{16} Incubi


Prima di iniziare il capitolo, volevo lasciarvi un disegno veloce delle versioni malvagie dei neutrali che ho fatto in classe!

Djimmi è stato quello più divertente da disegnare! Vabbé, enjoy the chapter and goodbye!


Rumor non aspettò nemmeno che gli altri rispondessero e prese a tentare di colpire Goopy con lo scettro. Lo slime parava con i pugni quasi tutti i colpi. Spectre cominciò a lanciare una moltitudine di occhi spinosi verso il gruppo che schivò. Mugman si riprese e spinse Chalice dietro un albero.

-Grim! Qualsiasi cosa succeda, mi raccomando: non lasciare che tocchino Hilda!-

Gridò l'ape intenta a schivare le facciate del suo avversario. Grim vide Djimmi mentre si avvicinava con il suo scrigno ed indietreggiò, emettendo un ringhio basso.

Cala Maria fischiò e le due murene saltarono fuori dal fiume per raggiungere la sua vasca. Con una scossa ed un'occhiata pietrificante, non fu troppo complicato tenere a bada il fantasma. Psycot fermò con la psiche le reliquie del genio prima che potessero toccare il drago ed ingaggiò con lui una battaglia uno contro uno, carote contro cimeli preziosi. Beppi rise sguaiatamente avvicinandosi minacciosamente a Moe e Weepy.

-Beppi... Io non voglio farti del male!-

Il clown tentò di graffiare la patata che gli sputò un blocco di terra per farlo indietreggiare.

-Non credo proprio che sia d'accordo con te...-

Mugman si fiondò ad aiutare Psycot, parecchio provato dallo scontro del giorno prima ed ordinò a Chalice:

-Vai a prendere la nota in casa!-

La fantasmina annuì, ma Blind Spectre la legò all'albero con una catena di ectoplasma.

-Dannazione!-

Nel Casinò, invece, l'atmosfera era euforica.

-Ah ah! È fatta! Mugman e la sua banda non riusciranno di certo a vincere!-

Disse Werner mentre guardava sullo schermo cosa stesse succedendo sul campo di battaglia.

-Mi raccomando, Djimmi e Beppi: catturate solo Hilda e Mugman. Se gli altri vi impicciano, uccideteli!-

-Sai? In realtà è divertente!-

Cagney fece acchiappare a Goopy una delle gambe di Rumor per poi tirarla a sé e colpirla con un forte pugno.

Grim aiutò Rumor sputando tre fiammellini che saltarono addosso allo slime. Maria riusciva a malapena a tenere Spectre fermo mentre Psycot e Mugman, entrambi piuttosto stanchi, avevano difficoltà a tener testa a Djimmi, il che sembrò divertirlo. Weepy e Moe si difendevano come potevano e quando la situazione prese una brutta piega, il dottore gli inviò un mosca-bot dritto in fronte. Beppi si mise le mani sul punto colpito dolorante.

-Beppi, stai bene?-

Chiese Weepy.

-CIPPOLLOTTO, NON È QUESTO IL MOMENTO PER L'EMPATIA!-

Lo cazziò Rumor facendo a cambio con Cala Maria: ora la sirena si occupava dello slime e l'ape del fantasma. Chalice stava cercando di liberarsi, ma Cagney aveva stretto troppo.

-Concentriamoci sulla tazza! È ferita dall'altra volta... Sfruttiamolo a nostro vantaggio!-

Aggiunse il topo. Nello schermo, alcuni gatti scarabeo puntarono dritto verso i due, ma due arrivarono da dietro.

-Mugman, attento!-

Strillò Khal lanciando un mosca-bot a quei due. Il ragazzo fece cenno per ringraziare e continuò a sparare, tentando di non pensare al dolore alla nuca.

-Era il mio ultimo robot... Cosa abbiamo intenzione di fare?-

Beppi provò di nuovo a colpire i due, ma Moe riuscì a bloccarli le gambe sputandogli un verme addosso.

-Ah! Chi ride adesso?-

Popper saltò sul petto del suo padrone tutto ringalluzzito.

-Tu mi prendi per il culo, vero?-

Il pinguino saltò in faccia a Weepy e prese a schiaffeggiarlo con le pinne. Una strana zucca volante lanciò un mattone su Rumor che, per un secondo, si sentì persa.

-Aspetta... Ma è rosa...-

Aspettò che le arrivasse vicino e ci saltò sopra, facendolo scomparire.

-Ehi ehi! Funziona davvero!-

Spectre riuscì a distrarre Rumor per un secondo e lanciò alle spalle di Psycot una sciabola che aveva afferrato al volo. Mugman la vide, strappò un ramo lì vicino e saltò dietro il suo amico per pararlo.

-Cosa fa ora? Si improvvisa spadaccino?-

Djimmi prese in mano la sciabola e lui e Mugman cominciarono una bizzarra partita a scherma. Psycarrot notò solo in quel momento che il ragazzo l'aveva salvato, ma non riuscì ad aiutarlo e crollò a terra ansimando per la fatica. Weepy riuscì a far cadere Popper accanto al clown ed urlò:

-Battiamo in ritirata!-

-Mi pare un'ottima idea! Scappiamo a...-

Si morse le labbra subito dopo.

-Altrove!-

-Stava per dirci il loro nascondiglio!-

-Rumor non è stupida... Deve aver capito che ci siamo noi dietro a questo disastro...-

Rispose il topo mentre continuava a comandare Djimmi. Il ragazzo non aveva idea di come si usasse una "spada", infatti nemmeno due minuti che l'arma nemica gliela spezzò, lasciandogli in mano solo un pezzetto.

-Oh oh...-

Con un balzo, evitò di essere tagliato in due ed altre cinque sciabole volarono contro di lui. Grim, con i denti, riuscì a liberare Chalice e Khal balzò nella vasca di Cala Maria, per una volta evitando di fare commenti inappropriati. Rumor diede un calcio sull'occhio di Spectre accecandolo ed urlò:

-Scappiamo ora!-

Tutti la seguirono immediatamente, lasciandosi alle spalle un gruppo di neutrali sbigottiti che non riuscirono a fermarli.

-Dannazione! Stanno scappando!-

Gridò Cagney mentre cercava di fermare Moe con un pugno di Goopy. Scomparvero presto dalla loro vista.

-E ora che si fa, Werner?-

Il topo sembrò indeciso. Wally stava continuando a guardare fuori dall'entrata della grotta, parecchio preoccupato che Dice potesse tornare. Quando stava per l'appunto per suggerire di levare le tende, il tedesco puntò lo schermo e rise:

-Non è ancora finita!-

Ci misero pochissimo ad arrivare all'osservatorio (chi in volo e chi sottoterra) e finalmente Grim rilassò i muscoli. Chiusi dentro, Rumor chiese:

-State tutti bene? Non vi siete fatti male, vero?-

-Sì... Abbastanza...-

-Grazie al cielo...-

Weepy stava aiutando Psycot a reggersi in piedi, mentre Grim stava cercando con lo sguardo un posto dove stendere Hilda. Rumor tentò di rilassarsi contando i presenti, una cosa che faceva spesso con i suoi dipendenti:

-Uno, due tre quattro, cinque, sei anche se ancora svenuta, sette... Otto?-

-Ragazzi? Che fine hanno fatto Mugman e Chalice?-

Cala Maria scosse la testa, Moe si guardò intorno solo per essere sicuro che non ci fossero e Khal borbottò fra sé e sé, con un tono appena udibile dall'ape:

-Mugman aveva parlato di un foglietto...-

Rumore strinse i pugni:

-NON CI POSSO CREDERE! CHE FIGLIO DI...-

Mugman aveva il dito caricato mentre sbirciava i movimenti dei quattro neutrali da dietro un albero. Prese un grosso respiro e si lanciò dritto verso la sua casa, senza nemmeno guardarsi dietro. Gli arrivò di tutto addosso: tre sciabole, quattro occhi spinosi, una facciata ed un palloncino a forma di cane. Lui si mosse di conseguenza: passo indietro, salto avanti, scivolata, spara, spara, spara, spara, giù, capriola di lato. La porta di casa sua gli si stagliò davanti non come il solito posto sicuro, ma come un ostacolo davanti al foglietto.

-Scusa, Eldere Kettle... Pulisco quando torno!-

Pensò Mugman dandole un calcio e sfondandola. Entrò con una capriola storta e si nascose dietro il rubinetto della cucina lasciando che cinque gemme vi rimbalzassero contro, prima di sporgersi per sparare altrettanti colpi addosso a Beppi. Si alzò velocemente schivando per un pelo altri proiettili che gli venivano mandati (alcuni di questi oggetti del salone e della cucina, per chi come Goopy non aveva null'altro da lanciare) e cominciò a perlustrare la zona pensando:

-Dove l'ho messo? Dove l'ho messo?-

Si vide arrivare contro i due occhi-saturno di Djimmi ed urlò, parandosi istintivamente con la prima cosa che gli capitò sotto le mani, una padella. Gli occhi, prima di tornare indietro, ruppero la porta della mensola alta rivelando il foglietto accanto alla pentola della zuppa del primo giorno. Si perse un attimo a guardarla e si parò da una beccata del pinguino prima di cercare di raggiungerla. Goopy gli bloccò la strada ed una sciabola di Djimmi gli si precipitò addosso. Proprio come poco prima, cominciarono a duellare sciabola contro padella, la prima che fluttuava e basta e la seconda che veniva agitata per parare e basta, mentre il suo possessore saltava per la cucina. Spectre fece l'errore di intromettersi ed un teschio rosa saettò addosso al ragazzo.

-Perfetto!-

Diede un grosso colpo alla sciabola allontanandola e saltò sul teschio facendo il parry, riuscendo ad afferrare al volo il foglietto. Corse via senza guardarsi alle spalle e proprio quando pensava che non lo avrebbero seguito, una delle sciabole azzurre di Djimmi gli puntò alla gola, costringendolo a schiacciarsi contro un albero.

Non notò quasi il dolore sordo alla schiena e alla nuca tanto era distratto dalla lama che gli premeva sulla gola.

-Ce l'abbiamo in pugno!-

-Che DIAVOLO sta succedendo qua dentro?-

Wally si scansò terrorizzato e King Dice fece il suo ingresso, stordito ed arrabbiato di trovare intrusi.

-Werner? Che ci fate qui?-

-D-Dice!-

L'uomo notò il pallido scintillio rosa sulle mani del fiore e del topo. Emise un gemito soffocato e, rabbiosamente, mosse avanti il suo braccio, facendo diventare lo scintillio sulle mani dei due nero e poi sparire.

-Non avete il permesso di stare qua dentro! Uscite immediatamente!-

Non se lo fecero ripetere due volte e scapparono lesti come lepri. L'ultimo a rimanere fu Wally, prima che Dice gli lanciasse un'occhiataccia.

-AH! Sto andando, sto andando...-

Il dado sospirò prima di lanciare uno sguardo ai contratti e vedere che erano ancora circondati da un'aura rosa. Curioso, si avvicinò allo schermo ed appena vide cosa stava succedendo...

Successe tutto ad un tratto: un secondo prima la sciabola gli premeva sempre più forte sulla gola ed il secondo dopo era caduta a terra con un tonfo soffocato, conficcandosi nel terreno. Mugman trovò il coraggio di aprire gli occhi e si ritrovò davanti un Djimmi normale, con gli occhi grandi e neri ed il viso sconvolto. Anche i due occhi e l'antenna di Blind Spectre si erano sistemati, così come Beppi e Goopy, ed avevano la stessa espressione confusa del genio. Il ragazzo pensò immediatamente:

-Devi anche pensarci su? Scappa prima che cambino idea!-

Corse via senza guardarsi indietro, sentendo nella distanza le voci dei quattro che lo chiamavano. Mentre stava correndo, vide qualcosa saettare al suo fianco.

-Chalice? Tu che ci fai qui?-

-Non ti vedevo arrivare! Dammi la mano, così sarai invisibile!-

-Giuro di aver sentito qualcosa da questa parte!-

Chalice coprì la bocca di Mugman con una mano e si fermò. Baroness brandiva il fucile, scrutando i dintorni con fare avaro.

-Eppure Werner ha detto che erano qua... Sarà meglio chiamare Ribbit e Croaks, in tre si cerca meglio!-

Appena furono sicuri che se ne fosse andata, Chalice riprese a trascinare Mug.

-Veloce, prima che torni!-

Un'ora. Un'intera ora di panico nel quale nessuno fu tranquillo.

-Doveva tornare indietro... Io non so se ci fa o ci è!-

Borbottava Rumor. Dalla porta d'ingresso sbucò la fantasmina prima che si sentisse un tonfo dall'altro lato.

-È decisivo... Ci è.-

La porta si aprì e rivelò il ragazzo mentre si teneva una mano sul naso.

-Non sei mica un fantasma! Non puoi passare in mezzo ai muri!-

-Grazie per avermelo detto subito...-

L'ape si precipitò sulla porta per chiuderla e poi afferrò le guance di Mugman chiedendogli:

-Tutto bene?-

-Sì, non mi sono fatto nulla...-

-Meglio così. MA CHE CAZZO TI È SALTATO IN MENTE, RAZZA DI IDIOTA?!-

Urlò mentre gli tirava il manico sotto lo sguardo perplesso di tutti.

-Ahi, ahi... Rumor... Ahia!-

-Ci hai fatti stare tutti in pensiero! Sei completamente uscito di cervello?-

-Mi dispiace... Non ero riuscito a prendere il foglietto e sono tornato indietro...-

-Non servirà a nulla! Spectre è comunque fuori fase, così come probabilmente metà del Phantom Express!-

Urlò l'ape mollando il manico e volando a qualche metro di distanza sbuffando. Dopo una lunga pausa di silenzio, Cala Maria intervenne:

-Rumor, tu... Sai più di noi su questa faccenda, non è così?-

L'interpellata annuì debolmente e poi si sedette, non riuscendo comunque a fermare le sue ali dal ronzare incessantemente. Uno schiocco delle dita ed il suo libro degli incantesimi cadde su quello che sembrava il tavolo della cucina, facendo prendere un colpo a Weepy.

-C'è un incantesimo proibito... Con cui si possono controllare le anime di tutti in caso di possedimento. Ed è talmente facile che anche un meccanico ripugnante alla magia come Werner può usarlo!-

Il gruppo capì subito, in parte perché Rumor non usava mezzi termini ed in parte perché solo guardare i neutrali in quello stato aveva fatto sorgere loro dubbi sebbene non chiarissimi.

-Questo incantesimo, tempo fa, è caduto nelle mani sbagliate.-

-Il Diavolo, vero?-

Chiese Khal, cogliendo al volo dove volesse andare a parare l'ape.

-Chiedo perdono... E' stata tutta colpa mia...

Non mi ricordo bene come ne è venuto in possesso, ma so solo che io centravo qualcosa. Forse ero molto ubriaca oppure ha usato un trucchetto e non me lo sono aspettata. Fatto sta che i miei uffici si trasformarono in un pandemonio: api che combattevano tra loro senza un effettivo motivo, tavoli distrutti, interi uffici in disordine e, peggio ancora, civili feriti. Vedevo chiaramente che avevo affidato quell'incantesimo alla persona sbagliata e decisi di rimediare al più presto.

-DEVIL!-

Entrai dando un calcio alla porta. Penso che siate d'accordo con me che prendere un appuntamento sarebbe stato alquanto idiota e fuori dai miei principi. Il Diavolo e Dice stavano facendo una piramide con le carte e non sembravano per nulla disturbati dal mio ingresso esplosivo.

-Ciao, Rumor. Sai, puoi anche bussare la prossima volta...-

-Chiudi quella boccaccia, brutto stronzo! Non si usano gli incantesimi in quel modo e lo sai bene!-

-Lo so? Hanno un contratto, Rumor. Sono io ad avere il comando qui.-

Dice mise una carta proprio sopra la loro costruzione, quasi non fosse anche lui parte della conversazione.

-Ascolta... Non vuoi giocare seguendo le regole? Bene! Ti sfido ad una battaglia!-

-Interessante... E cosa potresti offrirmi?-

-Secondo un'antica tradizione, le api sconfitte trattano chi ha vinto contro di loro con grande rispetto...-

-No, no, questo lo so già... Cos'altro puoi offrirmi, questa è la vera domanda.-

Ho deglutito immediatamente. Avrei dovuto sapere il casino nel quale mi stava andando a ficcare già da prima di entrare con un calcio, ma ormai ci ero già troppo dentro.

-Mettiamola in questo modo... Se a vincere sarai tu, smetterò di usare quell'incantesimo per sempre, Dice testimone.-

Il dado ha alzato per cinque secondi cronometrati lo sguardo prima di tornare sulle carte.

-Ma se a vincere sarò io, tu mi darai la tua anima! Ci stai?-

-Hai accettato...-

-E... Avete visto com'è andata a finire.-

-Addirittura controllare le anime di qualcuno... Werner sta davvero oltrepassando ogni limite.-

Disse Moe arrabbiato. L'umore del gruppo tornò triste e Chalice fece qualcosa per tirarlo su:

-Guardate al lato positivo!-

-E quale sarebbe?-

-Beh, se qualcuno come Werman è sceso ad usare la magia, state vincendo! Sono così disperati che non hanno più fiducia nei loro metodi! Sono certa che tutto si risolverà per il meglio!-

Il discorso non sembrò convincere nessuno.

-B-Beh... Ha rag-gione, in un c-certo senso stiamo vin-vin-vincendo!-

Intervenne Grim affiancandola, che fino ad ora era rimasto zitto accanto al divano dove aveva adagiato Hilda, ancora svenuta. Prima che chiunque potesse commentare, bussarono alla porta. Mugman si nascose di scatto dietro alle tende e siccome nessuno sembrava incline ad aprire, andò Chalice. I due figuri che si ritrovò davanti la sorpresero a tal punto che rimase ferma per cinque secondi prima di dire:

-Occupato.-

E sbattere loro la porta in faccia. Il bussare si ripeté, mentre la fantasmina bloccava la porta con il corpo.

-Forza, fateci entrare... È stato un incidente!-

Dal muro accanto alla porta apparve Blind Spectre: sembrava tornato quello di sempre, ma il gruppo non si fidava.

-Come facciamo a sapere che non sei Werner?-

-Sono sincero! Come posso provarvi che non ho cattive intenzioni?-

-Forse accarezzare Popper vi farà stare meglio!-

Si intromise la voce fuori la porta. Cala Maria batté le mani.

-Uuuuh! Facciamolo entrare!-

-Non esiste proprio!-

Esclamò la cipolla ancora spaventata dalla scena di prima.

-Oh! Ci sono! Sul treno, Grim dormiva con Hilda stretta nella coda!-

Il drago arrossì e distolse lo sguardo.

-N-Non voglio che si rif-f-faccia male! Soprattutto se la pr-prima volta è acc-caduta a causa mi-mia...-

-Ok, ci fidiamo di te... Beppi?-

Chiamò Rumor.

-Sì, apetta per nulla acida?-

-Già questo ti mette sulla lista dei sospettati!-

Khal trattenne l'ape per un piede dal scagliarsi sulla porta.

-Ok, ok... Ci sono... Cara Sally...-

-È stato Werner a scrivere la lettera!-

-Acci! Allora... Oh, dottore: sono stato io a dirle di costruire un congegno a campo magnetico!-

-Fatelo entrare.-

Disse Khal lasciando andare Rumor. La porta si aprì e Beppi, con Popper in braccio, entrò con un viso mortificato.

-Ci dispiace... Davvero tanto. Non sappiamo davvero cosa ci sia preso! In un secondo... Tutto è diventato nero!-

-Era come se il nostro corpo non ci appartenesse più! Ci potrete mai perdonare?-

-Piiiii?-

Cala Maria sorrise.

-Ma certo! Abbiamo scoperto che non era colpa vostra prima che entraste!-

Il clown ed il fantasma si scambiarono un'occhiata sorpresa: sapevano (o perlomeno speravano) che li avrebbero perdonati, ma addirittura così in fretta!

-Grazie! Farò tutto ciò in mio potere per aiutarvi, anche se sono un neutrale!-

-Io invece laverò i piatti!-

-Non credo proprio! Il rumore che fa il tuo palloncino che sfrega sul piatto è quasi peggio del fischio di Cala Maria quando chiama gli amichetti di Spectre!-

Ci fu tempo per una risata. L'atmosfera era tornata gaia.

Finiti i battibecchi, il gruppo ebbe l'opportunità di notare quanto grande fosse la casa di Hilda.

-Ci sono almeno sei camere da letto! È impressionante!-

-Vivere qui dev'essere stupendo!-

Commentò Maria, estasiata.

-Dici? Io non mi ricordo di aver mai visto Hilda prima di uno o due anni fa!-

-Dici che è rimasta chiusa qua dentro per tutta la sua vita?-

Psycot annuì. All'improvviso, quella casa cominciò a parere una prigione al povero Weepy. Appena scese la sera, mangiarono tutti ed andarono a dormire: i Root Pack e Cala Maria in una stanza, Khal e Chalice in un'altra (la seconda in un vaso), Beppi e Rumor in un'altra ancora, Grim in una tutta per sé (non entrava con un altro) e Mugman ed Hilda nell'ultima. Una restò vuota, in quanto Blind Spectre preferì dormire nel treno insieme a T-Bone, i gemelli Blaze e la Testa del Treno. E la notte passò tranquilla...











O almeno, quasi...





C'era sole ovunque! In qualsiasi angolo Mugman provasse a girarsi, il sole gli illuminava il volto. Una delle cose positive dell'essersi fermati alla prima isola, era che non aveva molti nemici là. Era casa sua. Si sentiva bene! Prese un lungo respiro fissando la bellezza della natura e poi si incamminò seguendo il sentiero, dirigendosi ovunque non fosse il giardino di Cagney ed il bar di Ribby e Croaks. Nella distanza, riuscì a scorgere il dorso rugoso di Grim.

-E lui quando si è svegliato? Non l'ho visto uscire!-

Si avvicinò di corsa.

-Ehi, Grim! Come va?-

Prima che riuscisse a fare un altro passo una gigantesca palla di fuoco gli si schiantò davanti, costringendolo ad indietreggiare. E quella, da dove era sbucata? C'era una sola spiegazione, ma... Mugman non si sentiva pronto a crederci. Non anche lui... No... Il drago si voltò: i suoi canini sporgevano più del solito ed i suoi occhi erano piccoli e marroni. Ruggì. Il ragazzo si sentì mancare. In un secondo, il resto del gruppo lo circondò: Hilda con gli occhi rossi, Cala Maria in forma gorgone, ma uno degli occhi ancora acqua marina, i Root Pack tutti spellacchiati, il terzo occhio della carota aperto e il dottore seduto sulla testa del suo robot con un'espressione da pazzoide, con in mano una pistola a diamante. Mugman non riuscì a fare nulla. Sentiva che avrebbe dovuto alzare il dito e sparare, ma non ci riusciva. Indietreggiò, senza rendersi conto che la sua via era bloccata da un masso. Vide i suoi amici farsi addosso a lui ed urlò, un urlo chiaro ed acuto. Si sentiva come percosso mentre una flebile voce si faceva spazio nella sua testa:

-Mugman! Svegliati!-

Aprì gli occhi sentendo una lieve pressione sul braccio destro e la sua fronte totalmente bagnata. Il suo fiato era corto e si sentiva come quando si sogna di cadere e si sente un leggero movimento nel letto. Era solo un sogno. Era solo un incubo. Si volse verso il letto accanto al suo quasi d'istinto e si ritrovò faccia a faccia con una sorpresa.

Se la ricordò com'era nell'incubo e saltò fuori dal letto per premersi schiena contro il muro accanto alla porta, puntandola col dito.

Il suo tono era quello di sempre. Debole, è vero. Ma i suoi occhi non erano rossi. Era normale. Mugman tentò di rilassarsim continuando a ripetersi a mente che ciò che era successo nel suo subconscio non sarebbe avvenuto nella realtà. Per qualche motivo, non ci riusciva. Non aveva ancora smesso di ansimare e questo diede ancora più preoccupazioni ad Hilda.

-Che ti succede? Perché stavi gridando?

-No... È solo... Un incubo...-

Tastò la porta alla disperata ricerca della maniglia e la aprì.

-Dove vai a quest'ora di notte? Rischi grosso!-

Il ragazzo non rispose subito.

-Ho... Bisogno di una boccata d'aria, vado a farmi un giro...-

-O... Ok...-

La porta si richiuse, lasciando l'astrologa da sola nella sua stanza di infanzia. Non era per nulla toccata dai ricordi: in quel momento, voleva solo sapere che cosa aveva Mugman. Ci mise un po' di tempo a decidersi a spostare le coperte ed ad alzarsi per seguirlo. Il primo piede che mise fuori... TONF! Cadde al suolo. Provò a rialzarsi e ricadde di nuovo.

-Cosa?-

Provò a muovere le gambe, e non ci riuscì. Se ne rese conto abbastanza in fretta: aveva perso la mobilità delle gambe. Se le toccò, tentando di non perdere la calma. Un pizzico.

-Ahio!-

Si tappò la bocca, ricordandosi si non essere sola. Allora doveva solo riabituarsi a muoverle... Dopo un giorno intero di stabilità, le si erano addormentate. Determinata com'era, si aggrappò al bordo del letto e tentò di riabituarsi. Un passo alla volta.



































Uellà!

Belli di zia, come andiamo? Doveva venire di gran lunga più corto, ma ci ho inserito la storia del contratto di Rumor per allungare! 

Sappiate che le storie dei contratti verrano menzionate parecchio ed alcune anche raccontate per filo e per segno *coffcoffHildacoffcoff*.

In ogni caso, come sempre se il capitolo vi è piaciuto lasciate un commento ed un voto!

Seguitemi se non lo fate già!

E noi ci vediamo nel prossimo capitolo!

Bella, tazze!

(Cerca di imitare Favij fallendo miseramente)

PS: Sul Messaggero c'è un articolo su di me, per tutti quelli interessati! Sono la scrittrice più piccola d'Italia!

;)

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