a reggere un altro sguardo come quello che mi ha lanciato la Berg prima...-

-Ascoltami, Dice.-

Il dado si ammutolì.

-Voglio che i tuoi occhi mi guardino!-

Alzò lo sguardo controvoglia ed incrociò quello sicuro della teiera.

-Ci tieni ai tuoi sudditi? Loro hanno bisogno di un re!-

-Ma se non volessero seguirmi neanche loro? Li ho abbandonati e me ne sono andato. Sono un codardo, è questa la verità!-

-L'unico codardo qui è il Diavolo! Invece di combattere per se stesso lascia che siano gli altri a farlo per lui! Non si sporca neanche le mani! Dimmi, Dice: ti importa di quello che pensa di te la gente o vuoi fare la cosa giusta? Perché se scegli la seconda, devi farlo qui ed ora!-

Dice rimuginò su quelle parole ed annuì.

-Hai ragione, vecchio bisb...-

Si morse le labbra.

-Intendevo, Kettle...-

L'anziano ridacchiò.

-Stia fuori dai guai! Io vado!-

-Non ti preoccupare...-

Tirò fuori la sua spada con un'espressione agguerrita.

-Ci devono anche solo provare ad avvicinarsi!-

Dice rimase scioccato, ma decise di non fare domande. Appena i suoi sudditi lo videro arrivare, smisero di combattere ed andarono ad accoglierlo festosi.

-King Dice! Siamo salvi!-

-Ma dov'eri finito?-

-Quali sono le direttive d'attacco?- 

Dice esortò al silenzio con un semplice gesto della mano e prese un po' di tempo prima di rispondere:

-Pirouletta, Hocus Pocus, Phear Lap, siete quelli meno provati! Date una mano a... Vediamo... In ordine... Psycarrot, Grim e Cala Maria! Quanto a voi... Rimanete qui dietro a difendere Kettle. Io vado a far vedere a quello spaccone di Werman come si combatte...-

E tirò fuori una carta dalla manica. Tutti i suoi sudditi lo stavano guardando stupiti e Chips sussurrò a Pip:

-Ma è malato? Credo che ci abbia appena detto di schierarci dall'altra parte!-

-Non sono malato! Sono serissimo!-

-Questo significa... Che ci hai abbandonati per passare dall'altra parte?-

Chiese Hocus, facendola suonare come un'accusa. Dice lo sapeva che sarebbe finita così... Fu pronto a tornare da Kettle con la coda tra le gambe, ma Pirouletta, Phear Lap e Dot si inchinarono (la seconda sotto lo sguardo attonito di Pip) e dissero all'unisono:

-Ai suoi ordini!-

Chips, Chimes ed Hocus si squadrarono incerti, mentre il cuore del dado accelerava. Si fidavano! Kettle aveva ragione. La roulette si diresse verso Moe e suo fratello e gridò:

-Hocus! Non hai sentito cos'ha ha detto King Dice?-

-Sì! Come no! Vado subito!-

Dice tentò di tornare serio e corse in mezzo al campo di battaglia. Trovare i due robot che si affrontavano, viste le loro dimensioni, non fu difficile.

-Dice!-

Strillò Werner con un sorriso beffardo, mascherando la sua stanchezza.

-Grazie al cielo! Siamo salvi!-

Esitò un secondo, poi annuì deciso e lanciò la carta sulla zampa anteriore sinistra del gatto. Il sistema andò in corto circuito ed il robot cominciò ad accartocciarsi a terra.

-Dice?-

-Mi dispiace, Werner... Ho scelto da che parte stare!-

Il ratto digrignò i denti e saltò fuori dal suo robot prima che si rompesse del tutto. Cuphead e Mugman stavano avanzando facendosi spazio tra la folla, finché non successe:





Immobilità.




Nella sala.


















Fine prima parte






E qui ci immaginiamo la canzoncina di Italia 1 e parte la pubblicità!


So di essere malvagia! 


:D


Ci vediamo nel prossimo capitolo, bifolchi!

Commentate!

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