Capitolo 4
~Ciò che è opposto si concilia, dalle cose in contrasto nasce la melodia più bella, e tutto si genera per via di contesa.~
Eraclito.
Quando la bambina se ne andata, non ho avuto il coraggio di andare via da quella scogliera.
Chi ha detto che i bambini non possano essere saggi?
Il suo monologo mi ha dato da pensare.
Spesso mi sono chiesto per quale motivo io sia qui, insomma, perché io sì e qualcun altro no?
In fondo, anche loro avevano qualcosa da dire e il mio qualcosa non è più importante del loro.
Io però sono qui.
Quello che ho da dire è veramente importante? Oppure, mi sto solo illudendo...importa veramente a qualcuno?
Che sia questo il motivo per cui non parlo molto? Ho paura che a qualcuno possa non importare? Oppure, è semplice timidezza ed io mi sto facendo solo mille paranoie inutili.
Però, io sento da un po' di tempo che non è solo questo. La timidezza si è sbloccata che Jake, eppure con lui non riesco comunque a parlare.
Quindi, non è solo timidezza.
Forse, ho paura di essere abbandonato prima o poi, per cui non mi apro con l'altro, illuso che se andrà realmente via, non farà poi così male.
Perché illudersi è semplice, non ci vuole molto, basta alimentare un poco la speranza, ma poi, affrontare la delusione...quello sí che può essere difficile.
Perché io alla fine mi sono costruito questa bolla che tiene lontani gli altri, nella quale solo io posso sentire quello che provo ed i miei pensieri, ma non mi sto godendo la vita.
Non lo sto facendo per nulla, sto buttando gli anni. Quelli che dovrebbero essere i più belli della mia vita, quelli che dovrei portarmi nel bagagliaio, perché è a quest'età che si imparano molte cose importanti.
È ora che io crei quei ricordi che racconterò da vecchio ai miei nipoti davanti al fuoco.
Invece, io mi sono sempre rifugiato in questa bolla.
Una bolla che prima o poi scoppierà.
Perché nulla è fatto per sempre.
Forse, la paura mi ha inghiottito talmente tanto da non riuscire più a vedere il bello della vita, il bello di vivere, di volere bene, di amare e anche di essere triste. Perché la tristezza insegna. Perché il dolore è compreso nel pacchetto, qualsiasi cosa succeda.
Non si può amare se non ci si fa anche male, perché così è vero, perché non esiste nulla di perfetto od idilliaco.
Se non esistesse il dolore, l'amore non avrebbe così importanza. Se non esistesse l'ombra, la luce sarebbe scontata.
Perché, il male non può esistere senza il bene e viceversa.
Sono essenziali l'uno per l'altro, si odiano, sono gli opposti, ma devono la loro intera esistenza all'altro.
Io, fino ad ora, non mi sono mai lasciato sorprendere realmente dalla vita, ero sempre troppo distaccato per sentire realmente quello che succedeva intorno a me.
Guardo in alto.
Ormai è notte inoltrata, le stelle illuminano il cielo, ed io, in questa notte, sono pronto per iniziare a vivere.
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