{13} Un piano


Il lieve sentore di cioccolata calda si diffuse nel salone. Nessuno parlava. Non si erano nemmeno fatti domande sul perché il lucchetto della porta era a terra fuso e non si sentiva nessun rumore provenire dal laboratorio. Psycarrot aveva avuto l'idea di fare un po' di cioccolata calda per rimontare il morale, ma nemmeno lui riusciva a berla. Avevano tutti come un groppo alla gola. All'improvviso, Maria singhiozzò e due lacrime presero a rigarle le guance.

-Su, su... Non piangere...--

Disse Rumor volando ad abbracciarla, ormai stufa del silenzio.

-Non è ironico? Mi sarei aspettato di veder piangere Weepy per primo...-

Fece la patata a bassa voce. Weepy lo fissò un po' offeso. Effettivamente, la cipolla non aveva per nulla voglia di piangere. L'unica cosa di cui aveva voglia in quel momento era abbracciare Hilda e Mugman nella speranza di farsi perdonare.

-Siamo stati davvero pessimi...-

-Nemmeno io mi perdonerei... Cavolo! Penso che neanche il dottore ci perdonerebbe!-

-Se fosse qui, probabilmente direbbe...-

Un fracasso infernale si diffuse nella stanza, lasciando tutti quanti un po' perplessi.

-Mmmh... Non male, prova ad usare le parole, stavolta.-

-Non sono stato io!-

Moe squadrò Psycot confuso. Si sentì un altro rumore provenire dal sottosuolo, così il gruppo si affrettò nella direzione del suono. Si trovarono davanti una piccola porta grigio come la parete, praticamente mimetizzata.

-Questa porta è sempre stata qui?-

Chiese Maria dopo essersi asciugata una lacrima. Dopo averla aperta, tutti i presenti trattennero il fiato.

-DOTTORE!-

-Ecco dov'era finito...-

-Un secondo!-

Urlò Rumor precipitandosi in volo giù per le scale.

-Ora la aiuto...-

Appena lo ebbe slegato e gli ebbe tolto il nastro adesivo dalla bocca, Khal strillò:

-BEH?! CE NE AVETE MESSO DI TEMPO PER CAPIRE DOV'ERO, RAPINATORI DEI MIEI STIVALI!-

-Ma non indossa stivali...-

-Maria, zitta...-

Sospirò Moe esasperato. Il dottore si alzò senza lasciare il tempo all'ape di offrire il proprio aiuto e cominciò a gesticolare dicendo:

-Dobbiamo uscire subito da qui! Sally è la traditrice! Vuole catturare Mugman ed anche Hilda per motivi a me ignoti...-

-Dottore...-

-Saliamo di sopra e leghiamo Sally, poi troviamo un nascondiglio più consono a Mugman ed Hilda e lasciamo qui qualcuno di guardia...-

-Dottore...-

-Non ho neanche fatto colazione! Già che ci siete, fatemi un sandwich che ormai è ora di pranzo... Ma dove sono Hilda e Mugman?-

-DOTTORE!-

Khal si ammutolì, fissando Psycot seccato.

-Vede... La sua notizia è arrivata troppo tardi...-

L'uomo squadrava i suoi mesti compagni, cercando di capire che cosa intendessero, prima di capirlo da solo.

Una volta che Psycot raccontò com'erano andate le cose, il dottore andò fuori di testa.

-Cosa siete? Tutti scemi? Si può sapere che acciderbolina vi è saltato in testa?-

Di solito, o Rumor o Moe, avrebbero risposto per le rime, ma stavolta rimasero zitti.

-E così a voi importava proteggere Mugman? Non siete per niente degni di chiamarvi suoi amici!-

-Mi scusi, ma lei non riteneva sempre che di Mugman non le importava un fico secco?-

Chiese Rumor acida, ritrovando la facoltà della parola. Khal aprì la bocca per dire qualcosa, poi arrossì ed abbassò lo sguardo.

-Beh... Ho cambiato idea... Vedervi a tavola ogni giorno e davanti alla TV a chiacchierare o giocare a giochi da tavolo... Tentando di includermi nonostante fossi un vostro nemico... Mi ha scaldato il cuore. Ecco! L'ho detto!-

Fece a braccia incrociate ancora rosso, distogliendo lo sguardo dal gruppo intero che lo fissava commosso.

-Mi sono tornati in mente i momenti prima di avere il contratto... Mugman era sempre così felice di stare con voi tutti, anche dopo che è arrivata la notizia che potesse esserci una talpa! Dico bene? Scommetto che sorrideva mentre eravate fuori!-

Questa frase colpì tutti nel profondo ed anche l'ape torno silenziosa.

-Ed Hilda... Hilda non solo era sempre radiosa, era anche l'unica a fare qualcosa di concreto per Mugman! Nel momento in cui stavamo litigando ci ha fatto smettere per calmare il ragazzo! E voi che fate? Voi la abbandonate?-

-È vero... Abbiamo messo noi stessi prima di una nostra amica...-

-Ma mettiti nei nostri panni, dottor Khal, cosa avresti fatto se fossi stato là?-

-NON AVREI ABBANDONATO LA MIA AMICA! ANCHE A COSTO DI FARMI CATTURARE! PERCHÉ NON SEMBRA, MA IO SONO UN UOMO MOLTO LEALE!-

-Usa dei robot per combattere due ragazzini di dodici anni...-

-E loro stavano su un aereo!-

-In ogni caso, abbiamo già detto che siamo delle persone orribili... Ma io ancora non ho capito una cosa!-

Esordì Moe in mezzo alla discussione.

-Weepy! Dove cavolo te ne sei andato mentre Rumor combatteva con il capitano?-

Tutti si volsero verso la cipolla che era diventata rossa dall'imbarazzo.

-In effetti, è vero. Se non sei il traditore, perché sei scomparso?-

-Cosa sei? Il complice?-

Weepy cominciò a sudare e delle piccole lacrime riempirono i suoi occhi. Suo fratello Psycot allontanò le due ragazze rimproverandole:

-Piano! Così lo spaventate! Weepy... Perché sei scomparso?-

La cipolla ci pensò molto su, forse indeciso se rivelare o meno ciò che era successo oppure solo spaventato dalla reazione che avrebbero avuto. Poi si asciugò i lati degli occhi e confessò tutto:

-Vedete... Durante la battaglia, dopo che Sally se ne fu andata dicendo di dover badare ai suoi bambini, l'ho intravista in mezzo alle viuzze di città. Siccome non mi fidavo un granché, ho deciso di seguirla. E poi l'ho vista...

Come vi ho detto, non mi fidavo, e così presi a seguirla, ma persi quasi subito le sue tracce. Solo per essere sicuro, andai al teatro per chiedere al bigliettaio, una spugna, se l'avesse vista passare. Disse di no. I miei dubbi furono confermati, però... Non ero ancora totalmente sicuro che ci stesse tradendo... Non potevo affermarlo con certezza... Così, tornato a casa non vi ho detto niente.-

Il gruppo era rimasto ad ascoltare Weepy impressionato.

-Wow! Fratello... Il tuo è un grande passo in avanti! Stai piano piano imparando a combattere le tue paure!-

Fece Moe strofinandogli le foglie amorevolmente, facendolo ridacchiare.

-Un secondo... Come faceva Sally a sapere che tu l'avessi seguita?-

Il gruppo si voltò verso Khal.

-A me, prima di legarmi, ha detto: "Non mi servono spie come te e la cipolla..." o una cosa del genere.-

-Beh... Nel momento in cui ho chiesto a quello del teatro e mi stavo per rigirare per tornare al molo, mi sono ritrovato Sally davanti. Non mi ha detto nulla... Però glielo si leggeva in faccia che aveva capito perché ero lì. Mi ha costretto a seguirla per tutto il giorno, forse per fornirsi un alibi, ed è per questo che sono rientrato con lei.-

-Capisco... Sei stato molto coraggioso, Weepy!-

Fece Rumor dandogli una pacca sulla spalla.

-Già! Anche quando hai deciso di rimanere qui di guardia a Mugman insieme a Sally... Era perché avevi paura che facesse qualcosa!-

Intervenne Maria con gli occhi lucidi. Weepy annuì.

-Non era solo una deduzione... Quando ve ne siete andati, ha preso ad evitarci per tutto il giorno, forse per pensare ad un nuovo piano o... A come... U-Uccidermi...-

Piangnucolò la cipolla abbracciandosi a Psycarrot.

-Su, su... Calmo... Sei ancora vivo, no?-

-Già... Perché?-

Tutti lanciarono una fulminata con gli occhi al dottore che non ci diede peso e continuò a parlare:

-Sapeva che io non avrei potuto fare la spia perché mi aveva legato e rinchiuso in cantina! Ma tu... Come ha fatto a tenerti a bada?-

Weepy tirò su col naso e prima che potesse rispondere la carota fece un'ipotesi:

-Centra qualcosa il fatto che non riuscivamo a svegliarti, vero?-

-Sì. Vi ricordate il succo di frutta che mi ha offerto Sally ieri per farsi "perdonare"? Non potevo rifiutare davanti a tutti, ma ero quasi sicuro che ci fossero dei sonniferi dentro.-

Un altro sussulto collettivo.

-Quella Sally... Ci ha giocati tutti quanti.-

Esclamò Rumor tra i denti.

-Non solo quello... Anche Werner. Chissà che cosa farà ad Hilda...-

-E Mugman? Chissà dove sarà ora!-

-Smettetela di farvi domande ed agite!-

La voce proveniva dalla finestra e quando tutti si voltarono per vedere chi fosse, rimasero di stucco: Beppi, che non meno di tre ore fa era scappato urlando come un codardo, ora stava dietro al vetro della finestra con il pinguino in braccio, fissando quelli all'interno con sufficienza. Rumor tirò fuori la chiave e lo fecero entrare. Dopo essersi spolverato la tuta, Psycot lo apostrofò:

-E tu che ci fai qui? Pensavo fossi scappato lanciando urla poco virili insieme al tuo piccione troppo cresciuto...-

Beppi gli lanciò un'occhiataccia.

-Siamo entrambi colpevoli e lo sai bene. Più che altro, cosa intendete fare ora? Restare qui impalati?-

-Beh, veramente noi...-

-No. Se volete salvare i vostri amici, dovete agire in fretta.-

Maria sorrise.

-Questo significa che entrerai a far parte del nostro gruppo?-

-Frena l'entusiasmo, non ho detto nulla del genere!-

-Allora quella è la porta.-

Inveì Moe.

-Grazie per la visita.-

Il clown fece una smorfia di sufficienza.

-Sarà... Ma io ho un piano e scommetto che voi non ne avete nessuno...-

-Anche Sally aveva "un piano"! Non commetteremo lo stesso errore due volte!-

-Andiamo! Questa faida sta durando fin troppo e sinceramente sta prendendo una piega veramente brutta.-

-Faida?!-

Strillò Rumor puntandogli il pungiglione. Beppi balzò indietro tremando mentre il pinguino si nascondeva dietro le sue gambe.

-Sono due belonofobici...-

-No, sono due palloncini.-

Commentarono Weepy e Khal.

-Credi che questa sia solo una faida, clown da strapazzo? Conosci Werner? E' un soldato e non dico nient'altro! Hilda rischia di MORIRE! Te ne rendi conto?-

-A-A-A maggior rag-gione... Vi serve un piano.-

-Fidiamoci.-

Tutti si girarono simultaneamente verso Psycot sbigottiti.

-Abbiamo perso la fiducia di Mugman e l'amicizia di Hilda... Cos'altro abbiamo da perdere?-

La carota aveva gli occhi lucidi, così Weepy lo abbracciò, uno scenario leggermente surreale per tutti quelli che stavano nella stanza. 

-D'accordo, fenomeno da baraccone...-

Biascicò Rumor abbassando l'ago, dando la possibilità al clown di tirare un sospiro di sollievo. 

-Qual è il tuo piano?-

-Per liberare la vostra compagna, ci servirà qualcuno che distragga il ratto e qualcuno che la cerchi e la porti fuori. Maria e Rumor, conoscete Werner da molto. Sono certo che troverete un modo.-

Le due annuirono meccanicamente.

-Dottore: sbaglio o Werner è un inventore esattamente come te? Avrà con tutta probabilità piazzato trappole meccaniche. Il tuo compito sarà di neutralizzarle con... Non lo so... Un campo magnetico.-

-Mi metto al lavoro! Ma non sarà pronto prima di stasera.-

-Allora andremo la sera.-

-E noi che facciamo?-

Chiese Moe. 

-Non vorrei offendere, ma siete dei boss della prima isola. Credo proprio che non sarete molto utili all'azione.-

-Come ti permetti?-

-Non ha tutti i torti...-

Moe si volse arrabbiato verso Maria che prese a tremare spaventata.

-Quello che Cala cara Maria voleva dire...-

Khal lanciò un'occhiataccia che strillava "Io non parlo così" a Rumor.

-E' che sarebbe meglio se rimaneste in avanscoperta davanti alla porta. Chissà, Werner potrebbe cercare di chiamare aiuto e Beppi da solo a fare la guardia è un po' poco...-

-Cosa vorresti insinuare?-

Chiese il clown indispettito. I Root Pack accettarono, sebbene leggermente contrari. 

-Un secondo... Clown da strapazzo, come fai a sapere così tanto su Werner?-

Chiese l'ape. Beppi prese un po' di tempo per rispondere, cercando le parole giuste. Tirò fuori il foglietto scritto dal topo da sotto il capello e lo riguardò.

-Diciamo che ho fatto le mie ricerche...-

Nessuno fece ulteriori domande. Il clown strinse tra le dita il foglio, pensando:

-Mi dispiace, Djimmi... Ma ho scelto da che parte stare...-

Poi vide il suo pinguino sorridergli e sbuffò, rinascondendo la nota sotto il cappello.

-Ovvero, forse...-

La casa di Werner era tutta fatta di legno, o almeno così sembrava dal salone, l'unica stanza che Hilda ebbe l'onore di vedere. Era legata ad una sedia con una corda di spago e si stava dimenando già da un'ora ormai, mentre il suo rapitore faceva chissà che cosa con un telecomandino multiuso. 

-Ti piace l'arredamento, Berg?-

La ragazza non rispose. Dopo aver finalmente alzato gli occhi dal suo congegno, Werner le rise in faccia sprezzante.

-Così mi offendi... Ci ho messo anni ad ordinare i mobili e quelle tazzine mi hanno addirittura costretto a spaccare il tetto con il mio gatto robot.-

Ad Hilda venne spontaneo chiedersi dove stesse il robot in quel momento, ma non parlò. 

-Di' la verità... Fa male sentirsi traditi dai propri amici, vero?-

-Io e Sally non siamo amiche, se è questo quello che stai insinuando!-

Esclamò acida. 

-Io non stavo mica parlando di Sally.-

Hilda tornò a tacere, abbassando lo sguardo. Werner rise di nuovo.

-Ora, Berg, te lo presenterò nel modo più semplice possibile... Tu sei un ostaggio, non hai il contratto ed i tuoi amici se ne fregano. Ci sono 500 gettoni d'oro là fuori che aspettano solo me ed i miei compagni. Per la tua salvezza, io ti consiglio di dirmi immediatamente dove si trova Mugman...-

Si avvicinò al viso di Hilda, come per spaventarla. Non funzionò. Il topo si allontanò, senza perdere il suo sorriso derisorio.

-Come ti pare... Io ci ho provato... Se vuoi che usi le maniere forti, per me non è un problema.-

Le diede le spalle con noncuranza.

-E che cosa conti fare per farmi parlare? Portarmi al Casinò?-

-Oh, no... Troppo classico...-

Werner premette uno dei tanti bottoni sul suo telecomando e da quello che era rimasto del soffitto uscirono due strani congegni a punta arrotondata. Un flusso di minuscole scariche elettriche cominciò a correre sull'antenna mentre Werner rideva.

-Vediamo un po', Hilda Berg...-

















-Vediamo quanto resisti con la bocca chiusa!-



























Ohi ohi ohi... Ho risposto alla vostra domanda "chissà che faranno ad Hilda"? Bene!

A questo punto, direi che possiamo prenderci il tempo di rispondere ad altre domande:

Hilda parlerà oppure no?

Dov'è Mugman e cosa ha intenzione di fare?

Ed ultima ma non meno importante: manca ancora un personaggio tra i buoni! Secondo voi, chi sarà?

E boh. Basta.

:3

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