{12} Falsi amici

(Avevo detto che sarebbe stato un capitolo corto? Beh, stavo scherzando! Preparatevi ad odiarmi di brutto... Ma tanto... So che la canzone sopra è di Pokémon, ma fidatevi che ci calza a pennello! Come al solito dico io quando attaccare, quando smettere, è un loop quindi potete commentare e buona lettura!)

Un quieto canticchiare proveniva dalla cucina e sovrastava di poco lo sfrigolio dei fornelli. La colazione stava già sul tavolo nonostante non ci fossero ancora persone sveglie. Passò poco prima che Moe entrasse nella stanza ancora assonnato, con Psycot al suo seguito.

-Buooooongiorno!-

Strillò arzilla Sally mentre rigirava un pancake sulla padella. I due fratelli furono piuttosto sorpresi dal suo tono così gaio.

-Che ci fai sveglia a quest'ora?-

Chiese la carota sbadigliando.

-Pensavo di prepararvi la colazione! Tutto qui!-

I due non fecero altre domande ed aspettarono l'arrivo degli altri per cominciare a mangiare. Mentre la colazione procedeva, Maria fu la prima a notare che mancava qualcuno...

-Dov'è Weepy?-

-Oh, stava ancora dormendo! L'abbiamo scosso un poco ma non si è svegliato. Forse è solo stanco.-

-Non volevamo disturbarlo, così l'abbiamo lasciato dormire in santa pace.-

Concluse Psycot mentre tagliava un pezzo di pancake. Ce n'era una pila alta per tutti quanti, facendo capire che Sally era sveglia da parecchio tempo. Questo non infastidì nessuno ma d'altronde, come potevano immaginare?

-Oggi ho avuto un'idea! Che ne dite se usciamo tutti quanti per una bella gita qui in città? Potremmo andare in giro per negozi! Ci servirà per distrarci!-

La richiesta, innocente come suonava, fu accolta al contempo con timore e con entusiasmo.

-Io non mi fido ad uscire... Specialmente con te.-

Fece Rumor con gli occhi ridotti a fessura.

-Mi pareva di essere stata chiara ieri!-

La tensione tornò alle stelle. Nessuno aveva ancora dimenticato la discussione del giorno prima ed occasionalmente si scambiavano delle occhiatacce. Hilda, per rimediare, disse:

-Forse una passeggiata è davvero l'ideale per tranquillizzarci un po' tutti...-

Sally sorrise timidamente.

-Divertitevi...-

Replicò Mugman con un tono insipido, pronto ad alzarsi da tavola per andare a guardare in TV uno dei suoi cartoni preferiti: parlava di un piccolo demone nero inchiostro ed il suo amico lupo, un'angioletta ed una banda di teppisti chiamati The Butcher Band. Era divertente e ricco di azione, l'avrebbe distratto senz'altro.

-In realtà, stavo pensando che forse Mugman potesse venire con noi...-

La tazza si fermò mentre il resto dalla tavolata tratteneva il fiato.

-Solo per questa volta!-

Aggiunse subito dopo. Moe stava per troncarla in pieno, ma Hilda rispose:

-È un'ottima idea!-

-HILDA, COSA?!-

Le urlò Psycot basito. Anche gli altri la stavano fissando male. Lei li ignorò e guardò Mugman dritto negli occhi.

-Una piccola gita per distrarti non ti farà certo male...-

Al ragazzo venne da piangere, memore di quella notte.

-Però devi stare super attento! Chiaro?-

-Signorsì, signora!-

Scherzò facendo un saluto militare. Gli altri non capivano e non avrebbero capito, ma se anche Mugman era d'accordo...

-Vado a svegliare Weepy... Chi chiama il dottore?-

-Ehm... Il dottore non vorrà di certo venire, ora che può stare solo in casa, e poi se il povero Weepy vuole dormire...-

Maria annuì e spinse Moe e Psycot fuori da casa insieme agli altri. Hilda diede un colpetto sulla spalla di Mugman mentre gli passava accanto e gli sussurrò:

-Non prenderci troppo l'abitudine, gnappetto!-

Una volta che la ragazza si fu allontanata, Mugman sussurrò:

-Grazie...-

Rumor vide il suo amico con lo sguardo perso nel vuoto e gli disse:

-Ehi! Tirati su, Mug! Se chiunque osa anche solo guardarti, gli facciamo il culo!-

Senza pensarci, il ragazzo abbracciò l'ape mettendola in imbarazzo. Tutti fissarono la scena stupiti ed altrettanto imbarazzati.

-Guardate! Mugman ci è riuscito! Riesce ad abbracciare anche le ragazze!-

Esclamò Maria felice. Tutti la presero a ridere e dopo un attimo ancora Rumor riuscì a liberarsi dall'abbraccio del suo eroe, ancora un po' rossa in volto.

-Se non fosse per voi, mi avrebbero già catturato!-

Sally ignorò la scenetta ed uscì. Hilda le lanciò uno sguardo confuso: forse Rumor aveva ragione! Era Sally la traditrice!

-Ma che vado a pensare?-

Sospirò stanca.

-Sarà solo la stanchezza... Cagney ha detto quella cosa solo per farci litigare!











Vero?-

Beppi rilesse la nota per la sedicesima volta. Il pinguino si era arreso e non provava più a fargli cambiare idea, dato che sembrava così convinto. Già... Sembrava... Lui stava facendo finta di fregarsene, di non voler fare nulla, ma in realtà aveva quasi deciso. Gli bastava solo una piccola spinta che era arancione, volante ed un gran fumatore ed amico ed arrivò proprio in quel momento.

-Che leggi?-

Il clown si lasciò quasi cadere il foglietto per la sorpresa e se lo rimise sotto il cappello.

-Nulla, non ti preoccupare!-

Il genio, stranamente senza nessuna pipa in bocca, lo squadrò per un secondo ascoltando passivamente i suoi tocchi di risata nervosa.

-Ok, qual è il problema?-

-P-Problema? Non c'è assolutissimamente nessunissimo...-

Il pinguino cominciò a ridere. Il clown gli scoccò un'occhiataccia mentre Djimmi scuoteva la testa sorridente.

-Su! Non sei bravo a mentire! Sobbalzi e ridacchi nervosamente ad ogni domanda.-

-Mi preoccupa il fatto che tu sappia così tanto su di me... Mi spii la notte?-

-Ahahah! No, Beppi, è solo che ci conosciamo dalle scuole medie!-

Il clown annuì e si sedette su una delle sedie a forma di fiore davanti alla piramide: nonostante fosse ancora arrabbiato per la sconfitta, aveva finalmente deciso di uscire (senza lasciare il pinguino, ovvio). I due si stavano godendo la giornata di sole come farebbero due neutrali; senza preoccupazioni, senza pensieri negativi. Puro relax. Ok, sappiamo entrambi che sto mentendo, Beppi non sta tranquillo da una settimana intera!

-Ho un dilemma, Djimmi. Ma va contro ogni regola che abbiamo posto noi neutrali! Sarei un fuorilegge!-

-Con calma, Beppi... Spiegami da dove prendi queste idee stupide. Non abbiamo nessuna regola ed è questo che ci rende neutrali.-

Il genio si sistemò la piuma del cappello come se avesse appena fatto un discorso per l'Oscar.

-Invece sì, una regola ce l'abbiamo: non aiutare nessuno dei due lati.-

Esclamò Beppi prima di scivolare sulla sedia lasciando un sospiro rabbioso. Djimmi stette zitto per un po', pensando a cosa dire, poi smise di avere quel tono giocoso e chiese:

-D'accordo: qual è il problema? Magari posso aiutarti senza rimanerne coinvolto...-

Il clown pensò a come presentare il problema senza far capire a chi si riferisse. Schioccò le dita e cominciò:

-Facciamo che io ho un conoscente di nome Raj... Ed un altro conoscente di nome Preston.-

Djimmi alzò un sopracciglio, ma decise di non intervenire.

-Ora uno di loro... Facciamo Preston... Vuole fare del male a Raj. Ma se io aiuto Raj, un'altra mia conoscente di nome Derpy mi odia! Allo stesso tempo, però, so che quello che vuole fare Preston è crudele e che è stato Dolph a costringerlo, un altro conoscente.-

-Questi conoscenti stanno andando fuori controllo, Beppi...-

Fece Djimmi accendendosi finalmente la pipa. Il pinguino stava ancora fissando il padrone come se stesse allucinando.

-Non scherzare, Djim! Sono serio!-

-Per la prima volta nella tua vita. E questo è molto preoccupante.-

Il genio non aveva mai visto il suo amico buffone così serio e stava iniziando a preoccuparsi sul serio.

-Ascolta... Io dico... Fai quello che trovi più giusto.-

-Ma questo è lo stesso consiglio che mi avrebbe dato il pinguino! Non mi stai aiutando!-

-Siediti.-

Disse fermamente il genio spingendolo giù con le braccia dopo che si fu alzato.

-E calmati.-

Beppi cominciò a tamburellare sulle sue ginocchia, nervoso.

-So che è una scelta difficile. Ma devi pensare a quello che vuoi tu e non a quello che vuole Derpy! Se vuoi aiutare... Ho dimenticato il suo nome, quello, insomma, fallo. Devi sempre lasciarti guidare dal tuo cuore.-

Una pausa di silenzio seguì questa affermazione, mentre l'aria circostante veniva invasa dal fumo della pipa. Il pinguino stava iniziando a tossire mentre ormai Beppi ci era abituato.

-Ti lascio il tuo tempo per riflettere.-

Gli diede due pacche sulla spalla destra prima di alzarsi il volo, dirigendosi verso la sua casa.

-Comunque, troppe serie TV come Camp Camp, The Big Bang Theory e My Little Pony ti stanno facendo male, amico...-

Beppi sobbalzò in piedi: se conosceva quelle serie, allora aveva capito di chi stesse parlando!

-Non ti preoccupare! Se vuoi passare dalla parte dei buoni, fallo. È una tua decisione. Come ti ho detto, noi neutrali non abbiamo regole... E differentemente da Baroness io non ti odierò per la scelta che farai!-

Dopo un cenno di saluto, Djimmi entrò nella sua piramide. Il clown rimase a lungo a pensare... Per circa sei minuti.

-Ok, ho deciso!-

Afferrò il pinguino e corse verso il suo tendone.

-Noi andremo ad avvertirla! Siccome non sappiamo dove si trova, voleremo con la mongolfiera!-

Il pinguino pigolò tutto gaio, ma appena si alzarono in volo Beppi disse subito:

-Sia chiaro, io non passo dalla loro parte per questo!-

Il piccolo animale pieno di elio, finora tutto contento, gli lanciò uno sguardo esasperato.

-Non guardarmi così! Ho già avuto un'orribile sconfitta e guai a bizzeffe da quando avevo meno di un anno! Non voglio che succeda di nuovo! La sto avvertendo solo perché penso che non sia giusto fare questo genere di cose...-

Tirò fuori il foglietto, rileggendolo per la diciassettesima volta, prima di cominciare a controllare sotto di lui mentre il pinguino sbuffava.

-È proprio una bella giornata oggi!-

Esclamò Rumor stiracchiandosi mentre svolazzava in giro per le stradine. Mugman fissava il cielo quasi con le lacrime agli occhi: erano sette giorni che non usciva e non respirava un po' d'aria fresca, con quella punta di salsedine tipica della terza isola. Gli mancava uscire.

-Fai attenzione, ragazzino!-

Lo rimproverò Moe spingendolo un pochettino dietro alle casse dove si era nascosto.

-Qualcuno potrebbe vederti!-

-E chi? Oggi in giro non c'è anima viva!-

La carota aveva ragione: non si vedeva nessuno, inclusa la pirata e Werner. Nessuno proprio.

-È strano... È come se qualcuno avesse saputo in anticipo che saremmo passati...-

Constatò Hilda sospettosa. Sally non ne fece un dramma: alzò le spalle e farfugliò su come fosse presto. Mentre camminavano, la passeggiata prese una direzione che Maria riconobbe subito.

-Sally, dove ci stai portando?-

-Come sarebbe a dire dove vi sto portando? Stiamo solo passeggiando! Ovunque vadano i miei piedi!-

-Non mi piace molto questo posto...-

-Andiamo, Hilda...-

Fece il ragazzo all'amica.

-L'idea della passeggiata è stata fantastica e non importa dove andiamo alla fine!-

L'astrologa ci pensò su, ma prima che potesse protestare si sentì chiamare dall'alto:

(Premete play ora)

-HILDA! HILDA BERG!-

Tutti rivolsero lo sguardo al cielo e lo spettacolo che si presentò loro era alquanto comico: Beppi li stava salutando sventolando un foglietto mentre un pinguino verde pigolava per attirare l'attenzione. All'inizio, l'attrice pensava che quello in mano al clown era solo un invito ad una festa o un biglietto per l'opera, poi, appena si avvicinò al terreno, riuscì a leggere la firma in coda alla pagina. Impallidì e digrignò i denti arrabbiata.

-Devi stare attenta Hilda! Non ti puoi fidare di quell'attrice!-

Tutti tranne Stageplay lo guardarono confusi.

-Cosa? In che senso?-

Il pinguino afferrò la nota nel becco e si buttò a terra. Mugman lo vide precipitare e lo afferrò pochi secondi prima che si sfracellasse al suolo. Hilda lo raggiunse e prese la nota, cominciando a leggerla ad alta voce:

-Cara Sally Stageplay,

sei stata scelta per un compito molto delicato... Abbiamo bisogno di una talpa che riesca ad ottenere la fiducia di chiunque stia lavorando per proteggere Mugman. Ti infiltrerai nel gruppo facendo finta di far parte della squadra e poi mi chiamerai quando pensi che Mugman sarà più vulnerabile. Ricordati: ci dovrà essere anche Hilda Berg, l'astrologa.

Werner Werman.-

Le strade ammutolirono mentre Hilda alzava lo sguardo dal foglietto.

-Sally... Che significa?-

Lei strinse le nocche prima di prendere a ridere istericamente. Perfino Moe prese ad aver paura di lei.

-E pensare... E pensare che il nostro piano era quasi perfetto! Se non fosse stato per quella dannata nota, nessuno ci avrebbe scoperto! Vero, dannato clown?-

Beppi riprese quota, troppo spaventato dal volto di Sally: sembrava quasi impazzita.

-Aspetta... Mi stai dicendo che quello che è scritto là sopra è vero? Sei tu la talpa?-

L'attrice si girò verso Mugman: era pallido e tremava.

-Mi hai rovinato la prima di uno spettacolo... E mi hai anche derubata del contratto. Pensi che due cose del genere si possano semplicemente dimenticare da un giorno all'altro?-

-Come hai potuto, Sally?-

Gridò Rumor trattenendosi a stento dal picchiarla.

-Tanto non ti lasceremo catturare Mugman così facilmente...-

-Oh, io dubito che abbiate una scelta...-

Rise ancora un attimo prima di fischiare.

-WERNER! LI HO PRESI!-

Il gruppo si guardò intorno terrorizzato: ecco perché non c'era nessuno in giro! Si erano tutti nascosti per un'imboscata. Mugman non si accorse che qualcuno gli aveva strappato il pinguino dalle mani e quel qualcuno era Beppi.

-Scappiamo! Abbiamo fatto il nostro dovere!-

L'animale pigolò arrabbiato, ma come da copione Beppi lo ignorò. Hilda afferrò Sally per la collana e la tirò a sé.

-Non posso crederci! Io ti...-

-Ragazzi! Dov'è Mugman?-

Strillò Psycot, allarmato. Hilda smise di minacciare l'attrice e si guardò nervosamente intorno. Era scomparso.

-Siete riusciti a nasconderlo? Dove l'avete nascosto?-

Sally sembrava molto agitata. Presto il gruppo venne circondato: Baroness puntava loro il fucile, Cagney li fissava minacciosamente e Briney Beard teneva un pesce spada in mano ridacchiando. Poi, subito dopo, Werner avanzò verso di loro con un sigaro in bocca.

-In trappola!-

Hilda digrignò i denti mentre Sally si liberava dalla sua stretta ed affiancava il topo con un sorriso sul volto.

Mugman si era sentito afferrare da dietro ed in un attimo era tutto buio. Appena ne ebbe l'occasione, tentò di urlare per far capire dove si trovasse ai suoi amici, ma una mano gli bloccava le labbra.

-Non urlare, Mug! Sono io! Weepy!-

Il ragazzo si voltò a mezzaluna ed incrociò gli occhi onice della cipolla.

-Ma che cosa ti prende?-

-Ssssh! Non ti devono trovare!-

Vedendo una talpa sbucare fuori dal terreno e tornare sotto tutta impaurita, Mugman capì di trovarsi sottoterra. Riusciva a sentire quello che accadeva sopra le loro teste, ma Weepy lo teneva stretto, impedendogli di intervenire.

-Dov'è il ragazzo?-

-Sono riusciti a nasconderlo! Mi dispiace...-

-Non è un problema, sei comunque stata brava.-

Diede uno sbuffo di fumo prima di ridacchiare, sfilando lo sguardo sul gruppo: avevano la sorpresa e la rabbia dipinte in faccia.

-Allora, giovane gruppo di cosiddetti "eroi"... Se volete che nessuno si faccia del male, consegnateci il ragazzo!-

-Te lo puoi anche scordare!-

Sibilò Maria stringendo con le dita i bordi della vasca. Werner non mutò espressione: evidentemente, se l'aspettava.

-Lo ripeterò una seconda volta. Consegnateci il ragazzo.-

-Lo ripeteremo una seconda volta: vaffanculen!-

Rispose Moe, acido come al solito. Il topo rise.

-D'accordo... Non volevo arrivare a tanto, ma non mi lasciate altra scelta! Briney!-

Il pirata tirò fuori dalla manica un foglio di carta.

-Perché so in anticipo che dovremmo aver paura di quel foglio?-

Sussurrò Psycot, teso. Werner lo afferrò e lo mostrò al gruppo. Cominciò a recitare ogni singola parola senza leggere, come se fosse una di quelle stupide poesie che i bambini imparano per Natale:

-Nessuno che non sia mandato dal Diavolo in persona può uccidere o ferire gravemente chi ha il contratto! Un uccellino, Wally, mi ha detto che avete violato questa regola ed un'attrice invece ci ha detto che state nascondendo Mugman! È un doppio crimine, che meriterebbe una punizione esemplare! Purtroppo, non possiamo provare la seconda...-

Sally sbottò offesa, ma Baroness le fece cenno di stare zitta. L'intero gruppo era totalmente paralizzato.

-Questo vuole comunque dire che potreste finire in prigione! Il solo modo di evitarlo, è dirmi dove si trova il ragazzo... Altrimenti farò reclamo ed ho i testimoni per incastrarvi! Naturalmente, se vi consegnate di vostra spontanea volontà o mi consegnate Mugman, farò finta di nulla. Allora?-

Non ci fu risposta. Tutti si scambiavano occhiate confuse, terrorizzate. Tutti tranne Hilda: lei aveva notato un buco dietro le scatole e tre foglioline facendo capolino accanto ad una cannuccia. Mugman e Weepy erano nascosti e stavano ascoltando.

-Sto aspettando... La vostra decisione finale? Non vorrete mica finire nei guai col Diavolo...-

Un'altra pausa. Nessuno voleva finire in prigione, ma consegnare il loro amico? Prima che chiunque potesse prendere una decisione...

-No.-

Werner strinse i denti sul sigaro ed assunse un'espressione seccata, fissando dritto negli occhi chi aveva parlato.

-Come, scusa?-

-Ho detto no! È vero, potrai anche minacciare loro, ma io sono una Senza Contratto!-

Baroness fece per premere il grilletto, ma Cagney le tappò la canna del fucile sorridendo: voleva vedere come andava a finire. Hilda non smise di parlare:

-Il Diavolo non può più toccarmi! Ed anche se fosse, non ti consegnerei mai un mio amico! Quindi forza: non riuscirai mai a convincermi a rivelarti dove si trovi!-

Il gruppo fissava la ragazza preoccupato ed anche fiero. La cosa durò poco.

-Ahahah AHAHAHAHAH!-

-Che c'è di tanto divertente?-

Chiese Hilda, un po' preoccupata ma cercando di non abbandonare la sua aria spavalda.

-Hilda Berg. Speravo che tu parlassi... Vedi, quelli che possiedono il contratto non possono essere toccati e devono seguire gli ordini del Diavolo. Ma sai che succede a chi il contratto non ce l'ha?-

Hilda non gli diede nemmeno la soddisfazione di vedere un accenno di risposta.

-Te lo dico subito...-

Con un gesto rapido, le afferrò un braccio e la tirò a sé. La ragazza di lasciò scappare un gemito e si ritrovò faccia a faccia con Werner.

-Tu non sei protetta da nessuna legge... Questo significa che se non mi riveli subito dove si trova il ragazzo, posso anche torturarti finché non me lo dici!-

Il gruppo andò totalmente nel pallone. Nessuno sapeva cosa fare.

-Cambiato idea, Berg?-

Il lungo silenzio che succedette questa frase spaventò Mugman, che era sicuro che la ragazza avrebbe ceduto. Sentì il rumore di uno schiaffo e dei sussulti. Si sporse da dietro le casse, ignorando Weepy che gli stava implorando di non farsi vedere. Hilda aveva un braccio alzato e Werner la fissava incredulo. Tutti gli spettatori erano rimasti senza parole.

-Tu...-

-Io. Non intendo mollare alle tue minacce! Se vuoi proprio sapere dove si trova Mugman, dovrai passare sul mio cadavere!-

Cagney sussurrò all'orecchio di Baroness:

-Ora la ammazza!-

Werner, stupendo tutti, sorrise sprezzante e si massaggiò il punto colpito con noncuranza.

-Capisco... Vuoi davvero che usi le maniere forti?-

Si colpì la tasca dalla quale balzò fuori un telecomandino e premette il pulsante sul lato. Il suo carro armato a forma di scatola di latta lo raggiunse sulle due ruote prima di afferrare Hilda con il braccio meccanico. Lei provò ad ostinare resistenza, ma cominciò a venir trascinata.

-Ora vediamo... C'è qualcun altro che vuole dire qualcosa?-

Che ci crediate o no, nessuno fece un fiato. Mugman aveva visto tutto ed ora scuoteva la testa, impallidito: non potevano davvero stare zitti... Eppure nessuno ebbe il coraggio di parlare e presero ad evitare lo sguardo Werner e, di conseguenza, anche quello di Hilda. Quest'ultima sfilò lo sguardo sul gruppo disperata. Nessuno la aiutò.

-Bene! Vado a sbrigare le pratiche! Ci vediamo in tribunale!-

-Se siete fortunati, ve la caverete con un richiamo!-

Scherzò Sally ridacchiando. Hilda venne caricata di forza sul carro armato e Werner ed il resto della sua banda sparirono. Dietro alle casse, Weepy stava tenendo Mugman con entrambe le mani, sia per tenerlo zitto che per tenerlo fermo.

-Fermo... Mug... Non puoi fare più nulla...-

-Mollami, Weepy! Non posso restare qui fermo impalato!-

Appena i cattivi se ne furono andati, Mug smise di agitarsi e prese ad fissare il vuoto, terrorizzato. Una volta convinti di essere da soli, Weepy spostò una delle casse ed uscì allo scoperto insieme al ragazzo. L'ultimo fissava terra inespressivo.

(Premete stop ora)

-Grazie al cielo, Weepy! Se non ci fossi stato tu...-

Esclamò Psycot prima di tendere la mano verso Mugman.

-Andiamo, non siamo al sicuro qua fuori! Dobbiamo...-

Un altro schiaffo ruppe il silenzio delle stradine deserte. Psycot aveva appena ricevuto un colpo sul dorso della mano, ma quello che più lo sorprendeva era la freddezza con la quale Mugman parlò subito dopo:

-Voi... Non l'avete difesa.-

Il gruppo si scambiò un'occhiata preoccupata.

-Mug... Non è come sembra...-

-Lei aveva bisogno di voi e voi l'avete abbandonata! L'avete tradita! Come avete potuto?-

Voleva piangere, ma per un qualche motivo le lacrime non uscivano. Sentiva solo un fortissimo mal di testa, una sensazione di voltastomaco, qualcosa di sgradevole ed inspiegabile.

-Vi credeva tutti diversi... Ma siete esattamente identici a quelli che la prendevano in giro! Anche voi la ritenete solo una Senza Contratto alla fine! E lei che vi credeva amici...-

Maria fece per andare a consolare Mugman, ma lui fece un balzo all'indietro.

-Non mi toccare!-

Un'altra pausa di silenzio teso si sovrappose a quello che il ragazzo pronunciò dopo, con un gelo immane, scandendo ogni parola:

-Qui non è Sally la traditrice! I veri traditori siete voi!-

Rimase ancora un secondo immobile, come a gustarsi l'effetto che avevano avuto le sue parole: lo fissavano tutti enormemente spaventati, Weepy soprattutto, con le lacrime agli occhi. Poi diede loro le spalle e si incamminò verso una direzione casuale.

-A-Aspetta, Mugman...-

Trovò la forza di parlare Rumor.

-Dove stai andando?-

-Vado a fare quello che va fatto: salvare la mia amica!-

-Sei pazzo? Non puoi andare da solo! È pericolosissimo!-

Mugman la fissò negli occhi, determinato.

-Mugman...-

Il ragazzo riprese a camminare, ignorandola.

-TORNA QUI!-

Presto, fu fuori dalla loro visuale. Qualcosa li trattenne tutti dal seguirlo. Si scambiarono tutti un'occhiata e si intesero senza dire una parola.





Avevano fatto un madornale errore.

:3

Potete odiarmi quanto vi pare.

Sotto questa frase, commentate con tutto l'odio che provate per me in questo preciso istante.

Ora, come Mugman, mi gusterò l'effetto di questo capitolo su di voi.

Sayonara.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top